Titolo: “Useless Truth”
Fandom: Tumbling
Personaggi: Kiyama Ryuichiro, Azuma Wataru
Pairing: Kiyasuke
Warnings: One Shot, Slash
Word Count: 673
fiumidiparoleRating: R
Prompt: “Se volevi sincerità”
NdA: Storia scritta per la challenge
syllablesoftime, e per il
mmom_italia.
- Useless Truth -
Se volevi sincerità, Wataru, sei andato dalla persona sbagliata.
È questo che pensi, vero? È questo che pensi mentre lo stai toccando, mentre senti la sua erezione dura fra le tue mani e ti domandi che cosa ci fai lì, in quella casa dove tu non hai ricordi felici, in quella stanza impregnata dall’odore del suo corpo e del sesso.
Ti chini verso di lui prendendo la punta del suo membro in bocca, mentre la mano è ancora ancorata alla base, mentre la muovi forsennatamente, sperando che venga il prima possibile, cosicché tu possa fare un sorriso, dirgli che hai un impegno e tornare a casa, chiuderti in bagno, vomitare anche l’anima, per toglierti il suo sapore dalla bocca.
Forse anche prendere quel rasoio che hai lasciato in bella vista sul mobile quella mattina e lasciarti altre cicatrici sui polsi, sempre sperando che il dolore passi via in fretta, che la vista del sangue macchi i tuoi ricordi, che il volto di Wataru continui a sovrapporsi a quello di Takashi nella tua mente.
Sangue, sangue, sangue.
Ne hai visto troppo ormai, e non ti fa più la minima impressione, vero?
Continui a muovere la mano e la lingua con gesti esperti, e vedi il ragazzo sotto di te fremere a quel tocco, inarcare i fianchi contro di te, travolto da quel piacere che è convinto che solo tu possa dargli.
Perché sei sempre stato bravo a fingere di essere il migliore, vero Ryuichiro?
Lo facevi sempre, anche quando Takashi era ancora in vita.
Quando convincevi anche lui di poter essere l’unico, e lui ti credeva, e forse allora era davvero così.
Ma non è così per Wataru, e questo lo sai fin troppo bene.
Eppure sei qui, in questa stanza, in ginocchio davanti a lui, mentre aspetti pazientemente che raggiunga l’orgasmo sotto la tua mano e la tua bocca.
Non hai fretta. Non hai nessuno da cui tornare a casa, nessuno che ti aspetti, che ti domandi che cosa hai fatto durante il giorno, nessuno a cui mentire dicendo che sei felice.
Hai solo Wataru, e il suo viso stravolto dal piacere, l’aria piena dei suoi gemiti, e quel suo amore che non sarai mai in grado di ricambiare.
Se era sincerità che voleva da te, ha sbagliato persona, vero?
Perché non puoi dargli la sincerità che cerca.
Perché ne sarebbe ferito, e lo saresti anche tu, e non avresti più quella tua piccola oasi che per poche ore ti convince davvero che per te ci sia la speranza di avere qualcosa di più, la speranza di dimenticare Takashi, la speranza di poter dire un giorno a Wataru che lo ami, e crederci davvero.
Lo senti tremare sotto le tue mani, e muovi la lingua e le labbra più velocemente su di lui, fino a quando non lo senti venire in fondo alla tua gola, fino a quando non lo senti urlare il tuo nome.
E in fondo, un po’ ti piace.
Ti scosti da lui e ti rialzi in piedi, pulendoti la bocca con un gesto distratto, guardandolo negli occhi con aria inespressiva.
E lui lo sa.
Lo sa che fra di voi non ci sarà mai quello che cerca, lo sa che le tue sono soltanto menzogne, ma in fondo non gli importa.
Perché non è sincerità quella che vuole da te. Vuole solo quei momenti in cui gli concedi quella vana illusione di poter essere qualcosa insieme, gli stessi che ti concedi tu, in quella bugia che per nessuno di voi due avrà mai una fine.
Non lo amerai mai, lo sapete entrambi.
Senza dirgli una parola te ne vai, con in bocca il suo sapore e in mente solo il volto di Takashi.
Vorresti piangere.
Vorresti che tutto questo avesse una fine.
Ma lo sai, come lo sa Wataru, che domani sarai di nuovo lì, di nuovo a fingere che tutto vada bene, di nuovo a fingere una felicità che non ti appartiene.
Perché vi nutrite entrambi di quella menzogna e, in fondo, rendere la sincerità così superflua vi fa sentire meglio.