Titolo: The sun would stream on the sheets
Fandom: Angel the series
Personaggi: Lindsey McDonald,Willow Rosenberg (altri pg solo nominati)
Paring: Willow/Lindsey
Parte: Capitolo 2
Rating: G
Parole: 1020 (W)
Riassunto: Willow lavorava in una piccola libreria del centro. Il negozio le era piaciuto da quella prima mattina,quando casualmente si ritrovò a camminare senza meta per le strade di quella città sconosciuta.
Note:
1.Grazie a tutti per i commenti al primo capitolo...non avrei mai immaginato potesse piacervi così tanto *me commossa*
Disclamer: Lindsey e Willow,così come tutti i personaggi citati di Angel the series e Buffy the vampire slayer,non mi appartengono (in che mondo crudele viviamo ç_ç),ma appartengono a San Joss Whedon,un altro che ha deciso di rendermi la vita complicata...-.-”
Willow lavorava in una piccola libreria del centro. Il negozio le era piaciuto da subito,da quella prima mattina,quando casualmente si ritrovò a camminare senza meta per le strade di quella città sconosciuta. Era una libreria vecchio stile,con gli scaffali in legno e un leggero velo di polvere sui ripiani più alti,dove l'odore di colla e di carta riempivano i polmoni appena entrati,accolti dal suono di una piccola campanella squillante. Il proprietario,Harry,le ricordava Giles:la stessa compostezza,lo stesso humor inglese,la stessa mania di giocherellare con gli occhiali e Willow era felice di lavorare lì,perché le sembrava di essere tornata ai tempi di Sunnydale,quando Giles aveva rilevato il Magic Shop.
Quella mattina entrò nel negozio,sorridendo felice,e si mise subito all'opera. I clienti non furono molti,ma erano giunti i nuovi arrivi e Willow trascorse la maggior parte della mattinata a sistemare gli scaffali,canticchiando a mezza voce.
Harry l'aveva osservata per un po',poi era uscito per delle commissioni e al suo ritorno,le si avvicinò,porgendole una tazza di caffè. Willow si voltò e sorrise a Harry,prendendo la tazza.
“Grazie...”
“Di nulla...a patto che tu mi dica a cosa devo tutto questo buonumore...”
Willow bevve un sorso di caffè,continuando a sorridere.
“Diciamo che stamattina mi sono svegliata bene...è una bellissima giornata...”, respirò a fondo continuando a bere il caffè.
“E poi ho quasi finito con gli scaffali...così posso tornare a casa per pranzo...l'ho promesso a Lindsey...”
Lo sguardo di Willow si illuminò al solo pronunciare il nome di Lindsey ed era troppo concentrata sulla sua felicità per notare l'espressione accigliata e la smorfia di disgusto che Harry assunse nel sentir nominare il compagno di Willow.
“Willow,non so se avrai il tempo di tornare a casa...ci sono ancora un paio di scaffali da sistemare e poi dovremmo fare l'inventario...”, nella voce di Harry c'era una nota di disappunto.
“Oh,ma non preoccuparti,Harry...ho già pensato all'inventario e mancano solo due scaffali...posso farli nel pomeriggio”
Harry tentò invano di contenere la sua contrarietà alle parole di Willow,per poi sfoggiare un sorriso palesemente fasullo.
“Allora ti conviene andare a casa se vuoi finire il lavoro nel pomeriggio...”
Willow diede un'occhiata all'orologio a pendolo che capeggiava sulla parete e sollevò un sopracciglio dubbioso.
“Dici davvero,Harry?”
“Sì,va' pure...hai già fatto abbastanza per questa mattina...”
Willow sorrise ancora più felice e nell'impeto della gioia,abbracciò Harry brevemente. L'uomo lasciò scivolare la sua mano lascivamente sulla schiena di Willow e tentò di trattenerla,ma non vi riuscì.
“Grazie,Harry...sarò puntuale,non preoccuparti...”
Willow corse nell'ufficio,prese la borsa e uscì dalla libreria,decisa a fare una sorpresa a Lindsey,mentre Harry l'osservò uscire,digrignando i denti e stringendo i pugni.
“Pigrone,sono a casa...e ho portato anche il pranzo...spaghetti di riso con gamberi e pollo in agrodolce...”
Willow entrò in casa trionfante,sventolando il sacchetto del take away cinese,e trovò Lindsey seduto a gambe incrociate sul divano. Stava componendo ed era talmente concentrato sui suoi versi che nell'udire la voce cristallina di lei,sollevò lo sguardo quasi spaventato.
“Ehi,piccola,che ci fai qui?E' successo qualcosa?”
Lindsey si alzò dal divano,posando delicatamente la chitarra,e le si avvicinò.
“Oh,non pensare sempre a tragedie e imprevisti...ti avevo promesso che sarei tornata per pranzo e beh...eccomi qui...non sei contento?”
Willow sorrise,mordendosi il labbro inferiore e guardandolo negli occhi.
Lindsey sorrise a sua volta,lasciando scivolare lentamente le sue dita sulla guancia di lei per poi baciarla.
“Certo che sono contento...solo...non mi aspettavo che tornassi così presto...”
Willow fece un passo indietro e guardò Lindsey con un'espressione torva.
“Aspettavi qualcuno?”, la gelosia abbassò il tono della sua voce.
Lindsey scoppiò in una risata piena e sonora e le scompigliò i capelli con un gesto veloce della mano,ma la sua voce si fece bassa e sussurrata quando si chinò a sfiorarle la guancia con le labbra per poi risalire verso il lobo del suo orecchio e sussurrare:“Sì,aspettavo te,mia dea...”
Willow rabbrividì di piacere,sentendo il respiro caldo di Lindsey sulla sua pelle. Oramai aveva capito che non era solo una questione di collisione di potere tra il suo e quello dei tatuaggi di lui,ma era proprio Lindsey,la sua voce,il suo corpo,il suo amore a farla fremere a ogni più piccolo gesto,a ogni più piccolo respiro.
Sospirò piano e chinò il capo per baciare il collo di Lindsey.
“Ehi,vuoi passare direttamente al dolce?”, Lindsey pronunciò le parole,reprimendo un sospiro.
“Mi sei mancato...”
“Anche tu,principessa...”
Lindsey le prese il viso tra le mani e la baciò delicatamente a fior di labbra,indugiò un attimo nel suo sguardo e ne fu rinfrancato,poi le prese il sacchetto dalla mano,lo appoggiò sul tavolino di fronte al divano e tornò a sedersi,prendendo di nuovo la chitarra.
Willow lasciò la borsa sulla mensola dell'ingresso e prese la posta che giaceva abbandonata lì da alcuni giorni,per poi sedersi a sua volta sul divano,togliendosi le scarpe e incrociando le gambe. Mentre sfogliava la posta,lanciò un'occhiata al foglio che Lindsey teneva sul tavolino nel tentativo di leggere cosa vi fosse scritto,ma lui intercettò il suo sguardo e si affrettò a girarlo. Delusa,tornò a guardare le buste della posta.
“Non sbirciare,curiosona,tanto fin quando non sarà finita non ne leggerai neanche un verso!”
“Non stavo sbirciando!”
“Oh,sì,certo,come no?!”
“Davvero!Non sta...”
Willow non terminò la frase,perché un nodo le si formò in gola nel riconoscere una calligrafia a lei fin troppo familiare.
Lindsey notò il mutismo di Willow e si voltò a osservarla. La vide fissare una busta con occhi vitrei e subito le cinse le spalle con un braccio.
“Piccola,cosa c'è?”
Willow sollevò lo sguardo dalla busta e fissò Lindsey con gli occhi velati di lacrime e la voce rotta da un pianto muto,porgendogli la busta che l'aveva sconvolta.
“Xander...è la grafia di Xander...”