Once Upon a December

Feb 24, 2014 01:46

Autore: gw_at_ecate
Fandom: Frozen/Le 5 Leggende
Titolo: Once upon a December
Rating: nc17
Prompt: 23 ricordati di me

Jack si svegliò lentamente. Aprì un occhio, poi l’altro.
La luce del sole invernale investiva il letto su cui riposava, e un sottile strato di brina copriva la schiena di Elsa nei punti in cui Jack l’aveva accarezzata mentre dormiva.
Con i capelli lunghi sciolti e il viso rilassato dal sonno, la giovane regina era ancora più bella del solito. Dolce, tenera, indifesa.
Jack sorrise e le baciò delicatamente la guancia, poi il collo. Scivolò fuori dalla presa di Elsa senza svegliarla. Posò le labbra su una spalla, sull’altra. Abbassò le coperte per baciarle la schiena nuda e bianca, percorrendo le vertebre una ad una.
Elsa mugolò qualcosa nel sonno. Jack sorrise ancora e non smise di baciarla, scendendo sempre più in basso, arrivando alle due piccole rientranze ai lati della spina dorsale.
Si sentì chiamare. La voce di Elsa era un mormorio roco e assonnato.
Jack la raggiunse, le leccò piano le labbra prima di baciarla.
«Buongiorno.» la salutò mormorandole contro la bocca.
Elsa mugugnò qualcosa di indistinto, sollevò una gamba per passarla sopra all’anca di Jack e gli sorrise ad occhi chiusi.
«Buongiorno a te.»
Mosse di poco i fianchi, e strusciò il bacino contro quello del ragazzo. Lo sentì premere contro di lei con un sospiro malcelato. Gli solleticò piano le spalle con le unghie.
«Mi piace quando resti qui la mattina. Mi fai sentire protetta, al caldo.»
«Caldo?» Jack rise, ma non mancò di spingersi addosso ad Elsa. «Sicura di non confonderti con qualcun altro?»
Lei mugolò, muovendo con più decisione i fianchi.
«Sicurissima.»
Il bacio che condivisero iniziò dolcemente, ma si fece famelico quando Jack le afferrò le anche e portò Elsa sopra di sé.
Quanto gli piaceva l’inverno ad Arendelle. Quanto gli piaceva avere una scusa in più per restare in quel regno tutte le notti, tutti i giorni, tutto il tempo finché l’inverno non fosse sfiorito.
Elsa dava un nuovo significato alla sua vita. E non perché fosse la prima e la sola a vederlo, ma perché i cristalli che congelavano tra le loro dita intrecciate sapevano di amore, del calore della brina che ricopriva i fiori senza ucciderli, del bruciore del ghiaccio che poteva scottare più di un fuoco acceso.
Quando Elsa alzò di poco i fianchi per allargare le gambe e accoglierlo dentro di sé, Jack provò una scarica di piacere che lo fece gridare.
Per alcuni istanti aprì gli occhi e godette della vista della giovane seduta su di lui, i seni nudi che si alzavano e abbassavo al ritmo del respiro, il ventre piatto, il capo reclinato indietro mentre assorbiva il piacere e si concentrava sul movimento dei fianchi. Poi fu troppo, e Jack si alzò a sedere per stringerla a sé e baciarle il collo, le spalle, il petto, lasciando scie lucide di ghiaccio mentre si muoveva con lei.
Elsa mormorava il suo nome, aggrappata al ragazzo gli stringeva ciocche di capelli corti e spingeva contro il suo bacino, permettendogli di andare a fondo, sempre più a fondo.
Lo spirito dell’inverno la ascoltò venire, la sentì bagnarsi addosso a lui, ma senza rallentare il ritmo, frenando i fianchi solo quando Jack contrasse i muscoli del ventre nella spinta più forte, la bocca premuta contro il petto della regina per soffocare il gemito dell’orgasmo.
Elsa si sollevò sulle ginocchia, permettendo a Jack di uscire dallo spazio accogliente tra le sue gambe, ma rimase comunque seduta su di lui, intenta ad accarezzargli il capo e il viso.
Lui si lasciava sfiorare a occhi chiusi, beandosi del tocco amorevole della regina, la faccia ancora premuta contro di lei in modo da baciarle piano la pelle, annusare il suo odore, così buono in ogni momento, specialmente dopo aver fatto l’amore.
Elsa sospirò e lo baciò sulla testa, tra i capelli bianchi e corti.
«Come farò quando finirà l’inverno e te ne dovrai andare di nuovo?»
«Non starò via per molto.» mormorò Jack, succhiandole lievemente un seno. «Nel frattempo mi cercherai.»
La distese sul letto, facendole poggiare delicatamente la schiena sulle coperte sfatte.
La baciò tra i seni, sullo stomaco. Le sue dita gelide la sfioravano leggerissime, facendole il solletico. Elsa rise mentre Jack continuava a parlarle.
«In ogni frammento di ghiaccio, tra i fiocchi di neve.»
La regina rabbrividì per il respiro freddo del ragazzo su di sé.
«Cercami in una brezza più fresca delle altre, sulle nuvole grigie che coprono il sole. Sai già come fare, vero?»
«Sì.»
Jack sollevò il viso, tornò su di lei per baciarla.
«Poi aspetteremo di nuovo che sia dicembre.»

prompt: 23, fandom: crossover, autore: gweiddi at ecate, rating: nc-17

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