Kleenex Requested

Jun 14, 2008 01:20

TITOLO: La principessa della luna
AUTORE: Jinny
GENERE: teniamo angst, ok?
FANDOM: Ar... ma che lo dico a fare -_-'
PAIRING: Stavolta gran poco pairing... sono fiduciosa di sbloccare nella prossima parte XD
RATINGS: pg-13, perchè volano parolacce
DISCLAIMERS: Gli Arashi non sono miei, e se lo fossero, sarebbero già fuggiti. Purtroppo, però, il cervello bacato è tutto mio
NOTE: Forse ho deciso che direzione prendere... forse...

Masaki entrò in sala d’incisione per ultimo. Aveva dormito anche quella notte in ospedale, al capezzale di Shizuka, si era fatto la doccia e cambiato agli studi ed aveva l’aria stanca, ma sorrise comunque a tutti. Satoshi lo abbracciò stretto

<< Bravo, sei venuto…>> gli disse. Masaki fece la v con le dita

<< Non potevo mica mancare il primo giorno di registrazioni, no? Solo.. poi abbiamo un paio di servizi fotografici, non so come risulterò in foto…>>

<< Dai, non ti angosciare, piccolo, ok? E poi lo sai che le nostre truccatrici sanno fare i miracoli!>>

Masaki annuì. Guardò Jun e Sho che gli sorridevano e sorrise a sua volta. Poi guardò Kazunari, che abbassò il viso e si girò, ignorandolo.

<< Potresti anche evitare di ignorarmi!!>> sibilò Masaki, improvvisamente irritato. Kazunari alzò lo sguardo a scrutare Masaki.

Poi uscì dalla stanza, in cui era calato il silenzio

<< Vado a parlargli…>> disse Satoshi, preoccupato. Masaki scosse la testa

<< E’ una cosa tra me e lui. >> disse, ed uscì a sua volta.

<< Ragazzi, io… io ho paura…>> mormorò Jun. Sho gli passò un braccio attorno alle spalle, mentre Satoshi abbassava il viso, a disagio.

Kazunari guardò Masaki che si avvicinava. Cercò di ricordare se lo avesse mai visto con un’espressione simile, ma non ricordava di averlo mai visto così infuriato, confuso ed angosciato

<< Si può sapere che cazzo vuoi ancora, Aiba?!>> sibilò Kazunari

Masaki non rispose. Si avvicinò e lo bloccò, le mani appoggiate al muro, ai lati delle spalle di Kazunari, il viso a pochi millimetri dal suo

<< Adesso piantala, Ninomiya!>> urlò Masaki. Kazunari cercò di schiacciarsi più che poteva contro il muro. Masaki tremava, e, adesso, sembrava davvero furioso. Kazunari si chiese se non avesse tirato un po’ troppo la corda… però… Masaki in versione iceberg gli dava sui nervi. Non poteva consolarlo, se era così controllato, e anche quando none ra controllato, non sembrava lui. Non lo riconosceva, e questo gli dava fastidio… e gli dava fastidio che avesse sposato Ayako… ma lui non sarebbe stato in grado di starle accanto come invece aveva fatto Masaki. Lui aveva visto Ayako tentare di uccidersi durante tutto il periodo del liceo, era andato a trovarla in ospedale infinite volte, ed era arrivato a saturazione… E credeva che anche Masaki fosse arrivato a saturazione. Lo vedeva da come si era chiuso, dal modo in cui era cambiato…

<< Sei andato a letto con mia moglie, avevi intenzione di dichiararti a lei… ho lasciato correre, ma… adesso non fare passare me per quello in torto! Solo perché non ho fatto il marito geloso e non ti ho spaccato la faccia?! E’ per quello che vuoi farmela pagare? O perché ho preferito lasciare correre, considerandoti comunque un amico?!>>

<< Non hai mai pensato che Ayako potesse esserci rimasta male per la tua totale mancanza di gelosia?!>> urlò Kazunari. Non seppe mai come gli uscì la frase dopo

<< Non ti è mai venuto il dubbio he magari è uno dei motivi per cui voleva morire? Perché non si sentiva amata?!>>

Si chiese come mai avesse sparato una alla tanto grossa… Ayako era tornata da Masaki, dicendo che lo amava e che non si sentiva a proprio agio tradendo qualcuno che si accontentava di sederle accanto per avere l’aria felice… Masaki lo guardò, e Kazunari fu sicuro che fosse giunta la propria ora.

<< Vaffanculo!>> urlò Masaki, con tutto il fiato che aveva in corpo. Poi lo colpì, forte, allo stomaco. Kazunari si accasciò, premendosi le mani sul ventre, senza fiato

<< Non hai mai pensato, nemmeno per un istante, che io possa essermi sentito tradito da te più che da lei?! E che magari, invece di incazzarmi, possa essermi sentito triste?! Non riuscivo a guardarti in faccia, perché sapevo che l’amavi… che l’ami tuttora, ma… il fatto è che lei era mia moglie! Ha sposato me! E… e io ero felice di questo! Mi bastava pensare al fatto che lei avesse scelto me per sentirmi felice e superare tutto! E… che cazzo ne sai se ero geloso o no? Sono stato geloso, per molto tempo! Mi sentivo un fallito, perché non ero capace di tenermi mia moglie, mi sentivo un cretino perché ti consideravo un amico, e un giorno le ho chiesto perché con te. E lei ha preso i sonniferi. Al sesto mese! Si è provocata il parto… e adesso ho perso definitivamente lei, e rischio di nuovo di perdere ma figlia…e tu vieni ad incazzarti perché non sono incazzato con te… è ovvio che sono incazzato! Ci sono dei momenti in cui ti odio! Ma ho anche un malsano, disperato bisogno di avere tutti intorno, perché sennò non ce la faccio!>>

<< Ce la puoi fare benissimo senza di me!>> urlò Kazunari << Quindi lasciami in pace! Almeno per un po’!>>

Masaki lanciò un grido di frustrazione e si allontanò. Poi si girò di scatto e fece per slanciarsi contro Kazunari, ma due braccia forti lo fermarono. Masaki riconobbe la presa, senza bisogno di girarsi

<< Lasciami andare Sho! Devo spaccargli la faccia!>> urlò Masaki << Maledetto stronzo!>>

<< Lo vedi che puoi farcela senza di me? Sono un maledetto stronzo, no?>> disse Kazunari << E sono andato a letto con tua moglie. Per tutto il primo anno del vostro matrimonio. Ho rischiato di essere io il padre di tua figlia… ma Ayako, grazie a questa cosa, si è resa conto di amare te… sai come mi ha scaricato? “ Masa si accontenta di sedersi di fronte a me a cena per essere felice. Mi sorride e mi fa sentire la cosa più importante al mondo. Tu non avrai mai lo sguardo da bambino adorante. Ma io ho bisogno di quello sguardo, perché il tuo mi fa sentire inferiore.” Mi ha detto così…>>

<< Sho, lasciami! Voglio ammazzarlo!!>> urlò Masaki, isterico, divincolandosi

<< Vedi come ti tratto? Non hai bisogno di me, Masa!>> disse Kazunari. Masaki si liberò

<< Ma-chan!>> lo chiamò Sho, ma Masaki si era già lanciato su Kazunari, e lo stava colpendo forte

<< Ma-chan!>> lo chiamò di nuovo Sho, cercando di intervenire. Avevano sentito urlare, e si erano precipitati tutti in corridoio, ma non pensavano che Masaki sarebbe davvero stato capace di arrabbiarsi così tanto

<< Non toccarmi!>> urlò Masaki, allontanando la mano di Sho

<< Davvero, Sho-chan, lascia stare. Va bene che sia arrabbiato con em. Va bene che sia arrabbiato e basta, anche. Ne ha motivo, direi, solo… deve capire che può…>>

<< Ma..>> protestò Masaki

<< Baka! E’ giusto che tu sia arrabbiato con me! E’ giusto che tu sia triste! Se vuoi picchiarmi, puoi farlo! E’ normale! In questa situazione è normale che tu ti senta male…>>

Masaki, in ginocchio a cavalcioni di Kazunari, ascoltò cosa stava dicendo Kazunari stesso, che si trovava sdraiato a terra nel corridoio degli studi d’incisione. Poi si chinò, fino ad appoggiargli la fronte su una spalla

<< Vaffanculo…>> singhiozzò

<< Ecco, stai già andando meglio

<< Ti odio!>> singhiozzò ancora Masaki

<< E’ giusto>>

<< Sei un nano di merda!>>

<< Lo so…>> disse Kazunari, iniziando ad accarezzargli i capelli. Masaki si abbandonò ai singhiozzi, le braccia ai lati el viso di Kazunari, il viso nascosto nella sua maglia

<< Devo pensare a Shizu, non posso stare così…>> singhiozzò Masaki

<< Piantala, puoi stare così! Tua moglie è morta, che cazzo! E tua figlia ha rischiato di morire… e rischia tutt’ora! Hai tutto il diritto di essere triste, arrabbiato e di avere paura!>> disse Kazunari. Masaki lo guardò, poi riprese a piangere

<< Però… per un po’ sarò arrabbiato con te.>> disse Kazunari

<< E io con te.>> disse Masaki, alzando il viso e spostandosi da sopra Kazunari.

<< E se voglio ignorarti, ti ignorerò.>> disse Kazunari. Masai lo guardò, con gli occhi asciutti, ora

<< Ok. E io… beh, non so, lascerò che mi ignori e mi arrabbierò…>> disse, stringendosi nelle spalle.

<< Non ho capito se siete ancora a mici o no…>> disse Satoshi, rendendo nota la sua presenza

<< Per un po’ di tempo saremo… beh… colleghi.>> disse Masaki, e Kazunari annuì

<< E noi come dovremo comportarci?>> si informò Jun << Non so, mi sento un po’ come un bambino quando i genitori si separano…>>

<< Io sono il papà!>> disse subito Kazunari

<< Stronzo!>> disse Masaki, ridendo

<< Io voglio andare con mamma!>> disse subito Jun

<< Io con papà…>> disse Satoshi. Sho guardò Kazunari e Masaki che lo guardavano

<< Io vado a vivere da solo…>> disse, mentre gli altri scoppiavano a ridere.  Masaki non poté fare a meno di osservare Jun mentre guardava Sho. Era più forte di lui, era curioso… e Jun era decisamente innamorato… gli passò un braccio attorno alle spalle, e Jun si girò a guardarlo

<< Ganbatte, ne.>> gli disse, sorridendo e scompigliandogli i capelli

<< Argh! I capelli!>>

<< che è quel tono con tua madre!>> protestò Masaki << Figlio irrispettoso!>>

Jun rise e Masaki sorrise, vedendolo

<< Bene, adesso che mamma e papà se le sono date, possiamo iniziare a lavorare!>> disse Kazunari, mentre gli altri annuivano

<< Hei, papà, guarda che non ce le siamo date, tu le hai prese!>> rettificò Masaki.

<< Fai a pugni come una ragazzina, quello non era prenderle, te lo assicuro.>> disse Kazunari, con un sorriso cattivo. Masaki scattò, e Kazunari corse via

<< Se ti prendo, Nino!>> minacciò Masaki, inseguendolo

<< Ma non dovevamo iniziare a lavorare?>> chiese Jun, sull’orlo della disperazione

<< Lasciali sfogare…>> disse Sho, passandogli un braccio attorno alle spalle. Jun arrossì violentemente e si staccò

<< Io… io entro a provare un po’ di pezzi…>> disse, fuggendo. Sho guardò Satoshi

<< Ma che gli ho fatto?>> chiese. Satoshi sospirò

<< Lo capirai quando sarai grande..>> disse, allontanandosi a sua volta

<< Eh?>> chiese Sho, ma si rese conto di essere rimasto solo nel corridoio

Che fatica questo capitolo... ogni volta ce procedevo un pochino con la scena, sti due parlavano di tutt'altro... se ci fosse un making of, li si vedrebbe chiacchierare tranquilli... sti personaggi che agiscono da soli, a volte sono ingestibili...

gnr: angst, g: arashi, gnr: kleenex requested

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