{Queer bitch! Capitolo 10

Jun 18, 2011 16:18


TeenagerQuando salimmo in macchina passò un solo istante prima che ci voltassimo l'uno verso l'altro e riprendessi a baciarlo piano, sorridendo.
Avevamo fatto la figura degli idioti - ok, l'aveva fatta lui e basta- ma mi andava bene così.
All'inizio fu uno sfiorarsi leggero - giusto per sentire ancora le farfalle nello stomaco- ma quando mi prese il viso tra le mani e schiuse appena la bocca iniziai a mordicchiargliela piano, bisbigliando un: «Bravo.»
Chiuse gli occhi e m'imitò, e sentire quelle labbra calde cercare le mie... era irresistibile.
Ma da bravo masochista quale sono avevo scelto un luogo davvero poco pratico e quando nella foga di attiralo a me sbattei la mano contro il cambio - e sì, fa male- realizzai che il Chevy non era un bel posto per pomiciare.
«Ti va di venire a casa mia?» gli proposi e Oliver annuì lentamente, senza smettere di fissarmi.
Mi faceva venir voglia di fare le cosacce, come dice sempre Queenya.
Impiegammo solo cinque minuti dal Twin Peaks a casa - e nel frattempo pensai a quanto potessi passare per approfittatore. Però se piaceva anche a lui il problema non c'era, giusto?
«Wow» fu il suo commento quando entrò in sala.
Wow era un grosso complimento - la borsa della palestra era ancora a terra vicino alla porta del bagno e quando ero uscito mi ero sentito dire: «C'è un casino insostenibile qui!» ma Oliver era davvero ammirato.
Si guardò un attimo attorno per poi sparire in cucina, dove lo seguii incuriosito.
«E' vero, non c'è il latte!» lo trovai con il frigo aperto ed un grande sorriso stampato in viso.
Quando lo richiuse i suoi occhi grigi tornarono su di me, a scorrere sul mio viso.
«Chris.» mi chiamò con voce ferma prima di abbassare appena lo sguardo.
«Tu mi piaci un sacco» aggiunse e in due passi ero già ad un soffio da lui.
«Anche se ti conosco da poco e per te magari non è lo stesso però volevo solo dirtelo e-»
«Respira» gli ordinai abbassandomi e portando il viso ad altezza del suo.
Mi guardava fiero ed un vivo rossore gli colorava le guance.
«Sei tutto rosso.» Inclinai il capo per guardarlo meglio dal basso.
Era delizioso.
«Non è vero» protestò allontanandosi appena e dopo avergli buttato un braccio attorno alle spalle anch'io gli dissi: «Anche tu mi piaci.»
In un modo esagerato anche.
«Quindi adesso accendiamo la TV e guardiamo qualcosa, ok?»
Non volevo approfittarne. Anche se ero sessualmente represso da troppo tempo spaventarlo era l'ultima cosa che volevo fare.
Così ci eravamo ritrovati spalmati sul divano a fare zapping in cerca di qualcosa d'interessante - ed è una bella attività, non mi lamento-  finché non capitai su una di quelle serie per ragazzine dove lui - gran figo- baciava lei - gusti- e sentii Oliver sistemarsi meglio a sedere.
Afferrai il messaggio e abbassai il volume, appoggiando a terra il telecomando e girandomi verso di lui.
«Non ti sembra di correre troppo?» gli chiesi con un sospiro prima di... avventarmi su di lui? Si, beh, rende il concetto.
Aveva imparato in tempo di record come fare e ora anche lui giocava con la mia lingua, mordendola ed accarezzandola con la propria e sentire le sue mani trai miei capelli fu abbastanza per me da sollevarmi e aiutarlo a sdraiarsi.
Calmo Chris, calmo.
Avevo i suoi fianchi stretti tra le ginocchia e stavo cercando di ricordarmi tra i suoi occhi lucidi e gli ansimi di non schiacciarlo, e quando si mosse con un gemito passai al collo, quella squisita pelle ambrata che sapeva di lui ed era molto meglio di Cola o pop corn.
«Non ti... fermare.» Mi tirò i capelli per sottolineare il messaggio - come se ce ne fosse bisogno- e dalle sue spalle le mani scivolarono verso l'orlo della maglietta.
Respiro - i pantaloni iniziavano a diventare stretti.
Mi sporsi su di lui per dargli un altro bacio mentre gli arrotolavo piano anche la canottiera prima di immergermi nel suo petto nervoso.
Aveva il cuore che batteva a mille, gli occhi lucidi e le labbra che si stavano gonfiando - era perfetto.
«Ti piace?» Era da molto che la mia voce non diventava così roca - ma mi dovevo trattenere, diavolo.
Iniziai a baciargli piano un'areola, poi l'altra, mentre le mie mani sembravano agire da sole sfilandogli la cintura.
Il suo corpo era invitante, pulito, giusto... praticamente un complotto contro il mio autocontrollo.
Scesi piano con il viso fino all'ombelico, quella pelle ancora più sensibile che stuzzicai con la lingua.
«Mmh!» S'inarcò lasciandosi sfuggire un mugolio.
Era troppo.
Gli aprii i jeans ripetendomi un debole Chris, controllati, Chris! sei solo al terzo bacio...
Sì, mi stavo sforzando di pensare.
E quando concessi un'ultima occhiata al mio Oliver ghignai.
Era davvero adorabile.
Mi chinai su di lui e schioccai un bacio sul rigonfiamento nei boxer a fantasia cubi di Rubik, mentre le sue mani cercavano di premermi giù.
«Fatto.» Gli sorrisi.
«Eh?» e c'erano stupore ed un bel po' di voglia nel suo gemito.
No, non spingermi a continuare.
Ti prego.
«Per oggi fatto» ripetei annuendo e mettendomi a sedere.
Bravo Chris, ti meriti un premio. No, non quelpremio...
«Bastardo!» Con uno scatto si lanciò contro di me e mi strinse in quello che più che un abbraccio sembrava una maldestra presa di wrestling, ancora rosso in viso e con il petto scoperto.
Non riusciva a metterci forza e lo avvolsi a mia volta in un abbraccio, ridacchiando.
«E adesso come faccio?» bofonchiò chinando il capo per nascondere il viso e gli lasciai un altro bacio sui capelli.
«Pensa a tua nonna nuda.»
«Bleah!» Scrollò il capo disgustato.
«Con me funziona.»
Fummo interrotti dal campanello ed alzando gli occhi al cielo gli lasciai un buffetto sulla testa prima di andare ad aprire la porta.
C'era Julien a fissarmi dall'alto al basso, concentrandosi sul mio viso e i capelli... già.
Julien in tutto il suo splendore, con ancora il gesso ed una smorfia annoiata.
«Sì?» chiesi infastidito.
Stupido stupido stupido, non poteva permettersi di rovinare anche quel momento.
«Oliver deve tornare a casa.» Fissò torvo all'interno e inspirai forte.
Come avevo fatto a sopportare per mesi quel suo tono così fastidioso?
«Direi anche di no.» La mia era pura ripicca, ovviamente - un po' infantile, lo ammetto.
«E' meglio per te che lo faccia.»
«No!» Il diretto interessato s'infilò nella conversazione protestando da dietro di me.
«Allora andrà nei casini anche lui.» Julien fissò me.
«...eh?» Iniziavo a perdere dei passaggi.
«Non ci torno là.»
«Non puoi restare da me per sempre.»
«Mi spiegate che succede?» chiesi ad alta voce.
Non voleva tornare a casa da Julien? Non mi aveva detto nulla quella mattina.
«Oliver è minorenne» iniziò Julien. «E' scappato di casa e i suoi hanno scoperto che è qui» terminò secco.
Oh.
«Qui dove?»
«In centro» aggiunse stringendo gli occhi.
E anche se lentamente, i miei ingranaggi avevano iniziato a girare - complice l'espressione velenosa dell'idiota.
«Quando compi gli anni?» mi girai per chiederlo a Oliver che fissava inviperito Julien.
«Ne faccio diciotto il diciassette, bello no?»
«Bene!» esclamai allegro.
Avevo appena avuto una delle mie idee più promettenti.
«Ti va di fare gli 007 per altri nove giorni, piccolo?»
Quella che avete letto sopra è la mia prima scena quasi-lemon, ci terrei davvero tanto a sapere com'è venuta - anche perché ho un mal di testa osceno. Ne avevo scritto una versione mooolto più smelensa - tolta dal contesto- ma l'ho riscritta perché... beh, Chris è Chris. E quel foglietto era stato letto in anteprima in classe da una mia amica - imbarazzo, voglia di seppellirsi, risolini del tipo uccidetemi-ora.
L'aggettivo pulito riguardo al corpo di Oliver riguarda l'assenza di tatuaggi/piercing/et cetera, si capisce? E la pelle ambrata è più coerente di una pelle bianca dato che siamo in California. 
La nonna nuda è il trucco di un tipo che ho letto in un forum inglese - LOL - e poi... io amo Brent Corrigan. Davvero. Come si fa ad essere così carini? Boh. Ho scoperto che nel film Judas Kiss - cercate i trailer su YouTube, pensavo di pre-ordinarlo in incognito dai miei dopo aver sbavato sopra al materiale reperibile per giorni - ha il ruolo di Chris. ESATTO! E somiglia un po' alla mia idea di Chris. Ecco, volevo solo dirvelo. Stalkeratelo pure su Twitter, i suoi discorsi sono adorabili - non come quelli dell’altro Brent. Oliver corre troppo, Chris corre troppo ma si trattiene - non sopporto le storie esagerate, e... cosa mai avrà in mente? Beh, credo si capisca. Castro e Haight sono al centro di San Francisco comunque, sì.
Ho cercato di far filtrare l'inesperienza di Oliver dalla sua - relativa- assenza di iniziativa, qui. Non sa dove mettere le mani, povero! xD

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