[DCU] She had a name ~ Cassandra

May 09, 2010 18:44

Titolo: She had a name
Fandom: DC Comics
Beta: namidayume
Challenge: Special #7 @ it100
Coppia: B
Prompt: diviso
Personaggi: Cassandra Cain; nominati Bruce Wayne e Stephanie Brown
Rating: Pg13
Conteggio Parole: 300 (FDP)
Disclaimer: I personaggi della storia appartengono ai rispettivi proprietari e creatori, che ne detengono i diritti. Nulla di ciò è scritto a scopo di lucro.
Note:
• Breve riferimento a Batgirl V3 #1 (ma solo per quanto riguarda il passaggio di testimone), quindi potrebbe contenere SPOILER!.
• Questo è il risultato di star leggendo tutto il V1 di Batgirl, ecco. Rivoglio indietro Cass! .__.
• Titolo da Stockholm Syndrome dei Muse.


She had a name

Il costume diventa improvvisamente un impaccio, qualcosa che non le appartiene più e che non sa in che modo gestire. Era stato creato ad immagine e somiglianza di quello di Bruce - perché, là fuori, lei era lui -, per servire la sua causa, per seguire le sue regole. Adesso che l’uomo non c’è più, le sembra che il castello di carte costruito da Batman sia crollato, portato via dal vento.

Cassandra si ritrova incapace di stabilire la propria identità. Le sono accadute troppe cose negli ultimi mesi, è stata lasciata troppe volte, imbrogliata altrettante; è tornata ad uccidere e poi di nuovo a salvare, ad essere odiata e poi di nuovo amata. Le sembra che il proprio corpo abbia cambiato forma così spesso che ora ne risulti inevitabilmente diviso, smembrato.

Perciò, di quel costume da Batgirl troppo simile a quello di Bruce, se ne libera con una facilità che non credeva possibile. Lo abbandona su un tetto e scompare l’attimo dopo, senza guardarsi indietro, senza controllare che Stephanie lo raccolga davvero.

Corre via e si arrampica su un grattacielo, fino a raggiungere la cima, chiudendo gli occhi e lasciandosi investire dall’aria fredda della notte. Essere privata della tuta che ha portato addosso per un tempo talmente lungo è come essere privata della propria stessa pelle - della pelle di Bruce -, della protezione, del contenitore che potesse tenere insieme tutti i pezzi del proprio corpo.

La sensazione che adesso il vento possa portarla via come ha fatto con tutto il resto, spargendo le sue membra in ogni dove, è tanto vivida che quasi si sorprende quando, guardandosi intorno, si accorge di essere ancora tutta intera.

Nella sua testa, rimbomba una frase: sei di nuovo nessuno. L’unico pensiero che le rimane è che, forse, sarebbe stato meglio non essere mai diventata qualcuno.

[2010], dcu, » challenge: it100, dcu: cassandra cain

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