[HP] Tentazione costante ~ Draco/Pansy
Titolo: Tentazione costante
Fandom: Harry Potter
Beta: iosonosara
Postata il: 27/12/2007
Personaggi: Draco Malfoy, Pansy Parkinson
Pairing: Draco/Pansy
Rating: Nc17
Conteggio Parole: 764 (W)
Avvertimenti: PWP, Scene di sesso esplicite
Disclaimer: I personaggi della storia appartengono ai rispettivi proprietari e creatori, che ne detengono i diritti. Nulla di ciò è scritto a scopo di lucro.
Note: Scritta per il P0rn Fest di fanfic_italia, prompt: Harry Potter, Draco/Pansy, rossetto.
Tentazione costante
Ci sono giorni in cui Pansy è una tentazione costante. La sua gonna sembra sempre sollevarsi troppo, quando, seduta su una poltrona della Sala Comune, accavalla le gambe illuminata per metà dalla luce verde delle lampade e per metà dalla fiamma arancione del caminetto. Draco non riesce a capire come sia possibile, eppure luci e ombre sono al punto giusto e il suo broncio dovuto alla concentrazione sul libro che ha posato in grembo risalta rosso e invitante.
In quei giorni, durante il loro giro di ronda serale, si concedono una visita al bagno dei Prefetti e bloccano la porta dall’interno.
Draco la spinge contro il primo muro disponibile e la bacia a fondo, con foga, provocandole i primi gemiti quando le infila le mani sotto il mantello e poi sotto la gonna e le succhia la pelle del collo. Lei, senza minimamente opporsi, piega la testa indietro e si morde le labbra, allacciando le braccia al collo di lui per attirarlo più vicino.
Quando sente il rigonfiamento dell’erezione di Draco cominciare a premerle sulla coscia, lo allontana e inverte le loro posizioni. Poi si sfila il mantello, appoggiandolo su un mobile lì vicino, e toglie anche quello di Draco, piegandolo, questa volta, e stendendolo sul pavimento. Si inginocchia sulla stoffa nera e, con movimenti rapidi, slaccia la cintura dei pantaloni del ragazzo e libera la sua erezione dalla stoffa dei vestiti.
Draco segue ogni sua mossa, ogni movimento delle sue dita affusolate quando gli si stringono alla base del pene e cominciano a muoversi dal basso verso l’alto. Pansy si bagna le labbra e, solo dopo che lui ha mormorato il suo nome un paio di volte, si avvicina e lo prende in bocca, tutto in bocca, spezzandogli il respiro. Arriva più in fondo che può e poi muove la testa indietro, fino a che tra le sue labbra non resta solo la punta. La stuzzica con lingua e denti fino a che Draco non le appoggia una mano sui capelli e glieli tira; allora torna a prenderlo tutto, concedendogli anche di affondare il bacino un paio di volte.
I movimenti si ripetono fino a che non diventano ritmici, ma, quando Draco sente la pressione dell’orgasmo cominciare a spandersi nel suo inguine, la allontana con un gesto deciso e la fa alzare. Pansy lo segue fino al primo ripiano che incontrano e lascia che Draco la faccia sedere sulla superficie fredda e liscia. Apre le gambe e lui si limita a sfilarle le mutandine, troppo eccitato e prossimo al limite per perdere tempo ad eliminare anche il resto dei vestiti. La tocca con le dita e, solo quando lei gli dice basta, le solleva la gonna e la penetra . Si muove lentamente, nonostante lei sia già bagnata, facendo un incredibile sforzo su se stesso; non sa se è davvero il desiderio di non rischiare di farle male ad indurlo ad agire in quel modo, o semplicemente il bisogno di farla patire quanto ha patito lui stesso poco prima.
Pansy si inarca, stringendogli le gambe attorno alla schiena e puntellandosi all’indietro sui palmi delle mani, mentre Draco le stringe i fianchi per penetrarla fino in fondo e, successivamente, guidarne le spinte. Il ritmo è da subito serrato e frenetico; la ragazza solleva il bacino ogni volta che lui scivola dentro di lei e si morde le labbra, che diventano sempre più arrossate, per non gemere troppo forte.
Dopo poco, si aggrappa alle spalle di Draco e cerca la sua bocca, affondando i denti nel suo labbro inferiore quando raggiunge l’orgasmo.
Lui spinge dentro di lei ancora un paio di volte, spinte decise e convulse, e poi le viene dentro, soffocando un gemito sulla sua pelle.
Restano immobili per qualche attimo, poi si sfila e si allontana per risistemarsi. Pansy scende dal ripiano, recupera le proprie mutandine, si ripulisce e le infila, sistemando accuratamente le pieghe della gonna, in modo da cancellare ogni traccia.
Quando Draco è già pronto per tornare in Sala Comune, vestito persino di mantello, lei è ancora davanti ad uno dei grandi specchi del bagno. È chinata in avanti, oltre il lavandino, e si sta sistemando un ciuffo ribelle della frangetta scura. Poi, sapendo perfettamente di essere guardata, ma apparendo comunque estremamente naturale, tira fuori dal taschino della gonna il suo rossetto rosso, lo apre e lo passa lentamente sulle labbra dischiuse.
Draco segue quel gesto senza distrarsi un solo attimo, e, completamente catturato da quelle labbra vermiglie e piene e dai loro movimenti, rischia di dover ricominciare tutto da capo e cedere per l’ennesima volta a quella continua tentazione
Fandom: Harry Potter
Beta: iosonosara
Postata il: 27/12/2007
Personaggi: Draco Malfoy, Pansy Parkinson
Pairing: Draco/Pansy
Rating: Nc17
Conteggio Parole: 764 (W)
Avvertimenti: PWP, Scene di sesso esplicite
Disclaimer: I personaggi della storia appartengono ai rispettivi proprietari e creatori, che ne detengono i diritti. Nulla di ciò è scritto a scopo di lucro.
Note: Scritta per il P0rn Fest di fanfic_italia, prompt: Harry Potter, Draco/Pansy, rossetto.
Tentazione costante
Ci sono giorni in cui Pansy è una tentazione costante. La sua gonna sembra sempre sollevarsi troppo, quando, seduta su una poltrona della Sala Comune, accavalla le gambe illuminata per metà dalla luce verde delle lampade e per metà dalla fiamma arancione del caminetto. Draco non riesce a capire come sia possibile, eppure luci e ombre sono al punto giusto e il suo broncio dovuto alla concentrazione sul libro che ha posato in grembo risalta rosso e invitante.
In quei giorni, durante il loro giro di ronda serale, si concedono una visita al bagno dei Prefetti e bloccano la porta dall’interno.
Draco la spinge contro il primo muro disponibile e la bacia a fondo, con foga, provocandole i primi gemiti quando le infila le mani sotto il mantello e poi sotto la gonna e le succhia la pelle del collo. Lei, senza minimamente opporsi, piega la testa indietro e si morde le labbra, allacciando le braccia al collo di lui per attirarlo più vicino.
Quando sente il rigonfiamento dell’erezione di Draco cominciare a premerle sulla coscia, lo allontana e inverte le loro posizioni. Poi si sfila il mantello, appoggiandolo su un mobile lì vicino, e toglie anche quello di Draco, piegandolo, questa volta, e stendendolo sul pavimento. Si inginocchia sulla stoffa nera e, con movimenti rapidi, slaccia la cintura dei pantaloni del ragazzo e libera la sua erezione dalla stoffa dei vestiti.
Draco segue ogni sua mossa, ogni movimento delle sue dita affusolate quando gli si stringono alla base del pene e cominciano a muoversi dal basso verso l’alto. Pansy si bagna le labbra e, solo dopo che lui ha mormorato il suo nome un paio di volte, si avvicina e lo prende in bocca, tutto in bocca, spezzandogli il respiro. Arriva più in fondo che può e poi muove la testa indietro, fino a che tra le sue labbra non resta solo la punta. La stuzzica con lingua e denti fino a che Draco non le appoggia una mano sui capelli e glieli tira; allora torna a prenderlo tutto, concedendogli anche di affondare il bacino un paio di volte.
I movimenti si ripetono fino a che non diventano ritmici, ma, quando Draco sente la pressione dell’orgasmo cominciare a spandersi nel suo inguine, la allontana con un gesto deciso e la fa alzare. Pansy lo segue fino al primo ripiano che incontrano e lascia che Draco la faccia sedere sulla superficie fredda e liscia. Apre le gambe e lui si limita a sfilarle le mutandine, troppo eccitato e prossimo al limite per perdere tempo ad eliminare anche il resto dei vestiti. La tocca con le dita e, solo quando lei gli dice basta, le solleva la gonna e la penetra . Si muove lentamente, nonostante lei sia già bagnata, facendo un incredibile sforzo su se stesso; non sa se è davvero il desiderio di non rischiare di farle male ad indurlo ad agire in quel modo, o semplicemente il bisogno di farla patire quanto ha patito lui stesso poco prima.
Pansy si inarca, stringendogli le gambe attorno alla schiena e puntellandosi all’indietro sui palmi delle mani, mentre Draco le stringe i fianchi per penetrarla fino in fondo e, successivamente, guidarne le spinte. Il ritmo è da subito serrato e frenetico; la ragazza solleva il bacino ogni volta che lui scivola dentro di lei e si morde le labbra, che diventano sempre più arrossate, per non gemere troppo forte.
Dopo poco, si aggrappa alle spalle di Draco e cerca la sua bocca, affondando i denti nel suo labbro inferiore quando raggiunge l’orgasmo.
Lui spinge dentro di lei ancora un paio di volte, spinte decise e convulse, e poi le viene dentro, soffocando un gemito sulla sua pelle.
Restano immobili per qualche attimo, poi si sfila e si allontana per risistemarsi. Pansy scende dal ripiano, recupera le proprie mutandine, si ripulisce e le infila, sistemando accuratamente le pieghe della gonna, in modo da cancellare ogni traccia.
Quando Draco è già pronto per tornare in Sala Comune, vestito persino di mantello, lei è ancora davanti ad uno dei grandi specchi del bagno. È chinata in avanti, oltre il lavandino, e si sta sistemando un ciuffo ribelle della frangetta scura. Poi, sapendo perfettamente di essere guardata, ma apparendo comunque estremamente naturale, tira fuori dal taschino della gonna il suo rossetto rosso, lo apre e lo passa lentamente sulle labbra dischiuse.
Draco segue quel gesto senza distrarsi un solo attimo, e, completamente catturato da quelle labbra vermiglie e piene e dai loro movimenti, rischia di dover ricominciare tutto da capo e cedere per l’ennesima volta a quella continua tentazione