Titolo: Prendere fischi per fiaschi
Fandom: RPS -Arashi
Coppia: Ohno Satoshi/Ninomiya Kazunari
Set: 3
Prompt: 15:00 - Risata inaspettata
Rating: PG
Genere: generale
Conteggio parole: 345 (
fiumidiparole wordcount)
Avvertimenti: slash
Note: la storia è inoltre scritta per la community
10disneyfic per il set 5 - La Sirenetta con il prompt 09.Tentacoli.
Discalimer: gli Arashi non mi appartengono, non li conoscono personalmente e i fatti di seguito descritti non hanno fondamento di verità. La storia non è scritta a scopo di lucro.
Tabella:
24ore Ohno entrò trafelato al pronto soccorso, individuando immediatamente Nino seduto su una sedia, con la mano avvolta da una garza bianca.
“Nino!” lo chiamò, precipitandosi verso di lui, inginocchiandosi al suo fianco. “Ho fatto prima che ho potuto, mi dispiace.”
“Sssht! Non gridare, ci guardano tutti!” lo rimproverò il più piccolo distogliendo lo sguardo da quello di Ohno, incredibilmente preoccupato. Non poteva dire che quelle attenzioni e quella premura non gli facessero piacere, ma la gente continuava a guardarli curiosa e non voleva altre seccature.
“Sto bene!” gli disse poi, a voce bassa, quando sentì l’altro sfiorargli la fasciatura.
Ohno sorrise e gli accarezzò la testa divertito. Nino si scostò, alzandosi dalla sedia.
“Non trattarmi come un bambino scemo!” si offese, dirigendosi verso l’uscita. “Andiamo! Non ho ancora mangiato e in questo posto non sono stati affatto gentili.”
Il più grande lo seguì in silenzio, poi quella risata inaspettata colpì lui per primo: non voleva ridere di lui, davvero; quando Nino l’aveva chiamato dicendogli che si trovava in ospedale perché una medusa l’aveva sfiorato con i suoi tentacoli, si era davvero preoccupato. Aveva pensato davvero le peggio cose, prima che l’altro lo tranquillizzasse dicendogli che stava bene e non vi era alcun tipo di pericolo.
“Avevi promesso che non avresti riso!” gli fece presente Nino, guardandolo storto, mentre il Riida continuava a sghignazzare, senza riuscire a controllarsi. Se ripensava a come aveva fatto a farsi male non riusciva a trattenersi ed era anche in grado di visualizzare la scena molto bene.
“Scusa, Nino, ma… adesso che mi sono tranquillizzato vedendoti, ho ripensato a quello che mi hai detto e…”
“Basta, non ti voglio stare a sentire!” lo interruppe, accelerando il passo per distanziarlo.
L’altro lo raggiunse in fretta, prendendogli la mano sana con nonchalance.
“Scusa, però devi ammettere che è divertente: scambiare una medusa per una busta di plastica, avrei voluto vederti.”
Nino lo guardò con la coda dell’occhio, cercando di scostarsi, ma Ohno non glielo permise.
“Non è affatto divertente!” gli disse solo, scandendo bene le parole, cercando di ignorarlo, ma modellando inconsciamente la presa sulla mano che lo stringeva.