Titolo: Greed
Fandom: Brothers & Sisters
Claim: Famiglia Walker
Personaggi: William Walker
Prompt: Avarizia @
settepeccati Rating: PG
Conteggio Parole: 300 (triplo drabble)
Disclaimer: Tutta l’allegra brigata appartiene a Jon Robin Baitz, io ci scrivo su per divertimento e non certo per soldi.
Lista:
qui Note:
1. William è uno stronzo e questo è un dato di fatto. Però uno lo ammira perché, cazzo, vent’anni! o__ò
2. Mi hanno detto che citazione iniziale e resto della storia fanno poco cortesemente a pugni. Vero. Forse.
3. Devo ancora prenderci la mano con i Walker, quindi non escludo che i primi tentativi siano in seguito catalogati come “le cazzate che avrei fatto meglio a non scrivere”, ma devo pur cominciare da qualche parte.
Greed
Non desiderando nulla,
si possiede tutto.
(Ippolito Nievo)
C’era stato, in un passato molto lontano, un momento in cui William Walker aveva preso in considerazione l’idea di dover scegliere solo una delle due realtà che si trovava a vivere.
Forse per via del bambino che cresceva nella pancia di Holly, forse per lo sguardo innamorato che Nora gli aveva rivolto proprio quella mattina mentre lui le mentiva per l’ennesima volta, dicendole di avere una riunione, forse perché Tommy aveva scritto uno stupendo tema su di lui, definendolo il suo eroe, forse… forse non lo sapeva neanche lui.
William non era il tipo da credere al destino o al Karma o a qualsiasi altra cosa che pretendesse di gestire la sua vita al posto suo, ma era difficile non rendersi conto che tutto quello che aveva era decisamente troppo, e l’esperienza gli aveva insegnato che il troppo poteva trasformarsi in nulla in men che non si dica.
Così quel giorno, davanti allo specchio del bagno di Holly, aveva deciso di non poter rischiare tutto ciò che aveva e di dover fare una scelta.
Si era seduto sul bordo della vasca e aveva riflettuto in silenzio, richiamando alla memoria tutti i momenti più belli della sua vita. Solo dopo qualche istante si era accorto che erano perfettamente divisi a metà tra la sua vera famiglia e la sua moglie segreta: nessuno prevaleva sull’altro, era un equilibrio praticamente perfetto. A ragionarci bene, in effetti, la cosa non lo stupiva più di tanto.
“Non posso rinunciare a nessuna delle due” era stato l’immediato pensiero. E forse quel “non posso” era più un “non voglio” ma William non ebbe il tempo di rifletterci perché la voce di Holly lo informò che si era fatto tardi e che se non si muoveva Nora si sarebbe insospettita.
William Walker non affrontò mai più quel discorso.