Nome: Danil Elehim Romanovich
Generalità:
nato a: Danaprstadr - Kiev - Nord dei Carpazi, Confine con la Bielorussia, in direzione di Gomel sul fiume Dnepr
data di nascita: Anno Domini 1220
capelli: neri con sfumature viola
occhi: verdi screziati
fisico: asciutto e ben proporzionato, non troppo alto
creatura: umano Maledetto
Note biografiche prima della Maledizione:
È l'erede al trono del Rus' di Kiev, figlio di Mstislav Argmael Romanovich ucciso dall'armata di Gengis Kahn nel 1223. Viene addestrato dalla Curia e dai Templari e sale altro trono nel 1233, il giorno prima del passaggio di una cometa.
Nel 1240, quando le armate mongole tornano a Kiev, Danil si trova costretto ad abbandonare la città per seguire la sorella che si è avventurata oltre le mura della città. Viene fatto prigioniero e assiste allo stupro che porterà sua sorella alla morte. Quando a novembre la città cade, il nuovo Kahn dell'esercito mongolo risparmia la vita a Dimitri, luogotenente di Danil e suo fratello gemello che, convinto che il fratello sia scappato, lo maledice additandogli la colpa della distruzione della città e della loro disfatta.
Note biografiche dopo la Maledizione:
Ha abandonato praticamente subito il primo nome, optando per mantenere il secondo. Negli anni ha comunque cambiato nome più e più volte(*).
S'è arruolato mercenario più o meno in ogni guerra combattuta tra Europa e Asia. Non resta mai troppo spesso in un unico luogo per non essere costretto a doversi confrontare con le aspettative delle persone che lo circondano. E' un uomo da "una botta e via"... non solo in ambito sessuale.
Curiosità:
Incapace a provare emozioni. Il suo corpo è guidato esclusivamente dalla sua volontà. È in grado di provare piacere e dolore come sensazioni fisiche, ma nulla sembra riuscire a scalfire la sfera emotiva. La sua anima è relegata in un luogo lontano e i suoi turbamenti raggiungono il cuore solo se sono sufficientemente potenti.
Detesta essere toccato senza preavviso, al punto da scattare tentando di uccidere colui che ha osato tanto, incapace, in quei momenti, di riconoscere amici o nemici. Vi sono, comunque, rare eccezioni.
Poteri:
Non può morire. I suoi avversari sentono il bisogno di non mutilare il suo corpo.
Guarisce in tempi estremamente brevi, anche se non arrivano a essere miracolosi.
Essendo privo di emozioni non ha alcuna aura attorno al suo corpo, come se fosse morto.
È in grado di usare una enorme varietà di armi ed è uno stratega provetto.
EDIT: visto che l'ho scritta, vi riporto qui la maledizione che lo priva delle elmozioni
"In nome di Dio, hai mostrato la tua faccia inetta, Traditore del tuo stesso sangue. Che il ricordo delle tue genti offuschi quelli del presente e che la tua anima possa marcire all'Inferno per mille anni al mondo, e mille ancora** finché anche uno solo dei tuoi sudditi ti avrà perdonato. E, per Dio, il mio cocente desiderio che la tua condanna sia eterna."
Ora la stesura di questa maledizione e la rilettura del personaggio originale da cui è stato tratto Elehim mi ha riportato alla mente un fatto: El è un drogato. Sì, perchè quel "Che il ricordo delle tue genti offuschi quelli del presente" cristallizza la memoria su quei momenti quindi, anche sul dolore delle ferite causate dal rapimento per mano dei Mongoli durante l'assedio di Kiev. Per impedire a quel dolore di tormentarlo, il ragazzo ci va giù di antidolorifici... un po' un Dr.House ante litteram ^^
DISCLAIMER: A detenere i diritti di questo personaggio sono io,
leliwen , e per utilizzarlo è necessario il mio esplicito consenso.
DISCLAIMER2: anche l'immagine è mia, ci tengo a precisarlo XD
(*) se volete usare Elehim con un nome diverso, vi prego di farmelo presente.