Jun 04, 2008 23:31
Titolo e autore ormai li sappiamo XD ratings, disclaimers, eccetera, vedere post precedente (che brutta cosa la pigrizia XD)
Momenti di pnico vero, mentre scrivevo, magone a palate...
per i pairings, forse si sta muovendo qualcosa...
Buona lettura
Il padre di Ayako si girò a guardare il giovane alle sue spalle
<< Che fa, non viene al funerale di sua figlia?>> chiese Masaki. L’uomo lo scrutò
<< Nemmeno una lacrima… eppure di solito sei come una ragazzina…>> disse, con sguardo sprezzante
<< Mi scusi, ma… con che diritto potrei piangere?>>
La domanda di Masaki colpì l’uomo in pieno, come un macigno.
<< Mia moglie si è ammazzata. Non ha avuto un incidente, non era malata, non l’hanno uccisa. Si è impiccata. Non l’ho sostenuta come avrei dovuto, ho lasciato che succedesse, quindi, che diritto ho di piangere?>>
L’uomo guardò Masaki, pensando che non aveva mai visto un’espressione tanto triste in vita sua. Gli si avvicinò e lo strinse in un rapido abbraccio
<< Mi dispiace averti urlato contro. Tu sei stato un marito davvero invidiabile… mia figlia era depressa… l’hai salvata tante volte, solo questa… non sei arrivato in tempo… e adesso tua figlia sta male… io ho mia moglie accanto, ci possiamo sostenere a vicenda in questo momento, ma… Aya ti ha abbandonato…>> disse, guardandolo negli occhi. Masaki scosse la testa
<< Dovevo capirlo dalla voce, dai gesti… sapevo come faceva, la conoscevo… >> sospirò e si morse il labbro inferiore
<< Masaki, non è colpa tua.>> disse l’uomo. Masaki lo guardò, ma distolse subito lo sguardo
<< Avrei dovuto accorgermene.>> disse, chiudendo il discorso. Il padre di Ayako sospirò
<< Dai, andiamo al funerale…>> disse. Masaki annuì.
Sho si girò a guardare Masaki che entrava. Lo vide guardare i presenti, poi guardare la foto di Ayako, bordata di nero… scosse la testa e corse fuori. Sho si affrettò a seguirlo. Fu Kazunari a vedere la mandibola di Jun contrarsi
<< Vado io da Masa?>> chiese in un soffio
<< Se Sho vuole andare, che vada.>> sibilò Jun << Masa ha bisogno di noi. Punto.>>
Kazunari fece una smorfia, poi il fatto che Ayako fosse morta lo colpì in pieno. Si portò una mano alla bocca, per soffocare i singhiozzi che l’avevano preso all’improvviso. Jun lo guardò, allarmato, poi capì la situazione. Lo capì dallo sguardo di Kazunari, dal modo in cui fissava la foto, da come la mano che non gli copriva la bocca fosse artigliata al completo nero. Gli passò un braccio attorno alle spalle, e si chiese come facesse Masaki a reggere, quando Kazunari era così distrutto. L’idea lo colpì come un fulmine. Guardò Kazunari e lo strinse un po’ più forte
Sho guardò Masaki che, con la schiena appoggiata alla propria auto, fumava in silenzio
<< Hey… ma…>>
<< Se sto qui, mi sembra meno morta… che scemo, ne?>> disse, sorridendo. Sho gli si avvicinò
<< Non è un ragionamento molto, beh, adulto, ma non fa una piega…>> disse. Masaki gettò a terra la sigaretta e la spense, poi alzò il viso, verso il sole, con gli occhi chiusi. Gli tremarono le labbra, ed il mento. Abbassò il viso e lo nascose tra le mani
<< E’ tutto così assurdo…>> disse << Shizuka che si ammala e Yacchan che trova il pretesto per ammazzarsi davvero… tutti i suoi tentativi precedenti, le notti in ospedale… non doveva andare così… d’altronde, anche il mio matrimonio in sé è assurdo… non avrebbe dovuto sposare me… non so cosa devo fare… mia figlia è in ospedale, e i medici non sanno ancora se vivrà ancora qualche giorno, qualche ora, se possono salvarla… e li dentro, tutta quella gente in nero… tre quarti nemmeno la conosceva… e… la foto bordata di nero… è proprio morta… la mia Yacchan non c’è più… non c’è più…>> sospirò e si passò le mani sul viso
<< Non ce la faccio a rientrare…>> disse. Sho annuì, e rientrò al posto suo. Si avvicinò ai genitori di Ayako
<< Non ce la fa a rientrare…>> disse. La madre di Ayako annuì, mentre il padre sospirò
<< E’ forte, ma non fino a questo punto… sono sicuro che ami… amasse davvero mia figlia… e vederla… beh, morta… non oso immaginare come possa sentirsi… con la piccola in condizioni critiche, poi…>> mentre parlava, prese la mano alla moglie, stringendola forte. Sho si inchinò e tornò verso l’esterno. Non vide lo sguardo turbato di Jun, o quello preoccupato di Kazunari. Uscì e guardò Masaki, che si era seduto a terra. Masaki alzò lo sguardo
<< Non c’è bisogno che tu stia qui…>> disse
<< Odio i funerali.>> tagliò corto Sho, sedendosi accanto a lui. Masaki fece un mezzo sorriso
<< Ok…>> disse, e gli posò la testa sulla spalla. Sho lo sentì sospirare
<< Ma-chan… sei.. beh, sei bloccato… non ti riconosco… vederti così fa malissimo, lo sai?>>
<< Mi dispiace, ma… non so cosa farci…>> disse. Sho rimase in silenzio per un po’, poi sospirò a sua volta. Masaki alzò lo sguardo, per vedere la sua espressione
<< Sho-chan? Perché piangi?>> chiese. Sho lo guardò a sua volta, poi scosse la testa e si asciugò gli occhi
<< Beh… una mia amica è morta, e da quanto posso vedere si è portata via anche il mio migliore amico, o almeno una sua parte…>>
Masaki lo guardò, poi abbassò il viso, arricciano le labbra di lato
<< E’ così che si vede, dall’esterno?>> chiese. Sho annuì e Masaki si incupì
<< Gomen…>> disse
<< E perché ti scusi, scusa?>> chiese Sho. Masaki alzò il viso e lo guardò
<< Perché avete tutti le espressioni preoccupate… state li ad osservare con l’ansia ogni mio minimo gesto… e io non voglio vedervi così… temo ci metterò un po’ di tempo a tornare a posto, ma… devo concentrarmi su mia figlia…>>
<< Tu eri l’altro uomo!>> disse Jun all’improvviso. Sho e Masaki si girarono a guardarlo. Non si erano accorti che Jun, Kazunari e Satoshi li avessero raggiunti. Masaki guardò Kazunari, e capì la situazione.
<< Avrebbe dovuto sposare Nino, tutto questo non sarebbe successo!!>> urlò Jun. Non capiva nemmeno lui perché stesse urlando contro Masaki. Non capiva perché stesse sparando contro ad un uomo a terra e disarmato
<< Hai lasciato che si ammazzasse per vendetta? Eh? Perché era sposata con te, ma andava a letto con Nino, e si confidava con me?! >>
Masaki guardava Jun, senza riuscire a ribattere, senza riuscire a muoversi, come se non credesse che quelle parole stessero uscendo proprio da quella bocca. Poi guardò gli altri, aspettando che iniziassero a ridere. Se Jun gli parlava così doveva essere uno scherzo… vero?
<>
<< Lo spero davvero, Jun-Jun…>> disse Masaki << Spero che esca dall’età in cui si crede alle favole perché vorrebbe dire almeno qualche anno ancora insieme a lei…comunque… si, è vero, io sono l’altro uomo. Lei amava Kazu, l’ha sempre amato, ma… per qualche ragione che mi rimane sconosciuta è rimasta con me… io… io non avevo la minima intenzione di separarmi da lei, perché senza Yacchan… beh, guarda come sono ridotto! Non riesco nemmeno a concepire il fatto che lei non ci sia più! Ma lei non c’è più…>> Masaki si appoggiò con la schiena all’auto, buttando la testa indietro
<< Avrebbe dovuto sposare Nino.. lei lo amava… >>
<< Piantala!>> urlò Kazunari. Masaki lo guardò
<< Masa… Tu mi hai detto che quando sono sparito hai raccolto i pezzi, ma… è lei quella che è sparita! E’ tornata da te, dicendomi che ti amava, che non poteva tradirti ancora… e tu, Jun, prima di parlare, cerca di informarti meglio!>> Kazunari sospirò, per calmarsi, e si asciugò gli occhi. Jun abbassò il viso. Un suono soffocato glie lo fece rialzare. Masaki aveva tutte due le mani premute sulla bocca, gli occhi serrati, e tremava. Lo sentirono respirare velocemente, lo videro serrare gli occhi più forte, poi lo videro spostare le mani sugli occhi. Videro la sua bocca piegarsi all’ingiù, e le lacrime scorrere sotto le mani. Le spalle iniziarono a alzarsi ed abbassarsi velocemente, scosse da singhiozzi silenziosi.
<< Ma-chan, scusami… io…>> iniziò Jun
<< Taci!>> singhiozzò Masaki << Se devi continuare a ripetere cose che so già… che è colpa mia, che dovevo starle più vicino, che sono un pessimo marito, beh, allora taci, lo so già!>>
<< Ma… >>
<< Mia moglie è morta, porca puttana! Mia moglie è in una fottutissima bara, mia figlia in un fottutissimo letto d’ospedale, sono terrorizzato, non ho idea di cosa fare, e… non posso permettermi di essere così! Non posso avere paura! Non ne ho il tempo! Non ho il diritto di piangere così, ma… cazzo… Yacchan non c’è più! Yacchan non c’è più…>> la voce di Masaki aveva toni isterici. Si prese la testa tra le mani, ancora seduto a terra, ed iniziò a dondolarsi avanti ed indietro, urlando e singhiozzando. Allontanò violentemente Sho, che aveva tentato di abbracciarlo, allontanò anche Satoshi.
<< Scusa, Aiba-chan…>> disse Jun, nel suo orecchio. Masaki smise di urlare e di dondolarsi, anche se i singhiozzi non cessarono. Si tolse le mani dal viso e guardò Jun
<< Come faccio senza Yacchan?>> chiese in un soffio << Io… io senza di lei muoio…>>
<< E allora vedi che la cazzata “avrebbe dovuto sposare Nino” non ci sta proprio?>> disse Kazunari
<< Ma ci sarebbe ancora…>> singhiozzò Masaki
<< Con me, sarebbe stata molto più sola. Lo sapeva benissimo. Io non avrei diminuito gli impegni di lavoro per starle accanto, come invece hai fatto tu… Masa… sarebbe sparita molto tempo fa…>>
Masaki serrò gli occhi, mentre nuove lacrime gli rigavano il volto. Poi guardò Jun, che era ancora accucciato accanto a lui
<< Non sei arrabbiato con me, Jun-Jun?>> chiese. Jun lo abbracciò stretto
<< Baka.>> mormorò. Masaki sospirò. Si staccò da Jun, si passò le mani sul viso e si alzò in piedi
<< Vado da Shizu-chan…>> disse, il volto completamente asciutto << E aspetterò speranzoso il giorno in cui sarà abbastanza grande da non credere più nelle favole. Per adesso le dirò a grandi linee com’è stato il funerale “finto” per la gente normale… beh, sempre che sia sveglia, che non è detto…>> le gambe gli cedettero. Sho lo sostenne
<< Ti accompagno.>> disse. Masaki si staccò e lo allontanò
<< Ce la faccio.>> disse << Grazie… >>
<< Lo accompagniamo noi.>> disse Kazunari, che aveva colto lo sguardo di Jun. Sho annuì, mentre Kazunari trascinava via gli altri due. Sho si trovò da solo con Jun, fissandone i profondi occhi, ora pieni di lacrime
<< L’ho fatto piangere… mi sento una merda… lui è così vulnerabile… e… fragile… è come un oggetto in vetro leggero… se cade, si sbriciola… ed era li, sul bordo, e io… l’ho spinto giù…>> Jun si asciugò gli occhi << Pensavo di aver visto tutte le sue espressioni e di aver sentito tutti i suoi toni di voce, ma… così non l’ho davvero mai visto, in tutto questo tempo… si è sbloccato, ma… continuo a non riconoscerlo…>>
<< Almeno si è sbloccato.>> disse Sho, sorridendogli e togliendogli una lacrima dal viso. Jun si morse le labbra, cercando di fermare le altre lacrime che stavano lottando per uscire. Sho allungò un braccio, gli posò la mano dietro la nuca e lo attirò a sé, facendogli posare la testa sulla propria spalla, e stringendolo dolcemente, fino a farlo calmare. Non sapeva che Jun in quel momento piangeva per cercare di fermare il tempo in quell’istante.
gnr: angst,
g: arashi,
gnr: kleenex requested