Titolo: La pericolosa illusione di essere salvi
Fandom: Bloody Monday
Pairing: Takagi Fujimaru x Orihara Maya
Rating: NC17
Avvertenze: Het
Disclaimer: I personaggi non sono miei, tutti i diritti riservati e i fatti narrati sono frutto della mia fantasia. La storia non è scritta con scopo di lucro.
Riassunto: Otoya è sotto di lui, mentre lo coccola. Sono finalmente da soli a casa, senza sua sorella in giro, senza nessun pericolo che qualche pazzo tenti di far esplodere Tokyo.
Note: Scritta per la
500themes-ita con il prompt “206. Illusione pericolosa”, per il
mmom-italiaNote 2: Spoiler. Su tutto.
WordCount: 243
fiumidiparole **
C’è qualcosa di decisamente sbagliato in tutto quello e Fujimaru lo sa bene. Sa che tutto quello è malsano, stupido e forse un po’ folle, ma non può farci niente. Non gli era mai capitato di avere una sensei così sensuale e nonostante il disagio che prova nello stare con lei, Fujimaru sente che lo eccita tremendamente.
Chiuso nel bagno della scuola Fujimaru mosse la mano su di sé quando sentì il caratteristico profumo di Orihara Maya nel bagno, misto all’odore di fumo di quelli che fumano di nascosto nei bagni e si irrigidì.
« Takagi-kun, sei sicuro di sentirti bene? E’ un po’ che manchi dalla lezione. »
Fujimaru provò a mantenere un tono di voce stabile, senza fermarsi.
« S-Sì… ora arrivo. Devo aver mangiato di troppo a pranzo. » mentì mordendosi un labbro.
Vede le scarpe con il tacco rosso di Maya fermarsi davanti alla sua porta e fu in quel momento che venne nella propria mano.
Poteva immaginarsi il sorriso della sensei, pericoloso e malvagio allo stesso tempo e si lasciò sfuggire un sospiro.
« Tutto bene? » ripeté lei.
« Sì. » borbottò rivestendosi in fretta e uscendo dal bagno.
Si ritrovò davanti a lei, fatta come se fosse irreale, confondendolo, ma tentò di resiste il più possibile.
Accennò un inchino, scappando verso la classe. Se solo avesse saputo chi era davvero Orihara Maya, non avrebbe mai osato masturbarsi pensando a lei. Ma viveva ancora in una illusione pericolosa, che prima o poi si sarebbe infranta.