[Intervista col Vampiro]Sacré-Coeur de Montmartre
Titolo: Sacré-Coeur de Montmartre
Fandom: Intervista col Vampiro
Personaggio/Coppia: Armand/Lestat/Louis
Prompt: Angeli della notte
Rating: R
Conteggio Parole: 916 (W)
Riassunto:Chi ha scritto che i vampiri non hanno un'anima non ha mai incontrato voi.
Note:
1.Scritta per [Italian P0rn Fest #2] @ fanfic_italia
2.Louis POV...oramai dovreste esserci abituati...
3.Grazie a phoenix_bellamy che con il suo fanmix su Dean/Castiel mi ha fatto scoprire Fuori dalla notte (Ludovico Einaudi) che ha ispirato questo delirio.
Disclaimer: E' inutile ripeterlo (e non sapete che sofferenza sia scriverlo =.=),ma neanche Lestat,Louis e Armand mi appartengono,ma sono di quella santa donna di Anne Rice.
Chi ha scritto che i vampiri non hanno un'anima non ha mai incontrato voi.
Parigi è vostra. La notte è vostra.
Cammini tra Lestat e Armand e per la prima volta dopo secoli,ti senti a casa. Forse non in pace con te stesso. Né in pace con Dio. Questo non accadrà mai. Ma tra il fanciullo dai capelli ramati e il preferito dalla Madre Akasha,ti senti amato.
Se solo questo fosse accaduto prima,forse lei avrebbe potuto camminare dinanzi a voi,solcando la notte e il buio e sorridendoti dietro le paffute guance da bambina,ma ciò che è stato non può essere cambiato. Il passato è alle tue spalle e l'ombra di Claudia si perde nella tua che giace sotto i tuoi piedi che sfiorano la strada.
La tua inquietudine e la tua malinconia si propagano verso i tuoi compagni. Armand ti prende delicatamente la mano nella sua,mentre Lestat ti cinge le spalle e ti attira a sé.
Appoggi il capo delicatamente sulla spalla di Lestat e senti il suo profumo tra i merletti della sua camicia di seta. La mano di Armand ti áncora a quel momento,poiché potresti perderti nei ricordi.
Cingi i fianchi di Lestat e percepisci la durezza del suo corpo temprato dal sangue antico di Akasha. Lestat te l'ha offerto centinaia di volte. Avrebbe voluto donarsi a te ripetutamente da quando il lento scorrere del tempo via ha riuniti,smussando la cattiveria del passato. Ma tu hai sempre rifiutato. Ti sei sempre aggrappato a quel fugace retaggio di umanità che ti porti dietro come il dolce fardello della tua vita mortale. Il sangue di Lestat ti renderebbe più forte. Accentuerebbe i tuoi poteri di vampiro. Ma non è il potere che tu brami. Tu vuoi Lestat. Tu vuoi Armand. Insieme. Ora.
La paura però ti frena e ti limiti a camminare con loro in silenzio nella notte.
La strada è deserta e il selciato brilla delle minuscole gocce di pioggia che ha smesso di scrosciare poco prima.
Improvvisamente Lestat ti attira a sé e i vostri corpi cozzano l'uno contro l'altro inaspettatamente. Sollevi lo sguardo e vedi Lestat sorridere con malizia prima che le sue labbra inaspettatamente morbide e calde si posino sulle tue. Mentre la lingua di Lestat si fa strada tra le tue labbra alla ricerca della tua,continui a stringere la mano di Armand,ma anche questi si avvicina maggiormente a te e senti la pressione del suo corpo fanciullesco alle tue spalle.
Sei piacevolmente in trappola e un lieve gemito sfugge alle tue labbra intente a baciare Lestat.
Armand si porta silenziosamente la tua mano che stringe nella sua alle labbra e la bacia. Anche le sue labbra sono calde e puoi sentire il sangue scorrere nelle vostre vene come lava incandescente.
Lestat abbandona le tue labbra e sfiora con le proprie il tuo mento che sollevi per aiutarlo. Lentamente lascia scivolare la lingua lungo la linea del mento fino al collo. Sai cosa sta per fare,ma non lo fermi. E quando Lestat affonda i suoi canini nel tuo collo,il desiderio ti assale,accresciuto da una nuova ondata di bramosia che questa volta ha il suo punto d'origine nel tuo polso,dove la piccola e rubiconda bocca di Armand ha posto il suo sigillo.
Il sangue e il piacere si irradiano da te e si propagano verso Lestat e Armand.
L'orgasmo che solo il Dono Oscuro può donare ti travolge e sgrani gli occhi,sussurrando un gemito gorgogliante che squarcia il silenzio di questa notte parigina.
Una dolce pesantezza ti assale,rendendo le tue membra molli e ti appoggi maggiormente al corpo di Lestat. Socchiudi gli occhi e la morbidezza della sua giacca di velluto ti fa da guanciale. Vorresti abbandonarti alle dolci braccia di Morfeo che questa notte ha le fattezze di Lestat e Armand fusi insieme,ma la voce di Lestat ti riporta da loro.
“Fallo,Louis...fallo!”
Lestat si è sbottonato la camicia e ti dona il proprio collo. Ti dona il suo sangue.
Vorresti rifiutare,opporre resistenza per l'ennesima volta,ma questa volta c'è Armand che ti spinge verso Lestat e le veloci pulsazioni del vostro sangue ti tamburellano nelle tempie. Con impeto,mordi Lestat e lo succhi. Non è la prima volta,ma questa volta è diverso. Il suo sangue è diverso. Sa di passato. Sa di potere. Ha il sapore dell'essenza del vampiro. Di tutti i vampiri che hanno calpestato la terra. Ti pizzica la lingua e senti un potere nuovo e ancestrale invaderti.
Sollevi la mano di Armand che ancora stringi nella tua e dopo esserti pulito le labbra sul suo palmo e aver leccato i residui di sangue che vi hai lasciato,gli mordi il polso e ti inebri del suo sapore. Sa di innocenza e di preghiera.
E quando sei sazio,ebro di voluttà,ti distacchi da loro.
E nuovamente il mondo cambia dinanzi ai tuoi occhi.
Nuove luci,nuovi odori ti si prospettano dinanzi. Riesci a cogliere il più insignificante filo d'erba che strenuamente lotta per venire al mondo tra le pietre del selciato. Senti l'odore del pane appena sfornato dalla piccola panetteria artigianale che vi siete lasciati alle spalle ore prima.
Ti volti verso Lestat e Armand e accenni un sorriso. Li vedi scambiarsi un sorriso e uno sguardo dal quale ti senti forse escluso,ma non ha importanza. Quando loro si pongono nuovamente al tuo fianco,nulla ha più importanza.
Ti incammini nella notte,un passo leggermente avanti rispetto a Lestat e Armand e se qualcuno vi vedesse,giurerebbe che sono tre angeli,tre angeli della notte quelli che stanno scendendo lentamente i gradini che conducono al Sacré-Coeur di Montmartre.
Fandom: Intervista col Vampiro
Personaggio/Coppia: Armand/Lestat/Louis
Prompt: Angeli della notte
Rating: R
Conteggio Parole: 916 (W)
Riassunto:Chi ha scritto che i vampiri non hanno un'anima non ha mai incontrato voi.
Note:
1.Scritta per [Italian P0rn Fest #2] @ fanfic_italia
2.Louis POV...oramai dovreste esserci abituati...
3.Grazie a phoenix_bellamy che con il suo fanmix su Dean/Castiel mi ha fatto scoprire Fuori dalla notte (Ludovico Einaudi) che ha ispirato questo delirio.
Disclaimer: E' inutile ripeterlo (e non sapete che sofferenza sia scriverlo =.=),ma neanche Lestat,Louis e Armand mi appartengono,ma sono di quella santa donna di Anne Rice.
Chi ha scritto che i vampiri non hanno un'anima non ha mai incontrato voi.
Parigi è vostra. La notte è vostra.
Cammini tra Lestat e Armand e per la prima volta dopo secoli,ti senti a casa. Forse non in pace con te stesso. Né in pace con Dio. Questo non accadrà mai. Ma tra il fanciullo dai capelli ramati e il preferito dalla Madre Akasha,ti senti amato.
Se solo questo fosse accaduto prima,forse lei avrebbe potuto camminare dinanzi a voi,solcando la notte e il buio e sorridendoti dietro le paffute guance da bambina,ma ciò che è stato non può essere cambiato. Il passato è alle tue spalle e l'ombra di Claudia si perde nella tua che giace sotto i tuoi piedi che sfiorano la strada.
La tua inquietudine e la tua malinconia si propagano verso i tuoi compagni. Armand ti prende delicatamente la mano nella sua,mentre Lestat ti cinge le spalle e ti attira a sé.
Appoggi il capo delicatamente sulla spalla di Lestat e senti il suo profumo tra i merletti della sua camicia di seta. La mano di Armand ti áncora a quel momento,poiché potresti perderti nei ricordi.
Cingi i fianchi di Lestat e percepisci la durezza del suo corpo temprato dal sangue antico di Akasha. Lestat te l'ha offerto centinaia di volte. Avrebbe voluto donarsi a te ripetutamente da quando il lento scorrere del tempo via ha riuniti,smussando la cattiveria del passato. Ma tu hai sempre rifiutato. Ti sei sempre aggrappato a quel fugace retaggio di umanità che ti porti dietro come il dolce fardello della tua vita mortale. Il sangue di Lestat ti renderebbe più forte. Accentuerebbe i tuoi poteri di vampiro. Ma non è il potere che tu brami. Tu vuoi Lestat. Tu vuoi Armand. Insieme. Ora.
La paura però ti frena e ti limiti a camminare con loro in silenzio nella notte.
La strada è deserta e il selciato brilla delle minuscole gocce di pioggia che ha smesso di scrosciare poco prima.
Improvvisamente Lestat ti attira a sé e i vostri corpi cozzano l'uno contro l'altro inaspettatamente. Sollevi lo sguardo e vedi Lestat sorridere con malizia prima che le sue labbra inaspettatamente morbide e calde si posino sulle tue. Mentre la lingua di Lestat si fa strada tra le tue labbra alla ricerca della tua,continui a stringere la mano di Armand,ma anche questi si avvicina maggiormente a te e senti la pressione del suo corpo fanciullesco alle tue spalle.
Sei piacevolmente in trappola e un lieve gemito sfugge alle tue labbra intente a baciare Lestat.
Armand si porta silenziosamente la tua mano che stringe nella sua alle labbra e la bacia. Anche le sue labbra sono calde e puoi sentire il sangue scorrere nelle vostre vene come lava incandescente.
Lestat abbandona le tue labbra e sfiora con le proprie il tuo mento che sollevi per aiutarlo. Lentamente lascia scivolare la lingua lungo la linea del mento fino al collo. Sai cosa sta per fare,ma non lo fermi. E quando Lestat affonda i suoi canini nel tuo collo,il desiderio ti assale,accresciuto da una nuova ondata di bramosia che questa volta ha il suo punto d'origine nel tuo polso,dove la piccola e rubiconda bocca di Armand ha posto il suo sigillo.
Il sangue e il piacere si irradiano da te e si propagano verso Lestat e Armand.
L'orgasmo che solo il Dono Oscuro può donare ti travolge e sgrani gli occhi,sussurrando un gemito gorgogliante che squarcia il silenzio di questa notte parigina.
Una dolce pesantezza ti assale,rendendo le tue membra molli e ti appoggi maggiormente al corpo di Lestat. Socchiudi gli occhi e la morbidezza della sua giacca di velluto ti fa da guanciale. Vorresti abbandonarti alle dolci braccia di Morfeo che questa notte ha le fattezze di Lestat e Armand fusi insieme,ma la voce di Lestat ti riporta da loro.
“Fallo,Louis...fallo!”
Lestat si è sbottonato la camicia e ti dona il proprio collo. Ti dona il suo sangue.
Vorresti rifiutare,opporre resistenza per l'ennesima volta,ma questa volta c'è Armand che ti spinge verso Lestat e le veloci pulsazioni del vostro sangue ti tamburellano nelle tempie. Con impeto,mordi Lestat e lo succhi. Non è la prima volta,ma questa volta è diverso. Il suo sangue è diverso. Sa di passato. Sa di potere. Ha il sapore dell'essenza del vampiro. Di tutti i vampiri che hanno calpestato la terra. Ti pizzica la lingua e senti un potere nuovo e ancestrale invaderti.
Sollevi la mano di Armand che ancora stringi nella tua e dopo esserti pulito le labbra sul suo palmo e aver leccato i residui di sangue che vi hai lasciato,gli mordi il polso e ti inebri del suo sapore. Sa di innocenza e di preghiera.
E quando sei sazio,ebro di voluttà,ti distacchi da loro.
E nuovamente il mondo cambia dinanzi ai tuoi occhi.
Nuove luci,nuovi odori ti si prospettano dinanzi. Riesci a cogliere il più insignificante filo d'erba che strenuamente lotta per venire al mondo tra le pietre del selciato. Senti l'odore del pane appena sfornato dalla piccola panetteria artigianale che vi siete lasciati alle spalle ore prima.
Ti volti verso Lestat e Armand e accenni un sorriso. Li vedi scambiarsi un sorriso e uno sguardo dal quale ti senti forse escluso,ma non ha importanza. Quando loro si pongono nuovamente al tuo fianco,nulla ha più importanza.
Ti incammini nella notte,un passo leggermente avanti rispetto a Lestat e Armand e se qualcuno vi vedesse,giurerebbe che sono tre angeli,tre angeli della notte quelli che stanno scendendo lentamente i gradini che conducono al Sacré-Coeur di Montmartre.