TITOLO: Remember
AUTORE: Jinny
GENERE: Au, Angst (e chi l'avrebbe mai detti!)
FANDOM: Arashi (e chi l'avrebbe mai detto!!)
PAIRING: Sakumoto ^^
RATING: pg-17
DISCLAIMERS: Questi due non mi appartegono, ma, non smetterò mai di citarvi (varie lettrici/scrittrici) si appartengono!!
NOTE: non ho idea di come mi sia venuta in mente questa XD
GIA' "PUBBLICATE":
1 2 Sho si rigirò per l’ennesima volta. Ormai era in quella casa da un mese, più o meno. Aveva imparato un sacco di cose su Jun. Sapeva che aveva il terrore della stanza con la porta scorrevole, ma ci entrava comunque mattina e sera per portare offerte ed accendere incenso. Sapeva che non aveva la minima idea di come si aprisse un barattolo o una lattina senza farsi male. Sapeva che odiava salire sulle scale, perchè aveva paura di cadere. Aveva visto un mezzo attacco isterico causato da un ragno. Sapeva che faceva sempre una maschera ai capelli, dopo lo shampoo, cosa per cui l’aveva preso in giro una giornata. Sapeva che era ricco da far schifo, che per qualche strano motivo se se ne fosse andato dalla casa avrebbe perso tutto. Sapeva che nessuno aveva mai accettato di dargli un lavoro (aveva visto il conbini all’angolo togliere il cartello di ricerca personale al suo passaggio). Vedeva che soffriva molto, ma si nascondeva dietro sorrisi enormi. E sapeva di essersi innamorato di lui. Non l’avrebbe mai ammesso ad alta voce, ma tutto il suo essere voleva Jun. Voleva proteggerlo, voleva farlo sorridere quando lo vedeva triste. Se avesse potuto, avrebbe voluto essere triste al posto suo, così da non doverlo consolare, perchè vederlo così triste era qualcosa che andava al di la della sua sopportazione. Avrebbe voluto fare gli incubi al posto suo, perchè sentirlo urlare ogni notte lo distruggeva. E Jun dormiva con la porta della camera chiusa a chiave. Allungò un braccio per prendere l’orologio, ed urtò qualcosa. Jun dormiva, rannicchiato accanto a lui.
<< Hey…>> lo chiamò. Jun aprì gli occhi, poi si guardò intorno, per, finalmente, posare il suo sguardo su di lui.
<< Avevo troppa paura…>> disse. Sho riconobbe l’espressione. Lo strinse in un abbraccio, prima di perdersi completamente in quei profondissimi occhi, prima di fare qualcosa di cui si sarebbe pentito.
<< Ancora incubi?>> gli chiese dolcemente.
<< Si. Ma stavolta me li sono ricordati.>> disse Jun, con un filo di voce. Tremava forte. Dopo un lungo momento di silenzio, Jun si mosse leggermente tra le braccia di Sho
<< Non sono propriamente incubi…>> mormorò. Sho si scostò leggermente, in maniera da guardarlo.
<< Sono ricordi… Tu li vuoi così tanto, i tuoi, io invece ho lottato due anni per cancellarli, ma sono tornati… trovo tutto questo abbastanza ironico…>>
Sho iniziò ad accarezzargli i capelli. La prima volta che l’aveva fatto, Jun si era staccato di scatto. Poi aveva cercato quel contatto per primo, abituandovisi pian piano.
<< Sono sempre meno sicuro di volerli, i miei ricordi.>> disse Sho. Jun lo guardò, interrogativo.
<< Pensaci un attimo… ero fuori senza documenti, non ho pensato due volte al rischio di finire sotto un camion, nessuno mi ha cercato… non dovevo avere questa gran vita… E’ chiaro che non avevo posti dove stavo abitualmente, sennò qualcuno si sarebbe ricordato la mi faccia, magari qualche negoziante… se lavoravo, dovevo star antipatico a tutti i colleghi, o comunque avevo dei colleghi stronzi… adesso vivo in una casa enorme, con te, che sei probabilmente il migliore amico che io abbia mai avuto… e sinceramente l’idea di dovermi magari separare da te mi fa schifo… >>
<< Almeno non sei un ricercato.>> rise Jun <>
Sho rise. Jun sospirò
<< Ti piacerebbe tenermi abbracciato finchè mi addormento? Perché… ho paura…>> bisbigliò. Sho gli baciò i capelli e lo tenne stretto. Jun spalancò gli occhi e si svincolò leggermente
<< Che era quello?>> chiese, divertito e spaventato allo stesso tempo. Sho arrossì violentemente
<< Una specie di istinto da fratello maggiore…>> disse, sulla difensiva. Jun sorrise, ma Sho notò qualcosa di strano nella sua espressione
<< Hey, che c’è?>> gli chiese.
<< Nulla…>> disse, ma era leggermente imbronciato.
<< Jun…>>
<< Fratello maggiore?!>> la voce di Jun era uscita decisamente tagliente. Sho spalancò gli occhi.
<< Accidenti, Sho, possibile che proprio non ci arrivi? Ogni occasione è buona per strusciarmi contro di te, vengo a dormire nel tuo letto… e adesso mi sono proprio sputtanato…>> Jun si nascose il viso tra le mani. Sho gli prese le mani e lo guardò.
<< Anche tu sei abbastanza ottusello… la prima volta che ti ho accarezzato i capelli ti sei staccato come se ti avessi dato la scossa… adesso ti ho dato un bacio sui capelli, ho cercato di dare una spiegazione tale da non farti fuggire urlando!>> disse. Poi lo baciò. Jun gli si aggrappò, ricambiando quel bacio, famelico. Quando si staccarono, avevano il viso arrossato. Jun aveva le lacrime agli occhi
<< Ma tu ti commuovi sempre così facilmente?>> chiese Sho. Jun scosse la testa
<< Sei tu che mi fai questo effetto… quando sono con te mi sento così rilassato, che mi viene fuori tutto… perchè so che non permetterai agli altri di farmi vedere così debole… che mi proteggerai… o forse è solo una mia sensazione… perchè ho bisogno di sentirmi protetto… le cose succedono lo stesso, ma così sono meno brutte da affrontare…>>
Sho lo strinse forte, sentendo che avrebbe voluto tenerlo stretto per il resto della sua vita.
Jun aprì gli occhi. Era mattina. Si sentiva stranamente bene, nonostante la sera prima fosse così confuso, nonostante gli incubi, tutti i ricordi che erano tornati improvvisamente. Poi sentì il respiro di Sho, in coro al suo, ed i loro cuori che battevano vicini e ricordò. Arrossì di piacere, ripensando al bacio, e trovandosi tra quelle braccia che lo facevano sentire al sicuro. Inspirò, sentendo il profumo dei capelli di Sho.
<< Hey, buongiorno.>> disse Sho, dolcemente, sorridendogli. Jun gli sorrise di rimando e si stiracchiò, felice.
<< Ma come fai?>> chiese Sho.
<< Come faccio cosa?…>> chiese Jun, un po’ spaventato
<< Ad essere così bello anche appena sveglio…>> disse Sho, baciandolo su una guancia. Poi fece una smorfia. Jun, allarmato, lo guardò portarsi una mano alla testa
<< Temo di essermi sforzato, ultimamente… devo essermi stancato…>> disse. Jun annuì, seppur poco convinto. Sho prese tra le mani quel viso magro e baciò quelle labbra come se ne andasse della sua vita. Jun sorrise
<< Ok, vado a prepararti la colazione e ti do qualcosa per il mal di testa. Intanto puoi farti la doccia…>> disse, sorridendo. Sho annuì. Mentre Jun usciva dalla stanza, si infilò in doccia. Il mal di testa si affievolì, mentre si risvegliava del tutto. Si vestì e scese al piano inferiore. Jun lo accolse con una colazione immensa ed un sorriso dolcissimo. Si scambiarono un rapido bacio e fecero colazione insieme. Mentre Jun finiva il succo d’arancia, suonarono alla porta. Sho non aveva mai sentito il campanello di quella casa, ma Jun non sembrava essere molto più pratico. Si misero a ridere, mentre, insieme, si avviavano verso la porta principale. Jun aprì la porta e si bloccò...