Doppio post... questo volevo postarlo insieme a P&P, ma sono riuscita a sforare il limite di LJ! Yeah! (se non avrete il coraggio di leggervi tutta questa roba lo capirò u___u)
Titolo: Oms parte 1 etxtra: Black and light
Gruppo: Kanjani8
Paring: Ohmaru (Okura Tadayoshi & Maruyama Ryuhei)
Genere: introspettivo, vagamente(?) angst
Rating: G per il capitolo - NC 17 per la serie (yeah!)
Disclaimers: I gruppi appartengono a Johnny. Le persone dovrebbero appartenere a se stesse. Io comunque finirò all'inferno per colpa dell'RPS
Per gli avvertimenti, rimando a Prey and Prey.
In quanto extra, sarebbe da leggere dopo P&P
Black and light.
Okura stava rileggendo il testo del loro prossimo singolo, ricontrollandolo dopo le ultime modifiche. Gli avevano affidato quasi solo parti dopo quelle di Subaru, ed armonizzarsi con la sua voce alta era sempre piuttosto faticoso. Seduto accanto a lui sul divano, Yasu stava suonando degli accordi, mentre dall'altra parte della stanza Yoko si stava dedicando ai suoi videogiochi.
-Tacchon!
Ricantando mentalmente le strofe, Okura si accorse dell'arivo di Maru solo quando si sentì chiamare.
-Taaacchon?- Maru ripetè, questa volta aggiungendo una stupida cantilena nella sua voce.
-Che c'è?- Rispose Okura, esagerando nel tono una irritazione per essere stato disturbato, che in realtà non sentiva.
-Tacchon! Devo chiederti un favore!- Esclamò Maru, attirando anche l'attenzione di Yasu.
Okura si limitò a guardarlo alzando un sopracciglio.
Sorridendo esageratamente e mormorando un “Eh-eh!”, Maru afferrò una sedia e la spinse accanto al tavolino davanti il divano, e si sedette.
-Per la mia nuova rubrica farò pubblicare le mie foto dei vari Kanjani...- Spiegò Maru, fiero di se stesso.- Questa settimana hanno già pubblicato quella di Hina-chan, ed ora tocca ad una tua foto, Tacchon...
-Ah, grazie.- Sussurrò Okura, non sapendo come reagire. E soprattutto, non sapendo bene a cosa quel preambolo potesse portare. E con Maru, la cosa lo terrorizzava.
-Ho messo da parte un po' di tue foto, ma... non so quale scegliere. Mi aiuti?- Chiese alla fine, fermandosi in una assurda posa delle mani.
Okura sospirò.
-Va bene.- Acconsentì.
Urlando entusiasta, Maru iniziò a stendere sul tavolo, una accanto all'altra, una serie di fotografie. Yasu, che intanto aveva messo da parte la chitarra, si stese sul tavolo per vederle meglio. Yoko si limitò ad alzare lo sguardo dalla psp sorridendo, per poi tornare ad imprecare contro un ipotetico nemico che gli stava ammazzando tutte le truppe.
Okura si mostrò non particolarmente interessato, nonostante in realtà fosse preda dell'irrefrenabile curiosità di vedere come fosse venuto, che lo prendeva ogni volta che doveva vedere delle sue foto, e che Okura preferiva considerare deformazione professionale da idol piuttosto che chiamarla semplice vanità.
Così inziò a scorrere le foto una per una.
La prima fotografia Maru la aveva scatta al ristorante. Okura aveva la bocca così piena da gonfiargli le guance, eppure riusciva a sorridere con una gioia che gli faceva venir voglia di tornare in quel locale per ordinare dinuovo lo stesso piatto. Piegato per avvicinare il viso al piatto che troneggiava davanti a lui per far entrare anche quello nella foto, la mano sinistra era in posa “V”, mentre nella destra le sue bacchette stringevano quello che sembrava essere un gamberetto fritto.
Nella seconda Okura stava dormendo. La testa piegata in modo da appoggiare la nuca sul divano di un qualche camerino, le labbra piegate ma chiuse, il vecchio taglio di capelli. Anche se la posizione sembrava tutt'altro che comoda, stava dormendo pacificamente. Su un angolo spuntava un ciuffo di capelli più chiari, senza dubbio quelli di Yasu. Okura non si era assolutamente accorto che Maru lo avesse fotografato.
La terza foto invece la ricordava, anche se i ricordi erano un po' appannati dall'alcool. In un bar, sorrideva accanto ad un cocktail color verde che Hina, già ben ubriaco, lo aveva costretto ad ordinare. Sdraiato sulle sue ginocchia si poteva intravedere Ryo, nell'inutile tentativo di nascondersi la faccia dietro il suo boccale di birra.
In quella successiva, Okura stava suonando. Era di profilo, seduto alla sua batteria. Preso dal ritmo aveva gli occhi semichiusi, e la testa piegata all'indietro che gli allungava il collo lasciando sporgere appena l'angolo del pomo d'adamo.
La quinta fotografia Maru doveva avergliela fatta quella volta che lo aveva invitato per quel giro in moto. Con la visiera del casco ancora alzata, si stava sistemando i guanti prima di riprendere la corsa. La sua tuta scura contrastava con le rifiniture brillanti della moto, creando una macchia di colore che risaltava rispetto lo sfondo del panorama davanti il parcheggio del ristorante dove si erano fermati.
Poi un'altra di profilo. Seduto in quella che poteva essere una saletta riunioni, stava fissando qualcosa. Il taglio della foto non riprendeva i fogli che doveva avere in mano, ma centrava sulle dita che reggevano la penna appoggiata alle sue labbra appena dischiuse.
Dopo averle osservate bene tutte, Okura stava valutando i colori e le inquadrature, ma ancora di più le sue espressioni e le sue imperfezioni della pelle per decidere quale mandare in stampa. Nel guardarle tutte insieme, Okura notò qualcosa.
Mangiare, dormire, bere, suonare, andare in moto, lavorare.
Quelle erano tutte cose che amava fare. Forse le cose che più amava fare.
E Maru lo aveva ripreso in ciascuno di quei momenti. In quelle foto, Maru stava mostrando la sua vita.
La realizzazione di quanto Maru, forse inconsciamente, lo conoscesse lo lasciò spiazzato e confuso. Come se la testa gli girasse leggermente, e se si sentisse salire il sangue alla testa in un rossore ingiustificato.
Maru...
La sua testa smise di pensare, e sentiva solo il battito del suo cuore pulsargli nelle orecchie.
-Allora, Tacchon, quale ti piace di più?- Chiese Maru con impazienza.
Okura guardava le foto, ma non riusciva a vederle, perchè per vederle avrebbe dovuto focalizzarle, e focalizzare su quelle immagini avrebbe significato focalizzare su quella sensazione.
-Tacchon?- Lo richiamò la vocina di Yasu.
-Ah... questa.- Sussurrò alla fine Okura, senza nemmeno vedere su quale delle foto aveva lasciato cadere il dito.
-E' una gran foto!- Commentò Yasu, per poi tornare a sdraiarsi sul divano ed imbracciare la chitarra.
-Allora scegliamo questa! Grazie Tacchon!- Canticchiò Maru impilando le fotografie una sull'altra.
Okura lo seguì con lo sguardo mentre lasciava la stanza.
Appoggiando la schiena sullo schienale del divano non riuscì a spostare lo sguardo dal vuoto davanti a sé. A tastoni cercò la bottiglietta di tè che sapeva avere appoggiato da qualche parte alla sua destra, e si gettò una sorsata in gola.
Sospirò riprendendo i fogli del testo.
I suoi occhi provarono diverse volte a scorrere lungo le frasi, ma quelli che vedeva non gli parevano altro che segni senza significato.
Maru richiuse la porta alle sue spalle, ritrovandosi solo in un corridoio al momento deserto.
Strinse il plico delle sue fotografie al petto, prima di riguardare un'altra volta quella che Tacchon aveva scelto per lui.
Senza pensarci, si ritrovò che stava facendo scorrere il dito lungo il bordo della sua fiugura, quasi ad accarezzarne l'immagine.
Scuotendo la testa, Maru tornò in se, sgridandosi mentalmente per quel pensiero.
-Non va bene, Maru!- Mormorò a se stesso, abbassando le fotografie e sforzando le labbra in un sorriso, prima di mettersi a camminare verso l'altro camerino.