Fireworks

Jan 05, 2012 20:11

Titolo: Fireworks
Rating: Rosso
Genere: Erotico, Sentimentale
Personaggi: Arthur Kirkland (Inghilterra), Francis Bonnefoy (Francia)
Wordcount: 1027 (fiumidiparole)
Prompt: Fuochi d'artificio per il p0rn fest #5 @ fanfic_italia
Note: Handjob, Lemon, Yaoi
Inghilterra e Francia erano troppo impegnati per seguire il passare del tempo: completamente nudi sotto le coperte del letto, erano intenti a baciarsi appassionatamente, avvinghiati l'un l'altro.
Francis era appoggiato sopra il torace di Arthur, un braccio a cingergli il collo mentre con la mano libera disegnava cerchi languidi attorno ad un capezzolo.
Le loro labbra umide erano in contatto ormai da una decina di minuti e danzavano le une sulle altre con foga mentre le loro lingue si cercavano, si avvinghiavano e si infilavano nel cavo orale altrui, leccandolo centimetro per centimetro.
Francis fu il primo a spezzare il bacio, portando gli occhi blu cobalto in quelli smeraldini di Arthur.
«Possiamo adesso, mon amour?».

Lo scoppio di molteplici fuochi d'artificio significava che la mezzanotte dell'ultimo giorno dell'anno non era troppo lontana, ma la cosa era praticamente irrilevante. Inghilterra e Francia erano troppo impegnati per seguire il passare del tempo: completamente nudi sotto le coperte del letto, erano intenti a baciarsi appassionatamente, avvinghiati l'un l'altro.
Francis era appoggiato sopra il torace di Arthur, un braccio a cingergli il collo mentre con la mano libera disegnava cerchi languidi attorno ad un capezzolo.
Le loro labbra umide erano in contatto ormai da una decina di minuti e danzavano le une sulle altre con foga mentre le loro lingue si cercavano, si avvinghiavano e si infilavano nel cavo orale altrui, leccandolo centimetro per centimetro.
Kirkland aveva le guance rosse ed il viso imperlato di sudore, così come il Bonnefoy. I loro muscoli erano tesi ed i loro membri in piena erezione. Era bastato solo quel bacio a farli eccitare entrambi.
Attraverso la finestra entrava la multicolore luce occasionale dei fuochi d'artificio, disegnando fiori variopinti sulle loro lenzuola.
Francis fu il primo a spezzare il bacio, portando gli occhi blu cobalto in quelli smeraldini di Arthur.
«Possiamo adesso, mon amour?» chiese, una nota soffusa di sofferenza nella voce.
Inghilterra sbuffò a mezza voce.
«D'accordo... ma smettila di chiamarmi in quel modo!».
Francia parve non prestare minimamente attenzione alla seconda parte della frase, troppo occupato a girarsi bocconi.
Il frusciare delle lenzuola che accompagnò i suoi movimenti fu seguito dal rumore che produsse Inghilterra nello sdraiarsi sopra di lui.
L'inglese strofinò il suo pene eretto contro le sue natiche, facendogli emettere bassi ansiti colmi di passione e spasmodica attesa.
Un fuoco d'artificio rosso esplose nel cielo, proiettando la sua luce nella stanza, illuminando l'espressione di Bonnefoy.
«Entra, Inghilterra...» supplicò quest’ultimo «Per favore...».
«Perché? È così bello anche stare così, a guardarti anelare alla luce dei fuochi d'artificio senza ottenere niente» fu la replica del britannico.
Era palese che stesse godendo della situazione di dominanza sua rispetto a Francis.
«Penetrami, mon Dieu...! Non ce la faccio a resistere...!».
Inghilterra lo esaudì bruscamente, entrandogli dentro senza la minima esitazione.
La luce di un fuoco artificiale verde li investì nell'attimo in cui l'espressione di Francia mutava repentinamente ed una serie di parole incoerenti nella sua lingua madre gli fuoriuscivano dalle labbra. Come aveva fatto a capire che era francese? Istinto, probabilmente, o forse perché il suono delle parole nel loro complesso era più lascivo del solito.
Poteva insultarlo quanto voleva, ma non poteva certo dire che Kirkland lasciasse a desiderare per quanto riguardava il lato sessuale del loro rapporto. Era maledettamente bravo - anche se i giochini erotici che conosceva lui erano molti di più. Quando facevano l'amore in modo classico, però, era bravo.
Lasciò che le natiche del francese si abituassero alla presenza della sua erezione, quindi iniziò a spingere con il cinto pelvico.
Francia soffocò un acuto gemito nel cuscino, affondandoci il viso e ansimando rapidamente, seguendo il ritmo delle spinte di Arthur, che si faceva sempre più svelto e incalzante.
«Godi, eh?» domandò Kirkland al suo orecchio, compiaciuto di sé e della sua bravura.
«Però su una cosa avevi ragione. Fare sesso l'ultima notte dell'anno illuminati dai fuochi d'artificio è romantico. Guardarti gemere e contorcerti è ancora meglio del solito» aggiunse, spingendo con ancora più foga.
«Spingi di... più. Più... giù» chiese Francis in un soffio, sollevando il volto dal cuscino.
I suoi lisci capelli biondi gli si erano appiccicati al viso tant'era madido di sudore.
Kirkland fece strisciare una mano sul materasso fin sotto il suo basso ventre, dove accolse tra le dita la sua erezione fino ad allora ignorata.
Francia puntellò mani e ginocchia sul materasso e si sollevò carponi, cogliendo completamente alla sprovvista l'inglese, che poco mancò che perdesse l'equilibrio. Le lenzuola rimasero impigliate nelle loro membra sudate e parzialmente avvolte attorno a loro.
«C-che cosa fai?!» esclamò Arthur in tono di rimprovero.
«Toccami...» implorò Francis, aprendo leggermente le gambe. Gli richiedeva qualche sforzo lo stare carponi sul materasso anziché sdraiato, dato che doveva sorreggere con le proprie forze il peso del corpo del britannico, ma lo faceva più che volentieri se serviva ad agevolare l’azione delle sue dita.
Inghilterra gli pose la mano a coppa sull'erezione e sentì il suo corpo tremare, probabilmente perché la sua mano era fredda a contatto con la sua pelle calda.
Quando iniziò a muoverla, Francia sospirò profondamente ed iniziò ad emettere un sussurro ininterrotto di parole che Kirkland neppure riusciva a capire. L'unica cosa di cui era certo, a giudicare dal diffuso tremolio delle sue gambe, era che la sua mano stava facendo un ottimo lavoro, e che il suo corpo apprezzava particolarmente tutto ciò.
Molti fuochi d'artificio esplosero nello stesso momento, illuminando la scena che si stava consumando nella loro stanza, Arthur intento a sbattere il proprio cinto pelvico contro il sedere di Francis, il quale godeva visceralmente anche grazie alle vigorose attenzioni che l'inglese prestava alla sua erezione.
«Vedere i colori dei fuochi d'artificio proiettati su di te nudo mentre godi è fantastico» esclamò Inghilterra sogghignando, pizzicando con delicatezza la punta della sua erezione.
Bonnefoy raggiunse l'orgasmo all'improvviso, sporcando con il suo sperma la mano di Inghilterra.
Con un ansito di sollievo ricadde violentemente sdraiato bocconi sul materasso, schiacciando la mano del britannico col proprio peso.
A metà di uno strepito di dolore Kirkland s'interruppe e sospirò mentre veniva, riversando il proprio seme in Francia.
Altri fuochi presero il posto dei precedenti ormai spentisi mentre Arthur si sdraiava supino accanto all'altro, spostando gli occhi verso la finestra per ammirare il trionfo di colori che si spandeva nel cielo.
«È mezzanotte...» bofonchiò Francia alzando appena la testa dal cuscino, guardando stancamente l'orologio sul suo comò.
«Ah, bene... auguri...» controbatté esausto Arthur, muovendo piano la mano che aveva estratto a fatica da sotto il ventre del compagno. Gli faceva ancora male.
«Buon anno...» replicò Francis, voltando la testa a guardarlo: il delicato profilo del suo viso era messo in ombra dagli sporadici scoppi di luce che entravano dalla finestra. La bocca dischiusa leggermente e le labbra di fanciullo gli facevano venir voglia di baciarlo ancora. Le folte sopracciglia erano inarcate lievemente in un’espressione carica di stanchezza.
«Brindiamo...?» domandò il francese, contemplandolo.
«Se ne hai voglia fallo tu... io sono stanco morto. Voglio dormire» fu la svogliata risposta che ottenne mentre Inghilterra si voltava verso di lui, gli occhi verdi socchiusi e rivolti a lui.
«Allora... facciamo domani?»
«Mmmh... okay».

pairing: francia/inghilterra, fandom: axis powers hetalia, rating: nsfw

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