bando alle ciance!
TITOLO: Academy
AUTORE: Jinny
GENERE: AU, angst
FANDOM Obviously Arashi! Nessuno aveva dubbi (che gli altri johnnini non me ne vogliano, ma gli arabimbi mi vegono meglio... l'ossessione aiuta molto in questo...), ma qui dentro in effetti c'è un po' di tutto (evviva le AU!)
PAIRINGS: Principalmente Sakuraiba, Ohmiya, e poi... di tutto un po' ^^'
RATING: R, con parti nc-17 (si, parti, plurale... *si vergognissimerrima*)
NOTE E COMMENTI SPARSI: I 23 numeri d Hanakimi qui in italia hanno impiegato davero troppissimo tempo ad uscire e questo ha provocato nella mia mente tuttta una serie di bacazioni mentali allucinanti (che già non ne avevo eh?).
RINGRAZIAMENTI:ad Harin e Vampiretta, che si sono sorbite tuuuuuuutto il malloppo XD A Vampiretta che mi ha aiutata con il titolo (veramente è venuto a lei...) e con i rating (che mi mandano sempre nel panico)... basta, mi spengo e posto
GIA' POSTATE:
1 Sho aprì gli occhi e fulminò Masaki con lo sguardo.
<< Su! Doccia in fretta ed uniforme! Io corro a prendere colazione e posti in mensa, sennò ci fregano i tavoli migliori!>> urlò Masaki, scuotendolo
<< Non ho fame…>> borbottò Sho, girandosi dall’altra parte. Masaki si fermò un attimo. Poi riprese a scuoterlo
<< Daaaaai!!! >> lo chiamò. Sho si girò di nuovo a guardarlo, ma probabilmente non aveva calibrato bene la glacialità dello sguardo, perchè Masaki si bloccò, impallidì e, con voce rotta, gli disse
<< Ok… ci vediamo dopo… io intanto mi avvio…>>
<< Non prendertela…>> disse Sho, prendendolo per una manica della giacca. Masaki tentò di sorridere
<< Eddai, scemo! Faccio fatica a svegliarmi e sono scorbutico, alla mattina… ormai lo sai, no? Mi lavo e ti raggiungo.>> disse, sorridendo. Masaki ricambiò il sorriso, felice, e corse fuori, più rumoroso che mai. Aveva dimenticato la borsa dei libri, notò Sho. Sospirando, andò in bagno. Fece una veloce doccia e si mise la divisa scolastica. Quel grigio un po’ lo intristiva, ma da quella scuola poteva accedere alle migliori università. Avrebbe dovuto studiare sodo. E, tra due mesi, sarebbe scattata la domanda d’ammissione. Sapeva già dove voleva arrivare, e quale strada doveva percorrere… sentì bussare. Aprì la porta e si trovò faccia a faccia con Satoshi
<< Ah, Ohno…>>
<< Masa dimentica sempre la borsa dei libri… ed inciampa ovunque… mangiando tende a farsi arrivare cibo su tutta la faccia… quando esce dalla mensa rischia sempre di sbattere contro la porta… >>
<< Perché mi dici queste cose?… ti sei fatto cambiare stanza, no?>> disse Sho, alzando un sopracciglio. Satoshi abbassò il viso
<< Tu promettimi di prenderti cura di lui… perchè da solo non ce la può fare… fa tanto casino per coprire tutto il rimuginare che continua nella sua testa… non lasciarlo solo… non fare come me… ci vediamo a lezione.>> detto questo, Satoshi se ne andò. Sho rimase a guardare quella figura minuta con i capelli sparati che si allontanava. Sospirando prese le due borse dei libri, le due chiavi ed uscì. Trovò la mensa senza difficoltà, ed un urlo lo richiamò al tavolo dove Masaki sedeva con Jun ed un altro ragazzo.
<< La borsa e la chiave, baka.>> disse Sho, posando la borsa di Masaki su una sedia e picchettandogli la punta del naso con la chiave. Masaki sorrise
<< Grazie…>> canticchiò, prendendo la chiave e mettendosela in tasca.
<< Ah! Non ci siamo presentati… io sono Yamashita Tomohisa…>> disse il ragazzo sconosciuto. Sho gli strinse la mano, presentandosi a sua volta.
<< E’ il mio compagno di stanza, nonché di banco temo.>> disse Jun, in tono abbastanza infastidito
<< Jun-Jun! Ti proibisco di trattare male Pi!>> disse Masaki, pizzicando con le bacchette la mano di Jun
<< Itai! >> protestò Jun. Masaki gli fece una linguaccia
<< Certo che entrare nella vostra stanza deve dare l’impressione di essere catapultati in uno shojo manga…>> disse Sho, senza pensarci. Jun e Tomohisa arrossirono violentemente
<< Beh, sono le nostre principessine, che ci vuoi fare…>> disse Masaki, ridendo
<< Zitto, miss minigonna!>> sibilò Tomohisa, nascondendo il viso nel tovagliolo
<< Aaaah! Yamapi, sei cattivo! Io ti difendo da Jun e tu mi ripaghi così?! Ricordandomi quel momento di umiliazione assoluta?!>> urlò Masaki << Sho-kun! Difendimi!>>
<< Ma nemmeno per sogno!>> rise Sho.
<< Cattivooooo!!!>> ululò Masaki
<< Ne sono consapevole…>> disse Sho, sorridendo. Poi si fece serio
<< Ma perchè si parla di principessine e miss minigonna?>>
<< Basta, ti prego… almeno non dirlo…>> disse Masaki, in tono lamentoso
<< Abbiamo due concorsi di bellezza qui… è un collegio maschile, in qualche modo dobbiamo difenderci…>> disse Jun. Poi guardò Masaki
<< E tu concorrerai anche quest’anno.>> disse, in tono minaccioso
<< Jun, sei di una crudeltà rara… ti ammiro.>> disse Tomohisa
<< Beh, a noi toccherà di nuovo concorrere per le principesse, quindi…>> disse Jun
<< Ma voi avete i vestiti! Con le gonne lunghe o i kimono! >> protestò Masaki. Sembrava che il suo viso dovesse andare a fuoco
<< Io però vorrei vederti al concorso…>> disse Sho << Farei il tifo…>>
Masaki gli lanciò un’occhiata strana
<< E’ un onore essere nella stanza di chi vince i concorsi di bellezza…>> disse Tomohisa.
<< Allora devi farlo assolutamente…>> disse Sho. Jun scoppiò a ridere
<< Che kawaii… non sa se odiarti o no… >>
<< Matsumoto!>> minacciò Masaki, lanciandosi del riso direttamente in un occhio.
<< Baka.>> disse Tomohisa a Masaki, scompigliandogli i capelli, mentre Jun e Sho si piegavano in due ridendo. Poi si girarono tutti, seguendo lo sguardo di Masaki. Satoshi era entrato in mensa. Salutò con un cenno Tomohisa e Jun, poi, visto Masaki, cambiò direzione, abbassando la testa ed incurvando le spalle. Masaki abbassò il viso e strinse i pugni.
<< Se vuoi provo a parlarci..>> disse Jun, allungando una mano e prendendo la mano serrata di Masaki. Lui scosse la testa, senza alzare il viso.
<< Oh?! Guarda, senpai! Ci sono Takizawa e Imai!>> disse Tomohisa, sorridendo e sbracciandosi verso due ragazzi che giravano sperduti con dei vassoi stracolmi tra le braccia. I due li raggiunsero
<< Aibaaaaa!!!!>> urlò uno dei due, posando il vassoio ed abbracciando Masaki, facendo la faccia più buffa che Sho avesse mai visto.
<< Takkiiiiiiii!!!>> urlò di rimando Masaki, ricambiando l’abbraccio.
<< Piacere, nuovo arrivato. Sono Imai Tsubasa e sono al terzo anno… questo buffo essere è Takizawa Hideaki, il mio compagno di stanza dalla seconda elementare… uh! Noi due allora siamo in classe insieme!>>
<< Eh, già… ma perchè mi conoscete tutti?…>>
<< Perchè solo i borsisti arrivano a corso di studi già iniziato…>> disse Tsubasa, iniziando a mangiare
<< Ed il concorso è a livello nazionale per una sola borsa di studio, quindi quando arriva il borsista, lo conoscono già tutti.>> aggiunse Hideaki, staccandosi da Masaki.
<< Però durano sempre poco…>> disse Jun. Sho lo guardò, alzando un sopracciglio
<< Beh, ma avete visto i suoi punteggi! Nessuno ha mai fatto il massimo prima! Non avrà nessun problema!>> ribatté Tomohisa
<< Beh, ma tanto si diploma quest’anno, no?>> disse Jun. Poi si bloccò, vedendo l’espressione di Masaki incupirsi leggermente
<< Hey, l’anno inizia tra mezz’ora, quindi tranquillo.>> si affrettò ad aggiungere. Masaki sorrise, annuendo convinto.
<< Ah! Tsubi!!! Quest’anno ti diplomi anche tu… non saremo più in stanza insieme…>> disse Hideaki, all’improvviso. Si morse forte le labbra
<< Non ci avevo pensato…>> mormorò Tsubasa, mordendosi a sua volta le labbra. Si guardarono per un tempo che sembrò infinito, con gli occhi pieni di lacrime
<< Dubito che questo cambierà il vostro rapporto…>> disse Jun, guardandoli.
<< E’ vero…>> disse Tsubasa, sorridendo
<< Junji, sei piccino, ma saggio…>> disse Hideaki. Jun roteò gli occhi. Poi guardò l’orologio
<< Vado a scegliermi il banco.>> disse poi, e si alzò.
<< Ma è sempre d’umore così radioso?>> chiese Sho
<< No… devi essere tu a fargli questo effetto…>> disse Masaki, un po’ stupito
<< Poi provo a parlarci…>> disse, pensoso. << Su, andiamo a sceglierci i posti in aula!!!!>> urlò, tornando allegro. Sho si affrettò ad obbedire, memore degli strepiti mattutini. Raccattò la borsa, che Masaki stava dimenticando di nuovo, e glie la porse
<< Ah! Grazie!!>> disse Masaki, sorridendogli. Nel sorridergli si girò guardarlo, e per poco non centrò la porta
<< Attento, scemo!>> disse Sho, fermandolo appena in tempo. Masaki guardò lo stipite della porta che era dritto davanti a lui.
<< Ok… e la mia figura l’ho fatta anche oggi…>> ridacchiò. Ma Sho aveva intravisto qualcos’altro. Tsubasa lo trattenne, lasciando andare i kohai un po’ più avanti
<< Era Ohno a fare queste cose… dargli la borsa, fermarlo davanti alle porte… se lo vedi strano, non farglielo notare. Dagli solo tempo, ok? Lo conosco abbastanza per sapere che prima o poi dirà a tutti come stanno le cose realmente, cos’è successo a fine anno… ma ha bisogno di tempo… se invece sei troppo curioso e non vuoi aspettare, usa il sakè…>>
<< Sei troppo curioso e non vuoi aspettare vero?>> disse Sho. Tsubasa arrossì
<< Andiamo in aula. Cercherò di torchiare Satoshi kun.>> disse, ignorando il commento ed avviandosi. Sho ridacchiò tra sé. Che strani questi ricchi…