Scrivi, Strindberg, scrivi. Mettiti lì e scrivi un romanzo, cazzo, poi scrivine un altro e un altro ancora. Fottitene dell'attesa del consenso editoriale, tu scrivi e vedrai che a un certo punto qualcosa succederà. Semplicemente perchè deve succedere. E se non succede, tu hai scritto. Quindi qualcosa è successo comunque. Devi farlo. E' questo che devi fare.
Ti ringrazio molto moltissimo moltissimissimo mo... E mi preoccupo subito di mettere sotto la brigata di cucina acciocchè si abbia a cucinare prima un romanzo, poi un altro e un altro ancora.
Riguardo l'icona, la cambio senz'altro e per il momento rimetto quella della bottiglieria spagnola come peraltro suggerisce il grandissimo Piero. Ci si attrezzerà anche per un avatar "degno" (rido)
Appena ci si rivede si va di foto consone, tanto tu vieni sempre benissimo, sarà un gioco da ragazzi senza neanche scomodare La Mia Amica Fotografa :0) Il che ci collega alla inevitabile domanda, ovvero: quando ci si rivede?
Che io venga sempre benissimo in foto è la più incredibilmente farlocca tra tutte le leggende metropolitane. Forse soltanto l'Amica Fotografa, rovistando in fondo in fondo allo scatolone degli effetti di photoshop potrebbe cavare fuori qualcosa atto a rendermi presentabile. E in ogni modo grazie, che m'imberto il complimento senza fiatare oltre.
E comunque, nonostante questi inconvenienti di natura tecnica, faremo delle foto consone pazzesche... anche se non certo per merito dello scrivente :-)
Ci vediamo sì, adesso ci si organizza, si fa mente locale, che diamine.
bravissimo. nei 20 giorni passati al lavoro/piacere in transilvania mi sono portato un meridiano di calvino, quello con ti con zero le cosmicomiche i racconti se una notte le città i tarocchi, che leggevo nella torre concessami. ho letto con piacere, ma quanto piacere in più avrei goduto se avessi avuto tra le mani uno strindberg? "Per quanto dei periodi felici della vita ci s'illuda, all'atto di viverli, di serbarne tutta la fragranza anche per i giorni che c'attendono avvenire."-->qui o solo qui, sta tutto il nostro essere fragili et umani e imperfetti.
anche a me piace l'icona quella nella bottiglieria spagnola.
Troppo buono. Va là che Calvino è una gran lettura. Se non sbaglio, poi, ne avevamo parlato dei due Meridiani calviniani, quella sera in Milano. Io questa primavera m'ero spazzolato il primo, riscontrando dopo tanti anni, da tempi della scuola perfino, quando me ne avevano ammannito una versione "dcepurata", di quanto fosse bello "Il barone rampante". Ma bellissimo, un capolavoro. Ridevo poi, leggendo gli apparati, di come Alberto Asor Rosa lo avesse stroncato. Sì, ma cazzarola, lo aveva stroncato dalle colonne di "Mondo operaio"! L'ortodossia di quei tempi a uno come il Piovasco di Rondò certo che lo doveva vedere come il fumo negli occhi. Il secondo Meridiano l'ho a metà, tra altre letture. mi dovrò dare una mossa.
> qui o solo qui, sta tutto il nostro essere fragili et umani e imperfetti.
Guarda, io son cammpione olimpico/mondiale/rionale di codesta specialità (anche dell'immagazzinare il buono del presente, quando v'è, per i duri tempi avvenire, proprio per trovarmi poi col granaio vuoto non si sa come).
E' vero parlammo sicuramente della trilogia dei cavalieri. Con "Un segno nello spazio" "Tutto in un punto" "Quanto scommettiamo" vado nel più completo brodo di giuggiole. L'unico mio rammarico con italo calvino è che non c'è una degna traduzione all'estero (forsey in frantza?) e non possono goderselo. Ma appunto una volta non trovavo buoni motivi per convincere qualcuno ad imparare l'italiano ma Italo Calvino lo è. (pure gadda, ma è un altro discorso).
ortodossia-->ad est era molto pubblicato per "partito preso" ma scarsamente letto perché come dicevo maltradottissimo.
olimpico&campion! sono tornato domenica e ho visto che aveva vinto cammarelle. t'ho pensato. tornando da là. ho pensato che il verbo vincere in romeno, è particolarmente adatto alla boxe http://en.wiktionary.org/wiki/c%C3%A2%C5%9Ftiga sù ho visto solo handball (maschile e femminile) e devo dire: m'è piaciuto.
Questa faccenda che Gadda è tradotto all'estero mi lascia sempre sorpreso (cioè, relativamente, del resto si traduce di tutto). Mi vien da pensare ad esempio ad un libro suo come l'Adalgisa, il quale non solo ha una grana linguistica sì complessa che appunto è praticamente impossibile da rendere in un'altra lingua, ma anche per quell'aura di fonda milanesità (esorbitante, beffarda, affettuosa, macaronica) di un racconto tipo, tra gli altri, "I ritagli di tempo", che è una vertiginosa apologia/presa in giro del Circolo Filologico di Milano
( ... )
La tesa del mio cappello è ormai consunta a furia di levarmelo ogni volta mi trovi a leggere i tuoi scritti. E poi a solo nominare Vermeer io mi commuovo, vedi un po'.
Eccelso (il pezzo, dico; dirlo del Mestro sarebbe superfluo).
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Mettiti lì e scrivi un romanzo, cazzo, poi scrivine un altro e un altro ancora.
Fottitene dell'attesa del consenso editoriale, tu scrivi e vedrai che a un certo punto qualcosa succederà. Semplicemente perchè deve succedere. E se non succede, tu hai scritto. Quindi qualcosa è successo comunque.
Devi farlo. E' questo che devi fare.
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E mi preoccupo subito di mettere sotto la brigata di cucina acciocchè si abbia a cucinare prima un romanzo, poi un altro e un altro ancora.
Riguardo l'icona, la cambio senz'altro e per il momento rimetto quella della bottiglieria spagnola come peraltro suggerisce il grandissimo Piero. Ci si attrezzerà anche per un avatar "degno" (rido)
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Il che ci collega alla inevitabile domanda, ovvero: quando ci si rivede?
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E comunque, nonostante questi inconvenienti di natura tecnica, faremo delle foto consone pazzesche... anche se non certo per merito dello scrivente :-)
Ci vediamo sì, adesso ci si organizza, si fa mente locale, che diamine.
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E cambia icona. Questa non ti rende giustizia.
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"Per quanto dei periodi felici della vita ci s'illuda, all'atto di viverli, di serbarne tutta la fragranza anche per i giorni che c'attendono avvenire."-->qui o solo qui, sta tutto il nostro essere fragili et umani e imperfetti.
anche a me piace l'icona quella nella bottiglieria spagnola.
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Il secondo Meridiano l'ho a metà, tra altre letture. mi dovrò dare una mossa.
> qui o solo qui, sta tutto il nostro essere fragili et umani e imperfetti.
Guarda, io son cammpione olimpico/mondiale/rionale di codesta specialità (anche dell'immagazzinare il buono del presente, quando v'è, per i duri tempi avvenire, proprio per trovarmi poi col granaio vuoto non si sa come).
(grazie e grazie)
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Con "Un segno nello spazio" "Tutto in un punto" "Quanto scommettiamo" vado nel più completo brodo di giuggiole. L'unico mio rammarico con italo calvino è che non c'è una degna traduzione all'estero (forsey in frantza?) e non possono goderselo. Ma appunto una volta non trovavo buoni motivi per convincere qualcuno ad imparare l'italiano ma Italo Calvino lo è. (pure gadda, ma è un altro discorso).
ortodossia-->ad est era molto pubblicato per "partito preso" ma scarsamente letto perché come dicevo maltradottissimo.
olimpico&campion! sono tornato domenica e ho visto che aveva vinto cammarelle. t'ho pensato. tornando da là. ho pensato che il verbo vincere in romeno, è particolarmente adatto alla boxe http://en.wiktionary.org/wiki/c%C3%A2%C5%9Ftiga
sù ho visto solo handball (maschile e femminile) e devo dire: m'è piaciuto.
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Bart
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E poi a solo nominare Vermeer io mi commuovo, vedi un po'.
Eccelso (il pezzo, dico; dirlo del Mestro sarebbe superfluo).
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(tornato dalle vacanze allora - ci dobbiamo sentire!)
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Vacanze abbastanza. Un po' faticose :-)
Però sempre meglio che lavorare.
Sentire assolutamente.
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