Jul 28, 2008 11:46
Oggi dato che è il mio comply faccio postaggio pazzo ovunque xkè voglio tanti commenti come regalo XD
Quindi eccomi qui, questa ci ho messo un eternità a scriverla, xkè la scrivevo quando avevo tempo e non ero a casa, e altrettanto tempo ci ho messo per trascriverla.
Siccome harin è partita sta mattina (grazie per gli auguri mogliettinaXD) gliel'ho fatta leggere ieri sera e mi ha aiutato con il titolo, siccome però veniva sempre con i doppi sensi abbiamo finito per scegliere un titolo assurdissimo ma tanto divertente XD.
Ok bando alle ciance e buona lettura XD
Titolo: Stavo pensando ad un titolo non equivoco per questa fanfiction, ma me ne venivano solo a doppio senso quindi ho lasciato perdere
Genere: dolcioso
Raiting: PG-13
Pairing: Sakumoto
Desclaimers: purtroppo non sono miei, Jun e di Sho e non mi intrometterei tra di loro XD
Note: nata dalla visione di Jun a cavallo in himitsu no arashi-chan
-Jun perchè di tanti posti proprio qui?- chiese Sho.
-Quando avevamo deciso di passare una giornata facendo qualche sport avevo pensato al deltaplano, ma non credo saresti stato d’accordo- disse ridacchiando divertito.
Sho alla sola parola deltalano sentì dei brividi per corrrergli la schiena.
-Preferisco l’equitazione, anche se io… avevo pensato a qualcosa come… andare in piscina, una partita a tennis o a golf; non farsi 1 ora di macchina e venire sulla cima di un monte per andare a cavallo- gli fece presente.
-Vedrai ti piacerà e poi non è difficile- disse.
Jun lo precedette dirigendosi verso un uomo vicino alle stalle, si scambiarono qualche parola, poi l’uomo si allontanò.
-Tanaka-san mi ha detto che ti aiuterà a far pratica- disse Jun raggiungendolo.
Poco dopo l’uomo con cui aveva parlato Jun tornò portando con se 2 cavalli; Jun prese subito dalle mani dell’uomo la briglia di uno splendido esemplare.
-Tanaka-san lui è Sakurai Sho, la prego si occupi di lui- disse con un leggero inchino; poi si allontanò con il suo cavallo salutando Sho.
-Gambatte ne!- disse.
Le difficoltà iniziarono già quando dovette salire in groppa al cavallo, cadde parecchie volte non riuscendo ad issarsi da solo, per fortuna Jun non era nei paraggi quindi non lo aveva visto fare quelle figuracce.
Passarono con gradualità i vari livelli di apprendimento; a quanto pareva, Jun aveva chiesto a Tanaka-san di insegnargli quel poco che bastava per essere in grado di guidare da solo il cavallo.
Mentre ormai riusciva, anche se con un pò di difficoltà a mandare al passo il cavallo, improvvisamente lo vide...
Jun andava al galoppo non molto lontano sul suo cavallo baio; era uno spettacolo da mozzare il fiato, i capelli spettinati dal vento, l’eleganza del portamento e l’armonia con cui si muoveva insieme all’animale; non avrebbe mai pensato che vederlo cavalcare sarebbe stato così... sensuale.
-Tutto bene Sakurai?- chiese Tanaka-san.
-Si, si tutto apposto- rispose, poi dando un leggero colpo di tallone sul fianco del cavallo questo si mosse riprendendo il passo abbandonato poco prima.
Quando si fece l’ora di pranzo Tanaka-san li invitò a pranzare con lui; loro accettarono volentieri e Sho notò che tra Jun e Tanaka-san c’era una certa confidenza, o almeno Tanaka-san chiamava Jun per nome.
Notò che era un uomo molto simpatico, alla mano e faceva piacere stare in sua compagnia.
Finito il pranzo lo ringraziarono; poi Jun gli chiese:
-Tanaka-san pensa che Sho sia in grado di fare una è passeggiata nel bosco a cavallo?-
-Se pensi di riuscirlo a tenere d’occhio... si credo possa, basta mantenere un passo tranquillo e rimanere sul sentiero- spiegò.
-Ok allora ci starò attento io- disse Jun, poi lo salutarono e si diressero verso le scuderie.
Jun preparò entrambi i cavalli, il baio per se e il pezzato per Sho; il quale non sapendo cosa fare era rimasto in disparte a guardarlo; sembrava che gli piacesse veramente tanto cavalcare perchè i suoi occhi brillavano più del solito.
Quando i cavalli furono pronti Jun fece salire Sho in groppa all’animale, poi afferrò le redini del suo cavallo e di quello di Sho cominciando a camminare con passo tranquillo verso il limitare del boschetto.
Sho si sentiva un cretino a far guidare il proprio cavallo da Jun, anche se per il momento la cosa lo rassicurava; infatti in realtà non era poi così entusiasta di guidare il cavallo da solo in mezzo a un bosco.
Quando furono al limitare del bosco e all’inizio di un piccolo sentiero, Jun fece fermare i cavalli e consegno le briglie del pezzato a Sho dicendo:
-Basta che stai tranquillo, non ti agitare io starò sempre vicino a te-
Perché quelle parole lo avevano reso ancora più nervoso? Non che non si fidasse, ma gli era presa una strana agitazione che non sapeva spiegare.
Jun salì in groppa al suo cavallo, poi si affiancò a Sho e sorridendogli disse:
-Andiamo!-
Sho diede un piccolo colpo al fianco del cavallo e questo cominciò a muoversi; Jun gli rimase accanto e cominciarono a seguire il sentiero.
Più si inoltravano più tutto era immerso in suoni tranquilli e rilassanti, si sentiva solo il canto degli uccelli, il suono del vento e il rumore dei passi dei loro cavalli sul terreno.
Nessuno dei due parlava e Sho vedeva che Jun era così rilassato e sereno che aveva paura di turbare quello stato, quindi si limitava a guardarlo di sfuggita ogni tanto.
-Ti piace?- chiese improvvisamente Jun interrompendo quel silenzio.
-Eh… si, non è male, pensavo fosse più difficile. A te piace parecchio, vero?-
-Davvero molto! Anche io pensavo fosse difficile; invece anche se ho dovuto prendere lezioni per lavoro, mi è piaciuto da subito, mi rilassa, riesco ad eliminare tutte le tensioni della giornata e poi quando vado al galoppo, non so… sarà il vento, la velocità, è come se mi scordassi di tutto il resto e mi sento bene- spiegò.
-Mi spiace non esserne capace- si scusò Sho.
-Non devi, io sono contento di passare con te questo momento e poi se vuoi imparare possiamo tornare- disse Jun sorridendogli.
Improvvisamente un lampo illuminò il cielo che era stato limpido fino a poco prima; fu poi seguito da un tuono molto vicino e i cavalli scalpitarono un po’ irrequieti; Sho cominciò a spaventarsi, ma Jun afferrò subito la briglia del cavallo di Sho.
-Cerca di tranquillizzarlo, accarezzargli il collo e tira le briglie- gli spiegò.
Sho ubbidì, poi Jun osservò il cielo che si era fatto scuro.
-E’ meglio tornare- disse preoccupato.
In quell’istante un tuono rimbombò sopra di loro; i cavalli scalpitarono, poi quello di Sho si impennò e cominciò a correre all’impazzata; Jun gli fu subito dietro, ma il cavallo era terrorizzato e aveva lasciato il sentiero correndo nel bosco.
Jun incitò il suo cavallo ad andare sempre più veloce pur di raggiungere Sho.
Quando finalmente riuscì ad affiancarlo, sporgendosi afferrò le briglie e le tirò più forte che poté insieme a quella del suo cavallo e solo quando si fermarono si resero conto che aveva cominciato a piovere forte.
-Stai bene?- chiese immediatamente Jun a Sho.
-Si, forse mi sono slogato un polso cercando di tenere le briglie, ma va tutto bene-
Jun scese da cavallo e senza lasciare le briglie di entrambi cominciò a guardarsi intorno alla ricerca di un riparo; si erano allontanati parecchio dal sentiero e con quella pioggia e i cavalli irrequieti non era il caso di provare a tornare indietro.
Legò i cavalli a un albero, poi rivolto a Sho disse:
-Torno subito non scendere, cerca solo di mantenerli tranquilli- detto questo si allontanò.
Sho rimase solo con la pioggia che cadeva sempre più forte; i cavalli nervosi per i tuoni, poi dopo qualche minuto si sentì un forte tonfo e il suo primo pensiero andò a Jun, voleva andarlo a cercare ma se si fosse allontanato avrebbe rischiato di perdersi.
Passarono i minuti, ma non c’era nessun rumore apparte la pioggia che continuava a cadere e la sua ansia aumentava, finché non ce la fece più e cominciò a chiamarlo con tutto il fiato che aveva in gola.
Dopo un po’ lo vide tornare.
-Cosa c’è?- chiese Jun spaventato e con il fiatone per la corsa.
-Niente, scusa è solo che… mi stavo preoccupando, non tornavi più- disse.
Jun lo guardò per qualche secondo, poi disse:
-Ho trovato un piccolo rifugio, meglio ripararci lì finché non smette-
Sho annuì e Jun sciolse le briglie e senza far scendere Sho lì guidò verso il rifugio.
Il terreno era scivoloso a causa della pioggia e i cavalli spaventati; in quel momento Sho si sentiva un incapace, sapeva di non essere un tipo agile, ma si sentiva un idiota a dover far fare tutto a Jun.
Arrivati al rifugio Jun fece scendere Sho e lo fece entrare nel rifugio mentre lui tornò subito fuori:
-Jun ti aiuto- aveva detto Sho per cercare di sentirsi meno inutile.
-Non ti preoccupare faccio in un minuto- gli aveva risposto uscendo.
Jun sistemò i cavalli in un piccolo capanno un po’ diroccato ma abbastanza grande per farli stare comodi; poi tornò di corsa nel rifugio e chiuse la porta alle sue spalle come meglio poté.
-Come va il polso?- chiese subito Jun.
-Bene- rispose.
-Fammi vedere- ordinò prendendo il polso della mano destra di Sho ed esaminandolo; fece ruotare leggermente la mano…
-Itai!- urlò Sho.
-Non sembra rotto, però è una bella slogatura, probabilmente si gonfierà un po’-
Subito dopo Jun si mise a girovagare per la stanza, frugando nei cassetti e in una specie di armadio.
-Cosa stai facendo?- chiese Sho.
-Sto cercando delle coperte e qualcosa per accendere il fuoco; se rimaniamo con questi vestiti bagnati ci prenderemo un malanno- spiegò.
Trovati dei cerini e 1 coperta, raccolse la legna accatastata in un angolo della stanza; la mise nel camino e con un po’ di carta cercò di ingegnarsi per accendere il fuoco; più insisteva meno si accendeva, poi Sho si avvicinò ad aiutarlo e infine a forza di provarci riuscirono a farlo attecchire.
Jun imbastì con un pezzo di spago un posto dove appendere i vestiti ad asciugare, poi stese la coperta a terra, era piccola per tutti e 2 ma stringendosi ci si poteva pure stare.
Si passò le mani tra i capelli scuotendoli dalle gocce d’acqua, si tolse la maglietta e l’appese davanti al fuoco, quando si girò vide che Sho lo guardava.
-Qualcosa non va?- chiese.
-Si!- rispose secco.
Jun lo guardò confuso, poi Sho aggiunse:
-Mi sento un incapace, un buono a nulla!-
-Cosa stai dicendo?-
-Per tutto questo tempo mi sono sentito un idiota; quando ti ho visto cavalcare eri così bello che pensavo fossi un sogno; volevo essere in grado di stare al tuo fianco, invece sono solo stato capace di farmi male e per colpa mia ci siamo anche ritrovati in questo posto- disse arrabbiato con se stesso.
-Non è colpa tua e poi non sei incapace, basta solo imparare, io sono caduto un sacco di volte da cavallo mente imparavo e ancora adesso a volte ho bisogno di aiuto per salire. Per quanto riguarda l’essere bello… grazie- disse arrossendo.
-A volte vorrei esserti più utile, saperti proteggere, vorrei…-
-Sho basta!- disse triste; -Perché dici questo? Tu sei tutto per me; io senza di te non vivrei; sei il mio sostegno, senza di te non ce la farei ad andare avanti. Io… io ti amo- disse avvicinandosi e dandogli un leggero bacio.
-Anch’io ti amo- rispose Sho.
-Allora non dire mai più queste cose, mi hai spaventato- lo strillò.
-Mi dispiace- disse Sho accarezzandogli una guancia.
Jun gli diede un bacio a fior di labbra e Sho gli cinse i fianchi avvicinandolo a se e stringendolo.
-Sei bagnato- gli disse Jun facendo riferimento alla maglietta che portava addosso.
Sho si scostò e Jun gliela sfilò posandola poi sul filo accanto alla sua; quando Sho lo baciò sul collo cingendolo da dietro; Jun si voltò tra le sue braccia , poi disse:
-Imparerai e potrai cavalcare insieme a me-
-Lo farò solo per te e perché sei troppo bello e voglio esserlo anch’io- scherzò.
Jun lo guardò storto, poi Sho lo prese per le spalle e lo fece sdraiare a terra mettendosi sopra di lui; ormai non pensavano più al fatto di essersi persi e che fuori pioveva a dirotto, ma solo a loro due, a quegl’attimi, a quei baci e alla voglia che avevano l’uno dell’altro.
Si risvegliarono abbracciati, fuori la pioggia aveva smesso e il fuoco si era quasi spento.
-Ben svegliato- disse Sho quando Jun aprì gl’occhi.
-E’ tanto che sei sveglio?- gli chiese.
-Da un po’- rispose.
-Potevi svegliarmi-
-Eri così carino mentre dormivi e poi stava ancora piovendo, perché disturbarti-
Jun si stiracchiò e poi si tolse la coperta che Sho gli messo addosso e si alzò cominciando a rivestirsi.
Quando furono pronti Jun preparò i cavalli e salì in groppa la suo porgendo poi la mano a Sho per aiutarlo a salire.
-Cosa?- chiese di stucco Sho.
-Sali dietro- disse tranquillo Jun.
-Ma lo vedi? Mi fai sentire cretino- brontolò.
-Non la vuoi fare la principessa?- chiese prendendolo in giro.
Sho lo guardò male senza rispondere.
-Sho smettila se ti fa male il polso non puoi andare da solo- lo rimproverò; poi Sho afferrò la mano e salì dietro; Jun legò la briglia dell’altro cavallo e cominciarono a cercare il sentiero, quando lo trovarono si accorsero che in fin dei conti non si erano allontanati così tanto.
Dopo un po’ furono raggiunti da Tanaka-san che li stava cercando.
-Ero preoccupato!- disse
-Il cavallo di Sho era spaventato dai tuoni, ha cominciato a correre all’impazzata e ci siamo persi- spiegò Jun.
-Meno male che non vi è successo niente, con questo spavento Sakurai-kun non vorrà più saperne di cavalli- disse Tanaka-san.
-No, al contrario, veniamo la prossima settimana appena siamo liberi, mi ha promesso che imparerà- disse Jun con un sorriso.
FINE
Regalatemi tanti commenti e mi farete felice ^__^
r: pg-13,
g: arashi,
p: sakumoto,
gnr: oneshot