[Ninkyo Helper] I want to feel your warmth

Apr 07, 2012 21:33

Titolo: I want to feel your warmth
Fandom: Ninkyo Helper
Pairing: Izumi Reiji x Takayama Mikiya
Rating: NC-17
Avvertenze: Slash
Disclaimer: I personaggi non sono miei, tutti i diritti riservati e i fatti narrati sono frutto della mia fantasia. La storia non è scritta con scopo di lucro.
Riassunto: Era sempre stata una guerra, una lotta continua fra sé stesso e quello che la gente si aspettava da lui.
Note: Scritta per la diecielode con il prompt “Guerra”
WordCount: 839 fiumidiparole

**


A Mikiya non faceva impazzire la soluzione che Izumi aveva trovato. Non ne era mai stato del tutto convinto, ma fino a quel momento pensava che andasse bene fare come diceva lui.
Dopotutto non si era mai lamentato più di tanto, forse solo la prima volta. Era stata disastrosa, se lo ricordava ancora. Se ne era andato e poi era ritornato con la coda fra le gambe, lasciando che il più grande ridesse della sua paura e del suo orgoglio ferito.
Ma Mikiya era stato zitto perché per lui Izumi era qualcosa di più di una scopata occasionale. Era sempre stato qualcosa di più, per quanto faticasse o non volesse ammetterlo.
Era sempre stata una guerra, una lotta continua fra sé stesso e quello che la gente si aspettava da lui.
E non gli piaceva sentirsi dire che veniva cercato solo perché era bravo a succhiare o ad aprire le gambe. Non da Izumi almeno. E non che avesse avuto altre esperienze con altri uomini.
Aveva solo fatto il gradasso con Izumi perché non voleva essere preso ancora in giro. Per questo quella volta aveva chiuso gli occhi, serrato i denti e fatto di tutto per non gemere di dolore.
Era stato faticoso. Sentiva le lacrime spingere contro gli occhi chiusi, ma non avrebbe pianto. Non avrebbe ammesso davanti ad Izumi di essere ancora vergine. E non lo avrebbe mai fatto dopotutto.
Al più grande non interessava se qualcun altro prima di lui se lo era scopato o meno. Gli bastava solo che, in quel momento, fosse solo lui a portarselo a letto.
Ma in quel momento avrebbe voluto che le cose cambiassero, almeno sotto le coperte. Non pretendeva che Izumi gli dichiarasse amore eterno e dopotutto non se lo aspettava. Lo conosceva abbastanza da sapere che non avrebbe mai amato un idiota senza cervello come lui. Lo sapeva che se aveva iniziato a gironzolargli intorno era solo perché era il figlio del capo.
Era solo l'ultimo di una lunga lista. Chiunque avesse mostrato interesse nei suoi confronti, lo abbandonava sempre non appena capiva che per il Boss non c'erano favoritismi.
Ma a letto avrebbe voluto che le cose cambiassero. Voleva essere lui quello che stava sopra, almeno per una volta. Gli piaceva sentire Izumi dentro di sé, che spingeva con tutte le sue forze.
Gli piaceva sentirlo venire, caldo, dentro di lui. Gli piaceva sentire i suoi gemito rochi nell'orecchio, gli piaceva sentire il suo corpo vibrare sopra al suo quando stava per raggiungere l'orgasmo.
E avrebbe voluto provare. Solo una volta.
Sapeva che Izumi non avrebbe mai accettato, ma tanto valeva provare, no?

Mikiya sentiva la mano di Izumi che spingeva la sua testa contro il cuscino, per poi scivolare lungo i suoi fianchi e stringere con forza.
Il più grande si chinò su di lui, ansimandogli nell'orecchio e Mikiya sentì brividi di piacere scorrergli lungo tutto il corpo, rendendo ancora più dura l'erezione fra le sue gambe.
Izumi la sfiorò con le dita e il più piccolo fu sicuro che stesse sogghignando come al solito nel sentire i sui gemiti, ma non se ne curò abbastanza. Sentiva la mano del più grande che si stringeva su di lui, muovendosi al ritmo delle sue spinte, mentre spingeva dentro di lui con tutte le sue forze, come se non ci potesse essere un'altra sveltina, un altro incontro segreto nella sua stanza o in qualche ripostiglio.
E Izumi lo sapeva che Mikiya ci sarebbe sempre stato. Mikiya sperava solo che l'altro non si stancasse mai di lui.
Il più piccolo cercò di ignorare quei pensieri. Non avrebbero portato a nulla di buono e voleva solo godersi quei momenti con lui.
Raggiunse l'orgasmo dopo pochi secondi, ma Izumi continuò a spingere, ignorandolo e penetrando la carne delle sue spalle con le unghie, venendo a sua volta, poco dopo.
Quando Izumi si sfilò da dentro di lui, si lasciò cadere pesantemente al suo fianco. Mikiya dovette combattere contro l'istinto di stringersi a lui, di sfiorare la sua pelle ancora bollente, di inspirare ancora l'odore del suo corpo. Rimase fermo a fissare il soffitto, come al solito.
Sentì Izumi ridacchiare al suo fianco.
« Beh, devo dire che anche questa volta sono stato sopra io. »
Indispettito Mikiya iniziò a vestirsi. Gli mancava l'aria. Quella solo l'ennesima sconfitta, e non voleva che l'altro si accorgesse di quanto lo ferisse.
« Un giorno sono sicuro che l'avrò vinta io. » replicò con poca convinzione.
Izumi gli diede un pizzicotto sul fianco e lui si scostò, quasi infastidito.
« Devo andare. » disse solo notando come l'altro lo stesse guardando perplesso « Mi dispiace. Ciao. »
Si chiuse la porta della propria stanza alle spalle, come se così facendo potesse fingere ancora una volta che andasse tutto bene.
Socchiuse gli occhi, prese un profondo respiro e, dopo aver infilato gli occhiali da sole si fece chiamare una macchina per andare in città.
Mentre usciva dal vialetto della villa, notò per qualche istante Izumi che usciva di corsa dalla casa. Non si volse a guardarlo.
Se lo avesse visto, avrebbe definitivamente perso la guerra. E non voleva. Non ancora.

Fine.

challenge: diecielode {ideal evil}, fandom: ninkyo helper, pairing: izumi x takayama

Previous post Next post
Up