[True Blood] Doesn't take much to rip us into pieces ~ Eric/Bill

May 27, 2009 21:36

Titolo: Doesn't take much to rip us into pieces
Fandom: True Blood
Beta: eowie, vedova_nera
Challenge: Special #4 @ it100
Prompt: ombre
Personaggi: Eric Northman, Bill Compton; nominata Sookie Stackhouse
Pairing: accennato Eric/Bill, con riferimenti Bill/Sookie
Rating: Pg
Conteggio Parole: 300 (W)
Avvertimenti: Vaghissimo slash. E poi, beh, parliamo di vampiri o_ò
Disclaimer: I personaggi della storia appartengono ai rispettivi proprietari e creatori, che ne detengono i diritti. Nulla di ciò è scritto a scopo di lucro.
Note:
• Dedicata alle mie amate lovve, visto che mi stanno facendo scrivere SUL MONDO. xDDD E poi mi hanno introdotta loro a questo telefilm, come faccio a non ringraziarle immensamente? ♥
• Ambientata intorno alla puntata… 1x10? Quando Bill subisce quella specie di processo, insomma. xD
• Titolo da Little Earthquakes di Tori Amos.


Doesn't take much to rip us into pieces

Eric non capisce il bisogno di Bill di cercare costantemente un’esistenza diversa, non capisce la sua ossessione per quella sciacquetta, pallida e irritante come la luce, e, soprattutto, non capisce il motivo per cui stia rischiando ogni cosa per difendere lei e un’umanità che gli sarà sempre negata.

Non lo capisce e, inoltre, è convinto che ciò lo porterà alla rovina - chi si avvicina troppo al sole rischia di bruciarsi e, per loro che sono vampiri, l’avvertimento vale il doppio -, a perdere la propria posizione nella comunità, a mettersela interamente contro, persino. Se si trattasse di qualcun altro, sarebbe facile ignorare tali vicende e non occuparsi affatto della faccenda; ma con Bill, in un modo o nell’altro, non riesce a rimanere indifferente.

Prova della collera, infatti, una collera violenta e feroce che, lui tanto gelido e imperturbabile, non avvertiva da tempo. Ed è questa a prendere il sopravvento per un breve attimo, a farlo reagire di fronte all’inutilità dei propri precedenti avvertimenti.

Il movimento è rapido e Bill ha appena il tempo di notarlo, prima di ritrovarsi con la schiena sbattuta contro la parete e la mano di Eric stretta attorno alla gola. «Siamo creature delle ombre,» sibila quest’ultimo, «e tu dovresti ricordarlo.»

Si fissano per un lungo istante; Bill non replica nulla, però, dal suo sguardo, è evidente che ha perfettamente compreso il vero significato delle parole dell’altro. E, dal suo sguardo, è evidente che, ancora una volta, finirà con l’ignorarlo, che le ombre non gli bastano, che il sole è troppo invitante.

Lo lascia andare - l’ira ancora viva dentro di sé - e torna a sedersi, composto, come se non si fosse nemmeno mosso. Bill si avvia verso la porta e, «Non sono affari tuoi,» mormora prima di uscire dalla stanza.

Eric vorrebbe, davvero vorrebbe, che non lo fossero.

true blood: eric northman, » challenge: it100, true blood: bill compton, true blood, [2009]

Previous post Next post
Up