Armi ingombranti
Titolo: Armi ingombranti
Rating: Rosso
Genere: Erotico
Personaggi: Bayonetta, Luka
Wordcount: 703 (fiumidiparole)
Prompt: 300. Intenso e indimenticabile @ 500themes_ita + Trentacinque centimetri per il Carnevale delle Lande #2 @ maridichallenge
Note: Het, Weapon!kink
«Spostala...» supplicò Luka con voce spezzata, contorcendosi per cercare la posizione giusta affinché la punta della canna andasse a toccare nei punti per lui più sensibili.
Era un colpo per il suo orgoglio il fatto di stare godendo così tanto avendo qualcosa inserito nel fondoschiena, però Bayonetta non sembrava farsi nessun problema in merito.
«E dove dovrei metterla? Più giù ancora...?» propose la donna, eseguendo quanto appena detto.
«Te l'avevo detto o no che era grossa abbastanza, eh Cheshire? Trentacinque centimetri... potrei arrivare fino in fondo se tu lo volessi».
Bayonetta era eccitata dai gemiti del suo compagno, disteso su un fianco accanto a lei, totalmente nudo. In una mano reggeva una delle sue due pistole e la canna era inserita nell'apertura anale del suo partner.
Luka si inarcò appoggiandosi con la schiena contro i seni pieni e floridi della strega di Umbra, gemendo a voce alta.
«Allora, Cheshire...?» insistette, passandogli una mano sull'addome fino a portarsi all'altezza dei capezzoli, che trovò particolarmente duri.
«Spostala...» supplicò Luka con voce spezzata, contorcendosi per cercare la posizione giusta affinché la punta della canna andasse a toccare nei punti per lui più sensibili.
Era un colpo per il suo orgoglio il fatto di stare godendo così tanto avendo qualcosa inserito nel fondoschiena, però Bayonetta non sembrava farsi nessun problema in merito.
«E dove dovrei metterla? Più giù ancora...?» propose la donna, eseguendo quanto appena detto.
Luka gemette con voce acuta, segno che la cosa gli era piaciuta parecchio. Con una mano si afferrò l'erezione umida di liquido pre-orgasmico e cominciò a masturbarsi svelto con movimenti disarmonici che non lo portarono da nessuna parte.
«Alla tua età non hai ancora imparato a farlo, Cheshire?» gli domandò provocatoria la strega, abbandonando i suoi capezzoli per passare al suo pene duro.
Nonostante i movimenti precisi e veloci che impartiva con la pistola, la donna riuscì a masturbare il suo partner con un diverso ritmo pur rimanendo precisa in entrambi.
Luka ricominciò ad ansimare pesantemente, articolando solo pochi frammenti di parole - tra i quali i principali erano tentativi di pronunciare il nome della donna.
«F-fai fare a me...» la pregò con voce rauca il giovane, cercando di sollevarsi dalla sua posizione.
Bayonetta era umida e calda, ma riusciva a tenere sotto controllo il desiderio di avvertire il corpo di Luka su di lei e la sua erezione che si dibatteva dentro di lei. Il bisogno di soddisfare i suoi istinti, per quanto elevato fosse, non riusciva a sovrastare il piacere ed il divertimento che provava nel torturare Luka con le sue armi.
«Scordatelo, Cheshire» si negò la strega, stirando le labbra in un sorriso malizioso mentre affondava ancor di più, cercando di arrivare fino al grilletto della pistola.
Luka gridò di dolore e piacere assieme e raggiunse l'orgasmo, schizzando il suo sperma sul materasso.
Respirò a denti stretti cercando di calmarsi mentre dietro di lui la sua compagna di premurava di togliergli l'ingombro della pistola dal posteriore.
Esalò un gemito di sollievo e si accasciò improvvisamente stanchissimo sul letto.
«Allora? Questi trentacinque centimetri di canna ora ti convincono?» volle sapere lei.
Gliel'aveva detto che si sarebbe divertito, ma lui doveva sempre fare il bastian contrario e trovare qualcosa di cui lamentarsi.
Luka però - almeno stavolta - riconobbe la sua sconfitta. Per di più - ma non l'avrebbe mai ammesso neanche sotto tortura - quel piccolo servizio gli era veramente piaciuto, sorvolando sul dolore atroce che l'aveva accompagnato per gran parte del tempo. Non l'avrebbe mai dimenticato, poco ma sicuro.
«D'accordo, hai vinto. Vuoi un applauso?» chiese sarcastico, senza accennare a voltarsi.
«No, vorrei qualcos'altro» replicò lei, cingendolo da dietro in modo che i suoi grossi seni si schiacciassero contro la sua schiena.
«Ora?» domandò quasi esasperato lui. Si sentiva così stanco che non era neppure convinto che il suo pene avesse la forza per tornare duro.
«Sì, ora... a meno che tu non preferisca un altro round con la pistola».
Per niente allettato dalla prospettiva di provare - oltre al piacere - anche il dolore di quella canna che rientrava nella sua apertura, si costrinse a sollevarsi in ginocchio e sistemarsi a cavallo delle cosce della strega di Umbra, che lo fissava con lo sguardo tipico di quando si stava evidentemente divertendo alle spalle di qualcun altro.
Tenendo la pistola ancora salda con una mano, gli sorrise accondiscendente.
«Prego, non vedo l'ora, Cheshire» lo invitò «Di certo la tua non sarà una performance degna della mia pistola» soggiunse col palese intento di provocarlo e spingerlo così a dare il meglio di sé.
«Vedrai» le promise Luka, stirando le labbra in un mezzo sorriso di aperta sfida.
Rating: Rosso
Genere: Erotico
Personaggi: Bayonetta, Luka
Wordcount: 703 (fiumidiparole)
Prompt: 300. Intenso e indimenticabile @ 500themes_ita + Trentacinque centimetri per il Carnevale delle Lande #2 @ maridichallenge
Note: Het, Weapon!kink
«Spostala...» supplicò Luka con voce spezzata, contorcendosi per cercare la posizione giusta affinché la punta della canna andasse a toccare nei punti per lui più sensibili.
Era un colpo per il suo orgoglio il fatto di stare godendo così tanto avendo qualcosa inserito nel fondoschiena, però Bayonetta non sembrava farsi nessun problema in merito.
«E dove dovrei metterla? Più giù ancora...?» propose la donna, eseguendo quanto appena detto.
«Te l'avevo detto o no che era grossa abbastanza, eh Cheshire? Trentacinque centimetri... potrei arrivare fino in fondo se tu lo volessi».
Bayonetta era eccitata dai gemiti del suo compagno, disteso su un fianco accanto a lei, totalmente nudo. In una mano reggeva una delle sue due pistole e la canna era inserita nell'apertura anale del suo partner.
Luka si inarcò appoggiandosi con la schiena contro i seni pieni e floridi della strega di Umbra, gemendo a voce alta.
«Allora, Cheshire...?» insistette, passandogli una mano sull'addome fino a portarsi all'altezza dei capezzoli, che trovò particolarmente duri.
«Spostala...» supplicò Luka con voce spezzata, contorcendosi per cercare la posizione giusta affinché la punta della canna andasse a toccare nei punti per lui più sensibili.
Era un colpo per il suo orgoglio il fatto di stare godendo così tanto avendo qualcosa inserito nel fondoschiena, però Bayonetta non sembrava farsi nessun problema in merito.
«E dove dovrei metterla? Più giù ancora...?» propose la donna, eseguendo quanto appena detto.
Luka gemette con voce acuta, segno che la cosa gli era piaciuta parecchio. Con una mano si afferrò l'erezione umida di liquido pre-orgasmico e cominciò a masturbarsi svelto con movimenti disarmonici che non lo portarono da nessuna parte.
«Alla tua età non hai ancora imparato a farlo, Cheshire?» gli domandò provocatoria la strega, abbandonando i suoi capezzoli per passare al suo pene duro.
Nonostante i movimenti precisi e veloci che impartiva con la pistola, la donna riuscì a masturbare il suo partner con un diverso ritmo pur rimanendo precisa in entrambi.
Luka ricominciò ad ansimare pesantemente, articolando solo pochi frammenti di parole - tra i quali i principali erano tentativi di pronunciare il nome della donna.
«F-fai fare a me...» la pregò con voce rauca il giovane, cercando di sollevarsi dalla sua posizione.
Bayonetta era umida e calda, ma riusciva a tenere sotto controllo il desiderio di avvertire il corpo di Luka su di lei e la sua erezione che si dibatteva dentro di lei. Il bisogno di soddisfare i suoi istinti, per quanto elevato fosse, non riusciva a sovrastare il piacere ed il divertimento che provava nel torturare Luka con le sue armi.
«Scordatelo, Cheshire» si negò la strega, stirando le labbra in un sorriso malizioso mentre affondava ancor di più, cercando di arrivare fino al grilletto della pistola.
Luka gridò di dolore e piacere assieme e raggiunse l'orgasmo, schizzando il suo sperma sul materasso.
Respirò a denti stretti cercando di calmarsi mentre dietro di lui la sua compagna di premurava di togliergli l'ingombro della pistola dal posteriore.
Esalò un gemito di sollievo e si accasciò improvvisamente stanchissimo sul letto.
«Allora? Questi trentacinque centimetri di canna ora ti convincono?» volle sapere lei.
Gliel'aveva detto che si sarebbe divertito, ma lui doveva sempre fare il bastian contrario e trovare qualcosa di cui lamentarsi.
Luka però - almeno stavolta - riconobbe la sua sconfitta. Per di più - ma non l'avrebbe mai ammesso neanche sotto tortura - quel piccolo servizio gli era veramente piaciuto, sorvolando sul dolore atroce che l'aveva accompagnato per gran parte del tempo. Non l'avrebbe mai dimenticato, poco ma sicuro.
«D'accordo, hai vinto. Vuoi un applauso?» chiese sarcastico, senza accennare a voltarsi.
«No, vorrei qualcos'altro» replicò lei, cingendolo da dietro in modo che i suoi grossi seni si schiacciassero contro la sua schiena.
«Ora?» domandò quasi esasperato lui. Si sentiva così stanco che non era neppure convinto che il suo pene avesse la forza per tornare duro.
«Sì, ora... a meno che tu non preferisca un altro round con la pistola».
Per niente allettato dalla prospettiva di provare - oltre al piacere - anche il dolore di quella canna che rientrava nella sua apertura, si costrinse a sollevarsi in ginocchio e sistemarsi a cavallo delle cosce della strega di Umbra, che lo fissava con lo sguardo tipico di quando si stava evidentemente divertendo alle spalle di qualcun altro.
Tenendo la pistola ancora salda con una mano, gli sorrise accondiscendente.
«Prego, non vedo l'ora, Cheshire» lo invitò «Di certo la tua non sarà una performance degna della mia pistola» soggiunse col palese intento di provocarlo e spingerlo così a dare il meglio di sé.
«Vedrai» le promise Luka, stirando le labbra in un mezzo sorriso di aperta sfida.