Aaansia
Io non so semplicemente far finta. Non sono proprio il tipo.
Oggi mi sono ricordata un mucchio di cose, una buona parte di quelle erano seppellite chissà dove, ho espresso un sacco di pensieri. E mi sento in ansia. Un’ansia particolare. Perché non so cosa ci sarà, e non è una di quelle volte in cui è positivo che il futuro sia sconosciuto. Cerco di prenderla bene, perché, andiamo, se dovesse andare qualcosa male… sarebbe ai limiti dell’assurdo! Perché qualcosa dovrebbe andare male, no? È questo lo spirito giusto, penso. Ed è anche quello che mi dicono mia nonna, mia mamma, Imma… tutti me lo direbbero, se tutti sapessero. Immagino, almeno.
Cioé. Ok. Ci sono state situazioni del genere nella mia famiglia migliaia di volte. Però questa volta è diverso… non lo so, sento maggior pericolo. In realtà penso di essermi sentita così tutte le volte che si è accanita contro di noi qualche disgrazia. Ed è naturale che MAI, neanche una volta, sia stata contenta o robe simili.
Ho paura.
Stupida Oriana. Eh? Lo state pensando, eeeeeeh, leggo nella mente io.
Che situazione, però. Sempre alle persone che non lo meritano. Non sono i miei metri di giudizio, sono i metri di giudizio della mia morale. Le persone che non fanno del male a delle altre perché dovrebbero essere punite?
Boh, parlare così non serve a niente. Del resto non è in tema con la mia convinzione che ci procuriamo tutto da soli. Se poi ci sono dei problemi che non hanno a che fare con le nostre scelte sono delle sfighe - e allora subentra la domanda “perché a me?”.
Penso che con il passare dei giorni l’ansia peggiorerà, però non importa. Sul serio. Andrà tutto bene. DEVE andare tutto bene. E ci sarà un nuovo ricco anno, un duemilaundici con i fiocchi. Sì, sarà così e basta.