Can I get you guys anything? Some snacks? A condom? [16/19]
Titolo: Can I get you guys anything? Some snacks? A condom? Let me know! Oh, God love ya ~ Peccatophilia
Fandom: Thor
Capitolo: 16/19
Personaggi/Pairing: Thorki
Rating: Pg15
Warning: AU, pre-slash, incest, Demon!Loki
Conteggio parole: flash fic (517 parole)
Prompt: 014. Peccatophilia; You need only some PWP ( slugable);
Note: perchè era necessario almeno una vota ad unire qualcosa di Supernatural con la mia coppia preferita.
#16 Peccatophilia [provare eccitazione sessuale per i peccati o per i sensi di colpa] Demon!Thorki
Si stese meglio sul letto liberandosi dalle lenzuola attorcigliate tra le gambe: faceva caldo, anche troppo per essere dicembre inoltrato. Il termometro interno indicava la bellezza di 37 gradi e, cazzo, fuori faceva -7 quindi c’era sicuramente qualcosa che non andava.
Thor si alzò a sedere sul letto guardandosi intorno: era in boxer e letteralmente bagnato di sudore dalla testa ai piedi.
La porta del bagno si aprì, Loki uscì, nudo, ghignando e, senza il minimo pudore, gli si avvicinò gattonando sul letto.
“Domani, a quest’ora, avrai l’impero di tuo padre, tutto per te” sogghignò mettendosi a cavalcioni su di lui, spingendo le mani su suo petto. Arricciò il naso avvertendo il sudore sotto le dita.
“Mi dispiace, solitamente succede quando sto per troppo tempo in un unico posto, sai la temperatura e tutto il resto…” fece stendere Thor nuovamente sul letto ondeggiando il bacino.
Thor sospirò afferrandogli i fianchi e bloccando il movimento ondulatorio.
“E’ d’accordo lui?”
“Lui chi?”
Thor fece cenno verso Loki che alzò il sopracciglio.
“Non era d’accordo ieri sera, non capisco perché dovrebbe essere d’accordo stamattina” si abbassò sul collo del biondo mordendolo violentemente, “sei la miglior anima con cui abbia mai stretto un patto, scoperei con te per i prossimi dieci anni che ti rimangono da vivere” gli mugugnò affondando il viso nell’incavo del collo.
“Da quanto tempo ti sei impossessato di lui?” Loki sbuffò sonoramente allontanandosi il minimo indispensabile per guardarlo meglio negli occhi, scocciato “allora?” continuò Thor.
“Solo da qualche settimana”
“Voglio la verità” aggrotto le sopracciglia il biondo.
“Quattro mesi” Loki si abbassò sul petto dell’altro mordicchiando ogni centimetro di pelle che riusciva a raggiungere “E non penso proprio che me ne andrò subito, devi ammettere anche tu che questo corpo è favoloso”.
“Come si chiamava?”
“Seriamente? Non vuoi scopare di nuovo? Questi sentimentalismi mi fanno venire il diabete”
Thor lo guardò imbronciato.
“Tom, si chiamava Tom, non intendo dirti altro”
“Non ti senti in colpa?”
Loki lo guardò basito prima di scoppiargli a ridere in faccia e lasciarsi scivolare al suo fianco.
“Sono un cazzo di demone! È praticamente il mio lavoro!” si appoggiò le mani sul ventre continuando a sghignazzare “non è che vuoi spostare l’attenzione sui problemi di qualcun altro invece che affrontare i tuoi? O, invece, è il senso di colpa per aver destinato tuo padre ad una morte, tecnicamente, prematura?”
“E’ solo un vecchio pazzo, oramai non ragiona più, e sicuramente non è più capace di gestire l’azienda”
“Oh certo, perché tu saresti più indicato? Hai venduto l’anima ad un demone invece che aspettare la decisione del tuo vecchio, te ne pentirai, fidati” ghignò alzandosi dal letto “però mi sono stancato dei tuoi piagnistei, me ne vado” si infilò il paio di jeans e la maglietta riversi per terra, per poi girarsi scrutandolo da sopra la spalla.
“Ci vediamo tra dieci anni, Thor Odison e a quel punto ripagherai tutti i peccati che hai commesso” sparì improvvisamente, in un battito di ciglia.
Thor rimase seduto sul letto continuando a guardare il punto esatto dove il demone era appena sparito.
Che cazzo aveva fatto?
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Fandom: Thor
Capitolo: 16/19
Personaggi/Pairing: Thorki
Rating: Pg15
Warning: AU, pre-slash, incest, Demon!Loki
Conteggio parole: flash fic (517 parole)
Prompt: 014. Peccatophilia; You need only some PWP ( slugable);
Note: perchè era necessario almeno una vota ad unire qualcosa di Supernatural con la mia coppia preferita.
#16 Peccatophilia [provare eccitazione sessuale per i peccati o per i sensi di colpa] Demon!Thorki
Si stese meglio sul letto liberandosi dalle lenzuola attorcigliate tra le gambe: faceva caldo, anche troppo per essere dicembre inoltrato. Il termometro interno indicava la bellezza di 37 gradi e, cazzo, fuori faceva -7 quindi c’era sicuramente qualcosa che non andava.
Thor si alzò a sedere sul letto guardandosi intorno: era in boxer e letteralmente bagnato di sudore dalla testa ai piedi.
La porta del bagno si aprì, Loki uscì, nudo, ghignando e, senza il minimo pudore, gli si avvicinò gattonando sul letto.
“Domani, a quest’ora, avrai l’impero di tuo padre, tutto per te” sogghignò mettendosi a cavalcioni su di lui, spingendo le mani su suo petto. Arricciò il naso avvertendo il sudore sotto le dita.
“Mi dispiace, solitamente succede quando sto per troppo tempo in un unico posto, sai la temperatura e tutto il resto…” fece stendere Thor nuovamente sul letto ondeggiando il bacino.
Thor sospirò afferrandogli i fianchi e bloccando il movimento ondulatorio.
“E’ d’accordo lui?”
“Lui chi?”
Thor fece cenno verso Loki che alzò il sopracciglio.
“Non era d’accordo ieri sera, non capisco perché dovrebbe essere d’accordo stamattina” si abbassò sul collo del biondo mordendolo violentemente, “sei la miglior anima con cui abbia mai stretto un patto, scoperei con te per i prossimi dieci anni che ti rimangono da vivere” gli mugugnò affondando il viso nell’incavo del collo.
“Da quanto tempo ti sei impossessato di lui?” Loki sbuffò sonoramente allontanandosi il minimo indispensabile per guardarlo meglio negli occhi, scocciato “allora?” continuò Thor.
“Solo da qualche settimana”
“Voglio la verità” aggrotto le sopracciglia il biondo.
“Quattro mesi” Loki si abbassò sul petto dell’altro mordicchiando ogni centimetro di pelle che riusciva a raggiungere “E non penso proprio che me ne andrò subito, devi ammettere anche tu che questo corpo è favoloso”.
“Come si chiamava?”
“Seriamente? Non vuoi scopare di nuovo? Questi sentimentalismi mi fanno venire il diabete”
Thor lo guardò imbronciato.
“Tom, si chiamava Tom, non intendo dirti altro”
“Non ti senti in colpa?”
Loki lo guardò basito prima di scoppiargli a ridere in faccia e lasciarsi scivolare al suo fianco.
“Sono un cazzo di demone! È praticamente il mio lavoro!” si appoggiò le mani sul ventre continuando a sghignazzare “non è che vuoi spostare l’attenzione sui problemi di qualcun altro invece che affrontare i tuoi? O, invece, è il senso di colpa per aver destinato tuo padre ad una morte, tecnicamente, prematura?”
“E’ solo un vecchio pazzo, oramai non ragiona più, e sicuramente non è più capace di gestire l’azienda”
“Oh certo, perché tu saresti più indicato? Hai venduto l’anima ad un demone invece che aspettare la decisione del tuo vecchio, te ne pentirai, fidati” ghignò alzandosi dal letto “però mi sono stancato dei tuoi piagnistei, me ne vado” si infilò il paio di jeans e la maglietta riversi per terra, per poi girarsi scrutandolo da sopra la spalla.
“Ci vediamo tra dieci anni, Thor Odison e a quel punto ripagherai tutti i peccati che hai commesso” sparì improvvisamente, in un battito di ciglia.
Thor rimase seduto sul letto continuando a guardare il punto esatto dove il demone era appena sparito.
Che cazzo aveva fatto?
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