[Lacrime di Mezzanotte] Onde

Aug 26, 2012 15:24


Titolo: Onde
Autore: alister09
Fandom: Lacrime di Mezzanotte (Alchemy)
Rating: PG
Parole: 512
Avvertimenti: flashfic, vaghi spoiler
Prompt: #246 - Un tempo magico
Note dell'autore: Amo questo libro <3



Prima che incontrasse Jess Ferret - che la incontrasse per davvero - il tempo di Roland scorreva come quello di qualsiasi altro diciassettenne con una bella fidanzata, una famiglia caotica e una brillante carriera scolastica. 
Si districava tra compiti e interrogazioni, litigate con i fratelli, morbidi baci scambiati sul divano di Chris, partite a tennis in compagnia di Steven; si alzava la mattina, indossava la divisa, sorrideva a sua madre, si recava a scuola, talvolta in bici, talvolta in macchina. Eseguiva le stesse identiche azioni ogni giorno, sotto il ticchettare preciso del suo orologio da polso - un regalo della mamma per il suo sedicesimo compleanno - e lo squillo puntuale della campanella a scuola. 
Capitava ogni tanto nei suoi sogni saltasse fuori qualche strano personaggio; il tempo smetteva di seguire il ritmo scandito dall'orologio e lasciava spazio a suoni e colori diversi da quelli percepiti alla luce del sole. I contorni sfumavano, non più definiti, come una linea di pastello tratteggiata su un foglio bianco, morbida ed evanescente.
E allora cambiava anche Roland: cambiava il suo modo di percepire la realtà (il sogno), il suo modo di vedere (di sentire), persino il suo modo di respirare (di essere). 
Quando Roland ha incontrato Jess - per davvero - il tempo del sogno si è esteso alla realtà. 
I secondi, ora, non sono più uno scatto meccanico di orologio; fluiscono attorno a lui come onde dell'oceano, che un momento si ritraggono portandosi via qualcosa, e un altro ritornano sulla spiaggia, e restituiscono qualcosa di diverso da ciò che hanno sottratto. 
Per diciassette anni, Roland si è finto sordo al tempo. Ripetendo le stesse azioni giorno dopo giorno, credeva di ingabbiare i secondi in una routine rassicurante. Dentro gli schemi, non c'è spazio per i sogni, né per tutto ciò che la sua strana voce interiore etichettava come fabuloso.
Ma Jess gli ha insegnato a pensare fuori dagli schemi. Gli ha insegnato a sentire, gli ha insegnato a vedere; ha illuminato stanze della sua mente che Roland non sapeva di possedere, stanze che ora risplendono dell'azzurro dei suoi occhi - ora Roland sa di che colore sono. 
Ha smesso di portare l'orologio. Non ha più bisogno di una lancetta per conoscere l'ora; gli basta tendere l'orecchio e tuffarsi nell'onda, nuotare tra i secondi, i centesimi, i millesimi di secondo. Un istante è finito, un altro è già cominciato, e Roland si lascia cullare dall'oceano del tempo; sa che Jess sta facendo lo stesso, nel suo banco a metà classe. Trova i suoi occhi nell'azzurro dell'acqua, i suoi capelli nei flutti, la sua risata nel rumore dell'oceano. 
Un momento può durare un'eternità e un battito di ciglia; Roland ha imparato a trovare tra le sue braccia la tranquillità dell'infinito e la bramosia dell'attimo fuggente, senza che l'una escludesse l'altra, perché nella sua vita non ci sono più contrari.
Il giorno in cui è andato per la prima volta a casa di Jess Ferret è una linea tracciata sulla sabbia a segnare il confine tra il prima e il dopo; oltre di essa, le onde si infrangono sulla riva.

prompt: 246, autore: alister09, fandom: lacrime di mezzanotte, rating: pg

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