[DCU] Wash out the dust ~ Roy/Grant
Titolo: Wash out the dust
Fandom: DC Comics ~ Titans
Beta: izzieanne ♥
Postata il: 20/12/2008
Personaggi: Grant Emerson (Damage), Roy Harper (Arsenal)
Pairing: Roy/Grant praticamente invisibile
Rating: Pg
Conteggio Parole: 300 (W)
Challenge: Special #2 @ it100
Categoria: Tragedia/Drammatico
Prompt: Deserto
Avvertimenti: slash altrettanto invisibile, riferimenti abbastanza vaghi all’abuso di minori (parte della storia di Grant)
Disclaimer: I personaggi della storia appartengono ai rispettivi proprietari e creatori, che ne detengono i diritti. Nulla di ciò è scritto a scopo di lucro.
Note:
Ambientata della continuity della serie (italiana) Classici DC: Titani e, in particolare, durante il campeggio di Roy, Grant e Lian. Queste le scans di riferimento: uno, due, tre, quattro e cinque.
Grant è un assoluto lovvino, lo adoro tantissimo. ç_ç
Wash out the dust
Adesso che ha ammesso ancora una volta la verità - recuperando, in breve, i ricordi che per anni aveva relegato nel fondo della mente - Grant si sente vuoto.
Si sente troppo simile al deserto che li circonda, spoglio di tutto, e può quasi avvertire sulla pelle di nuovo le mani dell’uomo che considerava suo padre, mentre - mascherandosi da carezze affettuose - lo toccavano. Gli sembra, ora, che quelle mani abbiano sradicato da lui ogni cosa bella, cancellando ciò che avrebbe potuto essere: non gli hanno lasciato altra scelta che restare bloccato a riempirsi di polvere.
Per un attimo, è sollevato dal fatto che Roy sia distante, perché non ha più voglia di mostrarsi a quel modo: debole e con lo sguardo fisso sul nulla, la testa occupata solo da pensieri grigi. Ma la lontananza dura poco, perché, appena Lian si addormenta - stanca e serena - lui lo raggiunge.
Non dice una parola, si inginocchia alle sue spalle e resta fermo per qualche istante. Grant vorrebbe girarsi e rassicurarlo, lasciargli intendere che la crisi è passata; significherebbe mentire, però, e non è quello che vuole - specialmente non a Roy.
La gola gli gratta ancora per le urla, quindi è facile decidere di rimanere in silenzio, alla fine. I secondi scorrono e tutto appare immobile, con l’unico suono del fuoco che scoppietta lì accanto.
Poi Roy si muove - un gesto improvviso - e lo circonda con le braccia, attirandoselo addosso. «Mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace,» sussurra contro il suo collo.
Grant sgrana gli occhi per la sorpresa, ma non pensa affatto a sottrarsi. Lentamente si rilassa, appoggia la testa all’indietro sulla spalla dell’altro, chiude gli occhi.
«A volte persino lo dimentico,» mormora. E, inevitabilmente, questa diventa una di quelle volte - come se le braccia di Roy riuscissero a renderlo meno polveroso, meno deserto, più completo.
Fandom: DC Comics ~ Titans
Beta: izzieanne ♥
Postata il: 20/12/2008
Personaggi: Grant Emerson (Damage), Roy Harper (Arsenal)
Pairing: Roy/Grant praticamente invisibile
Rating: Pg
Conteggio Parole: 300 (W)
Challenge: Special #2 @ it100
Categoria: Tragedia/Drammatico
Prompt: Deserto
Avvertimenti: slash altrettanto invisibile, riferimenti abbastanza vaghi all’abuso di minori (parte della storia di Grant)
Disclaimer: I personaggi della storia appartengono ai rispettivi proprietari e creatori, che ne detengono i diritti. Nulla di ciò è scritto a scopo di lucro.
Note:
Ambientata della continuity della serie (italiana) Classici DC: Titani e, in particolare, durante il campeggio di Roy, Grant e Lian. Queste le scans di riferimento: uno, due, tre, quattro e cinque.
Grant è un assoluto lovvino, lo adoro tantissimo. ç_ç
Wash out the dust
Adesso che ha ammesso ancora una volta la verità - recuperando, in breve, i ricordi che per anni aveva relegato nel fondo della mente - Grant si sente vuoto.
Si sente troppo simile al deserto che li circonda, spoglio di tutto, e può quasi avvertire sulla pelle di nuovo le mani dell’uomo che considerava suo padre, mentre - mascherandosi da carezze affettuose - lo toccavano. Gli sembra, ora, che quelle mani abbiano sradicato da lui ogni cosa bella, cancellando ciò che avrebbe potuto essere: non gli hanno lasciato altra scelta che restare bloccato a riempirsi di polvere.
Per un attimo, è sollevato dal fatto che Roy sia distante, perché non ha più voglia di mostrarsi a quel modo: debole e con lo sguardo fisso sul nulla, la testa occupata solo da pensieri grigi. Ma la lontananza dura poco, perché, appena Lian si addormenta - stanca e serena - lui lo raggiunge.
Non dice una parola, si inginocchia alle sue spalle e resta fermo per qualche istante. Grant vorrebbe girarsi e rassicurarlo, lasciargli intendere che la crisi è passata; significherebbe mentire, però, e non è quello che vuole - specialmente non a Roy.
La gola gli gratta ancora per le urla, quindi è facile decidere di rimanere in silenzio, alla fine. I secondi scorrono e tutto appare immobile, con l’unico suono del fuoco che scoppietta lì accanto.
Poi Roy si muove - un gesto improvviso - e lo circonda con le braccia, attirandoselo addosso. «Mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace,» sussurra contro il suo collo.
Grant sgrana gli occhi per la sorpresa, ma non pensa affatto a sottrarsi. Lentamente si rilassa, appoggia la testa all’indietro sulla spalla dell’altro, chiude gli occhi.
«A volte persino lo dimentico,» mormora. E, inevitabilmente, questa diventa una di quelle volte - come se le braccia di Roy riuscissero a renderlo meno polveroso, meno deserto, più completo.