Love Office

Mar 05, 2018 12:58

Buongiorno a tutte!
Rieccomi a rompervi le scatole con una nuova storia!
Questa volta una bella (bella si vedrà! XD) sakumoto officiosa!!!!
Era nell'aria da un anno ormai! Dal waku waku.
Queste due foto mi avevano ispirato enormemente e non vedevo l'ora di scriverci sopra!




TITOLO: Love Office
FANDOM: Arashi
GENERE: AU, Sentimentale
PAIRINGS: Sakumoto (per il momento)
RATING: NC-17


Prologo
Sakurai Sho è uno dei più giovani e famosi imprenditori di Tokyo nel campo delle comunicazioni e dell'editoria.
La sua compagnia, la Sakurai Corporation, è una delle più prestigiose grazie alle innovazioni apportate dal ragazzo.
Di successo, brillante, attraente con un cospicuo patrimonio personale fanno di Sakurai Sho uno degli scapoli più ambiti di tutto il Giappone.
Ma questo non sembra interessare il giovane business man più concentrato nel suo lavoro che a cercare qualcuno con cui condividere la vita.
Matsumoto Jun è appena rientrato in patria dopo un facoltoso master in America.
Smanioso di mettere le sue esperienze in pratica si appresta a cercare lavoro.
Determinato e sicuro di sé è certo di poter trovare facilmente un impiego in qualche buona azienda.
Caso vuole che la Sakurai Corporation stia proprio facendo dei colloqui per nuove assunzioni.
Ancora i due carismatici giovani non si conoscono, ma presto il destino ha deciso di mettersi in moto...


Capitolo 1:

Il colloquio
Di curriculum Jun ne ha mandati a bizzeffe, ora non gli resta altro che aspettare che qualcuno si faccia vivo perché è sicuro che si faranno sentire.
Lo sa per certo perché lui a New York era il migliore, i suoi responsabili erano fieri di lui e più di una volta hanno tentato di farlo restare in America ma Jun, declinando cortesemente ogni proposta, è tornato in Giappone per avere successo in patria.
Attendiamo non ci vorrà molto. Il suo curriculum è impressionante infatti ha fatto domanda nelle più rinomate compagnie della città.
Quando viveva in America, abitava da solo in un appartamento fornito dal college in cui studiava. Ora invece è dovuto tornare a casa dei propri genitori in attesa di trovare un impiego ma appena ne avrà la possibilità andrà a vivere da solo per Jun dare troppo disturbo ai suoi anche se casa gli è mancata molto.
“Che bello riaverti a casa tesoro” sorride sua madre sulla soglia della camera del figlio “Hai qualcosa da mettere a lavare?”
“No grazie mamma. Ho già fatto la lavatrice e steso tutto”.
“Ormai sei diventato grande tesoro e non hai più bisogno della mamma” pignola la donna commossa.
“Ma cosa dici mamma?” scuote la testa Jun alzandosi dalla sedia della scrivania e l’abbraccia “Tu per me sei insostituibile” e le bacia la tempia.
“Che adulatore. Quante ragazze avrai conquistato con questi mezzi…”
“Mamma…”
“Eddai tesoro, a me puoi dirlo lo sai…”
“Ti piacerebbe eh? Ma non ho nulla da dirti”
“Antipatico”.
I due si fanno una risata mentre il cellulare di Jun comincia a suonare.
“Rispondi io stendo le cose di tuo padre” afferma allontanandosi.
Jun guarda sul display, un numero sconosciuto.
“Pronto?”
<< Parlo con Matsumoto Jun-san? Sono della Sakurai Corporation. Ci è pervenuta la sua domanda>> afferma una voce di donna all'altro capo del telefono.
Ecco la prima telefonata! Che velocità.
<< Ci scusiamo per il poco preavviso, solitamente informiamo i candidati con anticipo ma la vostra domanda ci è pervenuta solo ora. Le prime selezioni avverranno domani>>
“A che ora?” chiede Jun cercando di trattenere l'entusiasmo.
<< Alle 09:30 alla sede centrale>>
“Ci sarò. Grazie per avermi contattato”
<< Perfetto. Arrivederci>> taglia corto la donna chiudendo la telefonata.
Jun è felicissimo. E' tornato in Giappone da pochissimi giorni e subito si è messo alla ricerca di un lavoro ed ora ecco che lo chiamano per un primo colloquio.
Tira fuori dall'armadio l'elegante completo che ha comprato apposta per cercare lavoro.
Deve fare una buona impressione anche di persona.

Il giorno dopo Jun si prepara e si dirige all'imponente sede della Sakurai Corporation.
Un enorme edificio sfavillante e altissimo che sorge praticamente nel centro della città.
Ammirando la vastità di quella struttura Jun si augura che quello possa a breve diventare il suo nuovo posto di lavoro.
Oltrepassa le porte girevoli dell'ingresso e si avvia alla reception dove la svogliatissima ragazza seduta al bancone, senza neanche farlo parlare, gli indica col dito il cartello con la direzione da seguire per arrivare all'ala in cui si terranno i colloqui.
Jun si stupisce nel vedere quanta gente ci sia.
Ma ai colloqui preliminari può accedere praticamente chiunque ma saranno almeno la metà a superarlo e andare al secondo colloquio.
Si siede nell'unica sedia libera vicino a una ragazza agitata da morire che continua a muovere la gamba nervosamente.
Al contrario, Jun è estremamente calmo.
Agitarsi non serve a nulla e ha imparato a usare i momenti di lunga attesa per studiare gli altri candidati individuando subito quelli più preparati da potergli dare filo da torcere.
Poco alla volta un'assistente comincia a chiamare alcuni candidati.
Colloqui di gruppo, veloci e utili a sfoltire.
Dopo tre gruppi arriva il suo turno e quello della ragazza ormai nel panico.
Si accomodano sulle sedie poste di fronte a un tavolo pieno di fogli.
L'uomo seduto dietro sbadiglia vistosamente, sicuramente già stufo di quel lavoro di selezione.
Ozawa Teguro.
Legge Jun sul tesserino che porta al collo.
"Piacere sono Ozawa delle risorse umane. Vi sottoporrò ad alcune domande per valutarvi" dichiara meccanicamente.
I colloqui partono e quando arriva il turno di Jun, lui risponde brillantemente a tutte le domande dimostrando sicurezza, audacia e voglia di mettersi in gioco.
Ozawa non è particolarmente interessato a guardarlo in faccia ma, rispetto agli altri candidati, mentre Jun parla, lo vede prendere appunti sintomo che quello che sta dicendo lo ha colpito.
Nonostante l'agitazione, anche la ragazza se la cava discretamente e Jun nota che Ozawa prende appunti anche su di lei, guardandola con un sorrisino inequivocabile.
Vengono poi congedati con la promessa di essere contattati al più presto.
Jun saluta la ragazza ed esce dall'edificio ancora più speranzoso di quando vi è entrato.
Le intuizioni di Jun si rivelano esatte infatti, dopo pochi giorni, viene ricontattato dalla Sakurai Corporation che gli annuncia di essere passato al secondo colloquio.
Anche altre compagnie lo hanno contattato e Jun, per non lasciare nulla di intentato e non fissarsi solo su un punto, ha partecipato ad altri colloqui preliminari.
Certo è che la Sakurai Corporation è la sua prima scelta data la sua crescente fama.

Anche per il secondo colloquio, Jun è tranquillo e nota subito che il numero dei candidati è notevolmente diminuito.
"Agitata anche oggi?" chiede alla ragazza dell'altra volta appoggiata al muro che si sta torturando l'orlo della gonna.
"Da morire..."
"Ma sei passata al secondo colloquio."
"Non me lo ricordare...ho la tremarella."
Jun sorride "Comunque piacere. Sono Matsumoto Jun" si presenta.
"Oddio è vero non ci siamo presentati. Mi chiamo Inoue Mao."
"Inoue-san spero che entrambi passeremo il colloquio."
"Prego signori e signore. Seguitemi da questa parte" dice una ragazza accompagnando tutti in una stanza "Ozawa-san sarà qui tra non molto e cominceranno i colloqui finali."
"Co...colloqui finale?" balbetta Mao sbiancata "Non sono pronta a questo!"
"Vedila così, via il dente via il dolore. Cerca solo di stare calma e mostra loro quanto sei talentuosa e cosa puoi offrir loro se sarai assunta."
Anche Jun però è sorpreso dal fatto che ci stiano mettendo così poco.
"Hai ragione...grazie."
La ragazza sembra rincuorarsi.
Intanto il tempo passa ma non arriva nessuno.
Jun rimane calmo come suo solito ma odia dover aspettare così tanto.
Mezz'ora...un'ora...un'ora e mezza.
Jun è stufo e scorge sul cellulare tutte le telefonate perse delle altre aziende.
Che mi prendano perché non tollererei di non avere un lavoro dopo aver aspettato tutto questo tempo.
Finalmente la porta si apre e compare il solito scocciatissimo Ozawa seguito dall'assistente di prima.
"Scusate il ritardo. I nomi che farò per favore si alzino ed escano. Vi ringrazio per il tempo che ci avete dedicato ma non siete risultati idonei."
Almeno una quindicina di persone escono.
"Congratulazioni. Voi dieci siete i candidati ammessi al colloquio finale. Abbiamo fatto un controllo approfondito delle vostre lettere di referenza che ci avete fornito e abbiamo verificato ogni dettaglio" spiega Ozawa.
Ecco spiegato il motivo di tanto ritardo.
"Quando chiamerò il vostro nome, sedetevi di fronte a Ozawa-san" afferma l'assistente.
Jun è il sesto a sedersi di fronte all'uomo.
"Dunque... Matsumoto Jun-san...laureato alla Waseda col massimo dei voti. Master a New York, referente Thomas Davids... Pregressa esperienza in una società come consulente... Siete il candidato perfetto."
"La ringrazio."
Il sorrisino di Ozawa però irrita Jun.
Lo sta prendendo in giro?
"Chissà quante offerte di lavoro avrà ricevuto con questo curriculum."
"Sto varando ogni possibilità."
"Mi dica. Perché¨dovremo assumere proprio lei alla Sakurai Corporation?"
Mentre Jun spiega ad un annoiato dipendete cosa porterebbe la sua assunzione alla compagnia, due uomini passano davanti alla stanza.
"Manca il pezzo di Ohno-san per il numero di questo mese. Fategli un po' di pressione o non..." afferma un giovane uomo dopo aver buttato un occhio della stanza.
"Va bene come desidera. Ma! Dove sta andando?" chiede l'altro uomo vendendolo entrare.
"Sì..." sta intanto dicendo Ozawa a Jun.
"Grazie Ozawa-kun. Prenditi una pausa faccio io" afferma il nuovo arrivato invitandolo ad alzarsi.
"Ma..."
Lo sguardo dell'uomo gela Ozawa che si alza subito lasciandogli il proprio posto andando contro la parete come in punizione.
Il giovane si sbottona il bottone della giacca e si accomoda di fronte a Jun.
Jun nota che il nuovo arrivato non dev'essere tanto più vecchio di lui. Al collo non porta il tesserino identificativo della società ma di sicuro lavora lì ed è in una posizione più¹ alta rispetto a Ozawa. Di certo il cambio di interlocutore migliora il suo umore. Questo ragazzo sembra molto più interessato ad ascoltarlo.
L'altro dal canto suo non riesce a staccare lo sguardo dal bellissimo viso di Jun.
Occhi scuri come le tenebre, capelli neri che danno l'impressione di essere soffici come nessun altra cosa al mondo, un piccolo neo che accentua le seducenti labbra che fanno venir voglia di essere baciate, leccate e morse.
E' davvero stregato da lui.
Con un colpo di tosse, il giovane uomo cerca di riprendere il controllo di sé.
"Riprendiamo il colloquio" afferma dando un'occhiata al curriculum "Davvero notevole." sorride.
"Grazie."
L'uomo continua a guardare Jun come un predatore guarda la sua preda prima di saltargli addosso ma Jun sostiene il suo sguardo senza abbassare gli occhi.
Sa di essere sotto esame.
Per quanto riguarda l'uomo sul curriculum di Jun potrebbe esserci scritto il nulla che non gliene potrebbe importare di meno.
Jun lo ha stregato e lui non si è mai sentito attratto così da una persona del suo stesso sesso.
Sente il sangue ribollirgli nelle vene e si sistema meglio sulla sedia.
"Cosa pensa di portare nella compagnia?"
"Intraprendenza" risponde subito Jun "Iniziativa, passione."
Oh di passione ne vedo davvero tanta in te...un fuoco indomabile.
Pensa quello fremendo da capo a piedi tenendo lo sguardo fisso sulle sue labbra cercando di trattenersi dal fare qualcosa di assolutamente folle e insensato e sperando che i suoi pensieri non gli si leggano chiaramente in viso.
"Voglia di fare" continua intanto Jun con tono sicuro.
Anche io avrei tanta voglia di farti qualcosa...
"Perfetto" si costringe a rispondere "Grazie per il tempo che ci ha dedicato. Avrà nostre notizie al più presto" sorride alzandosi e tendendo la mano a Jun che gliela stringe.
Quel contatto provoca una scossa lungo tutto il corpo del giovane uomo lasciandolo senza fiato.
"Grazie a voi."
"Arrivederci"
Jun raccoglie la sua borsa e, dopo un educato inchino si allontana.
"Andrà bene,il nuovo esaminatore sembra meglio di quel Ozawa" dice passando di fianco a Mao.
"G...grazie."
Jun le fa un sorriso incoraggiante ed esce incrociando l'uomo rimasto fuori in corridoio in attesa della fine del colloquio.
"Presidente..." chiede l'uomo a bassa voce.
"Arrivo"
L'uomo si alza e recupera dalla tasca della giacca il proprio badge.
"Presidente... volete continuare voi con i colloqui?" chiede Ozawa riavvicinatosi con fare ossequioso.
"Perché dovrei farlo io? E' il tuo lavoro o sbaglio? Ti pago per farlo."
"E' che...avete voluto ...non importa.”
"Importa invece perché cerchiamo gente talentuosa e con voglia di fare e tu conduci i colloqui con questo atteggiamento annoiato. Vedi di non finire tu a dover cercare un altro lavoro Ozawa."
"Mi scuso ancora presidente...sono mortificato"
"Hasegawa prendi tutta la documentazione su Matsumoto Jun e va da Toma affinché rediga il contratto di lavoro. Voglio quel ragazzo in azienda lunedì mattina."
"Certo per quale reparto? Marketing? Editing?"
"Assistente del presidente." e detto questo, Sakurai Sho, presidente della Sakurai Corporation,si avvia verso gli ascensori.

g:au, sentimentale, nc-17, fanfiction, p: sakumoto, arashi

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