Maiani nello spazio #2 - The Empire strikes back

Feb 24, 2008 00:52

Mentre lo scambio epistolare tra l'On.Carlucci e il Prof. Glashow diviene piu' serrato (vedansi aggiornamenti al mio post precedente), finalmente arriva una risposta alle domande che molti si sono posti:

si e' chiaramente documentata molto = simpatici colleghi di Maiani hanno inviato un plico anonimo?

Quello che vedi -sempre scommetterei- sembra semplicemente il risultato di un discreto ghostwriting. Sarebbe interessante sapere esattamente chi ha commissionato e scritto questo tiro di artiglieria.


La risposta, implicitamente, la da' il Prof. Enzo Boschi (presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), in una lettera avvelenatissima contro Maiani intitolata Una nota di pura valutazione scientifica (*).
Un'accurata analisi stilistica e contenutistica permette di riconoscere la mano che ha scritto realmente la lettera (che probabilmente e' la stessa che ha scritto le lettere dell'On.Carlucci). Qui ricopio la lettera, evidenziando gli elementi che possono aiutare il lettore a identificare il personaggio che ho in mente (hints: e' notoriamente filo-clericale, ed e' ossessionato dall'aver mancato di poco due scoperte da Nobel, cosa che gli piace molto spiegare a tutti qualunque sia il contesto):

È da parte mia un dovere spiegare, a coloro che mi stimano, i motivi per cui ritengo sia stato commesso un atto di selezione non fondato su meriti scientifici. È stato infatti detto che la scelta del professore Luciano Maiani era una scelta obbligata essendo la carriera scientifica di Maiani al di sopra di qualsiasi altra candidatura. Maiani è stato presentato come uno dei più grandi fisici, se non addirittura il più grande fisico italiano e forse anche europeo. E anche il più grande dirigente di Enti di Ricerca nazionali (INFN) ed europei (il CERN di Ginevra).Tratterò prima il valore scientifico e poi quello di straordinario “manager”.Pochi sanno che la mia attività scientifica ha avuto inizio proprio nel campo di ricerche in cui ha lavorato Maiani. Mi sono laureato nel 1968 e sono stato il primo studente dell’Università di Bologna a laurearsi con il professore Antonino Zichichi che mi ha dato per tema della tesi il problema delle “correnti neutre” quando nessuno ne parlava. Correva l’anno 1968 e nelle lezioni del professore Zichichi ho imparato a conoscere i lavori di Weinberg (1967) e Salam (1968) sulla unificazione delle forze elettromagnetiche e deboli. Dopo la laurea continuai a lavorare con il professore Zichichi e ricordo l’entusiasmo che ci trasmise a noi giovani quando nel 1971 venne fuori il lavoro di Gerardus ‘t Hooft che risolveva la grossa difficoltà di rendere rinormalizzabile la teoria “elettrodebole” di Salam, Weinberg e Glashow.Ebbi il privilegio di conoscere personalmente il professore Salam essendo Zichichi e Salam molto amici. La scoperta sperimentale delle “correnti neutre” al CERN fu per me motivo di grande soddisfazione essendo questo un tema su cui ben 5 anni prima avevo svolto la mia tesi.Questa lunga introduzione per spiegare che il campo in cui Maiani ha lavorato con Glashow e Iliopoulos era a me ben noto. Infatti nelle lezioni del professore Zichichi c’erano delle ore dedicate alle frontiere della fisica di quei tempi e l’universalità delle forze deboli era uno dei temi centrali. Appresi così dell’esistenza dell’angolo di Cabibbo e delle difficoltà legate al fatto che esse prevedevano l’esistenza di decadimenti mai osservati (le cosiddette correnti deboli neutre con cambiamento di “stranezza”, il numero quantico introdotto da Gell-Mann per descrivere la scoperta delle particelle “strane” realizzata nel laboratorio del professore Blackett da cui veniva il mio maestro professore Zichichi).Nelle lezioni del professore Zichichi appresi che fu questo il motivo per cui Gell-Mann e Levy si limitarono a scrivere una nota a piè di pagina nel loro famoso modello teorico pubblicato nel 1960. Quella breve nota però precede l’introduzione da parte di Cabibbo del suo “angolo” e infatti quell’angolo dovrebbe chiamarsi di Gell-Mann, Levy, Cabibbo, non angolo di Cabibbo. Angolo che comunque non permetteva di spiegare per quale motivo nessuno aveva mai visto i processi generati dalle “correnti deboli neutre con variazioni di stranezza”. Questa spiegazione la trovò Glashow con i suoi collaboratori Iliopoulos e Maiani. Maiani ebbe infatti la fortuna di essere proprio in quell’anno a lavorare con Glashow. Fu lui, Glashow, ad avere l’idea che doveva esistere un nuovo “quark” dotato di una nuova carica detta di “sapore” subnucleare cui Glashow dette il nome di “charm”. Glashow fece di tutto per convincere la comunità scientifica a cercare di scoprire sperimentalmente questo nuovo tipo di quark. Era necessario scoprire le nuove particelle dotate di “charm” affinché quello che adesso si chiama meccanismo GIM (dalle iniziali di Glashow, Iliopoulos e Maiani) potesse avere il battesimo della prova sperimentale. Su questi temi il professor Glashow tenne in quegli anni diverse lezioni nella Scuola di Fisica Subnucleare più prestigiosa del mondo fondata e diretta dal mio maestro professore Zichichi.Mentre i fisici erano impegnati su queste formidabili tematiche arriva in modo totalmente inaspettato (sono parole di Zichichi) la scoperta di una “risonanza stretta” alla massa di 3.1 GeV (tre miliardi e cento milioni di elettronVolt). Questa scoperta venne realizzata quasi simultaneamente al laboratorio BNL (New York) da Samuel Ting e a SLAC (Stanford) da Burt Richter. Siamo nell’autunno del 1974. Si noti che nel 1967 il professore Zichichi aveva presentato un progetto di ricerca a Frascati per la nuova macchina a collisione di elettroni e antielettroni (denominata ADONE) per studiare “risonanze strette” e il cosiddetto “terzo leptone”.Come ha scritto in un memorabile lavoro di rassegna il professore Claudio Villi (presidente dell’INFN in quegli anni) le due più grandi scoperte della seconda metà del XX secolo avrebbero potuto essere realizzate a Frascati se fosse stato approvato il progetto di Zichichi. Queste ricerche però erano state bollate dal responsabile teorico delle ricerche di Frascati - Carlo Bernardini, sodale di Maiani nella firma della delirante lettera contro Benedetto XVI alla Sapienza - con la fatidica battuta “Zichichi cerca farfalle”. I fatti hanno però dimostrato che queste farfalle avrebbero prodotto due Premi Nobel non a Ting-Richter (per la risonanza stretta) e a Perl (per il terzo leptone) ma ad Antonino Zichichi che su queste ricerche aveva elaborato un progetto nel quale erano incluse alcune invenzioni tecnologiche da lui fatte a Ginevra per dimostrarne la perfetta realizzabilità. Quanto da me qui sinteticamente esposto è illustrato nella letteratura scientifica in tutti i dettagli.Torniamo a Frascati nell’autunno del 1974. Zichichi aveva lasciato i Laboratori visto che il suo progetto per la ricerca di “risonanze strette” e per il terzo leptone erano state “bollate” da Carlo Bernardini “farfalle”.È proprio sulla prima di queste “farfalle” che Maiani, Cabibbo, Petronzio, Parisi (altro firmatario contro Benedetto XVI) e Salvini, perdono la loro credibilità scientifica. I lavori pubblicati dai fisici di Frascati sulla scoperta della “risonanza stretta” sono infatti tutti sbagliati. Maiani, autore con Glashow del lavoro che prevedeva l’esistenza di un nuovo “quark” avrebbe dovuto pensare subito alla corretta interpretazione in termini di un nuovo mesone fatto con una coppia quark-antiquark dotati di “charm” come previsto da Glashow. E invece no: i grandi fisici di Frascati, Cabibbo, Parisi, Petronzio, Altarelli, tutti si buttano nell’incredibile errore di spiegarlo come se si trattasse del bosone-debole, dimenticando che questo bosone debole avrebbe dovuto essere almeno trenta volte più pesante.Il gruppo di Salvini invece pubblica un lavoro in cui la nuova particella decade in due “fotoni” di alta energia. In questo modo la risonanza stretta sembrava spiegabile come dovuta alle forze elettromagnetiche. I risultati di altri esperimenti realizzati a SLAC hanno dimostrato che i risultati sperimentali di Salvini sui decadimenti in due fotoni erano (e sono) sbagliati. Insomma i fisici di Frascati (amici dei famosi 67 scienziati con Carlo Bernardini, Cini, Frova, tutti firmatari della delirante lettera contro Benedetto XVI), hanno preso una serie di clamorose cantonate, con l’aggravante che alcuni di essi (Cabibbo, Maiani e Parisi) avrebbero dovuto avere le conoscenze giuste per interpretare correttamente la “risonanza stretta” scoperta in America. Questa risonanza infatti non ha nulla a che fare né con le forze deboli (come pretendevano di avere capito Cabibbo, Maiani Petronzio et al.) né con le forze elettromagnetiche (gruppo di Salvini). E non dimentichiamo che questa “risonanza stretta” sarebbe stata scoperta a Frascati da Zichichi se non avesse prevalso la teoria delle “farfalle” imposta da Carlo Bernardini e compagni contro Zichichi.La conclusione che emerge da questa mia breve rassegna è che né Maiani né i suoi colleghi autori della ridicola interpretazione della “risonanza stretta” possono essere considerati grandi fisici. In fisica per farsi una reputazione ci vuole una vita, per perderla basta un lavoro sbagliato su un problema di importanza fondamentale (parole che il mio maestro Zichichi ripeteva a noi giovani ricercatori).Passiamo adesso al grande manager scientifico quale dovrebbe essere Maiani, che ha retto l’INFN e il CERN. Colui che ha fatto rinascere l’INFN non è Maiani ma il professore Antonino Zichichi che nel 1977 aprì l’INFN ai nuovi progetti, Gran Sasso (in Abruzzo), CS (ciclotrone superconduttore: Milano, Catania) LEP (CERN, Ginevra) e HERA (DESY, Amburgo). Per quanto riguarda il CERN basta leggere quello che è stato scritto su Nature e su altri giornali stranieri per conoscere quali errori hanno caratterizzato la guida del CERN da parte di Maiani.Due parole conclusive: se non fosse stato per il terremoto dell’Irpinia la mia carriera scientifica si sarebbe svolta nel campo della stessa fisica in cui ha lavorato Maiani. E infatti fu da quel terremoto che la mia carriera ha subito una svolta, grazie a Zichichi e Pertini. Ma questa è un’altra avventura scientifica.

La parola con la Z compare 19 volte in questo testo.
Per la demolizione completa di questa lettera basta seguire il link gia' fornito sopra (cioe' questo) e leggere i commenti. Altri commenti molto chiari qui.



Nel frattempo scopro con sgomento che la fonte originaria della Carlucci, almeno ufficialmente, era un sito web bufala, scritto in cattivo inglese, firmato fraudolentemente David Cline (un fisico importante), dedicato a diffamare Maiani e ampiamente pubblicizzato da Libero. Appena l'ha saputo, David Cline si e' arrabbiato, il sito e' sparito, Libero ha pubblicato una smentita.
Qui l'incazzatura di David Cline (quello vero):

Dear Sir,
I have received mail concerning remarks erroneously attributed to me about the appointment of Professor Luciano Maiani as President of the Italian CNR.
I want to state that I am not connected in any way with these comments, nor with the e-mail address they were sent from, nor with the website:

http://maianierror.awardspace.com/

which is fraudulent. I have not been affiliated with the University of Wisconsin for many years and my only email address is from UCLA.
I asked the UCLA HEP/Dark Matter webmaster, D.L. MacLaughlan-Dumes, to request that the web host, Awardspace.com, remove the page. This has been done successfully.

You are welcome to forward this message to anyone in order to clarify my position.
I retain the right of any other action that may be required to protect my reputation.

Sincerely, David B. Cline
UCLA Physics & Astronomy


Il sito non esiste piu' ma niente paura, qualcuno l'ha salvato.

Cascano le braccia, eh?



(*) Il sito su cui e' pubblicato e' il blog dell'associazione Valori e Liberta', su cui scrive l'On.Carlucci.
Suggerisco vivamente di leggere i commenti al post linkato.
Un blog che sta seguendo egregiamente la vicenda e' questo:
http://gravitasfreezone.wordpress.com/

[Aggiornamento del 25/2/2008:]
In questo post, commentando la lettera di Boschi, scrivevo una malignita': insinuavo che la lettera l'abbia scritta Z. e Boschi l'abbia solo firmata.
Questo spiegherebbe non solo come faccia a essere cosi' dettagliata sulla biografia scientifica di Z., ma anche come possa essere cosi' imprecisa riguardo quella del firmatario! (Che dichiara di aver avuto l'opportunita' di passare alla geofisica in seguito al terremoto dell'Irpinia; ma il terremoto dell'Irpinia e' del 1980 e la carriera in geofisica di Boschi inizio' nei primi anni '70.)
Orbene, si conferma il teorema secondo cui a pensar male ci si azzecca:
Tra l'altro, l'approssimativo documento appare redatto da Fiorella Ruggiu, collaboratrice di Zichichi al Centro Ettore Majorana di Erice, utilizzando una copia di Word registrata presso Forza Italia.

[Aggiornamento del 28/2/2008:]
Grazie a un lettore posso linkare questa lettera di Iliopoulos (il terzo coautore, assieme a Maiani e Glashow, dell'articolo del 1970 di cui si e' parlato continuamente in questa vicenda) con ampia glossa da parte di un collaboratore italiano di Iliopoulos, Coriano'.

Se qualcuno e' interessato a capire davvero cio' di cui si sta parlando (a un livello comunque comprensibile a un profano), oltre al contesto storico (e quindi perche' Maiani non ha rubato la fama che ha), e' una lettura preziosa.

[Aggiornamento del 9/3/2008:]
L'On.Carlucci insiste ad nauseam. Particolarmente notevole la scivolata nel complottismo: Ecco il testo dell’articolo pubblicato nel 1974 e poi scomparso in tutti i database [...].
Ma e' fantastica la nuova risposta del pazientissimo Parisi:
RITORNO AL FUTURO IV.
Un articolo del 1974 avrebbe impedito a Zichichi di aver avuto i finanziamenti nel 1972 (o forse anche prima)! Saremmo stati quasi bravi come Boschi, che nel 1971 decise di fare il geofisico a causa del terremoto dell’Irpinia del 1980.
IL MISTERO DEL MANOSCRITTO SCOMPARSO.
L’articolo del 1974 non e’ mai scomparso dai data base digitali in quanto non è mai stato inserito: nel 1974 i data base digitali non esistevano! Ovviamente l’articolo si trova citato con il titolo e gli autori su Google Scholar, quindi non è un grande scoop cercarlo nelle biblioteche.
VERBALI, VERBALI, VERBALI
Ripeto ad nauseam. Come comitato di consulenza non abbiamo fatto verbali formali per l’ottima ragione che non serviva farli essendo un comitato informale. Solo un masochista produrrebbe verbali senza necessità. In ogni caso penso che il comitato di consulenza fosse abbastanza esperto per scrivere verbali resistenti ad un ricorso al TAR.
BALLERINE E BALLERINI
Io non ci vedo niente di male a fare la ballerina.
Io per esempio faccio parte di un gruppo di danze greche, Kenneth Wilson è un appassionato di danze etniche, Feynmann suonava per un gruppo di samba per il carnevale di Rio. (Loro hanno preso il Nobel, io no, peccato!)

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