Room 6277

Jun 22, 2007 01:38

E' l'una e quaranta, la notte è fonda.
Solo lo swatch ticchetta sornione, nascosto tra i cuscini di un letto che non ho avuto tempo di rifare. Ricordo lontano dello scandire del tempo durante un tremebondo compito in classe. Tempo non tanto lontano, fortunatamente dimenticato, momentaneamente negletto, a breve al galoppo di ritorno.
La lampada dell'IKEA, una di quelle cose a basso consumo e basso costo, emette un ronzio addormentato. La corrente le passa attraverso come una droga legalmente costosa. La lampadina mi fissa. Fissa le mie mani sulla tastiera, fissa i tasti ormai lisci per il troppo battervi sopra. La barra spaziatrice si lamenta ticchettando più del dovuto.
Fuori, un gruppo di motociclisti rumorosi, molto probabilmente sempre gli stessi, compie rombanti giri dell'isolato. Qualcuno molto probabilmente si è fermato nelle vicinanze del mio garage, dato che nessuno nel condominio si cura di lasciare il cancello aperto. La lingua urlata che raggiunge la mia finestra aperta è una lingua che non conosco. Probabilmente turco, dato che stamattina, scendendo per recuperare un tovagliolo sfuggito alla morsa delle mollette dello stendipanni, ho trovato un pacchetto di sigarette vuoto con una bella scritta araba.

Colleziono pacchetti di sigarette. Non li fumo, li colleziono. Mi piacciono. Ho Malboro russe, Tally-ho finlandesi, Shik indiane, Merit francesi, Lucky Strike made in the USA, sigarette al mentolo tedesche, profumate alla ciliegia giapponese con una bella Carpa Koy sopra. C'è chi colleziona gatti di ceramica, uova di porcellana, statuine di bronzo.
Io colleziono omicidi in scatola.

Bottiglia rotta, qua sotto ci stanno andando giù pesante. Mi meraviglio che il pizzaiolo non se ne sia accorto ancora e non sia andato a cacciarli via. Molto probabilmente saranno amici del Turco del piano di sopra. Diamine, vivo in centro, ma sembra abiti nel Bronx. Forse sono la nuova Jennifer Lopez. Apo from the Bronx. Sounds nice.

Stasera che non c'è nessuno in casa, mi sono data alla regressione mentale. E dopo tutto il metal che ho fatto sorbire alla mamma oggi pomeriggio mentre scrivevo al computer, ho messo la colonna sonora di Aladdin a tutto volume. In assoluto il mio Disney preferito. Questa colonna sonora l'ho in 3 lingue: inglese, italiano e spagnolo. E so tutte le canzoni (o quasi) a memoria. Robin Williams in inglese, Gigi Proietti in italiano e un altro tizio impronunciabile in spagnolo canticchiano il mio Genio, personaggio amato dall'età di 5 anni circa. Lo voglio anche io un enorme coso azzurro che mi esaudisce i desideri.
Ma ho solo il ticchettio dell'orologio ed una finta lampada di ferro battuto, che se la sfreghi a malapena fa "friic friic".

Oggi pomeriggio il tempo è scivolato via. Non mi sono accorta di nulla: non ho fatto un tubo nel tempo di una reazione nucleare subatomica interstellare. (Forse ho guardato un po' troppo Babylon 5, in questi giorni...)

Volevo dare un caloroso benvenuto alla mia carissima
blodygirl , aka Ramy, che finalmente ha deciso di abbandonare il caos del myspace ed aprire un Livejournal. (Grazie per il SENSEI, ma in questo momento più che maestra mi sento bidella, amora ^^)
Room 6277, grazie a Ramy mi sono messa a pensare a qualcosa d'interessante.

Se in The Kill Shannon si trova davanti una tizia sanguinosa che esce dalla doccia già con l'asciugamano addosso (io me lo metto -dopo- essere uscita dal box. Sarò anormale?) e che gli zompa al collo sbaciucchiandoselo ben bene... io cosa ci troverei nella room 6277?

Mi sono immaginata una normalissima stanza d'hotel, come quella che avevo a Londra, che pareva davvero uscita dal film Shining. Moquette rossa sbiadita dalla troppa polvere, carta da parati color panna con degli odiosi fiorellini sbiaditi ai bordi. Listello di legno a metà muro e presa della corrente che, puntualmente, va a sbalzi. Un letto incastrato contro l'angolo ed un comò pericolante. Finestre manco a cercarle, ce n'è una che si apre solo se chiami Rocky Balboa. Bagno claustrofobico e guardaroba buono giusto per Mr.Fantastic in versione compressa. Una gruccia appesa alla barra di ferro che prega per essere staccata. E contro la parete più insospettabile, quella con una bella macchiona di umido al centro che pare una decorazione messa lì apposta, una scrivania apparentemente nuova. Sembra appena ordinata dall'IKEA con tanto di montaggio directly at home. Fuori luogo, completamente. La sedia che le sta davanti sembra rimanere in piedi per una preghiera di Vishna.
Nell'aria solo il ronzio del frigobar, che è vuoto e spento, ma ronza comunque.
Guardarsi intorno col sopracciglio alzato e la valigia ancora in mano. Il check non l'ho pagato tutto, posso ancora cambiare.
Ma perchè cambiare ancora stanza, perchè voltare nuovamente le spalle al destino?
In quella camera dove non si dorme perchè si sentono Bob e Brenda del palazzo accanto che litigano a proposito delle bills e della loro car; in quel letto che pare costruito con mattoni medievali, sotto quella coperta appartenuta in epoche lontane ad un crociato non molto convinto... le cose potrebbero cambiare.
E i fari delle automobili da fuori che penetrano dalle finestre senza scuri, i rumori di un gruppetto di guys in ritorno dal pub, la testa che frulla al ricordo di qualcosa di già fatto che però non si riesce a visualizzare bene. Come in quei sogni in cui non vedi i visi, ma sai esattamente che la persona che ti sta pugnalando a morte è il tuo compagno di vita. E dietro, ride il tuo diavolo.
E puntualmente il cuscino è inesistente e ti alzi alle 5 del mattino per vedere se la Kettle automatica in dotazione con le saponette e l'asciugamano sdrucito funziona. Thè semifreddo senza zucchero. Molto meglio gettarlo nel lavandino che berlo, ma non hai altro e t'accontenti.
Non hai nessuno da guardare mentre dorme, da carezzare a sua insaputa.
Lo hai avuto, li hai avuti ad un metro da te. Una notte indimenticabile che già ha soltanto lasciato addosso a te il profumo ed una lievissima carezza di sudore e stanchezza. Musica che hai amato, cuore che ha pulsato. Una falena intrappolata addosso alla lampadina del bagno che hai lasciato accesa per paura di Jack the Ripper. E domani, identity card, sandwitch on the run, check-in, flight back home.
La chiave la lasci a malincuore sul desk della reception. 6277
Non hai dormito per tutta la notte. Hai ascoltato la kettle borbottare mentre riscaldava la tua ultima bustina di Twinings al limone. Ma sei pronta a tornare a casa.
Pronta a tornare a parlare italiano, a tornare a mangiare pasta a mezzogiorno. Pronta a ridarti alle tue coperte e a rispondere sterilmente a qualche SMS che non ti chiede se ti è piaciuto il viaggio, ma se hai fatto i compiti per il giorno dopo. Tempismo perfetto, sono appena scesa dall'aero e già qualcuno mi ricorda che devo studiare.
Pronta a raccontare a tutti che, sì, ti sei divertita. Sì, è stato bello e no, non hai fatto foto con nessuno, ma hai lasciato un segno di te dentro una sportina. Cavolo, a scriverci almeno l'email...
Pronta per la tua vita di ogni giorno. Sempre quella, a meno che tu non ne desideri un'altra.
Pronta.
O forse no?

Parlando ieri di Tomo oggi mi sono ritrovata a fare altre icone. Sono una fabbrica, sono la Willy Wonka delle icone. Questa volta vi sembreranno fatte in 10 minuti (non è vero) proprio perchè sono molto semplici. Ho puntato tanto sul colore, lo studio dietro c'è. E' che quando c'è un viso così bello è quasi un peccato aggiungere brushes e scritte. Le sue espressioni sono quotes ben migliori di quelle di un film o una canzone.

Teasers: 01.
02.
03.

a) comment if taking
b) credit if taking
c) enjoy... if u dare
d) adore this man you must.

001


002


003


004


005


006


007


008


009


010


011


012


013


014


015


016


017


018


019


020


021


022


023


024


025


026


027


028


029


030


Created with angelamaria's Icon Table Generator @ Bauble

E sono le due e venti. Diciamo che, per il momento può bastare.
Ringrazio i miei due angeli, 
ephaistion85
ladyanne77it per commentare sempre, comunque e così dolcemente.

PROVEHITO IN ALTUM

lj icons, tomo milicevic, ordinary life, writing experiments

Previous post Next post
Up