[FanFic] I've Got My Love To Keep Me Warm

Dec 10, 2011 22:49

Summary: E lui comincia a correre, non appena spalanca le porte posteriori del cinema e si getta tra la folla ignota che non presta loro la benché minima attenzione, nonostante i loro visi siano ovunque ultimamente e i loro nomi sulla bocca di tutti.
Words: 699
Genre: Fluff, Introspective, Romantic, Slice Of Life
Pairing: Robert Downey Jr./Jude Law
Rating: PG
Warnings: Missing Moments, One Shot, Slash
Notes: Non sono per niente in condizione di scrivere alcunché di concreto/decente/sensato al momento, sono in uno state of mind che non vi sto neanche a provare di descrivere perchè farei deprimere tutti quanti e suvvia, non mi sembra il caso.
Stronzate mie personali a parte, l'idea per l'intera fanfic l'ho avuta ieri sera mentre passeggiavamo per il centro di Londra aspettando che arrivassero le dieci, e ad un certo punto abbiamo fatto l'intero tratto da Piccadilly a Covent Garden, e lì è stato bellissimo perchè contrariamente alla mattina non c'era nessuno ad affollare il mercatino, così ci siamo ritrovate davanti all'albero di Natale e lo guardavamo con occhi tipo così: *____* (non sto piangendo non sto piangendo non sto piangendo) Questo per dire che sì, l'ispirazione è ottima, però sul risultato non assicuro, dato lo stato emotivo/psicologico/mentale in cui verso ora.
Btw, dato tutto quanto, la dedico al mio brownie manubibi, perché sì, cioé, il discorso è lungo e non sto manco ad accennarvelo qui ed ora, ma prima o poi arriverà anche il momento del resoconto dell'intero viaggio, e a quel punto... capirete il perché.



All’improvviso gli prende la mano e lo trascina via, in mezzo alla gente che invano tenta di strappar loro una parola, un commento, un pensiero.
L’altro oppone soltanto una blandissima resistenza, giusto il tanto che gli permetterà poi dopo di giustificarsi con Guy, ché lui ci ha provato sì, a non seguirlo.
E lui comincia a correre, non appena spalanca le porte posteriori del cinema e si getta tra la folla ignota che non presta loro la benché minima attenzione, nonostante i loro visi siano ovunque ultimamente e i loro nomi sulla bocca di tutti.
Ma la gente in Leicester Square è intenta da altro, dai musicisti di strada, dalle vetrine colorate e luminosissime, dalle luminarie bellissime sopra le loro teste e dalle chiacchiere che riempiono l’aria fredda di inizio Dicembre.
Così loro si mimetizzano nel flusso ininterrotto, e a guardarli sembrerebbero soltanto altri due ragazzini pazzi e innamorati, che danzano uno strano slalom a destra e sinistra, tenendosi per mano, senza cappotti addosso e con vestiti da quattrocento sterline del tutto inadeguati ad essere trattati in quella maniera.
Robert non sa spiegarsi che gli sia preso, sa solo che ad un certo punto ha sentito l’irrefrenabile ed assurda voglia di scappar via con il suo altro amore, di tuffarsi nel gelo della sera e di far perdere le loro tracce, per rimanere un po’ da soli, per giocare per una volta a fare le persone normali.
E l’unico suono che sente provenire dalle sue spalle durante tutta quella pazza corsa è il leggero fiatone di lui, che rimane in silenzio ma lo segue comunque, come ha sempre fatto e sempre farà, senza sollevare dubbi e domande, adesso ha capito che non portano a nulla.
Poi, così com’è cominciata, la loro fuga si interrompe, di fronte ad un enorme albero di Natale alto più di quattro metri, decorato con enormi palline rosse e illuminato da lucine bianchissime, proprio fuori l’entrata dell’Apple Market, a Covent Garden.
‹‹ Ki...Kiss me... ›› gli fa allora, ansimando un po’ per lo sforzo, sorridendogli e prendendogli anche l’altra mano, così che ora sono uno di fronte all’altro, e si guardano negli occhi.
‹‹ W-What? Robert... ››
‹‹ Please... We can do it, nobody will recognize us, not a single person has stopped us on our way here... ›› obietta, deglutendo e respirando più piano, fermandosi un attimo prima di supplicarlo di nuovo. ‹‹ Jude, please... Kiss me... ››
‹‹ Why? I mean... Why now? ››
Per la prima volta si ferma, dimenticando il suo impulso e pensando alle parole appena pronunciate, scoprendosi impreparato, così che se ne rimane in silenzio per qualche istante prima di rispondere. E mentre lo fa, sa molto bene che sta dicendo la più vera delle verità.
‹‹ Because it’s Christmastime, Jude. There’s magic in every corner. And you’re the person I wanna enjoy it with. Here. Now. So kiss me, Jude. Please. ››
Si rende conto di avere il cuore che gli batte un po’ più forte e sorride piano, guardando il suo amore dritto negli occhi e incrociando le proprie dita con le sue, finendo per rabbrividire dall’emozione.
Aspetta solo per qualche secondo, ché poi le labbra dell’altro sfiorano le sue, dolcemente, delicatamente, trasmettendogli un arcobaleno di emozioni invisibili ma palpabili, che gli danno dei piccoli brividi di piacere e gioia, benvenutissimi.
E mentre il suo sorriso si va allargando e lui comincia a ricambiare il bacio, la pioggia ricomincia a cadere in silenzio, accarezzando i loro capelli e i loro visi e sciogliendoli in un tutt’uno, come qualche ora prima, sul red carpet.
Si guardano di nuovo negli occhi e non servono le parole per sapere che stanno pensando la stessa cosa, così invece di scappare a cercare un riparo rimangono lì, immersi unicamente nel silenzio del loro amore, a baciarsi ancora e ancora, mentre da qualche parte in quelle stradine un vecchio zampognaro va suonando un classico di Natale.

Off with my overcoat, off with my glove
I need no overcoat, I'm burning with love!
My heart's on fire, the flame grows higher
So I will weather the storm!
What do I care how much it may storm?
I've got my love to keep me warm…

P.S.: giusto per darvi un'idea di quanto bello fosse quest'albero:


genre: introspective, sub-type: one shot, tag: missing moments, state of mind: london, genre: romantic, tag: slice of life, genre: fluff, tag: slash, rating: pg/general, fandom: rpf, pairing: robert downey jr./jude law, type: fanfic, sub-fandom: rdjude

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