Eccomi qua ^O^ prima di tutto mi scuso con chi ancora non ho letto, nei prossimi giorni lo faccio prometto m(_ _)m
Ora però è arrivato il momento di ricominciare a postare seriamente, questa fict è finita da qualche mese e ce ne sono voluti 4 per scriverla, sono davvero soddisfatta di come è venuta e spero piaccia anche a voi ^/////^
Titolo: Ai wa Moumoku no
Fandom: Arashi
Genere: AU, Storica
Capitoli: Intro di 20
Raiting: Dal PG-15 all' NC-17
Pair: Sakumoto
Desclaimers: non sono miei perchè loro si ammmano<3<3
Ringraziamenti: A harin e Jinny che hanno aspettato che mi passasse la crisi durata quasi 1 mese per poterla finire di leggere.
Intro
-Sembra che non sia rimasto vivo nessuno- disse uno degli uomini al capo che sul suo cavallo aspettava.
-Ho trovato un bambino!- urlò uno degli uomini, che venne verso il capo spingendo un bambino di circa 8 anni tenendolo per la tunica.
-Stava tra le macerie di una casa, cercava di tirar fuori due cadaveri- disse l'uomo lasciando andare il ragazzo che cadde a terra e cominciò a tastare il terreno come cercando di capire dove fosse.
-Ma è cieco!- disse il capo vedendo che il ragazzino con sguardo vuoto tentava di rimettersi in piedi.
-Si mio signore- disse il soldato; -Vuole che lo lasciamo qui?- chiese poi l'uomo.
-No, lo porteremo a palazzo, sarà un regalo per il figlio dello Shogun- disse.
Legarono le mani al bambino e fu affidato al soldato che lo aveva trovato, arrivarono a palazzo verso sera, quando si fermarono il bambino cadde a terra esausto, ma gli fu subito gridato di alzarsi e venne portato davanti allo Shogun.
-Questo è l'unico superstite all'attacco del villaggio, mio signore- disse il capo del piccolo contingente che era stato mandato.
-E' ferito?- chiese lo Shogun.
-Sembra di no, però è cieco- rispose.
-I suoi genitori?-
-Sono morti-
A quelle parole il bambino si aggitò e il soldato che lo teneva lo spinse facendolo cadere a terra.
Lo Shogun guardò il ragazzino che tentava di rimettersi in piedi, poi ordinò:
-Fategli un bagno e dategli da mangiare! Poi portatelo nelle stanze di mio figlio, farà parte della sua servitù-
Alcuni domestici fecero il loro ingresso nella sala, il soldato sciolse le corde che ancora tenevano legate le mani del bambino e una donna lo prese per mano.
-Vieni- gli disse dolce accarezzandogli la testa, il bambino la seguì facendosi guidare e la donna lasciò la sala.
Fu lavato, vestito e nutrito, poi dopo che si fu riposato fu condotto dal figlio dello Shogun.
La donna che lo aveva accopagnato entrò per prima nella stanza e lui la seguì tenendosi alla veste della donna.
-Signorino, questo ragazzo lo manda vostro padre, farà parte della vostra servitù- disse la donna, poi prese la mano del bambino e lo fece andare davanti a lei mostrandolo al ragazzo.
Il ragazzo fece segno alla donna di andare e si allontanò dalla stanza lasciando il bambino da solo.
-Come ti chiami?- chiese il ragazzo.
-J...Jun- rispose il bambino rimanendo immobile dove si trovava.
-Io sono Sho- rispose.
-Come mai sei qui? Da dove vieni?- gli chiese curioso.
-Da un villaggio a nord, siamo stati attaccati la scorsa notte e... i miei genitori sono morti- rispose.
-Mi dispiace- rispose Sho avvicinandosi, in quel momento notò che Jun teneva gli occhi fissi su un solo punto e non aveva visto il suo movimento.
-Perchè non muovi gli occhi?- gli chiese.
-Non ci vedo- rispose Jun.
-E come fai a camminare se non sai dove vai?- chiese Sho.
-Uso un bastone, solo che l'ho perso- rispose Jun.
Sho gli si avvicinò e gli porse la mano -Vieni- disse, Jun cercò la mano dell'altro bambino e quando la trovò Sho la strinse e lo guidò nella stanza.
-Aspetta qui- disse lasciandogli la mano.
Sho uscì nel giardino davanti alla sua stanza e si mise a cercare, Jun sentiva il rumore delle foglie e dell'erba che veniva calpestata, ma non capiva cosa stesse facendo l'altro ragazzo.
-Ecco, questo va bene!- lo sentì esclamare e tornare di corsa, poi gli prese una mano e gli mise in mano un bastone.
Jun lo tasto per tutta la lunghezza cercando di capire come era fatto.
-E' un pò storto- disse.
-Era il migliore che ho trovato, non va bene?- chiese Sho.
-No, va bene- rispose Jun sorridendogli.