143 (I love you)

Sep 03, 2009 20:59

Secondo capitolo!
Sperando che il lj-cut non mi dia bidoni><
è più che altro un momento di passaggio direi....
spero comunque non troppo noioso
beh, buona lettura^^

TITOLO:143 ( che in americano sembra significhi I love you)
AUTRICE: ioooooo ( ho uno schifo di nik lo ammetto, ma ormai il danno è fatto)
GENERE: hem, romantico a tratti demenziale...credo.
FANDOM:Nino (Arashi)
RAITING: pg-13
PAIRING: hem...non credo ce ne siano ...boh!
DISCLAIMERS:non ouno Nino...ma è solo questione di tempo
RINGRAZIAMENTI:ad ary che mi ha assistito paziente durante il mio sclero dell'altro giorno, quando nn riuscivo a postare^^

Come prevedibile, quella notte Sara non riuscì a prendere sonno: oltre a tutte le emozioni del particolarissimo incontro di quella mattina, le era tornato in mente un piccolo particolare che aveva fino a quel momento rimosso :
Quanti cavoli di anni ha Nino???!!!
Anche solo pensare che potesse essere un "bimbo" le metteva su un'agitazione incontrollabile e continuava a ripetersi:
-No!Non può essere!Non lo accetto!!!NO NO NO NO NO NOOOOOOO!!!!!NON POSSO ESSERE COSÌ SFIGATA!!!-
Dato che di dormire non se ne parlava proprio, Sara alle cinque era già in piedi e pronta per uscire. Quello che le serviva erano informazioni e di certo non poteva trovarle tra le pieghe della sua coperta, così girava per le strade come una specie di zombie alla ricerca di:
-INPUUUUUUT!!!!!-
Quando vide la lucina arancione di un giornalaio riflettersi sull'asfalto gli occhi le brillarono di speranza.
Corse a perdifiato per qualche metro e si appostò di fronte alla saracinesca del negozio che lentamente si stava alzando.
Il giornalaio, ancora mezzo addormentato, accortosi dell'essere fissato da due occhi iniettati di sangue, fece un salto per lo spavento.
-Buon..hanf... giorno- Ansimò Sara..
-Buon giorno signorina...si sente bene ?- Disse l'uomo ancora visibilmente scosso.
-Si si -
-...In che cosa posso servirla?-
-Si eccoooo, mi chiedevo se lei avesse qualche rivista su un gruppo che ...insomma...gli Arashi!-
A quella richiesta, il commerciante  parve tranquillizzarsi e abbozzò una risata. -
-Ma certo signorina! Quante ne vuole! Sono tutte qui! Prenda pure tutto quello le serve!Accidenti mi ha fatto prendere un bello spavento prima, lo sa?!!He he...-
-Davvero? Mi scusi...non volevo!.-
-Di niente, di niente, ormai è passato...-
Lo scaffale di fronte a Sara era pieno di riviste sgargianti, con scritte iridescenti e tante foto di idol famosi sulle copertine.
-Sì ma quali sono gli Arashi? Io ne ho visto solo uno!-
Si chinò per svolgere un esame più accurato...
-mmmmm.... Kat tun?.... no.... Yackt?... NO! Assolutamente no!... hei hei Jump!?... Oddio ma quanti sono!!!??? Comunque no.
All'improvviso scorse "un neo" familiare.
-Nino!!!!! Eccoti qua!!!!-
Afferrò la rivista con un faccione sorridente in copertina.
-La mia cravatta!! Ma allora è il servizio di ieri!!!-
Pagato il giornale e scusatasi ancora una volta col giornalaio, Sara si allontanò alla ricerca di un posticino dove leggere in pace.
Nel piccolo parco lì vicino , sotto un  grande ciliegio profumato, la ragazza trovò una panchina che sembrava fatta apposta per accogliere un cuore innamorato come il suo. Vi  si sedette  fermandosi  ad ammirare la pioggia di petali rosa che planava dolcemente ai suoi piedi , poi si fece coraggio: sistemò i capelli dietro le orecchie di modo che non la infastidissero e con il cuore in gola, cominciò a sfogliare.
-Oh, eccolo!-
L'articolo su Nino era sotto i suoi occhi.
A destra della pagina, in alto Sara lesse
                                     Photo:Kunihiro Fukumoto
                                     Haer & Make up: Yukio Hattori, Chiemi Oshima

Styling: Sara Porpora

La ragazza non credeva ai suoi occhi! Per la prima volta da quando abitava in Giappone , si sentii una vera costumista.!
-Hei ma sono io! Sono proprio io!Kunashi sempai non mi aveva detto niente!!!-
Era così orgogliosa di se stessa che per un attimo Sara dimenticò tutto il resto e sorrise fissando il suo nome stampato sulla carta.

Stava ancora fantasticando circa il suo glorioso futuro nel mondo della moda quando in un trafiletto in basso intravide, tra una marea di segni incomprensibili, un numero.

26

Fu allora che Sara  si ricordò del motivo per cui se ne stava in mezzo alla strada a quell'ora così sinsolita.
-26?! 26 che cosa!!!!!????? Che diavolo significa questo simboletto???!!-
Con mani isteriche afferrò il suo vocabolarietto e cercò speranzosa "età".
Controllò poi se il kanji corrispondesse... ricontrollò ancora incredula, ancora una volta per sicurezza e poi...
-SIIIIIIIII!!!!!-
Balzò in piedi, la rivista stretta nel pugno.
-Nino ha 26 anni!!!!26!!! Yes!Yes! Ven-ti-se-i! Ven-ti-se-i!- ripetè, battendo le mani a tempo, -Ventisei anniiiiiii!Ventisei anniiiiii!!-
Continuò esibendosi in  un ballo caraibico con tanto di movimento del bacino.
Seguirono saltelli, zompetti, giravolte, aereoplanini alla Baggio, infine esausta  Sara si risedette sulla panchina ridendo.
-Quanto sono stupida...SONO IN RITARDOOOOO!!!-

Sara quella sera dedicò tutto il viaggio di ritorno verso casa (ben 45 minuti di metro) all'esame dell'articolo ma, nonostante la sua buona volontà, l'unica informazione che alla fine i suoi studi le avevano fruttato era che... Nino aveva 26 anni..
Aveva un urgente bisogno di frequentare un corso per imparare a leggere quella maledetta lingua!
Con ancora la rivista in mano, si trascinò su per le scale e si avviò a fatica verso la porta del suo appartamento.
Ci siamo... ci siamo quasi, ancora un piccolo sforzo e potrò farmi una bella dormitaaaa-
Aveva appena imboccato il corridoio del quinto piano quando Sara sentì un rumore di passi veloci alle sue spalle, poi uno strattone e qualcosa che le scivolava via dalle dita.
-Hei, LA MIA RIVISTA!!!!!-
La ragazza si guardò attorno alla ricerca del ladro e con sua grande sorpresa intravide un paio di ciuffetti nerissimi che sgattaiolavano giù per le scale.
-Fermatiiiii!!!!- gridò Sara, mentre si fiondava verso i gradini. Sporgendo la testa dalla tromba delle scale poté vedere chi l'aveva derubata: una bimba paffutella teneva stretta al petto la rivista e si affannava a scendere più in fretta che poteva cercando di non cadere.
-Guarda che ti ho vista! Fermati o lo dico alla mamma!-
-NOOOOOOOOO!!!!- fece quella, per tutta risposta, -Nino è solo mio!!!-  
Così dicendo, scomparve dietro l'angolo del corridoio del quarto piano. Sara non aveva alcuna intenzione di arrendersi: superò gli ultimi gradini con un solo balzo e prese la stessa direzione della piccola fuggitiva.
La bambina allargò le braccia mentre correva verso una signora che portava in grembo una busta di carta piena fino all'orlo.
-Mamma! Mammaaaaaa!-
-Che c'è Mayu-chan? Non correre! Puoi cadere!-
-AAAAAAAAhhhhh!!!!!!!-
Sara era appena scivolata...
-Signorina?^^ Si è fatta male?-
-Doloooooore!!!-
La ragazza si rialzò massaggiandosi il sedere.
-No no... più o meno... senta signora, questa bambina è sua figlia?-
-Sì, la mia Mayu, perché?...-
-Ecco, vede...- Sara cercò le parole giuste per non sembrare scortese.
-E' successo che, per errore, la sua bambina ha preso... per sbaglio eh, la mia rivista...-
-Mayu! Ancora? Quante volte devo ripetertelo? !!Dammi la rivista, dammela!-
-NO! Nino è solo mio!- Disse Mayu, nascondendo il giornale tra le braccia.
-Piccola bambina viziata!-
La donna afferrò la rivista e la strattonò via dalle mani paffutelle della bambina che scoppiò in un pianto a dirotto.
Incurante della disperazione della piccola, la madre si rivolse a Sara.
-Ecco tenga: perdoni la mia bambina, quando si tratta del suo idol preferito dimentica del tutto le buone maniere!-
-Oh, vabbè fa niente l'importante...-
-Ma perché non entra!!! Le offro una tazza di the!-
-No, no, grazie! Non vorrei distur...-
-La prego! Lo consideri un gesto di scuse da parte di Mayu.
La bambina, che continuava a rotolarsi per terra disperata, non sembrava essere del tutto d'accordo, ma di fronte all'insistenza della donna Sara cedette.
-Prego, si accomodi......-
-Mayu!- disse poi, rivolata alla figlia -Sbrigati ed entra in casa! Non mi incanti con la solita commedia! Guarda che ti lascio lì!-
Detto questo, la donna varcò la soglia  e senza voltarsi si diresse verso la cucina.
Sara, invece, continuava a fissare incredula la bambina diventata ormai tutt'uno con il pianerottolo. Si sentiva anche un po' in colpa per averla fatta sgridare, così...
-Pssss... Hei Mayu... se entri ti faccio guardare la mia rivista finché non vado via...-
A quelle parole la bimba aprì gli occhi e guardò Sara che le sorrise rassicurante. Si mise in piedi e si avvicinò timidamente alla ragazza. Il suo sguardo si posò sul giornale.
-Ecco, prendi. -
La bambina lo afferrò e corse via come un lampo.
Nel frattempo, la madre della piccola era tornata sulla porta.
-Grazie... è stata molto gentile... a volte non so proprio come fare per farmi ascoltare! Comunque io sono Yumiko Takeba, piacere di conoscerla.-
-Ah, piacere mio! Sara Porpora.-
-È straniera, vero? Spagnola?-
-No, italiana.-
-Ah, io adoro l'Italia! Ma prego, venga in salotto! Così potremo chiacchierare meglio!-
Sara si tolse le scarpe e seguì Yumiko.
-Sei molto giovane! Da quando vivi qui?-
-Da qualche mese, ormai...-
-E come ti trovi nel palazzo?-
-Beh, bene... non mi posso lamentare...-
Una volta superata una grande porta a vetri, Sara si ritrovò in un salotto sfarzosissimo, quella doveva essere una famiglia davvero ricca!
-Oooohhhh! La sua casa è meravigliosa, Takeba-san!-
-Grazie! Ma... che ne dici se ci diamo del tu? Chiamami Yumiko-chan! Takeba-san mi fa sentire una vecchia signora!-
Effettivamente, Yumiko aveva un aspetto molto giovanile.
-Ok. Yumiko-chan!-

Mentre si accomodava su un lussuoso divano di pelle bianca, Sara vide la piccola Mayu accoccolata in un angolo del tappeto concentrata nella lettura della rivista ma forse era ancora troppo picola per riuscirci!
-Com'è carina Mayu...” tutta concentrata”! Sembra quasi che stia leggendo!-
-Ma lei sa leggere! Non è mica tanto piccolina, ha già sette anni!-
-Davvero!!?? Oh, scusami! Non volevo essere scortese! È che, Yumiko-chan, sei così giovane!-
-Beh sì, in effetti mi sono sposata quando avevo solo 16 anni...-
-SEDICI!!!!???Ma ma ma ma ma.... ma come??!!-
Yumiko-chan sorrise, lo sguardo dolce e malinconico.
-L'ho fatto per seguire mio marito...-
-Oooohhhh!!!!È MOLTO ROMANTICO!-
-Dici? Anche le mia amiche la pensano così...- ridacchiò Yumiko, avviandosi verso la porta della cucina.
-Aspettami qui! Vado a preparare il the, torno tra un attimo.-

Rimasta sola, Sara si rimise a fissare Mayu.
-Ma tu guarda! Lei può leggere ed io no! Che rabbia!-
Ad un tratto, Mayu chiuse la rivista, si alzò e si diresse spedita verso Sara. Una volta che fu di fronte a lei stese il braccino, tenendo la mano destra bene aperta.
-Vuoi che venga con te?- le chiese la ragazza, prendendole le dita.
La bambina si mise a camminare costringendo Sara ad alzarsi e a seguirla.
-Dove mi stai portando?-
-Nella mia cameretta...-
Percorsero un lungo corridoio fino a quando non furono di fronte ad una porta rosa decorata a fiori.
-Che carinaaa!!!-
-Vieni, entra!- disse Mayu, trascinandola all'interno.
Quello che Sara vide la lasciò letteralmente senza parole.
Di fronte a lei, sopra un piccolo letto in ferro, la parete era quasi totalmente occupata da un poster gigantesco che ritraeva Nino assieme ad altri quattro ragazzi che sorridevano allegri; a sinistra, accanto alla scrivania, una serie di scaffali traboccanti di cd e dvd sotto i quali stavano un televisore ed uno stereo, sulla destra, invece, appoggiata all'armadio, una pila di giornali alta fin quasi al soffitto.
Mayu si guardò attorno soddisfatta per poi esclamare:
-Ti piace? Questa è la mia mega collezione di tesori!-
Sara si avvicinò meglio alla pila di giornali, erano tutti sugli Arashi! Come anche i cd e i dvd! La scrivania poi era piena di oggettini (penne, porta penne, quaderni, ciondoli) tutti immancabilmente in Arashi-style!
-Ohhhhh!!! Ma cos'è questo? Il paese dei balocchi?-
Sara pensò che avrebbe voluto sfogliare ogni rivista, sentire ogni cd e guardare ogni dvd in quella stanza ma aveva paura che se avesse tentato di toccare qualcosa non sarebbe uscita viva dall'esperienza!
Mayu si sedette a cavalcioni sul letto e fece segno a Sara si avvicinarsi. Infilò la mano sotto il materasso e tirò fuori un piccolo cofanetto, lo aprì e porse a Sara un grazioso foglio contornato di stelline. Poi, con aria seria, le disse:
-Ho scritto una lettera per Ninomiya-kun...vuoi leggerla?-
Sara era quasi commossa per quella confidenza che le si stava concedendo.
-Davvero posso?-
La bimba fece sì con la testa.
-Eccooooo... però io non so leggere...-
Mayu non sembrò particolarmente sconvolta dalla confessione.
-Allora te la leggo io...-
Si schiarì la voce ed iniziò:

Ciao Nino-kun!
Come stai?Io mi chiamo Mayu, ho sette anni e vivo a Tokyo.
Ti scrivo per dirti che SEI BRAVISSIMO!
Quando balli sei molto più bravo di Ohno-kun e la tua voce sembra quella di un angelo!
Perché non ti tagli i capelli?
Con i capelli corti sei il ragazzo più bello della terra!  
VOGLIO SPOSARTI!
Ma se non ti tagli i capelli diventerò fan di Sakurai Sho!

-Allora? Che ne pensi?-
-Eeeeee.... Molto carina!!^^''ha ha! Ma ...se ti piace Nino perché dici di voler diventare fan di questo... -
・    Sho?-
・    -Sì, lui... Nino non potrebbe offendersi?-
Mayu guardò Sara con l'aria di chi sa il fatto suo.
-Beh la mia è più che altro una minaccia! Qualcuno dovrà pur dirgli che così non sta bene! Che razza di moglie sarei se lasciassi andare in giro mio marito conciato in quel modo??!!-
-Ah beh, sì, molto giusto....-

-Ecco dove eravate finite!-
Yumiko-chan comparve sulla porta con un vassoio in mano.
-Mayu voleva farmi vedere la sua stanza-
-Ah, si, le piace molto la sua stanza ! Ma andiamo in salotto o il the si raffredderà.-
Mentre camminavano per il corridoio, Yumiko sospirò.
-Mi chiedo se non sia un po' strano per Mayu questo attaccamento agli Arashi! Alla sua età io giocavo con le bambole e non pensavo minimamente agli idol, né tanto meno a sposarmi!!-
-Beh queste sono le nuove generazioni, sempre più precoci...-
-Può essere ma... penso che forse... non so,  magari Mayu cerca soltanto di imitarmi.-
-Imitarti?- chiese Sara, mentre lei e Yumiko si sedevano sul divano una accanto all'altra.
-Mio marito, Soma-kun era un idol.-
-EEhhhh? Davvero?-
Adesso Sara si spiegava lo sfarzo di quella casa.
-L'ho conosciuto quando ormai la sua carriera era agli sgoccioli, infatti aveva già 31 anni, ma in realtà io lo seguivo da molto tempo prima... a dirla tutta, ero una sua fan!-
-Ooohhhh!!! Ma è fantastico! E quindi lui... ti ha "scelto"?! Tra tutte le fan!!?-
-Beh, sì, in un certo senso.-
Yumiko-chan arrossì imbarazzata, era davvero molto carina!
-Sono stata fortunata, pensa che neppure io ci credevo all'inizio! Ero così felice quella sera che per la prima volta mi rivolse la parola!-
-Ma come facesti ad incontrarlo??-
-Ho fatto una pazzia!-
-Cioè?-
-Andai a vedere il suo concerto, quello che, come aveva annunciato, sarebbe stato l'ultimo della sua carriera. Ero disperata! Non riuscivo ad accettare il fatto che di lì a poco sarebbe scomparso dagli schermi, che l'avrei perso per sempre, senza che neppure lui sapesse quanto lo amavo! Decisi allora che avrei tentato il tutto per tutto! L'avrei cercato dietro le quinte dopo lo spettacolo, l'avrei fermato e l'avrei costretto ad ascoltarmi!
Così accadde, il destino volle che nessuna guardia si accorgesse di me così potei intrufolarmi direttamente nel suo camerino. Non puoi immaginare l'emozione che provai nel vedermelo davanti a pochi metri di distanza!
Lui mi guardò, un po' spaventato, ma poi si calmò e mi stette a sentire.
Mi ricordo che parlai ininterrottamente per dieci minuti, dicendogli quanto lo stimassi e quanto mi dispiacesse per la fine della sua carriera e poi, con le lacrime agli occhi gridai: Non voglio perderti!!!
Lui si avvicinò a me, mi guardò a lungo e mi abbracciò dicendomi: Non mi perderai.-

Sara aveva i lacrimoni agli occhi.

-E poi??-

-Beh, e poi... ci siamo scambiati i numeri di telefono e abbiamo incominciato ad uscire, come una coppia normale insomma! Anche se mia madre non ha mai accettato il fatto che ci siano 15 anni di differenza tra noi due!-
-Quindici anni!... Tu avevi solo 16 anni, giusto?-
-Sì, ci sposammo dopo qualche mese e poi... arrivò Mayu.-
-È la storia più romantica che abbia mai sentito! Pensavo che queste cose accadessero solo nei film! -
-Invece a volte si avverano...ma solo raramente! Purtroppo, da quando le ho raccontato di me e suo padre, Mayu  è così presa da questa cosa! Forse avrei dovuto non dirle nulla...-
-Ma come facevi a sapere che avrebbe reagito in questo modo!?? Vedrai che presto le passerà!-
-Lo spero tanto...-

Previous post Next post
Up