Linee inesistenti

Jan 10, 2007 00:03

Questa sera (o meglio ieri sera, visto che oramai sono già nel giorno dopo!) sono andato (non so come dire, visto che ero l'organizzatore) alla serata presso la sede UNUCI (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d'Italia) di Trento dedicata alle opere di fortificazione permanente in Alto Adige. La serata è stata tenuta dal Ten. Col. Licio Mauro, uno ( Read more... )

nazione, patria, confini, italia, alto adige, europa, fortificazioni

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Comments 16

capracotta January 10 2007, 10:12:31 UTC
Il senso della patria pare non sia proprio nel DNA degli Italiani. Basta accendere la tv per capire come mai agli Italiani stessi non piaccia l'Italia, ma trovo che invece di indignarsi (e basta) di fronte a ciò che non va in questo Paese bisognerebbe impegnarsi concretamente, ognuno nel proprio piccolo, per accrescere quel senso civico che dovrebbe essere (almeno) latente in tutti. Per me è, per esempio, anche fare la raccolta differenziata o "spendere" un pensiero quando passo davanti a una statua in memoria dei caduti in guerra. Ci sono Paesi che hanno un orgoglio quasi esasperato di sè (e, rischiando di generalizzare, penso alla Francia per esempio, o agli USA), ma noi non lo abbiamo quasi per nulla e ho il timore che la situazione peggiori con il passare degli anni e la crescita delle nuove generazioni.

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alpin January 11 2007, 13:32:01 UTC
Sicuramente nelle nuove generazioni, la parola Italia, al massimo, richiama la squadra di calcio o poco più. Agli italiani è sempre mancato il senso di appartenenza, anche se in certi momenti della nostra storia, c'è stato un guizzo di vitalità in questo senso!

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anticchietta January 10 2007, 12:06:46 UTC
anticchietta wrote ( ... )

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maffa January 10 2007, 12:50:16 UTC
> se esistono fortezze,muraglie, valli, c'è stato un motivo valido, ma oggi ritieni necessario conservare proprio tutto?

se nel 1200 in val d'aosta avessero pensato così, forse avrebbero abbattuto il castello di Fenìs... e non oso immaginare cosasarebbe potuto succedere nel centro di Roma!

Bisogna che cerchiamo di capire in che modo ci vogliamo rapportare al nostro passato, se è un patrimonio o un ingombro. Il secondo aspetto non è affatto trascurabile al giorno d'oggi, in ogni campo, però il primo rappresenta una ricchezza che non può fare altro che aumentare di valore nel tempo. Tra venti/trent'anni quei bunker potrebbero essere meta di visite guidate e pellegrinaggi per un'epoca e per Stati che non ci sono più.

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anticchietta January 11 2007, 07:36:41 UTC
mi pare che diciamo suppergiù le stesse cose

io non abbatterei nulla che abbia valore architettonico, che sia un simbolo storico rilevante, culturalmente sarebbe uno spreco assurdo. ma dubito sul mantenimento delle stesso valore a scopo difensivo. il castello Maniace è splendido, ma ripeto, dubito che possa servire oggi a scopi difensivi. visitarlo e ammirarlo però è una splendida possibilità.

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alpin January 11 2007, 13:36:27 UTC
Quello che mi domandavo è se siamo veramente sicuri che le opere di difesa dei nostri confini non servano proprio più, intese come sistema difensivo, non tanto come opera architettonica e museale. Io non sono poi così certo che l'Unione Europea sia la panacea per una pace duratura in Europa. Soprattutto viste le diverse posizioni dei vari governi su argomenti che dovrebbero vedere l'unitarietà delle nazioni europee.

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maffa January 10 2007, 12:47:04 UTC
per quanto riguarda l'argomento dell'incontro, ricordo che mesi fa se ne parlò anche su pagine di difesa, e non posso escludere che fosse proprio lo stesso colonnello a portare avanti la discussione. Comunque quello della soglia di gorizia è un argomento molto sentito dai militari -specie ufficiali, ma anche quei fantaccini che facevano parte della fanteria d'arresto che hanno servito fino agli anni '70. (a propos, s'è detto niente a proposito delle favoleggiate mine nucleari ( ... )

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alpin January 11 2007, 14:02:27 UTC
Una cosa interessante emersa l'altra sera, è quella riferita dal Col. Mauro su un'affermazione fatta da un suo superiore alla richiesta di poter mantenere (nel 1992 data di inizio dello smantellamento delle opere) alcuni sistemi d'arma della fortificazione permanente, come "ricordo" di un'epoca. La risposta data è stata: "Vuoi tenere queste cose inutili?". Se così la pensavano i vertici militari, stavamo proprio freschi ( ... )

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maffa January 12 2007, 22:42:44 UTC
> Il mio dubbio è comunque legato al raggiungimento di un relae stato di pacificazione all'interno dell'europa e lungo i suoi confini ( ... )

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baffo January 11 2007, 18:13:18 UTC
cotè beni culturali ( ... )

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baffo January 11 2007, 18:17:43 UTC
Sul tema dei morti per la patria, non è necessario schiacciare questi 650.000 morti nostri (e milioni di morti di altre nazioni in una dicotomia): la Patria e le nazioni sono idee in evoluzione. Nemmeno il giudizio della Storia (ma quante maiuscole!) aiuta tanto, pensa a quelli che si sono sacrificati nobilmente per idee o nazioni che adesso nemmeno teniamo in nota: non so, i soldati Prussiani o quelli austro-ungarici che sorvegliavano la frontiera con l'impero ottomano, i soldati di Napoleone e quelli che combattevano contro Napoleone, si sono sacrificati invano?

Son cose che succedono. Le idee cambiano, la cultura cambia e anche le patrie cambiano. Nemmeno l'Italia è eterna. E i soldati vanno in guerra per una combinazione di ragioni, no?

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