Entry 11
Titolo: Always so between us
Gruppo: Arashi
Pairing: Sakumoto
Rating: NC-17
Genere: Introspettivo
Disclaimers: L'autrice di questo scritto pubblicato in forma anonima garantisce di non possedere diritti sulle persone e le cose realmente esistenti contenute in esso.
Note: E' una Sakumoto completamente introspettiva, il tutto quindi è visto e raccontato da Jun in prima persona.
Perché succede sempre così tra noi? Sempre lo stesso inizio e la stessa fine. Andare a bere insieme agli altri, arrivare a un punto in cui le inibizioni ragionano al nostro posto, baciarci in un vicolo deserto, trascinarsi nel più piccolo e isolato love hotel che troviamo, uno di quelli con il distributore di chiavi cosi per non rischiare di essere riconosciuti. Salire fino alla camera senza dirsi una parola, semplicemente tenendoci per manoti seguo senza dire nulla. Tu apri la porta e mi tiri dentro la stanza dopo di te. Non attendiamo mai più di qualche secondo, al massimo il tempo di toglierci la giacca, poi siamo già uno addosso all’altro. Tu mi baci con desiderio ogni volta, ma non so mai che tipo di desiderio provi per me e questo mi fa male, non c’è mai una parola dolce tra di noi, i nostri sentimenti sono sempre al di fuori di questo rapporto totalmente fisico.
Nonostante per me questo desiderio va oltre, non riesco a scansarti da me, non riesco a impedirti di fare di me quello che vuoi, mi illudo per un po' che i sentimenti che io provo sono gli stessi che provi tu e ti lascio fare, ti lascio spogliarmi e baciare ogni centimetro del mio corpo mentre mi dai piacere e io faccio altrettanto cercando di farti stare bene, di farti ogni volta desiderare di nuovo di passare la notte con me, perché io ne ho bisogno, sono egoista lo so, ma in realtà mi sento semplicemente solo, solo con i miei sentimenti.
Ed eccoci di nuovo nella stessa situazione di sempre, ci baciamo mentre tentiamo di toglierci i vestiti l'uno con l'altro, sento le tue mani sulla pelle e tremo leggermente a quel contatto, ma tu sembri non accorgertene nemmeno e continui a percorrere la mia schiena con le mani sfilandomi poi la maglia. Io ti ho già tolto la camicia e d'un tratto fai un passo in avanti verso di me costringendomi a indietreggiare e cado seduto sul letto, mi faccio indietro salendoci completamente mentre tu ancora in piedi slacci e sfili via i tuoi pantaloni per poi metterti in ginocchio sul letto e cominciare ad armeggiare con la mia cintura.
Io ti guardo negl'occhi, ma tu non mi degni nemmeno di uno sguardo.
"Perché non mi guardi mai negl'occhi Sho? Perché?" me lo chiedo sempre ma non ho il coraggio di dirlo e quindi non avrò mai una risposta.
Quando mi sfili i boxer insieme ai pantaloni è il momento in cui ogni volta mi sento totalmente inerme davanti a te, torno ad essere il bambino imbarazzato che ti idolatrava e veniva preso in giro ogni volta, quel bambino che nascondo così a fondo dentro di me, ma che è ancora lì che ti ammira da lontano con la troppa paura che se si mostrasse verrebbe allontanato di nuovo come in passato.
Ed ora ti abbassi su di me cominciando a baciarmi il petto a stuzzicare un capezzolo con le dita, mentre con l'altra cominci ad accarezzarmi tra le gambe. Io gemo ad ogni contatto, non riesco a trattenere le emozioni e mi lascio andare illudendomi che non sia solo sesso, anche se so che non è così. Ti faccio però sentire la mia voce perché so che ti piace e che ti eccita ancora di più ed io voglio darti piacere, voglio rendere ogni attimo in qualche modo indimenticabile per fare in modo che tu torni da me ancora una volta, quindi ti concedo tutto di me ogni cosa. Quando le tue dita scivolano fino alla mia entrata sussulto e tu ti fermi per un attimo, quando però torno a baciarti come un secondo prima, ti fai strada lentamente dentro di me strappandomi una leggera protesta che soffoco tra le tue labbra mentre la tua lingua accarezza la mia, mi prepari con calma ed attenzione, in questo sei sempre stato delicato e dolce, attento a non farmi male. Quando mi senti completamente rilassato intorno alle tue dita, le fai uscire da me delicatamente e ti porti poi tra le mie gambe facendoti spazio e avvicinando il tuo bacino al mio. Tu non sei ancora pronto e allora mi alzo leggermente a sedere tenendo le gambe poggiate sulle tue cosce e prendo la tua erezione tra le mani accarezzandola mentre ti bacio lungo il collo, dopo poco anche tu sei pronto e io torno a sdraiarmi sul letto aspettando che tu ti unisca a me completamente, non mi fai attendere tanto e mi penetri lentamente strappandomi un grido di piacere, rimani poi fermo dentro di me per qualche secondo, dando modo a me di abituarmi e a te di compiacerti del mio calore che ti sta avvolgendo completamente. Quando però cominci a muoverti dentro di me il piacere cresce insieme al calore che sto provando, vorrei che la nostra unione non fosse soltanto fisica, ma che anche le nostre menti siano unite, legate da sentimenti più profondi, eppure non è così lo so che non è così, ogni volta non mi hai mai chiamato per nome, i nostri gemiti susseguiti durante il piacere non cercavano l'altro e così anch'io nonostante vorrei gridare il tuo nome vorrei dirti quello che provo mi trattengo perché ho paura, ho paura di quello che tu puoi pensare di me, ho paura di rovinare il nostro rapporto, ho paura di essere allontanato ancora, soprattutto ora che sono così vicino a te, e così mi lego a questo desiderio così fisico solo per starti vicino, ma il mio cuore sta male ogni volta.
Una lacrima mi sfugge per la prima volta e tu l'asciughi con le dita fermandoti, io apro gli occhi che fino a prima avevo tenuto chiusi, sorpreso da quell'inaspettata gentilezza.
-Ti ho fatto male?- mi chiedi improvvisamente preoccupato.
"Perché sei così gentile con me ora?" penso mentre scuoto la testa in un diniego, tu abbassi il viso e mi baci dolcemente prima di riprendere le spinte, ora più decise e veloci, hai bisogno di venire e anche io sto raggiungendo il culmine, mentre afferri la mia erezione per aiutarmi a raggiungerlo vengo tra le tue dita, ed anche tu vieni dentro di me poco dopo, posso sentire il liquido caldo che riversi dentro di me e il tuo respiro sul collo, caldo e confortante. Poco dopo esci da me lentamente, questo distacco so a cosa porta… ti distendi a canto a me a pancia in giù riprendendo fiato, poi scansi le coperte e ti ci infili sotto, ti imito anch'io ma solo perché devo ancora riprendermi un po' e non ce la farei ad alzarmi ora. So però cosa succederà adesso, succede sempre, tu ti addormenterai e io lascerò questa stanza per primo come sempre, ci incontreremo domani a lavoro e nessuno dei due dirà nulla, ci dimenticheremo entrambi di quello che è successo e ci comporteremo come se nulla fosse, fino alla prossima volta in cui avremo bisogno l'uno dell'altro. Mentre però rimugino su questi pensieri, grazie al calore delle coperte e alla stanchezza delle lunghe giornate passate di lavoro mi addormento anch'io senza accorgermene. Mi sveglio di soprassalto circa un ora più tardi, come ricordandomi improvvisamente dove sono, tu stai dormendo accanto a me, ti osservo per qualche istante e penso a come sarebbe bello potersi svegliare uno accanto all'altro per una volta, ma non può succedere creerebbe soltanto dell'imbarazzo. Mi muovo piano per non svegliarti e scanso leggermente le coperte, decido che è ora di andare via, di riportare tutto alla normalità . Quando però sento la tua mano afferrare il mio braccio… mi giro sorpreso pensando che forse stai solo dormendo e lo hai fatto inconsciamente, ma invece ti vedo che mi guardi, mi guardi dritto negl'occhi per la prima volta.
-Rimani. Per una volta ti prego rimani con me Jun- è un richiesta ma i tuoi occhi mi stanno supplicando, "Perché? Perché mi chiedi questo ora?"
-Rimani con me ti prego, non devi andare via- ripeti ancora e mi tiri leggermente facendomi tornare sotto le coperte, mi poggio su un fianco ed ora siamo uno di fronte all'altro, non so che dire sto temendo di stare ancora sognando, ma sento chiaramente il tuo calore vicino a me, non può essere un sogno, poi d'un tratto la tua mano cerca la mia e intrecci le tue dita con le mie.
-Non allontanarti più da me, non lasciarmi indietro- mi dici ancora ed io non trattengo più le lacrime che cominciano a scendere silenziose, tu avvicini il tuo viso al mio e mi baci dolcemente sulle labbra per poi poggiare la tua fronte contro la mia.
Non mi hai mai detto cose del genere e so che se rimarrò qui con te proprio ora le cose cambieranno, non so che tipo di cambiamento avverrà, ma mi stai tenendo vicino a te, posso sentire il tuo calore così reale avvolgermi completamente, voglio allora sperare in qualcosa di più, perché per la prima volta in vita mia, si proprio per la prima volta…
“Sono davvero felice”.