Saiyuki. BDT. 3x9. #001 Inizio; #084 Lui; #088 Scuola

Dec 23, 2008 13:33



Sentiva il rumore delle catene e il peso delle stesse; sentiva il suo fiato farsi leggermente più corto e il suo cuore battere più velocemente.

Tentò di togliere le mani di quell’uomo dal suo braccio perché era fastidioso e faceva male però non serviva a niente strattonare, solo a farsi insultare un po’ di più.

«Smettila di agitarti, Feccia, stiamo arrivando!» lo sgridò l’uomo e Goku chiuse la bocca. Avrebbe voluto chiedere dove stessero andando, avrebbe voluto colpire tutti e due e scappare via. Ma sentiva di non doverlo fare. E non lo fece.

Continuavano a percorrere corridoi su corridoi lasciando che lo sguardo degli dei più curiosi indugiasse su di loro ma non si fermarono mai e Goku avrebbe anche voluto chiedere dove era il cibo che gli avevano promesso perché aveva davvero fame.

«Ehm…» tentò debolmente prima di sentire la mano dell’uomo che aumentava rabbiosamente la stretta.

«Stiamo arrivando» sibilò senza lasciargli altra replica.

Ed effettivamente arrivarono, in una bella stanza circolare e luminosa, in una stanza calda e Goku si sentì un po’ più spavaldo.

«E…eccolo Kanzeon Bosatsu…» mormorò una voce sconosciuta davanti a lui ma, ora come ora, non importava.

«Lasciami!» Urlò infuriato, riprendendo il suo spirito combattivo «AHI! Non tirarmi così forte! » continuò divincolandosi «Avevate promesso che se fossi venuto con voi mi avreste dato del cibo! Tu grande bugiardo!» Si sentiva tanto più bestia, sentiva che c’era un bel mondo che l’aspettava laggiù dove quel calore c’era ovunque e non solo in quella stanza.

«Sta Zitto! Dovresti mostrare un po’ più rispetto davanti alla divina…» cominciò quell’omino basso che aveva parlato prima ma si interruppe subito quando, una donna, prese la parola.

«Oh, non fa nulla…» sussurrò con gli occhi divertiti e il ghigno pronunciato. Goku non avrebbe saputo definire quella donna e, probabilmente, non avrebbe nemmeno scommesso che, quella, fosse realmente una donna. Era una dea. E c’era una grande differenza.

«Guardi questo bambino» riprese l’uomo di prima e Goku avrebbe voluto alzarsi e attaccarlo, semplicemente «E’ nato con gli occhi dorati! Questi sono gli occhi più dorati che abbia mai visto e ha una forte personalità» fece una piccola pausa ma Goku già non l’ascoltava più, il suo sguardo era da un’altra parte, da tutt’altra parte… «Non sono molto sicuro su quale punizione bisognerebbe dargli, così sono venuto a chiedere il vostro consiglio…»

«Uhm… capisco. Il paradiso proibisce di uccidere… “Esecuzione immediata” hanno detto» commentò la strana dea prima di tornare a guardarlo ed a ghignare «Se lo prenderanno lo metteranno in prigione… quindi noi gli daremo una casa!»

Goku registrò che tutti stavano parlando, che stavano parlando di lui, ma c’era qualcos’altro che doveva fare e l’aveva capito guardando quei capelli e i suoi piedi si erano mossi da soli, ed ora era lì con gli occhi spalancati.

L’uomo davanti a lui si accigliò e lo guardò in maniera estremamente infastidita… eppure aveva dei capelli così meravigliosi e lucenti… che quella camera fosse così luminosa e calorosa perché c’era lui?

«Che cosa vuoi?» sbottò seccatamente l’uomo-sole ma Goku già non lo sentiva, aveva alzato la mano perché erano così belli, quei capelli erano così meravigliosi…

«Meraviglioso!» commentò mentre stringeva nelle sue mani quei capelli «Stai brillando!» E non solo lui, tutta la stanza stava brillando. Tutto il mondo stava brillando.

Quell’uomo faceva brillare tutto e rendeva tutto caldo «Come il sole!»

L’uomo basso tentò di avvicinarsi in tutta fretta balbettando scuse per un certo “Konzen Douji”, probabilmente si chiamava così quell’uomo e Goku si meravigliò di come, quel nome, sembrasse meravigliosamente bello. E caldo. E avrebbe voluto tenerlo tutto per se, avrebbe voluto tirarlo fino a farlo diventare suo e non lasciarlo andare più.

Forse per questo tirò troppo e, alcune ciocche di capelli gli rimasero tra le mani. Non ricordava che il sole perdesse pezzi…

«Ops…» bisbigliò piano piano conscio di essersi appena messo nei guai «…» tentò di guardare mestamente quel Konzen Douji e non gli piacque per niente il suo viso scuro «Scusa»

Konzen si accigliò rabbiosamente mentre, la risata della dea, riempì la stanza.

Ma nessuno ebbe il tempo di gustarsi quella risata perché, Konzen, esplose di botto e Goku si ritrasse quasi spaventato.

«Cosa pensi di aver fatto, Bakasaru?» Goku si accigliò, aveva chiesto scusa, no?

«Cosa?? Ti ho chiesto scusa, non ti basta?» rispose allo stesso tono Goku che tentava in ogni modo di ribellarsi alla presa ferrea del biondo.

Poi, mentre il tutto stava degenerando, la voce di Kanzeon Bosatsu si sparse nella sala zittendo ogni protesta.

«Questo bambino. Vorresti che ce ne prendessimo cura noi qui, vero?» Commentò tranquillamente e, i suoi occhi, brillavano di una strana luce. «Ce ne occuperemo noi, esattamente qui!»

Goku si girò di scatto, proprio prima che, il tizio che era rimasto muto fino a quel minuto, sbottasse in un’esclamazione scioccata. Era assurdamente divertente tutto quello, almeno per la dea.

«Cosa state dicendo Kanzeon Bosatsu?! Lei non si è mai presa mai nemmeno cura di un fiore!» Cominciò l’uomo bianco prima di venire stroncato dalla stessa Kanzeon.

«…Chi ha detto che avrei tenuto io il bambino qui?» cominciò in maniera piatta ma subdola e Goku avvertì un piccolo tremito nel ragazzo che lo teneva ancora «Lo terrà mio nipote Konzen!»

Konzen scattò in avanti, verso Kanzeon, urlando come un fossennato ma Goku non li ascoltava più, guardava il biondo e sorrideva.

E anche se Sanzo e Goku non lo ricordano più… è stato questo l’inizio di tutto.

Titolo: Sconfitta
Fandom: Saiyuki
Paring: SanzoxGoku
Rating: PG
Prompt: 084. Lui
Riassunto: La pioggia, era la sua più grande sconfitta.
Disclaimer: Sanzo e Goku sono dell Sensei <3 Se fossero miei ora come ora non combatterebbero demoni X°3
Tabella: +


Sconfitta

Goku odiava i giorni di pioggia.

Forse era una caratteristica basilare per entrare nel loro gruppo… ma Goku non poteva fare a meno di provare un grande senso di rabbia verso quelle gocce d’acqua.

L’odiava perché Gojio sembrava bloccarsi quando fuori pioveva e perché il sorriso d’Hakkai era ancora più finto del solito; lo odiava perché Sanzo, quando c’era la pioggia, si chiudeva in se stesso e diventava di pessimo umore.

Si, la odiava per tutte queste cose ma anche perché, la pioggia, era la sua più grande sconfitta.

Quando sentiva le gocce di pioggia bagnargli il braccio sapeva di avere perso su tutti i fronti perché non sarebbe mai stato la persona più importante per Sanzo; anche se fosse stato con lui in eterno si sarebbe dovuto accontentare di un misero secondo posto.

E quella era una sconfitta senza rivincita e senza possibilità di rivalsa, semplicemente aveva perso.

E guardando Sanzo appoggiato allo stipite della finestra, con la sigaretta in mano, che guardava la pioggia battere sulla finestra Goku abbassò di nuovo il capo assaggiando il gusto retroamaro della sconfitta.

Sarebbe per sempre stato lui la persona più importante per Sanzo.

Titolo: Tempo
Fandom: Saiyuki
Paring: SanzoxGoku
Rating: PG
Prompt: 088. Scuola
Riassunto: «No, è che io mi chiedevo… cos’è una Scuola?» .
Disclaimer: Sanzo e Goku sono dell Sensei <3 Se fossero miei ora come ora non combatterebbero demoni X°3
Tabella: +


 Tempo

«Saaaanzooo!» urlò Goku guardando il biondo che leggeva il giornale.

«Perché diamine urli, scimmia? Sono qui a tre passi!» sbraitò il biondo abbassando il giornale per guardare meglio il mocciosetto.

Non era da molto che Goku stava con lui in quel tempio e già, a volte, non lo sopportava più. Era un bambino, un mocciosetto della peggiore specie e non poteva esimersi dall’urlare ogni tre secondi.

Insopportabile.

«E’ che… sembravi così… preso…» biascicò Goku a mò di scusa guardandolo di soppiatto come un cucciolo a cui hanno appena dato una botta con il giornale.

Ecco, cosa aveva detto? Insopportabile. Sbuffò esasperato e tornò a leggere il giornale in santa pace.

«Uhm… Sanzo…» lo richiamò Goku poco dopo e Sanzo grugnì per spingerlo a parlare. Una mano era già pronta a scattare verso l’harisen se Goku se ne fosse uscito con una domanda più idiota del solito.

«Uh… ecco… io mi chiedevo…» cominciò titubante e Sanzo arcuò un sopracciglio.

«Che diamine blateri, Baka Saru?» chiese scocciato Sanzo, abbassando nuovamente il giornale ed abbandonandolo aperto sulle gambe. Se fosse stata una domanda cretina quello stupido bambino sarebbe morto, morto molto lentamente.

«No, è che io mi chiedevo… cos’è una Scuola?» chiese mentre corrugava la fronte cercando di pronunciare correttamente l’astrusa parola.

Sanzo sbattè due volte le ciglia incredulo e poi inspirò un’altra boccata dalla sigaretta.

«Che succede scimmia? Ti vuoi dare all’apprendimento?» chiese Sanzo atono e Goku lo guardò un attimo senza dire niente.

«Appre-che?» chiese stupito e Sanzo si dette mentalmente dello stupido. Perché diamine tentava di parlare con quel moccioso poi?

«Lascia perdere, scimmia. Sono cose troppo complicate per te» sentenziò cercando di rimettersi a leggere ma, ovviamente, il tifone scimmia non si era ancora placato.

«Ma, ieri, c’erano alcuni bambini che ne parlavano e…» cominciò per poi prendere il suo tipico tono lamentoso «Avaaanti, Saaanzo! Che ti costa?»

Sanzo emise uno “Tsk” stizzito ed abbassò nuovamente il giornale.

«Ok, allora…» disse facendo cadere un po’ di cenere a terra «la Scuola è un posto dove si studia. Studiare vuol dire tentare di far entrare nella mente qualcosa che non sia il cibo» disse evitando di guardare la faccia stralunata di Goku ed evitando di chiedersi anche, cosa si stesse immaginando «I bambini vanno a scuola tutte le mattine e stanno lì fino al pomeriggio…»

Sanzo alzò le spalle pensando che potesse bastare, come spiegazione, e poi riprese a leggere il giornale.

«Uh… aspetta Sanzo, vuol dire che i bambini in questa Scuola ci stanno tutto il giorno… e sono solo bambini?» chiese conferma Goku con uno sguardo estremamente serio. Sanzo si limito ad annuire senza prestare poi troppa attenzione alle mosse del piccolo.

«Ok» sentenziò allora il bambino sdraiandosi a terra con un libro «Io non ci voglio andare a questa scuola»

Sanzo arcuò un sopracciglio e guardò il moccioso dall’alto.

«Non che io abbia mai pensato di mandartici… ma dimmi, come ha fatto il tuo cervello bacato a prendere questa decisione?» chiese Sanzo con un tono più scocciato del dovuto, tanto per non fare trapelare la sua curiosità.

«Perché dovrei stare tutto il tempo in quel posto» disse risoluto Goku per poi voltarsi verso Sanzo «Ed io voglio stare tutto il tempo con te!»

Goku tornò a leggere quel libro che gli aveva portato Sanzo qualche tempo fa mentre, l’interessato rimase a guardarlo sorpreso.
Lui a volte non lo sopportava Goku, perché era un bambino, un moccioso ed aveva bisogno di troppe attenzioni. Poi, però, Goku diceva cose che - anche se Sanzo non capiva perché - lo facevano stare bene e Sanzo, a quel punto, si diceva che Goku non era poi così insopportabile

!fanfiction, character: son goku, character: genjo sanzo hoshi, fandom: saiyuki, paring: 3x9, *big damn table

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