143 (I love you)

Sep 13, 2009 22:27


Siamo arrivati al 4 cap!
ebbè che dire...la stesura della storia è quasi conclusa perciò aspettate fiduciose e il finale arriverà!

TITOLO:143 ( che in americano sembra significhi Ilove you)
AUTRICE: ioooooo ( ho uno schifo di nik lo ammetto, ma ormai il danno è fatto)
GENERE: hem, romantico a tratti demenziale...credo.
FANDOM:Nino (Arashi)
RAITING: pg-13( ma poi nel corso della storia può cambiare?)
PAIRING: hem...non credo ce ne siano ...boh!
DISCLAIMERS:non ouno Nino...ma è solo questione di tempo


Cara Giulia

Non c'era bisogno di essere così crudele!

Ricordarmi che Nino è un idol molto famoso, che non sta certo aspettando una "disgraziata come me" e che noi due "NON CI METTEREMO MAI INSIEME" non era affatto necessario!

Posso benissimo deprimermi da sola !

La tua è pura cattiveria!Non ti meriti che io ti scriva per farti le mie confidenze!!!PRRRRR!!

A parte ciò...ti devo raccontare una cosaaaa!!!!(Anche se non te lo meriti^^)

Ti ricordi di Mayu, ?La bambina che stava per rubarmi la rivista di Nino?

Beh, sembra che io e lei siamo diventate grandi amiche !

Proprio ieri sono andata a trovarla, le ho portato dei dolci di riso (che a detta della madre sono la sua passione) e lei m i ha concesso di sbirciare una delle sue riviste... ma guarda che mi tocca fare per campare!!!Mi ha anche promesso che se voglio giovedì sera, dato che non ho la tv (sigh) posso andare a vedere Himitzu no Arashi-chan a casa sua. Non mi chiedere che cosa sia perchè tanto non lo so neppure io! Posso solo dirti che ci sono gli Arashi e che quindi non posso assolutamente perdermelo!

Mancava circa un mese alla prima tappa del tour estivo degli Arashi ed i costumi per lo show, in gran parte ultimati , penzolavano in bella mostra dagli appendi abiti.

Sara si era ormai affezionata a quelli strane creazioni "nipponiche":giacche ricoperte di paliettes, nastri e piume colorate, pantaloni sgargianti e dagli accostamenti di colore più improbabili...

Nonostante riconoscesse che non fossero il massimo della "sobrietà" le trasmettevano allegria ed anzi era curiosa di vedere che effetto avrebbero fatto sul palco!

Mercoledì 20 Giugno, alle 7.30, il sig. Kunashi radunò tutto lo staff attorno al grande tavolo che usava come sua scrivania e comunicò che per quel giorno non ci sarebbe stata alcuna pausa pranzo.

-Quella di oggi è una giornata fondamentale per la buona riuscita del nostro lavoro: avremo la possibilità di far provare i nostri abiti a chi dovrà indossarli così per quest'ultimo mese potremo dedicarci alle eventuali modifiche, prima del concerto del 22 .-

Detto ciò, divise i suoi collaboratori in gruppi affidando a ciascuno una lista contenente dei nomi.

Anche il gruppetto di Sara ricevette la sua.

-E chi sarebbero questi?-

Chiese la ragazza alla sua sempai, Ayumi.

-Sono tutti componenti del corpo di ballo, ogni gruppo si occupa soltanto dei "suoi" ballerini così siamo più rapidi ...!Ci conviene, anzi, andare a prendere quell'appendi abiti la giù e...procuratevi degli spilli, del nastro adesivo,un metro, non scordate le forbici.!...-

Ayumi aveva già iniziato ad organizzarsi. Era la più esperta, dato che lavorava con il sig, Kunashi da cinque anni, perciò nessuno si era opposto quando, con molta naturalezza, aveva preso il comando.

Sara , nonostante cercasse in tutti i modi di concentrarsi e di essere professionale, era più sbadata che mai. Era già la terza volta che si pungeva e aveva rischiato di tagliare una giacca a metà con le forbici.

Questo a causa di un semplice ragionamento che continuava a frullarle in testa come un ritornello:

-Il concerto è degli Arashi..

-Loro dovranno necessariamente provare i costumi.

Ergo...

-NINO PRESTO SARÀ QUI!!!!

La conseguenza era stata il panico più totale!

Alle nove, la grande sala che era stata preparata proprio a quello scopo, cominciò a riempirsi di gente: i ballerini arrivavano, si sedevano ( su di una sedia o il più delle volte, per terra ) e aspettavano pazientemente di essere chiamati. Nel frattempo i costumisti lavoravano a ritmo frenetico perchè il lavoro da fare era davvero tanto ed il tempo poco.

Anche Sara faceva del suo meglio, nel limite di quanto l'agitazione e la paura le permettevano.

Ogni volta che sentiva un "Buon giorno!!!" Non poteva fare a meno di alzare la testa e guardare verso la porta, speranzosa, per poi ogni volta ritornare al suo lavoro sempre più delusa e affranta.

-Ma come è possibile??!! La prova costumi si fa qui!!E loro quindi DEVONO venire qui!-

Questo era l'appiglio a cui si aggrappava la sempre più flebile speranza della ragazza.

Ad un tratto Ayumi, chiamata direttamente dal sig. Kunashi, si allontanò con lui nel corridoio.

Qualche secondo dopo, una voce alla destra di Sara sbotto:

-Che invidia!!!La sempai Ayumi è davvero fortunata!-

-Già è proprio vero!...-

-Ma chi altro poteva se non lei, che è così brava!-

- D'altra parte perchè stupirsi, non è la prima volta!-

Le ragazze intonarono un profondo sospiro all'unisono.

Sara, incuriosita dalle quelle parole intervenne:

-Scusate se mi intrometto ma ...cosa deve fare la sempai Ayumi di così speciale?-

-COME!!NON LO SAI???!!-

Le ragazze si scambiarono uno sguardo di stupore.

-Davvero non sai dove è andata la sempai Ayumi, proprio adesso??-

-No, perchè?...Dovrei?...-

-Beh, se vuoi fare strada in questo mestiere...-

- Ma davvero non lo sai??-

-Ragazze per favore , mi state facendo agitare! Cosa??Cosa?? Ditemelo!!!-

-Beh...-

Si preparò una gustandosi l'attimo di pathos che precede la rivelazione.

-E' nell'altra stanza che controlla la lunghezza dei pantaloni di JUN MATSUMOTO!-

Sara aggrottò la fronte e poi ...fece la faccia di chi non ci ha capito un tubo.

-Eeeeee...-

Le ragazze la guardarono come se avesse appena svaligiato una banca.

-Non mi dirai che non sai NEPPURE chi è Jun Matsumoto???!!!-

-Eeeeee...-

Una di loro si portò la mano alla bocca a trattenere un urlo di terrore.

-Matsujun !...Degli Arashi!!!!-

La lampadina nella testa di Sara finalmente si illuminò.

-ARASHI????!!!Vo- volete d-dire che gli Arashi sono q-qui ,nella stanza di fronte??!!!-

-Siiiiiiii!!!Ci sei arrivata!!!???-

-Siccome è la più esperta...-Spiegò una.

-E secondo me anche per via di quella storia...-Si intromise un'altra.

-Si vabbè però di brava è brava, eh!...Comunque sia, Kunashi-san l'ha scelta per assisterlo nella revisione dei costumi che dovranno indossare gli Arashi in persona, ecco.-

-E potrei anche aggiungere, CHE CULO!- Intervenne un'altra ancora e tutte scoppiarono a ridere.

Tutte tranne Sara che già stava elaborando un piano di fuga, il modo migliore per uscire da quella stanza il più presto possibile senza dare nell'occhio, cioè:

-Devo andare in bagno!Devo proooooprio andarci , si!-

Le ragazze, ancora intente a chiacchierare tra loro, non la degnarono di uno sguardo...tanto meglio!

Sara afferrò qualche camicia che era stata scartata (così nessuno si sarebbe accorto che mancava) e sgattaiolò fuori la stanza.

La porta di fronte a lei era socchiusa.-Che fortunaaaa!- Bisbigliò mentre le si avvicinava pian pianino.

Si piegò a sbirciare dalla serratura e... la stanza era completamente vuota.

-Dicevo io, era trooooppo facileeee!!-

Una volta ripresa dalla cocente delusione, Sara cominciò a percorrere il corridoio guardando il soffitto e chiedendosi in quale altro posto potevano essere, se non lì!

-Al primo piano no, ci sono solo i magazzini...se continuo dritto per di qua ci sono i bagni e ...a meno che........-

SBAM!!

-AHIAAAAA!!!-

Sara si ritrovò per terra a massaggiarsi una spalla.

-Ma chi cavolo...!!!-

Sollevando il capo vide la sagoma di un ragazzo magro e slanciato che la superava a grandi passi.

-Hei tu, fermati!!Razza di maleducatooo!!!.

Ma quello parve non sentirla e continuò come se niente fosse a parlare al telefono.

-...Oioioiiii, che botta!MA TU GUARDA SE QUESTO È MODO!!!-

-Vi siete fatta male??-

Voltandosi, Sara vide un ragazzo dallo sguardo gentile chinato al suo fianco che raccoglieva le camice sparse sulle mattonelle.

・felice di aver trovato un uditorio , Sara si sfogò

・E
Beh si! Mi ha fatto male, si!A dire la verità...ci sono persone che avrebbero bisogno di prendere qualche lezione di buone maniere!.
Il ragazzo annuì porgendo le camice a Sara che si era rimessa in piedi.

-In somma quello lì, chi si crede di essere?!Una specie di rock star!!??-

-Cerchi di scusarlo...Jun sta lavorando molto in questo periodo ed è un po' stressato...-

・Beh, anche io sto lavorando!Ma non vado per i corridoi a urtare le persone!E

・Il ragazzo guardò SAra con una buffa espressione di incredulità sul viso poi, con grande enfasi, recitò

・E
-Per la goffaggine del mio amico, hontoni sumimasen!-
Sara fissò la schiena del ragazzo ricurva in un profondo inchino. Di colpo divenne paonazza, vergognandosi da matti per essere stata così rozza.

-Ecco...eccooooo...va bene, ok...-

-Adesso devo proprio andare,-continuò sollevando il capo- shitsureshimasu!-

-Oh, si certo...salve...-

Ma il ragazzo non si mosse e fissò Sara pensieroso.

-Che-che c'è??....-

-Sei una costumista, vero?-

-Io?Beh si...-

-Allora... oshkaresama!.(=grazie per il tuo duro lavoro)-

-Ah, oshkaresama!-Rispose Sara in automatico.

Il ragazzo si inchinò ancora leggermente e si incamminò lungo il corridoio.

"Stupidaaaaaaa" pensò la ragazza portandosi le mani alle guance arrossate.

"Come ho potuto parlare così ad uno sconosciuto !!!Come si vede che sono italiana, sigh sigh!

...Però il suo amico, come si chiamava?Jun, mi pare... è stato davvero scortese!...

Già...quel ragazzo Jun, ma chi si crede di essere...

Jun...

Jun...

JUN!!!????Non mi dire che...???!!!!"

Sara si voltò, alla ricerca del ragazzo di poco prima.

Ora che ci ripensava , aveva già visto quel viso da qualche parte!A casa di Mayu!

-Eccolo lì!!!-

Lo intravide mentre si infilava nell'ascensore e vi si precipitò.

Fissò con occhi sgranati i numeri luminosi che scorrevano sopra la sua testa fino a quando non comparve un 4.

Al Quarto piano!!!Devo andare al quarto piano!

Senza pensarci neppure per un attimo corse in direzione delle scale, le percorse alla velocità della luce e in men che non si dica fu a meta.

"Hanf... hanf.... sono troppo vecchia per queste cose!!"

Adesso doveva solo trovare la stanza giusta, come fare?Era già da un bel po' che era "in bagno", non poteva permettersi di perdere troppo tempo nelle ricerche!

Proprio in quel momento Kunashi-san le passò di fronte assieme alla sempai Ayumi.

-Luckyyyyy!!!Mi basterà seguirli!!-

Dopo qualche passo i due entrarono in una stanza richiudendosi la porta alle spalle e ancora una volta Sara si ritrovò a spiare dalla serratura.

"Mi sento tanto Tom Cruise in Mission Impossible!... "

Stranamente, per quanto si sforzasse, dal buco della serratura riusciva a vedere solo una grande macchia scura.

"Spostati maledetto, altrimenti non ci vedo un tubo!!!"

A quella gentile preghiera, l'ombra parve capire e si dileguò.

"Bravo, così mi piaci!!"

Sara spalancò gli occhi più che pote e finalmente...

seduto ad una sedia, con le gambe accavallate e lo sguardo basso a fissare un piccolo schermo, c'era Nino.

"Yattaaaa!!!Nino pucci- chan , alla fine ti ho trovatoooo!!!"

La ragazza fissò estasiata l'espressione concentrata di Kazunari-kun che a labbra strette continuava a battere i pollici frenetici sulla tastiera che teneva tra le mani.

" Sbaglio... o quello è un Nintendo DS?..."

In quel momento Nino digrignò i denti portando la console a pochi centimetri dal naso e cominciò a battere i pollici ancora più in fretta.

"Pfffff ! Che comico!Deve essere arrivato al boss finale! Nino gambatte!!!"

Passarono attimi terribili in cui Nino si dimenava sulla sedia come se fosse posseduto da qualche demone misterioso.

Poi, nel giro di pochi secondi, sul viso del ragazzo comparvero in sequenza STUPORE , TERRORE , DISPERAZIONE e Sara lo senti sospirare:

-Oh no! Sono morto!!!-

La ragazza aveva le lacrime agli occhi ma si tappò la bocca con i palmi per evitare che le sfuggisse qualche risata.

Mentre Nino, lo sguardo fisso sullo schermo, si interrogava su come perfezionare la sua strategia di attacco, Kunashi-san lo chiamò.

Quello scattò come una molla, abbandonando il Nintendo ancora aperto sulla sedia.

Seguì un breve scambio di battute con Kunashi- san che, come al solito, straparlava e Nino che accondiscendente annuiva.

Una volta finita la "ramanzina" fu libero di guardarsi attorno . Le mani in tasca, fece qualche passo trascinandosi dietro svogliatamente i piedi, e raggiunse un altro ragazzo che se ne stava diritto in piedi come un manichino mentre Ayumi-chan ai suoi piedi, si occupava del risvolto dei pantaloni.

Sara fu subito certa che anche quello doveva essere un altro membro degli Arashi, il quarto contando Nino e gli altri due che aveva incontrato poco prima.

Kazunari-kun cinse col braccio la spalla dell'amico e , allentata la tensione sulle gambe, lasciò che fosse questo a reggere tutto il suo peso.

Ci furono flebili proteste a cui Nino rispondeva ridacchiando e lasciandosi andare sempre di più fino quando il ragazzo non si arrese e smise di lamentarsi.

Allora Nino avvicinò il suo viso all'orecchio dell'altro e incominciò a bisbigliargli divertito qualcosa all'orecchio, entrambi risero di gusto e chiacchierarono per qualche minuto.

Poi, quando il ragazzo tornò a guardare Ayumi (che gli aveva rivolto una domanda ) Nino fece una cosa che Sara non avrebbe mai voluto vedere:

Approfittando del fatto che l'altro fosse distratto, liberò il braccio dalla spalla dell'amico e con la mano bene aperta... "pat pat pat"... gli schiaffeggiò leggermente il sedere.

Da dietro la porta Sara raggelò.

"Cos'era quella???!!!Una PALPATINAAAAA!!!????"

La reazione dell'altro fu per Sara ancora più devastante: nessun urlo, nessun segno di rabbia, il ragazzo si limitò ad allontanare la mano come a dire "non è questo il momento".

-Ma-ma-ma ...MA CHE FAIIIIIII !!!!!-

Per lo shock Sara aveva lanciato un urlo gigantesco che ora risuonava in ogni angolo del corridoio.

Resasi conto della grande cavolata che aveva appena combinato la ragazza fece per darsela a gambe ma scivolò e cadde sbattendo il muso per terra.

Combattendo contro il dolore al naso e gli occhi che le sia appannavano di lacrime, tentò di rimettersi in piedi ma ormai era troppo tardi.

La porta si spalancò e sette paia di occhi la fissarono sbigottiti.

-Sara-chan, che diavolo ci fai qui!!!-

"Il sempai Kunashi!". La ragazza si guardò attorno balbettando qualcosa di incomprensibile per qualsiasi giapponese.

-Che... figura.... di.... merda....-

Ad un tratto i suoi occhi si incrociarono con quelli di Ninomiya-kun.

Fu un attimo, con la forza della disperazione si sollevò sulle gambe tremanti e scappò via lasciandosi dietro una scia di camice bianche.

Mentre scendeva le scale a capocollo la scena incredibile a cui aveva appena assistito le ritornava alla mente a ripetizione.

Pat pat pat...pat pat pat...PAT PAT PAT!!!!!

-E' terribile!E' una tragedia!NO ti prego, non può essere veroooo!!!!!-

E' facile immaginare come Sara trascorse il resto di quella orrenda giornata. Non vedeva l'ora di tornarsene a casa per piangere in santa pace e bere ettolitri di birra fino ad addormentarsi.

Durante il tragitto in metropolitana ( che ormai aveva eletto a suo pensatoio ufficiale) però , le venne in mente che forse esisteva qualcuno che , sebbene sembrasse a lei impossibile , poteva dare una spiegazione ACCETTABILE di quello che aveva visto accadere sotto i suoi occhi.

DLIN DLON!

-Sara chan!!!Che piacere!Accomodati pure!!!-

-san che l'aveva accolta con un bel sorriso, nel vedere l'espressione distrutta sul volto della ragazza si fece seria seria e continuò.

-Ma che ti è successo? Sembra che tu sia stata investita da un treno!!!!-

-Heeeeee - Sospirò -Ci sei andata vicina...c'è Mayu? Avrei proprio bisogno di parlare con lei.-

-Si certo! Accomodati! Vado a chiamarla!-

Toltasi le scarpe, Sara si trascinò in salotto e si lasciò andare sul divano.

Poco dopo, i ciuffetti neri di una bimba dallo sguardo sveglio le ondeggiarono davanti.

-Ciao-

-Ciao-

-Mamma mi ha detto che hai bisogno di parlarmi...riguarda Nino?-

-C-come hai fatto a capirlo???!!-

-Figurati.- Fece Mayu sorridendo e sedendosi anche lei.

Le due si fissarono negli occhi intensamente, poi Sara trovò il coraggio ed esordì.

-Secondo te ...-

-hum...-

-Nino...-

-Hum, hum...-

-Cioè.....Ho sentito dire che lui palpa il sedere ad una altro membro degli Arashi... è possibile???-

Mayu agrottò impercettibilmente la fronte e poi continuò .

-Ma chi? Ohno?-

-Eeehhhhh?????!!!Ma come??? !!Allora è una cosa risaputa???!!-

Sara non poteva credere a tutta quella indifferenza.

Mayu si portò il ditino al mento e continuò con fare professionale.

-Beh si ,per quel che ne so... è da qualche anno che questa storia va avanti.-

-E tu come!...come ...COME FAI A RESTARE COSÌ CALMA!!!????Sara aveva il fiatone.

La bambina sbattè le lunghe ciglia nere e concluse.

-Perchè loro scherzano..non lo sai?-

Sara rimase boccheggiante in attesa che la bimba si spiegasse meglio.

-Se avessi visto qualche intervista in tv non saresti così sorpresa!-

-Si ma io non ho la tv...-

Mayu sembrò stizzita da quella precisazione fuori luogo e si interruppe, per poi riprendere una volta che Sara le ebbe assicurato a gesti che d'ora innanzi sarebbe rimasta zitta.

-Dicevo, capita spesso nelle interviste che loro scherzino sull'argomento! Pensa che quando gli hanno chiesto cosa aveva ispirato il suo ultimo singolo, Gimmick game, Nino ha dichiarato che lo ha scritto pensando al periodo in cui usciva con Ohno.!-

Detto quello Mayu ridacchiò divertita.

-Quindi è chiaro che scherza, no?-

Sara immaginò Nino che ripeteva davanti ad un microfono.

"L'ho scritta pensando al periodo in cui uscivo con Ohno"

e rise anche lei.Era vero!Quello era proprio il suo stile!
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