Fic: Opposti 21-30 [Varie: Roma, Sampdoria, Barcellona, Inter]

Apr 30, 2010 02:23

LOVE AND OTHER MOMENTS// (AFFANNO)
Daniele lo spinge contro la prima parete non appena entrano in camera loro, in ritiro. Si chiude la porta alle spalle con un calcio molto più violento del necessario e gli morde le labbra frettolosamente, quasi si trovasse in affanno per mancanza d’ossigeno e potesse rubarglielo solo dalla bocca. Si schiaccia sul suo corpo facendogli sentire la propria erezione prepotente contro una coscia, perfettamente intuibile nonostante i jeans pesanti e ruvidi: vuole che Nicolás lo senta, vuole che percepisca quanto ha bisogno di lui in questo momento, e perciò comincia a strusciarsi convulsamente contro la sua gamba, sperando che lui colga l’antifona, che afferri che Daniele proprio non ce la fa a prendere il controllo della situazione, non oggi, che ha bisogno del suo aiuto, per cui lo aiuti.

(CALMA) //ARE JUST CHEMICAL REACTIONS
Nicolás lo capisce, naturalmente, perché ormai Daniele gli parla in un linguaggio che non è più solo suo, bensì loro. Lo stringe a sé con affetto quasi paterno, anche se è con la premura di un amante che lo bacia lungo il profilo del viso, tuffando il naso nel colletto della maglia che indossa giusto un attimo prima di afferrarla per gli orli e tirargliela via. Continua a baciarlo per tutto il tempo, trascinandolo verso il letto con movimenti così casuali e lenti che lui non riesce neanche ad accorgersene, e quando schiude le gambe e lo guida dentro il proprio corpo allunga un braccio e gli accarezza il viso, dalla tempia al mento, una, due, tre volte, guardandolo come lo trovasse bellissimo, facendolo sentire ancora sul tetto del mondo nonostante da almeno quaranta minuti non lo sia più.
Quando Daniele si accascia su di lui, ansimando faticosamente mentre, pian piano, il suo respiro torna a calmarsi, Nicolás se lo stringe addosso e lo culla per qualche minuto, aspettando di sentirlo finalmente rilassato contro la spalla.
- Ci ho quasi creduto davvero. - gli sussurra Daniele, e Nicolás gli bacia una tempia.
- Dormi. - sussurra cullandolo ancora, - Dormi. Ci pensiamo domani. - e non aggiunge altro.

Titolo: As The World Turns//Change The World
Autrice: lisachanoando (lizonair)
Beta/Prelettore: el_defe
Capitolo: 23-24/30
Riassunto: Il legame fra due polarità opposte crea energia. Lo scorrere dell'energia da un polo all'altro le unifica.
Wordcount: 464
Fandom: RPF: AS Roma, UC Sampdoria
Personaggi/Pairing: Francesco Totti, Antonio Cassano, Giampaolo Pazzini. Accenno di Cassano/Pazzini, se proprio ce lo volete vedere con tutte le vostre forze.
Generi: Introspettivo.
Rating: PG-13
Avvertimenti: Gen, (lieve) Angst.
Note: Subito dopo Roma-Sampdoria, parte seconda. Prompt: Improvviso/Previsto @ it100.
Disclaimer: Lies, lies!


AS THE WORLD TURNS// (IMPROVVISO)
Ancora fermo in mezzo al cerchio di centrocampo, Francesco fissa un punto vuoto nello spazio e nel tempo, un luogo in cui non esistono dimensioni, l’Olimpico è immerso in un silenzio meno tetro di quello che lo avvolge adesso e non esistono altri esseri umani oltre a lui. Osservando il niente, gli occhi vacui, si dice che così no, così non se lo sarebbe mai aspettato. Così fa troppo male anche se non sei certo un ragazzino e cose del genere ne hai già viste a decine e dovresti sapere come prenderle, come maneggiare il dolore che ti riempie il petto per farne qualcosa di costruttivo - tirarne fuori della rabbia, plasmarla sotto forma di spirito combattivo, utilizzarla per ritrovare le forze e continuare a lottare.
Non sa quanti minuti siano passati, quando sente qualcuno battergli una pacca amichevole su una spalla. Forse troppi, ma fa ancora così male che se anche si parlasse di ore sarebbero comunque troppo poche.
- Dai, compa’. - lo consola Antonio, stringendolo in un abbraccio perfino fraterno, - Queste cose succedono. Uno non è che può stare sempre lì sulla vetta senza aspettarsi di crollare di tanto in tanto. Il punto poi è se si riesce a tirarsi su.
Quando Antonio lo lascia andare, per tornare a festeggiare col resto della sua squadra, Francesco non si muove da dov’è. Si chiede dove troverà la forza per fare un passo e capisce che se non è caduto è perché non ha la forza nemmeno di lasciarsi andare.

(PREVISTO) //CHANGE THE WORLD
- Come sarebbe a dire che te l’aspettavi? - gli chiede Giampaolo, seduto accanto a lui sul pullman, voltandosi a guardare con in faccia un sorriso ancora troppo felice per risultare intelligente.
- Ma ovvio che me l’aspettavo. - risponde lui, tirandogli una mezza spallata, - Prima di tutto perché sapevo che sarei stato meraviglioso, e secondo poi perché - ride appena, scrutandolo con aria fra il furbo e il compiaciuto, - so cosa si prova.
- Mh? - chiede ancora Giampaolo, sollevando un sopracciglio incerto.
- Ad avere fra le mani la possibilità di fare qualcosa per cambiare il mondo. - risponde lui, sorridendo allusivo, - È eccitante.
- Ma io non ho cambiato il mondo. - arrossisce Giampaolo, fissando ostinatamente lo sguardo fuori dal finestrino mentre il pullman parte, in mezzo a due ali di tifosi doriani che cantano e gioiscono e invocano i loro nomi come nomi di santi.
Antonio ride, allungando una mano a scompigliargli i capelli, e si sistema più comodamente sul proprio sedile, bevendo un sorso d’acqua dalla bottiglietta con cui continua a giocare da quando s’è seduto.
- E invece l’hai fatto. - gli risponde. Sorride ancora, ma i suoi occhi sono persi in un punto lontano, probabilmente dentro la sua mente, e Giampaolo non fa niente: incassa il complimento e rimane in silenzio.

Titolo: I Was Once Like You Are Now//And I Know That It's Not Easy
Autrice: lisachanoando (lizonair)
Beta/Prelettore: el_defe
Capitolo: 25-26/30
Riassunto: Il legame fra due polarità opposte crea energia. Lo scorrere dell'energia da un polo all'altro le unifica.
Wordcount: 607
Fandom: RPF: FC Barcellona
Personaggi/Pairing: Josep Guardiola/Bojan Krkic.
Generi: Introspettivo, Romantico.
Rating: PG-13
Avvertimenti: (accennato) Slash, riferimenti sessuali, vago underage che tutti voi fingerete di ignorare.
Note: Randomica come una cosa molto randomica. Titolo da Father And Son di Cat Stevens. Dedicata a janetmourfaaill per il Colacao e ad anybeaver perché la voleva. Prompt: No/Sì @ it100.
Disclaimer: Lies, lies!


I WAS ONCE LIKE YOU ARE NOW// (NO)
Quando Pep si sveglia, istintivamente allunga un braccio alla propria sinistra, convinto di trovare ancora Bojan addormentato. Così non è, per qualche strano motivo, per cui apre gli occhi e si guarda intorno con aria un po’ persa, per qualche secondo, mentre aspetta di realizzare chi è, dove si trova e per quale motivo abbia avuto il bisogno di cercare la presenza del corpo di un ragazzino non ancora maggiorenne avvolto a palla sotto le coperte come prima cosa al mattino.
Poi sente qualcuno trafficare in cucina, per cui si alza e, nella gloria del proprio pigiama a righe, attraversa il corridoio, trovandosi ben presto davanti allo spettacolo vagamente disturbante di Bojan in canottiera e pantaloncini che spalanca qualsiasi anta incontri al proprio passaggio alla ricerca di Dio solo sa cosa.
- Boji…? - lo chiama, e lui si volta a guardarlo con un broncio spettacolarmente offeso ad arricciare le labbra piene e rosa.
- Ma non fai colazione, tu? - borbotta, e quando Pep gli indica il bricco del caffè in un angolo del ripiano accanto ai fornelli, Bojan rotea teatralmente gli occhi, - Ma una colazione vera, dico! - si lagna, - Non ce l’hai del Colacao?
Pep scuote il capo, Bojan si accascia come un peluche improvvisamente svuotato della sua anima in ovatta e poi ondeggia tristemente per quei pochi passi che li separano, andando a poggiarsi con la fronte sulla sua spalla. Lui sorride, gli scosta la frangia dalla fronte e lo bacia piano su una  tempia, ma quando Bojan, un po’ incerto, allunga le mani a stringerlo alla vita e poi cerca di infilarne una oltre l’elastico dei suoi pantaloni, lo afferra velocemente per un polso, fermandolo.
- No. - dice severamente, - Ne abbiamo già parlato. Non ancora.
Bojan potrebbe protestare, ma non lo fa, e si allontana mesto.

(SÌ) //AND I KNOW THAT IT’S NOT EASY
Da allora è passato più di un anno, e lui e Bojan si sono mossi parecchio dal punto in cui si trovavano. Adesso, quando il ragazzo si ferma a dormire da lui, non è più solo per dormire, e quando al mattino Pep si sveglia il suo pigiama a righe è ancora appallottolato ai piedi del letto o sul pavimento - e questo sempre che abbia avuto il tempo di indossarlo alla sera, prima che Boji decidesse di saltargli addosso.
Nonostante tutto, ogni volta che Pep allunga la mano sul materasso per cercare il suo corpo, non lo trova, perché Bojan si sveglia sempre prima di lui. E il tramestio proveniente dalla cucina è ormai diventato una specie di familiare colonna sonora di ogni suo risveglio.
Pep si alza pigramente, attraversa il corridoio e quando i suoi occhi si posano sulla figura di Bojan la trovano tutta accartocciata sul tavolo, ancora vagamente sonnolenta. Bojan beve il suo Colacao - che Pep ha ormai preso l’abitudine di fargli trovare nel terzo stipetto a destra - col naso quasi del tutto affondato nella tazza. Ogni tanto sbadiglia, ogni tanto puccia un biscotto nel latte scuro di cioccolato.
- Buongiorno. - lo saluta con un mezzo sorriso. Bojan si volta a guardarlo e ride come non lo vedesse da un secolo, inghiotte in un sorso il Colacao rimanente e poi gli vola fra le braccia, tempestandolo di piccoli e dolcissimi baci sulle labbra.
- Ti va…? - chiede allusivo, le dita che indugiano appena oltre l’orlo dei boxer, accarezzandogli pigramente il ventre.
Bojan sa di cioccolato, ed è un sapore buonissimo. Pep ricorda un tempo lontanissimo in cui a dire no per un’infinità di tempo non è stato lui, e pensando che quel no non s’è mai trasformato in niente di diverso si china a baciare Bojan più profondamente, prima di sussurrargli “sì” sulle labbra.

Titolo: When You're In Love//There Is No Way On Earth To Hide It
Autrice: lisachanoando (lizonair)
Beta/Prelettore: el_defe
Capitolo: 27-28/30
Riassunto: Il legame fra due polarità opposte crea energia. Lo scorrere dell'energia da un polo all'altro le unifica.
Wordcount: 529
Fandom: RPF: Inter FC
Personaggi/Pairing: Mario Balotelli, Davide Santon (accenni di shipping fra i due, se proprio).
Generi: Introspettivo.
Rating: PG
Avvertimenti: Gen, (accennato) Slash.
Note: Subito dopo Barça-Inter. Titolo da When You're In Love dalla colonna sonora di Sette Spose Per Sette Fratelli. Dedicata ad ary_true perché sì. Prompt: Affanno/Calma @ it100.
Disclaimer: Lies, lies!


WHEN YOU’RE IN LOVE// (AFFANNO)
Mario non ricorda di essersi mai sentito così prima d’ora. Neanche quando stava in Primavera e giocare era una questione di vita o di morte, e ad animare le sue gambe c’era la furia, invece della pigrizia di una storia che gli sembrava stesse andando a rotoli e che ora invece gli fa tremare il cuore e le ciglia in modi che prima di quel momento non aveva mai creduto possibili.
Quando Thiago viene espulso, si alza assieme a tutta la panchina e protesta. Cerca di ricordare un altro momento della propria esistenza in cui si sia trovato in panchina e si sia sentito moralmente costretto ad andare a protestare perché qualcuno - che non fosse se stesso, ovviamente - era stato espulso, e non ne trova. E man mano che la partita va avanti sente il cuore risalire lungo la sua gola e poi piazzarsi da qualche parte lì a metà mozzandogli il respiro, facendogli quasi temere per la sua stessa vita. Cerca di mettere in modo il cervello - nonostante l’ossigeno che scarseggia renda difficili le operazioni - e prova a ricordare un altro momento in cui si sia sentito così. Non c’è.
Quando l’arbitro fischia la fine del match, scatta in piedi e corre a perdifiato finché può, ma dopo un paio di metri all’interno del campo da gioco si accascia su se stesso, piega le ginocchia, poggia una mano per terra e con l’altra si copre gli occhi, e piange, perché il suo cuore è esploso, e in qualche modo lui dovrà riuscire a gettarne via i brandelli.

(CALMA) //THERE IS NO WAY ON EARTH TO HIDE IT
Sono passate svariate ore quando si ritrova nel letto di casa propria con Davide al suo fianco. Si è calmato, il cuore non batte più con tanta prepotenza, da un po’ gli sembra di essere tornato a respirare più tranquillamente, anche se ogni volta che chiude gli occhi si rivede ancora in mezzo al Camp Nou piegato in due e gli si stringe lo stomaco fino a fargli male.
Lui e Davide hanno deciso di dividere il letto, una cosa cretina che in genere fanno solo quando sono terrorizzati a morte prima di qualche partita importante. Stavolta la partita importante è appena finita, ma per qualche motivo dormire soli proprio stanotte sembrava una cosa impensabile, perciò ora fissano il soffitto della stanza, l’uno accanto all’altro, e dall’emozione non riescono nemmeno a parlare.
Mario si volta all’improvviso, e sono tanto vicini che nel voltarsi il suo corpo finisce a sovrastare completamente quello di Davide, che si stringe spaventato nelle spalle mentre lui pianta un gomito al suo fianco, reggendosi sul materasso e guardandolo fisso negli occhi nonostante il buio, ad un centimetro di distanza.
- Penso di essermi innamorato. - sussurra incredulo, - È una cosa assurda. È la prima volta che mi succede. Fa un male cane. - si interrompe per qualche secondo. - A te è mai successo?
Davide gli lancia un’occhiata lunghissima e deglutisce a fatica.
- Sì. - soffia infine, mordendosi un labbro.
Mario gli sorride, tornando a stendersi al suo fianco.
- È bellissimo. - confessa, stringendogli una mano.
- Sì. - ripete ancora Davide, ricambiando la stretta. Il soffitto, per un secondo, sembra il cielo di Madrid. E poi entrambi si addormentano.

Titolo: Where Do I Go To Fall From Grace//God Put A Smile Upon Your Face
Autrice: lisachanoando (lizonair)
Beta/Prelettore: el_defe
Capitolo: 29-30/30
Riassunto: Il legame fra due polarità opposte crea energia. Lo scorrere dell'energia da un polo all'altro le unifica.
Wordcount: 335
Fandom: RPF: Inter FC
Personaggi/Pairing: Massimo e Bedy Moratti, nominato Joan Laporta.
Generi: Introspettivo.
Rating: G
Avvertimenti: Gen.
Note: Subito prima e subito dopo Barça-Inter. Titolo da God Put A Smile Upon Your Face dei Coldplay. Prompt: Grave/Leggero @ it100.
Disclaimer: Lies, lies!


WHERE DO I GO TO FALL FROM GRACE// (GRAVE)
Quando Bedy arriva, avvolta nella sua giacca di pelle, sfoggia un sorriso talmente felice che Massimo non può che fissarla incredulo per lunghi minuti, mentre lei si accomoda tranquillamente al suo fianco, accavallando le gambe ed intrecciando le dita in grembo. Lui si sente così teso che la tensione ha assunto quasi la consistenza fisica di un masso che gli grava sulle spalle incurvandolo, ed ecco sua sorella, gioiosa come fosse appena arrivata ad un matrimonio. Inconcepibile.
- Cos’è, mi sono perso qualcosa in piazza? Mentre ballavate, Scarpini distribuiva bibite alcoliche senza che io ne sapessi niente? - chiede con una punta d’ironia, e Bedy ride.
- In realtà non abbiamo neanche ballato. - risponde, ravviandosi i capelli dietro un orecchio, - Ma sei nervoso? - chiede, fissandolo sorniona, e lui sbuffa, distogliendo lo sguardo.
- Tu no? - ritorce un po’ acido. Lei ride ancora.
- Io no. - risponde sinceramente, fissando il campo con fierezza.

(LEGGERO) //GOD PUT A SMILE UPON YOUR FACE
La partita finisce, il Camp Nou è una bolgia, ruggisce come una bestia finalmente libera da un lungo periodo di cattività, e la prima cosa che Massimo fa è saltare in piedi, il pugno teso in segno di vittoria. Poi si accascia al proprio posto, la tensione scivola fuori dal suo corpo in un flusso continuo e quasi rabbioso e lui perde perfino il sorriso, mentre le lacrime cominciano a rotolargli lungo le guance senza che lui possa fare niente per fermarle.
Sente qualcuno battergli una pacca su una spalla, probabilmente Joan, ma il momento in cui si riscuote davvero coincide con quello in cui le braccia di Bedy lo circondano e le sue labbra morbide e sottili stampano un bacio soddisfatto sulla sua guancia ancora umida di lacrime.
- Ma cosa fai, piangi? - ride sua sorella, stringendolo ancora e dondolandolo un po’ come quando erano più piccoli e lui, dopo essersi fatto male, cominciava a piangere rumorosamente, inconsolabile. - Sorridi! - lo incoraggia, pizzicandogli una guancia, - Sorridi!
Massimo si volta a guardarla. Piange ancora, ma sorride anche, e Bedy è soddisfatta così.

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