SINCE YOU'VE GONE

Feb 24, 2012 21:42

Massì, dai, iniziamo a postare. Avverto che questa storia è tipo antica, si nota dal fatto che sono tutti più o meno OOC XD Chiedo perdono, erano l'alba del mio fangirlismo ....(si è fatto nuovo giorno a questo sole di york? No, sbagliato ... scusa Willy ...)
Forse l'avevo già postata sul forum, prima del Grande Disastro. Quindi ho deciso di riesumarla- Non dovrebbe essere tanto lunga, anche se devo numerare i capitoli (cosa mai fatta >__> che vergogna)
Ho finito di sclerare? Mah, forse

TITOLO: Since you've gone (ndoa? scusate il dialettismo, ma cons ti titoli a casaccio sorge spontanea la domanda)
AUTRICE: Jinny
GENERE: AU scolastica, angst (sennò non sarei io, vi pare?)
GRUPPO: Arashi pincipalmente (ma no!) più un paio di sparsi
PAIRING: Sakuraiba (onesided e tepistiche disastrate), Sakumoto, Aimoto (già parlato di tempistiche disastrate?), Ohmiya, Tackey&Aiba (non so da dove mi sia uscito; ricordi, comunque), Tackey&Tsubasa (ricordi, accennato), Tackey&Ohno (ricordi, accennato) (Così siete psicologicamente pronte e ho la coscienza a posto)
RATING: pg-13
DISCLAIMERS: Avevo quasi concluso le trattative per prendere possesso degli Arashi, ma Johnny si è impietosito ai loro sguardi angosciati e se li è tenuti.
RINGRAZIAMENTI: Harin e Vampiretta che se la sono già sorbita e che mi hanno dato l'ok a postarla XD
NOTE: non si tratta nemmeno di andare a pescare nell'archivio, quanto di uno scavo archeologico, praticamente ... babbabia ...


Masaki corse a perdifiato lungo il viale che dal cancello portava all’edificio scolastico, grigio e deprimente. Per la prima volta in vita sua arrivò a scuola in anticipo. Quel giorno sarebbe iniziato il secondo anno delle superiori. Era emozionato. Non che andare a scuola lo entusiasmasse molto, soprattutto in quel momento, ma doveva sapere una cosa importante. Arrivò in scivolata nell’atrio, andando quasi a sbattere sulle bacheche con gli elenchi delle classi. Gli agoniati elenchi delle classi. Trattenne il fiato fino a trovare il suo nome. Era in B, quell’anno. Scorse velocemente i kanji che non conosceva. Poi si soffermò su un nome. Il suo cuore si fermò. Solo per un attimo. Poi prese a battere velocissimo

<< Yatta!>> urlò. Poi si portò le mani alla bocca, cercando di soffocare una risata che gli stava per sgorgare dal più profondo. Si girò ad incontrare lo sguardo stranito di un paio di ragazze

<< Ciao.>> le salutò. Loro arrossirono, riconoscendolo. Se ne andarono, parlottando tra di loro. Si, era già cambiato tutto, pensò Masaki. Tutto quanto. E come avrebbe potuto essere diversamente? Perso nei suoi pensieri girò un angolo, per dirigersi verso l’aula magna. La maggior parte degli studenti doveva ancora arrivare, li avrebbe trovato un po’ di tranquillità. Non notò la persona che, altrettanto distrattamente, camminava verso di lui e ci sbatté contro

<< Itte!>> esclamò, massaggiandosi il petto nel punto in cui la spalla dell’altro l’aveva colpito

<< Aiba, sempre tu!>> disse una voce familiare, in tono infastidito. Masaki abbassò lo sguardo

<< Ah! Senpai Ohno! >>

Satoshi si alzò da terra, dov’era finito lungo disteso per l’impatto con Masaki, pulendosi il retro dei pantaloni. Lo guardò alzando un sopracciglio

<< Non potresti guardare dove vai? Sempre il solito impiastro.>> detto questo, Satoshi si allontanò. Masaki sbuffò.

<< Antipatico.>> poi si riavviò verso l’aula magna. Si sedette con un lungo sospiro. Un paio di gruppetti di ragazze si girarono a guardarlo con aria ammirata. Primine. Masaki sorrise loro, sapendo che le avrebbe rese inoffensive. Infatti loro arrossirono e si girarono, ridacchiando. Loro non sapevano. Erano appena arrivate.

<< Itai!>> protestò, quando gli arrivò qualcosa in testa

<< Sei già qui? E la bella vecchia abitudine di arrivare quando la prima campana è già suonata?>> chiese Sho. Masaki gli sorrise

<< C’era una cosa che volevo fare prima che iniziassero le lezioni.>> disse, spostando la cartella. Sho gli si sedette accanto. Sapeva di fumo. Masaki inspirò profondamente, sorridendo ancora.

<< Ma che hai, oggi? Ti sei drogato?>> chiese Sho.

<< No. Ho anche smesso di fumare… beh, più o meno…>>

<< Ma come fai ad essere sempre così?! Soprattutto adesso! E poi…  Di prima mattina risulti fastidioso.>> sbuffò Sho. Masaki si rabbuiò

<< Vi siete messi d’accordo, tu e il senpai Ohno? “Missione della giornata abbattere Aiba”. Che pensiero gentile.>> borbottò. Sho si girò a guardarlo

<< Scusami…>> disse << E’ che sono un po’ sottosopra in questo periodo…>>

Masaki gli strinse brevemente un braccio. A chi lo diceva... Sho si girò a sorridergli. Pian piano l’aula magna si riempì di studenti in divisa. Tutto quel blu dava fastidio agli occhi. Le ragazze del secondo e terzo anno, passando, salutavano Sho, arrossendo e ridacchiando, ma ignoravano completamente Masaki

<< Sei sempre più popolare…>> disse Masaki, regalando il sorriso assassino ad un altro gruppetto di ragazze del primo anno. Adorava le primine ignare. Lo facevano sentire ancora il re della scuola. Poi i suoi occhi incontrarono due occhi di una profondità infinita. Ci si perse. Solo per un istante, ma ci si perse. Si riscosse. Un ragazzo mai visto gli sorrise timidamente. Erano suoi quegli occhi, allora… Masaki arrossì leggermente. Ricambiò il sorriso, con un cenno della mano. Anche l’altro ragazzo arrossì, prendendo al contempo un’espressione orgogliosa

<< Un topino…>> bisbigliò Sho, guardando lo stesso ragazzo.

<< Già…>> disse Masaki, con un filo di voce. Il ragazzo si sedette tre file più avanti, accanto ad un altro

<< Che è, la rivincita della pucciosità?>> chiese Sho, guardando anche l’altro. Masaki annuì distrattamente. Non riusciva a togliere gli occhi di dosso al “Topino”. Poi si rese conto del tono dolcissimo con cui Sho aveva detto “topino” e sentì sentimenti contrastanti. L’istinto di schiacciarlo di coccole. L’istinto di uccidere il Topino, l’istinto di usare lo stesso tono parlando del Topino… Era consapevole della velocità con cui la sua faccia stava cambiando colore, ma non se ne curò

<< Posso sedermi qui?>> chiese una voce assonnata alla sua destra. Masaki alzò lo sguardo

<< Certo.>> rispose, sorridendo, mentre Satoshi prendeva posto.

<< Non ti ho detto che puoi sorridermi.>> disse Satoshi. Masaki abbassò il viso. Sho gli posò una mano sul polso, come per calmarlo. Il preside entrò in quel momento ed iniziò il suo solito noiosissimo discorso. Masaki fu sicuro di essersi addormentato, perchè aprì gli occhi sentendo la campana. Ma non c’era nessuno. L’aula magna era deserta. Si alzò, corse fuori ed iniziò a cercare qualcuno. Ma i corridoi erano deserti. I bagni e le aule pure. La scuola era deserta. Non c’era nessuno. E poi lo sentì arrivare.

Spalancò gli occhi, aspirando più aria di quanto effettivamente glie ne servisse. Sho lo guardava, leggermente interdetto.

<< Tremi…>> gli fece notare. Masaki sorrise, stringendosi nelle spalle

<< Capita.>> disse.

<< Non a te.>> borbottò Satoshi. Ma che aveva quella mattina? Perché era di umore così nero? Accidenti a lui!

<< Succede anche a me. Sono un tipo molto emotivo, sai?>>

<< Sei solo scemo.>> disse Satoshi, alzandosi. Il discorso del preside era finito, potevano andare nelle proprie aule. Masaki serrò la mandibola ed uscì a sua volta. Sho, rassegnato, raccolse la cartella e fece per seguirlo

<< Senpai Sakurai, sei tu?>> chiese una vocina alle sue spalle. Sho si girò, trovandosi faccia a faccia con l’amico di Topino. Poi lo riconobbe

<< Ninomiya! Allora ti sei iscritto qui!>> disse, sorridendo

<< Si… sei nel club di basket anche qui? Perché noi due vorremmo iscriverci…>> disse Kazunari, timidamente, arrossendo

Sho sorrise

<< Ovvio che sono nel club… è il migliore club scolastico di basket della regione, sono venuto qui apposta. E ovvio che siete i benvenuti… ma… non ti avevo proprio riconosciuto… nemmeno Aiba ti ha riconosciuto! Adesso vado a dirgli che ti iscrivi… vai a lasciare il nome allo stand in cortile!>> disse Sho, dando una pacca sulle spalle ai due ragazzi. Poi si avviò. Sapeva dove trovare Masaki. Entrò in biblioteca. Resistette con coraggio all’enorme tentazione i prendere il primo libro che gli fosse capitato e mettersi a leggere e si diresse verso il fondo. Mise la cartella sul tavolo, davanti a Masaki.

<< Sapevo che eri qui…>> disse, in tono piatto. Masaki fece un cenno con la testa e continuò imperterrito a leggere il fumetto che aveva tra le mani.

<< Che è successo tra te ed il senpai Ohno?>> chiese Sho, sedendosi

<< Sai benissimo che è successo.>> disse Masaki, sospirando. Sho gli fece alzare il viso

<< Siamo di nuovo in classe insieme… è questo che sei venuto a controllare tanto presto?>> chiese. Masaki arrossì, poi annuì.

<< Baka.>> disse Sho, in tono dolce, scompigliandogli leggermente i capelli. Masaki si staccò. Non era in vena. E non voleva illudersi. Non avrebbe retto il colpo. Non stavolta.

<< Ci stai ancora pensando?…>> gli chiese Sho. Masaki si girò a guardarlo

<< Beh, è passato un mese…>> disse Masaki << Sai com’è… tendo a pensarci ancora. Si.>>

<< Però prima eri felice…>> disse Sho, rabbuiandosi un po’. Masaki gli tirò un calcio

<< Prima che tu e Ohno vi metteste in combutta per farmi deprimere! E poi… ero felice perchè siamo di nuovo in classe insieme… ah, ma… l’amico di Topino, non è Ninomiya?>> chiese ad un tratto. Sho annuì, sorridendo

<< E si iscrive al club di basket.>> disse

<< Yatta! Quest’anno nemmeno si avvicinano al canestro, le altre squadre! >>

Sho sorrise. Prese la mano di Masaki. Per istinto. Masaki sussultò leggermente. Poi gli sorrise e si staccò

<< Aiba… scusami…>> disse Sho. Masaki gli sorrise ancora

<< Tranquillo.>> disse “D’altronde io sono geloso di Topino…” pensò poi “Ma non ho il diritto di essere geloso. Non posso ancora sentire questi sentimenti… è presto… ma…”

Si avviarono verso la propria aula con passo lento. Passato il momento di felicità per essere di nuovo in classe con il suo migliore amico, si rese conto che avrebbe dovuto fare i conti con un’assenza molto ingombrante…

p: tackey&ohno, p: tackey&tsubasa, g: arashi, p: tackey&aiba, p: sakumoto, p: aimoto, r: pg-13, p: sakuraiba, gnr: angst, p: ohmiya, gnr: scolastica, gnr: au

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