[Arashi] Carillon
Titolo: Carillon
Fandom: RPF - Arashi
Betareader: ---
Rating: PG
Genere: Baby AU, fluff
Personaggi: Aiba Masaki, Ninomiya Kazunari
Pairing: Aimiya (friendship)
Wordcount: 295 (fiumidiparole wordcount)
Tabella: Oggetti
Prompt: 09. Carillon
Disclaimer: I personaggi non sono miei, non li conosco personalmente e quanto di seguito accaduto non vuole avere fondamento di verità. La storia è scritta senza alcuno scopo di lucro.
Warning: ---
Note: ---
Introduzione: “Io lo stavo ascoltando, Misaki sensei l’ha fatta suonare, però poi la ballerina non si muoveva più allora lo spinta, ma è caduta” spiegò, tirando su con il naso, di nuovo sul punto di scoppiare a piangere.
Nino rientrò in classe per prendere il soldatino che aveva dimenticato sotto il banco e tornare così a giocare con gli altri bambini, quando si accorse che qualcuno era rimasto nell’aula e stava piangendo. Si guardò intorno, cercando le insegnanti, ma non vide nessuno. Si avvicinò al compagno posandogli una mano sula spalla.
“Aiba-chan, perché piangi?” gli chiese quando il bambino sollevò la testa. Aveva gli occhi rossi, gonfi di pianto e stringeva tra le mani qualcosa.
Si sedette accanto a lui in attesa che gli spiegasse il suo stato.
“Io… non l’ho fatto apposta, Nino-chan” si scusò.
Il bambino non capiva, poi gli prese la mano e lo convinse a schiudere il pugno rivelando una piccola ballerina con un tutu bianco.
La osservò, poi si ricordò dove l’avesse già vista e si sollevò per prendere dal banco un carillon che rappresentava un palcoscenico.
“Io lo stavo ascoltando, Misaki sensei l’ha fatta suonare, però poi la ballerina non si muoveva più allora l'ho spinta, ma è caduta” spiegò, tirando su con il naso, di nuovo sul punto di scoppiare a piangere.
“Aiba-chan!” lo fermò Nino, guardandolo con un sorriso. “Non hai fatto niente di male. Guarda!” gli disse, prendendo la ballerina e incastrandola nell’apposito supporto. “Si è solo staccata!” spiegò. Poi rovesciò il carillon e girò la chiavetta, dandogli la corda.
Lo porse al compagno che si asciugò le lacrime, guardando con stupore l’oggetto sentendolo suonare: la ballerina si muoveva in tondo.
“Sei un mago, Nino-chan!” gli disse, battendo le mani.
Il più piccolo sorrise imbarazzato, poi si alzò, posando il carillon di nuovo sul banco e tendendo una mano ad Aiba.
“Vuoi venire a giocare fuori con me?” gli chiese.
Aiba annuì con vigore, lo prese a sua volta per mano e gli regalò un bellissimo sorriso.
Fandom: RPF - Arashi
Betareader: ---
Rating: PG
Genere: Baby AU, fluff
Personaggi: Aiba Masaki, Ninomiya Kazunari
Pairing: Aimiya (friendship)
Wordcount: 295 (fiumidiparole wordcount)
Tabella: Oggetti
Prompt: 09. Carillon
Disclaimer: I personaggi non sono miei, non li conosco personalmente e quanto di seguito accaduto non vuole avere fondamento di verità. La storia è scritta senza alcuno scopo di lucro.
Warning: ---
Note: ---
Introduzione: “Io lo stavo ascoltando, Misaki sensei l’ha fatta suonare, però poi la ballerina non si muoveva più allora lo spinta, ma è caduta” spiegò, tirando su con il naso, di nuovo sul punto di scoppiare a piangere.
Nino rientrò in classe per prendere il soldatino che aveva dimenticato sotto il banco e tornare così a giocare con gli altri bambini, quando si accorse che qualcuno era rimasto nell’aula e stava piangendo. Si guardò intorno, cercando le insegnanti, ma non vide nessuno. Si avvicinò al compagno posandogli una mano sula spalla.
“Aiba-chan, perché piangi?” gli chiese quando il bambino sollevò la testa. Aveva gli occhi rossi, gonfi di pianto e stringeva tra le mani qualcosa.
Si sedette accanto a lui in attesa che gli spiegasse il suo stato.
“Io… non l’ho fatto apposta, Nino-chan” si scusò.
Il bambino non capiva, poi gli prese la mano e lo convinse a schiudere il pugno rivelando una piccola ballerina con un tutu bianco.
La osservò, poi si ricordò dove l’avesse già vista e si sollevò per prendere dal banco un carillon che rappresentava un palcoscenico.
“Io lo stavo ascoltando, Misaki sensei l’ha fatta suonare, però poi la ballerina non si muoveva più allora l'ho spinta, ma è caduta” spiegò, tirando su con il naso, di nuovo sul punto di scoppiare a piangere.
“Aiba-chan!” lo fermò Nino, guardandolo con un sorriso. “Non hai fatto niente di male. Guarda!” gli disse, prendendo la ballerina e incastrandola nell’apposito supporto. “Si è solo staccata!” spiegò. Poi rovesciò il carillon e girò la chiavetta, dandogli la corda.
Lo porse al compagno che si asciugò le lacrime, guardando con stupore l’oggetto sentendolo suonare: la ballerina si muoveva in tondo.
“Sei un mago, Nino-chan!” gli disse, battendo le mani.
Il più piccolo sorrise imbarazzato, poi si alzò, posando il carillon di nuovo sul banco e tendendo una mano ad Aiba.
“Vuoi venire a giocare fuori con me?” gli chiese.
Aiba annuì con vigore, lo prese a sua volta per mano e gli regalò un bellissimo sorriso.