[HP] Every sky is blue, but not for me and you ~ Pansy/Ginny [4/6]
Titolo: Every sky is blue, but not for me and you
Capitolo: Quattro di Sei.
Lista capitoli, note e disclaimer: qui.
Every Sky Is Blue, But Not For Me And You
Quattro.
Le sue labbra rosse non sanno di sangue: hanno un buon sapore e sono morbide e calde. È piacevole sentirle scorrere sulla mia pelle come in questo momento, con la lingua che traccia scie umide sulla mia pancia. Il cuore batte come non mai prima d’ora e, quando l’orgasmo arriva, è come se mi svuotassi definitivamente del gelo che mi aveva imprigionata e dei lugubri pensieri di cui la mia mente si è nutrita.
Mi sento calda e finalmente placata, e mi stringo a lei dimenticandomi completamente del dolore, per la prima volta da non so più quanto.
Pansy mi sta dando una nuova vita: la vecchia Ginny si sta lentamente spegnendo, lasciando il posto ad una nuova persona, una che il dolore non è capace di provarlo, ma solo di provocarlo.
Mi sveglio ancora nel letto, tra le lenzuola stropicciate. Sono sola in camera, ma qualcuno sta arrivando: sento passi in avvicinamento e voci oltre la porta.
“Lasciami in pace, Nott.”
“Stai facendo una cazzata, Pansy.”
La seconda voce - che non conosco - pronuncia le parole con estrema tensione. Mi metto a sedere e resto attentamente in ascolto.
“Non sono affari tuoi.”
“Sì che lo sono. Se lei ci tradisse--”
“Non lo farà.”
“Come puoi esserne sicura? È una di loro, è della fidanzatina di Potter che stiamo parlando.”
“Lo era. Adesso è una di noi, puoi starne certo.”
“E se ti stesse ingannando? Hai almeno considerato che potrebbe essere una spia? Non posso credere che proprio tu stia abbandonando ogni prudenza.”
“Piantala, Theodore. Non sai nulla, né di me, né di lei, e non dovresti nemmeno provare ad immischiarti.”
“Dannazione, Pansy, sei così ottusa a volte. Non abbiamo nessun controllo su di lei, e tu le stai raccontando dei piani, l’hai portata alle nostre riunioni e nel covo. All’Oscuro Signore tutto ciò potrebbe non piacere, e hai idea di cosa ti farà, nel caso?”
“L’Oscuro Signore continuerà a non saperlo, d’accordo? E tu non glielo dirai. Ginny sarà pronta per prendere il Marchio molto presto.”
“E se si spaventasse e cambiasse idea?”
“Non succederà.”
“Pansy.” La voce del ragazzo si abbassa, diventando un sussurro; riesco appena a sentirlo, quando ricomincia a parlare. “Non voglio finire come mio padre, non con l’anima succhiata via da un Dissennatore. Sta’ attenta, perché questo è tutto quello che abbiamo. È solo morte, solo sangue, ma è l’unico potere che ci è rimasto. Non fingere di non essertene accorta; non puoi raggiungere ciò che vedi all’esterno della prigione in cui ci troviamo, non puoi giocare alla fidanzatina felice. Non ci è concesso.” Fa una pausa, e poi ancora, “Sarebbe meglio che non ci distruggessi per un semplice capriccio.”
Dopo c’è di nuovo silenzio, rotto solo da passi che si allontanano. Trascorre un altro momento, prima che Pansy varchi la porta, gli occhi più neri del solito.
Me li punta addosso e io rabbrividisco. “Vestiti, Ginny, il Signore Oscuro ci ha affidato un compito.”
Annuisco e scendo dal letto, mentre nella testa mi rimbalza un’unica domanda: sono davvero pronta a rinchiudermi in questa prigione?
*****
“Tonks, come sta Kingsley?”
“Lui-- lo stanno visitando. Siamo arrivati in tempo, per fortuna, non è accaduto niente di irreparabile.”
“E gli altri? Stanno tutti bene?”
“Sì, Harry. Però… c’è qualcosa di cui devo parlarti. Meglio se in privato.”
“…dimmi.”
“Kingsley-- Ecco, quando siamo arrivati, i Mangiamorte sono fuggiti e non abbiamo avuto modo di vederli. Ma lui-- lui dice che--”
“Cosa, Tonks? Parla!”
“Che Ginny era con loro, Harry.”
“No. Non può essere, si sarà sbagliato.”
“Non aveva la maschera e nemmeno il cappuccio. E Kingsley la conosce, Harry, non ha dubbi che fosse lei.”
“È loro prigioniera allora, è per questo che le ricerche--”
“No, sembrava lì volontariamente e gli ha puntato contro la bacchetta. Harry, lui dice che è stata lei a ridurlo così.”
Capitolo: Quattro di Sei.
Lista capitoli, note e disclaimer: qui.
Every Sky Is Blue, But Not For Me And You
Quattro.
Le sue labbra rosse non sanno di sangue: hanno un buon sapore e sono morbide e calde. È piacevole sentirle scorrere sulla mia pelle come in questo momento, con la lingua che traccia scie umide sulla mia pancia. Il cuore batte come non mai prima d’ora e, quando l’orgasmo arriva, è come se mi svuotassi definitivamente del gelo che mi aveva imprigionata e dei lugubri pensieri di cui la mia mente si è nutrita.
Mi sento calda e finalmente placata, e mi stringo a lei dimenticandomi completamente del dolore, per la prima volta da non so più quanto.
Pansy mi sta dando una nuova vita: la vecchia Ginny si sta lentamente spegnendo, lasciando il posto ad una nuova persona, una che il dolore non è capace di provarlo, ma solo di provocarlo.
Mi sveglio ancora nel letto, tra le lenzuola stropicciate. Sono sola in camera, ma qualcuno sta arrivando: sento passi in avvicinamento e voci oltre la porta.
“Lasciami in pace, Nott.”
“Stai facendo una cazzata, Pansy.”
La seconda voce - che non conosco - pronuncia le parole con estrema tensione. Mi metto a sedere e resto attentamente in ascolto.
“Non sono affari tuoi.”
“Sì che lo sono. Se lei ci tradisse--”
“Non lo farà.”
“Come puoi esserne sicura? È una di loro, è della fidanzatina di Potter che stiamo parlando.”
“Lo era. Adesso è una di noi, puoi starne certo.”
“E se ti stesse ingannando? Hai almeno considerato che potrebbe essere una spia? Non posso credere che proprio tu stia abbandonando ogni prudenza.”
“Piantala, Theodore. Non sai nulla, né di me, né di lei, e non dovresti nemmeno provare ad immischiarti.”
“Dannazione, Pansy, sei così ottusa a volte. Non abbiamo nessun controllo su di lei, e tu le stai raccontando dei piani, l’hai portata alle nostre riunioni e nel covo. All’Oscuro Signore tutto ciò potrebbe non piacere, e hai idea di cosa ti farà, nel caso?”
“L’Oscuro Signore continuerà a non saperlo, d’accordo? E tu non glielo dirai. Ginny sarà pronta per prendere il Marchio molto presto.”
“E se si spaventasse e cambiasse idea?”
“Non succederà.”
“Pansy.” La voce del ragazzo si abbassa, diventando un sussurro; riesco appena a sentirlo, quando ricomincia a parlare. “Non voglio finire come mio padre, non con l’anima succhiata via da un Dissennatore. Sta’ attenta, perché questo è tutto quello che abbiamo. È solo morte, solo sangue, ma è l’unico potere che ci è rimasto. Non fingere di non essertene accorta; non puoi raggiungere ciò che vedi all’esterno della prigione in cui ci troviamo, non puoi giocare alla fidanzatina felice. Non ci è concesso.” Fa una pausa, e poi ancora, “Sarebbe meglio che non ci distruggessi per un semplice capriccio.”
Dopo c’è di nuovo silenzio, rotto solo da passi che si allontanano. Trascorre un altro momento, prima che Pansy varchi la porta, gli occhi più neri del solito.
Me li punta addosso e io rabbrividisco. “Vestiti, Ginny, il Signore Oscuro ci ha affidato un compito.”
Annuisco e scendo dal letto, mentre nella testa mi rimbalza un’unica domanda: sono davvero pronta a rinchiudermi in questa prigione?
*****
“Tonks, come sta Kingsley?”
“Lui-- lo stanno visitando. Siamo arrivati in tempo, per fortuna, non è accaduto niente di irreparabile.”
“E gli altri? Stanno tutti bene?”
“Sì, Harry. Però… c’è qualcosa di cui devo parlarti. Meglio se in privato.”
“…dimmi.”
“Kingsley-- Ecco, quando siamo arrivati, i Mangiamorte sono fuggiti e non abbiamo avuto modo di vederli. Ma lui-- lui dice che--”
“Cosa, Tonks? Parla!”
“Che Ginny era con loro, Harry.”
“No. Non può essere, si sarà sbagliato.”
“Non aveva la maschera e nemmeno il cappuccio. E Kingsley la conosce, Harry, non ha dubbi che fosse lei.”
“È loro prigioniera allora, è per questo che le ricerche--”
“No, sembrava lì volontariamente e gli ha puntato contro la bacchetta. Harry, lui dice che è stata lei a ridurlo così.”