Di momenti in cui Izaya cerca di divertirsi e Shizuo si presta ad esaudirlo

Jan 05, 2012 23:27

Titolo: Di momenti in cui Izaya cerca di divertirsi e Shizuo si presta ad esaudirlo
Rating: Rosso
Genere: Erotico
Personaggi: Izaya Orihara, Shizuo Heiwajima
Wordcount: 1735 (fiumidiparole)
Prompt: 88. ottantotto dalla mia cartellina per La Maritombola 3 @ maridichallenge + "Perché non usi tutta quella forza per fare qualcosa di diverso dal pestare la gente, Shizu-chan?" "Tipo?" per il p0rn fest #5 @ fanfic_italia
Note: Lemon, Linguaggio, Yaoi
Aveva promesso a Kasuka che avrebbe mantenuto il suo lavoro di barista, ma alla fine la sua rabbia sovrumana e la sua invincibile forza avevano avuto la meglio sui suoi buoni propositi.
Non gli riusciva di combinarne una giusta; così aveva dovuto scendere a compromessi con i suoi principi ed avventurarsi nel pericoloso mondo dei locali notturni.
Non era stato particolarmente fortunato: l'unico che aveva trovato disponibile ad assumere personale era stato un night club a luci rosse presso cui il personale si prestava alla clientela per rapporti sessuali, sia che essi fossero eterosessuali sia che fossero omosessuali.

L'ennesimo lavoro. Aveva promesso a Kasuka che avrebbe mantenuto il suo lavoro di barista, ma alla fine la sua rabbia sovrumana e la sua invincibile forza avevano avuto la meglio sui suoi buoni propositi.
Non gli riusciva di combinarne una giusta; così aveva dovuto scendere a compromessi con i suoi principi ed avventurarsi nel pericoloso mondo dei locali notturni.
Non era stato particolarmente fortunato: l'unico che aveva trovato disponibile ad assumere personale era stato un night club a luci rosse presso cui il personale si prestava alla clientela per rapporti sessuali, sia che essi fossero eterosessuali sia che fossero omosessuali.
La metà delle donne che lavoravano lì - ed erano la maggioranza del personale - si atteggiavano e si vestivano da puttane vere e proprie a detta di Shizuo. I pochi uomini che c'erano più che altro avevano tendenze omosessuali, ma non erano una compagnia così cattiva. Il giovane si guardava bene dal mischiarsi con i colleghi di entrambi i sessi: aveva bisogno di quel lavoro per guadagnarsi da vivere, ma ciò non significava che ne fosse entusiasta.
Più di tutto, odiava l'assurda uniforme che lo avevano costretto a mettere... se così si poteva definire: un paio di pantaloncini neri di pelle più simili a boxer aderenti che ad altro, un paio di scarpe nere lucide ed una cravatta rossa sul torace completamente nudo.
Donne e uomini lo seguivano con gli occhi ogni volta che passava tra i tavoli per andare a servire i pasti e i drink ed era un articolo decisamente richiesto.
Fare sesso ogni notte con tre, quattro persone diverse era sfiancante, ma lo accettava senza proteste perché sapeva che ognuna di quelle persone era un extra sul suo stipendio.
Tuttavia, quella monotonia era destinata a spezzarsi. E fu ad opera di una persona che Heiwajima conosceva bene... purtroppo.
«Oooh, Shizu-chan!».
Izaya Orihara era comparso sull'uscio del locale e fissava il biondo con uno dei suoi soliti sorrisetti strafottenti.
«Che cazzo ci fai a Ikebukuro?! Vattene di qui, bastardo!» esclamò Heiwajima, improvvisamente furibondo.
«Oh, Shizu-chan come sei cattivo... io sono venuto qui per divertirmi...» ribatté Izaya stringendosi nelle spalle.
Lo superò senza aggiungere altro, dirigendosi verso il bancone dall'altra parte del locale. Il biondo digrignò i denti seguendolo con lo sguardo mentre si allontanava: non poteva permettergli di allontanarsi indisturbato.
Furioso, afferrò per i bordi il tavolo più vicino e fece per alzarlo, quando venne richiamato dal capo: «Shizuo! Vieni qui».
Il giovane obbedì, anche se malvolentieri. Si sorprese di trovare Izaya al fianco del suo capo, il quale glielo indicò dicendo: «Questo è il tuo prossimo cliente. Siete nella camera 15, divertitevi».
Mentre l'uomo se ne andava, Izaya sorrise all'indirizzo del biondo.
«Capito, Shizu-chan? Divertiamoci!» lo prese in giro il moro, sventolandogli sotto il naso le chiavi.
Corse via un momento prima che Shizuo sollevasse sopra la testa un tavolo vicino - fortunatamente vuoto - gridando: «IZAAAAYAAAAA!!!».
Scaraventò il tavolo, che si fracassò sulle scale appena dietro Orihara, quindi gli corse appresso come una furia.
Se l'avessero licenziato avrebbe trovato una motivazione in più per ammazzare quella mosca.
«IZAYA!» urlò nel corridoio del piano superiore, mentre il moro, ben più avanti, infilava la sua chiave nella toppa della camera 15 ed entrava.
Shizuo si fermò sullo stipite, guardando all'interno: Orihara era sdraiato su un fianco sul letto e lo esaminava.
«Allora, vuoi fare quello per cui sei pagato, Shizu-chan? Ho voglia di compagnia poco raccomandabile stasera» esclamò, accarezzando le coperte.
«Ti ammazzo!» minacciò il biondo, correndogli incontro.
Izaya si mise seduto e lo accolse contro il proprio petto. Volarono ambedue sul pavimento ed il moro afferrò il braccio dell’altro prima che questo lo prendesse a pugni.
«Perché non usi tutta quella forza per fare qualcosa di diverso dal pestare la gente, Shizu-chan?» domandò Orihara stancamente.
«Tipo?» grugnì Heiwajima, fissandolo con diffidenza.
L'altro gli sorrise furbo.
«Aprirmi il culo» propose in tono di sfida.
«Vuoi seriamente fare sesso con me, bastardo?» indagò l'altro, affilando lo sguardo.
«Sono venuto per questo» replicò Izaya «Voglio vedere se sei bravo a fare sesso tanto quanto lo sei a menare le mani» aggiunse «Che c'è? Per una volta che mi offro spontaneamente su un piatto d'argento non ti fidi? Così mi ferisci, Shizu-chan...» continuò, vedendo l'espressione tutt'altro che consenziente dell’ex barista.
«E questo completino... è veramente erotico» commentò poi, giocherellando con la sua cravatta rossa.
Shizuo si sollevò d'istinto, allontanandosi un poco, ma venne bloccato dalla stoica presa del moro sulla sua cravatta. Poco mancò che lo strozzasse.
«Allora, vogliamo fare quello per cui ti pagano?» gli chiese retoricamente Izaya.
Heiwajima gli spostò la mano con violenza, guardandolo truce, alzandosi.
Dovette compiere uno sforzo non da poco per dire: «D'accordo».
Il suo istinto era - ovviamente - picchiarlo fino a fargli sputare le budella, ma qualcosa in un remoto angolo del suo cervello e del suo inconscio gli aveva gridato di fermarsi e di assecondarlo, almeno per una volta. Che cosa fosse quel qualcosa, non riusciva a definirlo né tantomeno voleva. Sapeva solo che c'era.
Izaya si mise in ginocchio sul pavimento, poggiando una mano sul petto nudo di Shizuo, quindi iniziò a spogliarsi.
«No, tu non ti togli niente, Shizu-chan» ammonì nel vedere che il biondo stava trafficando con i suoi pantaloncini «Non puoi togliermi tutto il divertimento».
Una volta che Orihara fu completamente nudo, quest'ultimo si alzò e si accomodò nuovamente sul letto. Heiwajima lo seguì qualche secondo dopo.
Le dita del moro si infilarono nel bordo dei pantaloncini e li spinsero giù. Quei cosi striminziti impiegarono un'eternità a sfilarsi, per i gusti di Izaya.
Shizuo lo spinse da parte mentre, frugando nei suo calzoncini aderenti, estraeva un preservativo. Non impiegò che poco più di un minuto a metterlo.
«Ohoh, sei un vero esperto» commentò provocatorio l’altro, osservandolo «E siamo anche ben forniti...» notò compiaciuto una volta che ebbe portato a termine il compito, ammirandogli i genitali.
A quel commento Heiwajima non riuscì a trattenersi più: «IZAAA...!!».
Stava per caricare quando l'altro gli posò di colpo la bocca sulla sua, zittendo il suo grido di guerra. Senza la minima esitazione, gl'infilò la lingua in bocca, leccandone l'intero con passione e foga. Shizuo tentò di ribellarsi, ma fu tutto inutile: così come il suo corpo "agiva da solo" quando s'infuriava, altrettanto faceva quando provava piacere. E, a dispetto dell'odio smisurato che provava nei confronti di quell'essere che gli stava leccando il palato senza ritegno, quel che stava facendo - o per meglio dire subendo - al suo corpo piaceva. Oh, eccome se gli piaceva.
Spinse Izaya supino sul letto, seguendolo, senza interrompere il contatto. Il sangue gli affluiva in massa ai genitali. Gli occhi del moro si spostavano sovente dal viso dell'ex barista verso le sue parti basse, riuscendo a guardare il suo pene drizzarsi ed irrigidirsi.
Quando Izaya staccò la bocca dalla sua, si voltò bocconi, affondando la testa nel cuscino.
«Avanti, Shizu-chan? Che aspetti, un invito scritto?» lo prese in giro Orihara, sogghignando malevolo.
Al biondo non parve vero di riuscire a sopraffarlo tanto facilmente: lo penetrò senza il minimo garbo, iniziando senza esitazione a spingersi più a fondo con decisi, poderosi colpi di bacino.
Sapeva perfettamente che, se non si era abituati, il dolore della prima penetrazione era forte - e non era a conoscenza di questa cosa perché l'avesse sperimentata in prima persona. Non esisteva persona vivente capace di essere dominante nei suoi confronti. Semplicemente, qualche suo cliente omosessuale piuttosto giovane, nel momento in cui l'aveva penetrato, l'aveva implorato di far piano perché faceva male.
Izaya lanciò un gridolino più simile ad una mezza risata che ad un gemito di dolore. Non aveva sbagliato: Shizuo aveva veramente degli attributi da favola. Il dolore che era subentrato non appena era entrato era stato abbastanza forte, ma niente in confronto all'appagamento del sentire la sua erezione farsi spazio in lui con la prepotenza tipica del proprietario. Il suo membro turgido era caldo e solamente al pensiero di avercelo dentro l'informatore di Shinjuku percepì la propria eccitazione crescere ad un ritmo esponenziale.
Strinse la fodera del cuscino tra le dita, digrignando i denti per la fatica di trattenersi dal gemere: non voleva certo dare a quell'odioso di Heiwajima la soddisfazione di averlo fatto ansimare.
Il cuore pompava il sangue a mille ed ogni respiro era troppo breve per essergli sufficiente, ma le scariche calde che percepiva lungo la spina dorsale lo facevano sentire bene. Gli davano parte di quell'appagamento fisico che Shizuo non gli concedeva negando ogni attenzione al suo pene dolorosamente eretto.
La pelle di Izaya era bollente e madida di sudore, il suo viso arrossato come fosse febbricitante.
«Ah, puoi fare di meglio, Shizu-chan...» lo incitò Orihara senza fiato, evitando di voltarsi.
Il biondo la prese per una provocazione in piena regola.
Lo sbattere umido e libidinoso dei loro corpi divenne più forsennato, quasi furioso.
«T'inculerò fino a farti gridare pietà, bastardo» sibilò Shizuo pieno d'ira «E poi non ti concederò alcuna misericordia» aggiunse, compiaciuto di sé.
Izaya quasi si pentì di averlo esortato: ci stava provando per davvero ad aprirgli il culo.
«Perché semplicemente non te la godi, Shizu-chan?» domandò. Avrebbe voluto aggiungerci un “come sto facendo io”, ma non voleva dargli ad intendere che tutto ciò gli piaceva - che lui gli piaceva.
Heiwajima, nonostante tutto l'odio che nutriva per lui e la voglia di cercare all'infinito di fargli male, era sul punto di venire. Il suo corpo provava piacere indipendentemente dal suo volere.
Nel momento in cui raggiunse l'orgasmo curvò le spalle, appoggiandosi sulla schiena di Izaya. Orihara serrò le dita attorno alla fodera del cuscino tanto forte da far sbiancare le nocche, ma stavolta a niente servirono i suoi tentativi di trattenersi. Un acuto ansito di soddisfazione gli sfuggì dalle labbra, un attimo prima che venisse anche lui, sporcando con il proprio sperma il lenzuolo sotto di sé.
«Ah, Shizu-chan...» borbottò affondando il capo nel cuscino.
Shizuo uscì da lui, mettendosi seduto sul materasso.
«Vattene, bastardo... prima che mi arrabbi...» esclamò.
«Oh, ma abbiamo appena fatto l'amore, Shizu-chan. Non potresti essere un po' più morbido, almeno per una volta?» disse il moro, allungando una mano a prendergli la cravatta rossa. Sembrava piacergli particolarmente. Per un attimo Shizuo fu tentato di strapparsela di dosso solo per quello.
«L'amore si fa con la persona che ti piace» sentenziò Heiwajima stizzito «Questo era solo sesso» aggiunse perentorio, alzandosi. Si sfilò il preservativo e lo gettò nel cestino nascosto dietro la porta.
Si rivestì in fretta, mentre Izaya raccoglieva lento i suoi vestiti.
«Paga il capo quando esci di qui... e sparisci!» aggiunse il biondo, prima di uscire sbattendosi alle spalle la porta.
Doveva trovarsi un altro lavoro, uno che non comprendesse l'ipotesi anche solo remota di trovarsi a dover fare sesso con Izaya.
Aveva solo bisogno di un lavoro dove le qualità di uno come lui potessero essere sfruttate a pieno.

pairing: shizuo/izaya, rating: nsfw, fandom: durarara!!

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