Dell'Europride

Jun 11, 2011 22:37

Io non sono andata all’Europride, purtroppo. Sono abbastanza sicura che i miei non mi ci avrebbero mandata, va be’.
Appena mi sono svegliata - alle cinque e mezzo di pomeriggio - sono andata a vedere la diretta. L’unica, tra l’altro, che era su RaiNews.
Penso che sia stata una bella manifestazione, alla fine si sono contate un milione di persone, ed è un bel numero. Forse motivate anche dalla partecipazione di Lady GaGa, però ben venga in questo caso, perché ha smosso un sacco di persone - che, comunque, se non fossero state d’accordo con il principio di fondo della manifestazione non avrebbero partecipato, io penso.
È stata una manifestazione allegra da quello che ho potuto vedere, poi non ho sentito di fastidi né intralci. (Anche perché comunque sarebbe stata una figuraccia, essendo un evento a livello Europeo, e di figure di merda con l’Unione Europea - e con il mondo - ne stiamo facendo già abbastanza).
Nello studio di RaiNews hanno chiamato uno scrittore, Andrea Pini, e poi verso le sette e mezzo/otto uno scrittore/conduttore radiofonico/altre cose, Luca Bianchini.
Per gli spezzoni che ho sentito - tra la doccia, lo spostamento da casa mia a quella di mia nonna, la ricerca disperata di sfoglie per le lasagne - hanno fatto comunque dei begli interventi. Mi sono piaciuti entrambi molto, forse un po’ di più Luca Bianchini - perché aveva più complicità con il conduttore e perché ha detto delle cose che forse erano più vicine a me e al mio modo di pensare.
Nel corteo c’era anche Nichi Vendola ♥ quando l’ho visto io manteneva uno degli striscioni orizzontali - di quelli lunghissimi che coprono l’intera riga.
C’erano i carri, condotti da quello dell’Arcigay, poi c’era anche quello dei genitori con figli omosessuali, e hanno detto anche del “trenino delle famiglie arcobaleno”: lo volevo vedere, ma purtroppo quando stavano per rimandare le immagini, mi sono dovuta andare a fare la doccia.
Prima del concerto di GaGa sono salite delle drag-queen e dei ballerini sul palco per intrattenere il pubblico.
L’organizzazione mi è sembrata buona, comunque; nella folla sotto il palco c’era una striscia proprio al centro in cui si erano sistemati i medici del pronto soccorso e penso la polizia, non so con precisione.
Luca Bianchini ha detto che il tutto era affrontato con “leggerezza” - « che è diverso da superficialità, perché se usassimo più spesso la leggerezza forse sarebbe più facile affrontare problemi anche più gravi ».
Non lo so, io mi sono emozionata più di una volta.
Perché, sarò anche ingenua, questa manifestazione mi è sembrata un passo avanti. Sinceramente non so di commenti della Lega, almeno per adesso, né del Papa che oggi ha fatto un discorso intelligente sul bisogno di ricordare gli eccidi nazisti.
Hanno partecipato, almeno moralmente, la Littizzetto e Maurizio Costanzo.
E poi un milione di persone dovrà significare pur qualcosa! C’erano sicuramente anche persone venute dall’Europa e non italiane, però quante potevano essere? Centomila, duecentomila? Sicuramente la maggioranza era italiana. E questa è una gran cosa in un paese come il nostro.
Durante una diretta dal Circo Massimo hanno intervistato un uomo che lavorava in Amnesty International e ha detto che l’Italia era mediamente avanzata perché almeno permette di manifestare, perché in paesi come la Russia o Serbia - che poi ha nominato anche Lady GaGa, assieme alla Lituania, la Libia e il Medio Oriente - non è permesso neanche questo, e ci sono pene (anche di morte) per le persone omosessuali, ma per il resto l’Italia non ha nessun tipo di legge contro l’omofobia, né per diritti delle coppie di fatto.
Okay, saremo arretrati, però oggi qualcosa l’abbiamo dimostrato, io credo.
Ribadisco: è un passo avanti, e dopo un evento di portata così vasta, non mi sento di fare la disfattista, neanche un po’, sarebbe troppo crudele, anche nei miei confronti: mi sono sentita felice. Ecco tutto.
Questo è il mio parere sull’Europride.

real life, veryimportantthings, \o/, awesomeness

Previous post Next post
Up