Sera a tutti ^O^
Posto oggi così domani dopo una lunga e intensa giornata fuori casa spero di trovare tanti commentini da leggere.
Questa one-shot è venuta così, incerta in realtà su quale doveva essere la sua fine e infatti ciò messo 2 mesi per scrivere 3 pag. XD
Cmq spero vi stuzzichi XD almeno dalle info...
Titolo: Sakkaku
Fandom: Arashi
Genere: one-shot
Raiting: nc-17?... giudicate voi...
Pairing: Sakuraibamoto
Desclaimers: Non sono di mia appartenenza sennò nel mezzo mi ci buttavo anche io e altro che scrivere....
Che serata!
Era finito a casa di Masa per una serata di baldoria, ma alla fine Nino e Ohno si erano defilati insieme dopo le prove ed erano rimasti solo loro tre; ed ora Jun e Masaki erano ubriachi e ridevano, mentre lui si era limitato a una birra e dato che i due lo ignoravano cominciò a leggere un giornale, quando improvvisamente, le risate furono alternate da bisbigli, sbirciò al di sopra del giornale e li vide confabulare qualcosa; non ci diede molto peso e tornò ad immergersi nella lettura, ma poco dopo ci fu il silenzio e seguirono alcuni rumori sospetti che potevano essere provocati solo...
Abbassò leggermente il giornale e sbirciò i ragazzi seduti sul divano davanti a lui, che si baciavano, accarezzandosi le labbra con la lingua e passandosi le mani sulla schiena e sul petto.
Sho diventò improvvisamente rosso, ritirò su il giornale e fece qualche colpo di tosse per richimare la loro attenzione e farli smettere, ma i due non sembravano sentirlo; tirò giù di poco il giornale sbirciando al di sopra di esso.
Jun aveva le mani sotto la maglia di Masaki e gli accarezzava la schiena mentre l’altro gli baciava il collo facendogli emettere piccoli gemiti sommessi, che uscivano da quelle labbra rosse e morbide.
Provò a tossire di nuovo, un pò più forte, ma i due non smisero neanche questa volta, oltretutto continuavano a baciarsi con più intensità e passione di prima, rimase ancora a guardarli, era un pò rapito, erano entrambi così belli; poi Jun sfilò la maglia a Masa e cominciò a baciargli il petto nudo.
Erano così... sensuali, Jun passava le labbra sul petto del ragazzo facendolo sussultare e ansimare ogni volta che la lingua di Jun leccava la pelle candida del suo petto, Masaki si trattenne per parecchio finché un piccolo morso di Jun sul capezzolo sinistro non gli fece sfuggire un gemito sommesso; quella voce, quel lieve sussurrò ebbe effetto anche su Sho, sentì un brivido dietro la schiena e l’eccitazione crescere in lui.
Tirò su di scatto il giornale, facendo rumore con la carta e sperando che finalemente smettessero.
Masaki forse troppo preso dalle sensazioni che stava provando, non notò nulla, mentre Jun aprì gli occhi che fino a poco prima aveva tenuto chiusi, girandosi poi leggermente a guardare il ragazzo nascosto dietro il giornale; poi risalì lentamente lungo il corpo del compagno fino ad arrivare al suo orecchio e a sussurragli qualcosa.
Improvvisamente i rumori sembravano essere finiti; si domandava cosa stava succedendo, forse erano andati in camera, però non aveva sentito nessun rumore di passi, ne la porta della stanza aprirsi; quando si decise a tirare giù il giornale, sentì una mano posarsi sul suo ginocchio, subito dopo Jun gli tolse il giornale di mano stropicciandolo, e un secondo dopo finì a terra.
Sho era come paralizzato, mentre i due salivano in ginocchio sul divano, ai suoi lati; Jun a sinistra e Masaki a destra, li guardava alternativamente senza capire cosa volessero fare, anche se in fondo doveva sembrare chiaro... poco dopo ebbe la conferma, quando sentì le labbra di Jun posarsi sulle sue, prima dolci, poi avide; si concesse al bacio, un bacio così piacevole, al quale non voleva rinunciare quando Jun si divise da lui, andando di nuovo a ricercare le sue labbra, ma Jun lo fermò, concedendo ora a Masaki di baciarlo; il bacio fu altrettanto piacevole, ma allo stesso tempo così diverso, i baci di Masa erano dolci e delicati, mentre quelli di Jun erano passionali e intensi.
Mentre Masaki continuava a baciarlo Jun scese con le labbra lungo il collo di Sho baciandolo e succhiandone la pelle, povocando ondate di piacere e brividi dietro la schiena; poi mentre si lasciava completamente andare e cominciò a corrispondere ai baci di Masaki prendendo l’iniziativa, improvvisamente sentì una mano posarsi tra le sue gambe; Masaki teneva la mano sul suo petto poteva chiaramente sentirla calda e delicata, quindi quella mano non poteva essere altro che di Jun, che continuando a baciarlo sul collo ora lo accarezzava lentamente procurandogli scariche di piacere che gli percorrevano il corpo.
Quando le loro bocche si divisero fu subito raggiunto di nuovo dalle labbra di Jun che lo baciarono avide, e che poi baciarono le labbra di Masaki, più volte, erano bellissimi; Sho si avvicinò a baciare il petto nudo di Masaki che sussultò al suo tocco e gemette tra le labbra di Jun.
Cominciavano ad essere tutti e tre abbastanza eccitati, che staccarsi l’uno dall’altro anche solo per riprendere fiato era difficile, e oltretutto quello non era di certo il posto più comodo.
Come se gli avessero letto nel pensiero, vide entrambi alzarsi dal divano e porgergli la mano; afferrò quelle due mani che gli chiedevano di alzarsi e li seguì, il tragitto fortunatamente fu breve e entrarono nella camera da letto di Masaki, la quale non brillava per il suo ordine, però in compenso aveva un grande e comodo letto matrimoniale.
Come furono ai piedi del letto, Jun gli mise immediatamente le braccia al collo ricominciando a baciarlo, mentre sentiva Masaki accarezzargli la schiena; comtinuò a baciare Jun con foga e passione, avanzando lentamente verso il letto, fin quando Jun non andò a sbattere con le gambe ad esso, lasciando la presa intorno al suo collo e cadendo sulle morbide lenzuola.
Rimase per qualche istante a contemplarlo dall’alto, i capelli neri e morbidi, facevano contrasto con le lenzuola rosse del letto, tanto da renderlo ancora più bello di quanto già era; il viso rilassato e leggermente arrossato dall’alcool; gli occhi grandi e scuri che lo fissavano languidi, le labbra socchiuse che aspettavano di essere baciate; fece per muoversi e assecondare quella richiesta muta quando le labbra di Masa non raggiunsero il suo collo per risalire fino alle sue labbra.
Distingueva benissimo le differenze nei baci, nelle carezze, Masaki era dolce incontrava la sua lingua con dolcezza, le sue mani scivolavano sulla sua schiena con delicatezza e una leggera titubanza; come le mani di Jun andarono al suo petto le riconobbe subito, erano decise e il solo contatto lo faceva eccitare, il tocco di entrambi era splendido, la delicatezza e la passione insieme.
Jun cominciò a slacciargli la camicia mentre Masaki continuava a baciarlo, lo faceva con lentezza come a torturarlo, poi mentre continuava a slacciarla prese a baciargli il petto che scopriva mano a mano, quando la camicia fu sbottonata Masaki la fece scorrere giù dalle spalle e sfilare le braccia, mentre continuava a baciargli le labbra, quando la camicia non ci fu più, subì una specie di attacco, sentì le labbra di Jun sul suo petto succhiargli il capezzolo sinistro facendogli tremare quasi le gambe, mentre muoveva la lingua su di esso, non ce la faceva più, l’eccitazione era tale che si sentiva esplodere, reagì di impulso facendo sussultare i due ragazzi, scansò di colpo Masaki che finì a sedere sul letto e spinse via da se anche Jun che si fece indietro sul letto.
Sho ad occhi chiusi fece qualche respiro profondo, poi li aprì e mise prima un ginocchio sul letto e poi l’altro, lentamente senza fretta, si avvicinò a Jun l’unico rimasto ancora vestito, con una mano lo spinse leggero sul letto, mentre si metteva gattoni sopra di lui; afferrò i bordi della maglietta che portava, Jun alzò le braccia invitandolo a togliergliela e Sho la sfilò lasciando anche lui a petto nudo. Rimase qualche istante a guardarlo, la sua maglietta ancora in mano; Masaki si fece più vicino ad entrambi e avvicinandosi a Jun cominciò a baciargli il petto, Jun chiuse gli occhi lasciandosi andare alle sensazioni e gemette in un sospiro, anche Sho si riprese e si abbasso su di Jun baciandogli le labbra socchiuse, sentì una mano di Masaki sul suo petto andargli a prendere tra le dita un capezzolo, le mani di Masaki, la lingua di Jun che accarezava la sua, ogni contatto era talmente eccitante da farlo impazzire.
Si staccò da Jun catturando le labbra di Masaki con le sue, poi spinse anche lui con la schiena sul materasso, non era giusto che fosse quello che aveva fin ora ricevuto meno attenzioni da lui, si mise sopra Masaki e cominciò a baciargli il petto scorrendo lungo il suo corpo, soffermandosi poi sull’ombellico e infilandoci la lingua facendo gemere in modo quasi incontrollato Masaki, cinse poi i fianche di Masaki cominciando a depositare piccoli baci sul tessuto dei pantaloni scendendo sempre di più fino in mezzo alle sue gambe, in quel momento gemette più forte e Jun baciò Masaki soffocando con la sua bocca quei dolci lamenti, tornò poi a baciargli il petto mentre Jun si era soffermato lungo il collo,pian piano mentre gli dedicavano tutte quelle piccole attenzioni gli unici rumori cominciarono però ad essere solo i respiri senpre più lenti di Masaki e i rumori delle loro labbra, finchè Masaki rimase immobile, entrambi si alzarono da sopra di lui e lo guardarono... stava dormendo; si era addormentato, la cosa li fece ridere, doveva aver bevuto veramente troppo per crollare così.
Si allontanarono leggermente da Masaki addormentato, ma dopotutto erano ancora in due e non servì neanche mettersi a pensare se dovevano o se potevano con Masaki lì che se la dormiva, infatti ricominciarono a baciarsi voracemente più desiderosi di prima, era tutto un accarezzarsi e baciarsi senza sosta, poi Jun sbottonò i pantaloni a Sho facendogli sfuggire un sospiro di sollievo quando si allentarono un pò, ma Jun con sua gioia non si fermò e lo aiutò a sfilarseli del tutto.
Fece poi sdraiare di nuovo Jun sul letto, il viso arrossato, gli occhi socchiusi, le labbra rosse per i lunghi baci che si erano scambiati, era una visione stupenda, lo baciò di nuovo, in modo delicato però questa volta, scese lungo il collo facendo fremere Jun che si mosse sotto di lui, percorse tutto il petto, fino a fermarsi al bordo dei pantaloni, poi slacciò la cinta e subito dopo seguirono i pantaloni, che sfilò poi lentamente facendoli scorrere lungo le gambe accarezzando ogni centimetro di pelle che scopriva, poi ricominciò a salire lungo il corpo di Jun depositando i soliti delicati baci che avevano accompagnato la discesa, fino ad arrivare al collo dove si soffermo a baciarlo per più tempo, ma quando si alzò sul suo viso Jun aveva gli occhi chiusi il viso girato da un lato.
-Jun…-
-Jun stai dormendo?-
Si stava proprio dormendo, come Masaki l’alcol che avevano bevuto era stato devastante alla fine, solo che adesso Sho aveva un grosso problema da risolvere, che doveva fare? Lo doveva svegliare? Però sembrava così tranquillo e rilassato che non aveva davvero il coraggio di svegliarlo, anche se aveva una voglia matta e anche una forte necessità di farlo, si alzò piano da sopra di lui e sospirando si andò a chiudere in bagno deciso a calmare i suoi bollenti spiriti con una doccia ghiacciata.
In qualche modo si era calmato e tutto era tornato alla normalità anche se con grande dispiacere, ma dopotutto non avrebbe mai avuto il coraggio di svegliare nessuno dei due pur di dare sfogo alle sue voglie fisiche, si asciugò i capelli con un asciugamano e usci dopo aver indossato l’accappatoio di Masaki.
Quando entrò nella camera da letto però qualcosa non gli era chiara, in quella stanza era accaduto qualcosa in sua assenza, ricordava bene che Masaki aveva ancora i pantaloni e si era addormentato ai piedi del letto mentre Jun per lo meno portava ancora i boxer quando lo aveva lasciato addormentato, ma ora perché entrambi erano completamente nudi e addormentati in quel letto?
Salì sul letto e si avvicinò gattoni ai due.
-Sei tornato Sho-chan- disse Masaki aprendo leggermente gli occhi.
-Perché te ne sei andato?-chiese Jun con voce un po’ roca e stanca.
-Vi eravate addormentati e… non volevo svegliarvi così mi sono fatto una doccia gelata per calmarmi- disse ma ovviamente il suo tono di voce era un po’ irritato dal fatto che era evidente che loro avevano poi continuato senza di lui.
-Scusaci Sho-chan… solo che adesso ho tanto sonno- disse Masaki sbadigliando.
-Dopo riprendiamo… se ti va ancora- disse Jun, rannicchiandosi su se stesso.
-Stai qui con noi?- chiese poi Masaki allungando una mano verso Sho.
Entrambi gli fecero posto al centro e Sho si sdraiò in mezzo a loro due dopo essersi tolto l’accappatoio di dosso, tanto nudi per nudi, almeno stava più comodo; prese le lenzuola che erano state arrotolate in fondo al letto e coprì tutti e tre, come Sho fu in mezzo a loro due, entrambi si avvicinarono accoccolandosi contro di lui e addormentandosi in pochi istanti.
-Ed ora c’è solo da aspettare che si sveglino di nuovo- disse tra se Sho in un sospiro chiudendo gli occhi addormentandosi anche lui.
FINE