Premettiamo che era una risposta alla rubrica "Chiedi Al Teologo" su Famiglia Cristiana.
Però NON si può sostenere cose del genere, ma per favore!
La domanda era questa:
Una donna maltrattata deve subire a tutti i costi per salvare il matrimonio o deve reagire?E non è che mi aspettassi che dicesse "Assolutamente non si deve subire, anzi chiedi
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Ma no, pubblicano queste risposte che non stanno né in Cielo né in Terra.
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Questi ultimi, fra l'altro, ignorano platealmente le Scritture: una moglie non deve subire alcun maltrattamento fisico o morale, anzi il rispetto e l'amore del marito sono le basi per il matrimonio. (Colossesi 3:19. 1 Pietro 3:7)
Il divorzio è permesso, da Gesù Cristo e non dal primo ragazzino che passa per strada: «Per la durezza dei vostri cuori Mosè vi concesse di divorziare {...}» (Matteo 19:6 -9) questo implica che se il coniuge è infedele, è violento non solo si può spezzare l'unione, ma la donna può trovarsi un uomo migliore o vivere da sola.
Informatissimo, questo teologo!
A livello personale, sono intenta a lanciare parolacce coniate per l'occasione. Una risposta che mostra la misoginia, la chiusura mentale in cui versano troppe persone.
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Sì, sono sversa, caVa).
E scrivo fra parentesi O.O
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Invece è stata una risposta di uno stereotipato e di un qualunquismo impressionante, cioè se io stessa avessi voluto stigmatizzare la misoginia di alcune persone all'interno della Chiesa probabilmente avrei tirato fuori qualcosa di simile a questo. Neanche immaginando che ci potesse essere veramente qualcuno che può dire cose del genere...
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