Titolo: Counting down to infinity
Fandom: Saiyuki
Paring: 3x9
Rating: PG
Prompt: 010. Anni.
Riassunto: A volte Goku aveva come l’impressione di aver vissuto quella vita per l’eternità, come se non ci fosse mai stato altro prima e come se non ci dovesse essere altro dopo.
Note:
1. La mia vena 3x9 è tornata. ALE'!
2. La numerizazzione segue la numerizazzione romana. D = 500, III = 3, V = 5, I = 1, IV = 4, X = 10, ∞ = Infinito
Disclaimer: Sanzo e Goku sono dell Sensei <3 Se fossero miei ora come ora non combatterebbero demoni X°3
Tabella:
+ D.
«Non mi dirai che hai passato davvero 500 anni in quella grotta, vero?» gli aveva chiesto quel ragazzo biondo, spalancando gli occhi e fissandolo leggermente confuso.
Goku aveva piegato la testa di lato e aveva chiesto quanti fossero 500 anni. Anche se dovevano essere tanti, perché a lui erano sembrati millenni.
III.
Quando Gojio e Hakkai erano venuti a trovarli, dopo il processo di Hakkai, Gojio si era comodamente seduto accanto a lui, lamentandosi di quanto Sanzo fosse malefico e Goku si era messo a ridere.
«Da quanti anni vi conoscete tu e quel bonzo corrotto?» gli aveva chiesto, guardandolo con compassione.
Goku aveva scosso le spalle perché la prima risposta che era arrivata alle sua labbra era più di 500 anni - perché gli sembrava la risposta giusta e perché tutto il tempo che aveva passato con Sanzo era sembrato assolutamente più lungo di quello passato nella grotta - ma aveva detto «tre», perché numericamente erano passati tre anni - o almeno così gli aveva detto Sanzo.
V.
«Domani lasceremo il tempio» gli aveva detto Sanzo, mentre Goku mangiava un mandarino.
Goku aveva alzato la testa, guardando Sanzo con sguardo curioso e Sanzo aveva detto “non chiedere” quindi Goku era stato zitto.
Però la mattina, preparando i bagagli aveva guardato la stanza che era stata per cinque anni la sua camera e si era sentito un po' triste.
I.
«E’ passato un anno da quando abbiamo cominciato questo viaggio» aveva detto Hakkai, sorridendo obliquamente.
Goku aveva ghignato «E Sanzo ci ha scaricato addosso solo un centinaio di caricatori, direi che ce la stiamo cavando bene»
Sanzo aveva risposto con uno “tsk” e Goku aveva messo in bocca un altro pezzo di carne.
IV.
«Sono passati quattro anni dall’inizio del viaggio, hm?» aveva sussurrato Gojio, e Hakkai aveva annuito continuando a sorridere.
«Era anche ora che lo capissero» aveva semplicemente risposto. E Gojio aveva riso.
«Se non ci fossero arrivati entro il quinto anno avremmo dovuto legarli al letto fino a che non avessero capito»
«O fino a che Sanzo non ci avesse uccisi»
«Una delle due»
X.
«Ragazzi, pensavo davvero che non ci saremmo mai riusciti, sapete» disse Gojio, fumando con la schiena appoggiata ad Hakuryu.
«Già, ero praticamente certo che Sanzo ci avrebbe uccisi prima» replicò Goku, sdraiato a terra con gli occhi chiusi.
«Se avessi voglia di alzarmi sareste già morti» aveva ribattuto Sanzo e Gojio aveva urlacchiato un poco dignitoso “che c’entro io? ”.
Goku aveva riso, Gojio aveva imprecato e Sanzo si era alzato.
E un pochino più lontano Hakkai aveva riso «Già, chi l’avrebbe mai detto che questo viaggio sarebbe durato solo dieci anni»
∞.
Erano andati a vivere in un monastero vicino ad un paesino. A Goku piaceva molto, Sanzo l’odiava.
Gojio e Hakkai abitavano vicino e Goku non perdeva occasione di trascinare Sanzo a casa loro per un pranzo in compagnia.
A volte Goku aveva come l’impressione di aver vissuto quella vita per l’eternità, come se non ci fosse mai stato altro prima e come se non ci dovesse essere altro dopo.
E quando la vecchia padrona di casa di Gojio e Hakkai gli aveva chiesto da quanto tempo lui e Sanzo stavano insieme lui aveva risposto da sempre e non si era nemmeno lamentato troppo per la sventagliata in testa.
Titolo: Freddo
Fandom: Saiyuki
Paring: 3x9 (Konzen/Goku)
Rating: PG
Prompt: 045. Luna.
Riassunto: Quando Goku guardava la luna la trovava bella; lei stava lassù, in cielo, e risplendeva.
Note:
1. Questa è stata scritta un bel pò di tempo fa, a dire il vero, e non mi piace minimamente. Davvero, la ritengo orrida.
2. E' nata tutto dal presupposto che il Seiten, appena nato, alzando gli occhi al cielo ha visto la luna - e non il sole. E ho avuto questo flash dl Seiten che si sentiva più al sicuro con la luna bla bla bla
Disclaimer: Sanzo e Goku sono dell Sensei <3 Se fossero miei ora come ora non combatterebbero demoni X°3
Tabella:
+ Quando Goku guardava la luna la trovava bella; lei stava lassù, in cielo, e risplendeva.
Anche se fuori c’era buio, anche se c’erano poche stelle la luna brillava sempre e comunque.
Goku la ricordava, la luna, il giorno della sua nascita. Era lì, sopra di lui, e lo illuminava.
Quando guardava la luna, anche quella luna strana che brillava sul mondo degli Dei, si sentiva in pace e sereno.
Goku era un bambino sereno, era un bambino che rideva sempre e che faceva finta di non notare il metallo freddo delle catene; Goku faceva anche finta di non sentire quando la voce dentro di lui gli chiedeva di uccidere. Però c’erano momenti, piccoli frammenti dell’eternità di quel luogo, in cui Goku non respirava e aveva un disperato bisogno di guardare la luna e ricordarsi che, il luogo in cui era nato, c’era ancora e che, magari, un giorno ci sarebbe tornato.
Konzen, anche se sveglio, non lo guardava mai sgattaiolare via in terrazza, alzava le spalle e continuava a leggere quegli insopportabili fogli o richiudeva gli occhi stanco ritornando a dormire.
Konzen era un tipo così… era distante, freddo e irraggiungibile.
Konzen era la luna di quel mondo, per lui. Di giorno, quando il sole brillava spavaldo, Goku doveva guardare il biondo per respirare e anche la voce smetteva di urlare.
«Ora basta, torna dentro, moccioso…» disse una voce perentoria dietro di lui e Goku si voltò di scatto. Le catene vibrarono, delicatamente, e Goku sentì il desiderio di morderle e romperle. Non poteva rientrare dentro… non ora.
Scosse la testa con forza e tornò a guardare il cielo.
«Non puoi restare qui ogni notte…» continuò con rassegnazione il biondo e Goku negò di nuovo «… Io non ho intenzione di occuparmi di te se ti ammali… chiaro?»
Goku non rispose, continuò a tenere lo sguardo alto e non vide l’altro avvicinarglisi. Sussultò quando sentì la voce di Konzen provenire da accanto a lui.
«Cosa ci trovi di così bello?» chiese senza lasciare trapelare il minimo interesse. Goku sentì il freddo trapelare da quelle parole e sorrise. Konzen era decisamente la luna.
«E’ luminosa… illumina sempre il buio, quando ne ho bisogno» rispose a bassa voce arrossendo timidamente. Non volse lo sguardo verso il suo tutore e non riuscì a capire cosa ci fosse dietro le parole che pronunciò poco dopo Konzen.
«Uh… ma il sole illumina molto di più…» disse il biondo e Goku corrugò un poco le sopracciglia.
«Ma il sole non illumina nulla… c’è luce quando c’è il sole!» disse Goku contrariato. Cosa ci voleva ad illuminare la luce? Si voltò a guardare il biondo e rimase sorpreso dal suo sguardo esasperato.
«Quanto sei idiota, moccioso?» chiese Konzen con voce dura. Goku spalancò gli occhi e sussurrò un “Eh?”
«Perché credi che ci sia luce, di giorno?» continuò il biondo e Goku non rispose. I capelli di Konzen si muovevano al vento ed erano lucenti, biondi. Come il sole. Eppure il sole non illuminava niente, perché i capelli di Konzen si? «E’ il sole che fa splendere tutto… senza il sole tutto sarebbe buio. Sarebbe sempre notte»
Goku si stupì per quanto fosse concitato l’altro. Era così importante quanto fosse luminoso il sole?
«Ma…» cominciò incerto prima che Konzen lo bloccasse.
«Niente ma, moccioso» disse perentorio come a voler concludere quell’assurdo discorso «In più… è il sole che illumina la luna…» concluse il biondo prima di entrare dentro.
Goku spalancò gli occhi e tornò a fissare la luna. La luna era illuminata dal sole? Ma… ma il sole era caldo, la luna non lo era mai. Era impossibile.
Ma se fosse stato vero, se ci fosse stata anche una piccola possibilità che fosse vero, questo avrebbe voluto dire che, il sole, era sempre stato lì, forse un po' troppo timido per farsi vedere.
«Vieni dentro si o no, moccioso?» urlò una voce burbera dalla camera da letto e Goku sorrise. La luna era illuminata dal sole eppure era fredda, non calda, e lui si sentiva molto ma molto più sicuro quando c’era la luna che quando c’era il sole. Forse, allora, il sole, quando doveva aiutare, si nascondeva dietro la luna e diventava freddo per la vergogna.
«MUOVITI, MOCCIOSO!» Goku sorrise e poi corse in casa. Konzen doveva essere imbarazzato tutto il tempo - e quindi aiutarlo tutto il tempo - per essere sempre così freddo.