Rieccomi di nuovo con una long fict... questa è particolare e... beh non mi illudo so che avrà pochi lettori per via del pair che ho inserito, ma a me piace questo pair e non posso farci nulla ormai mi sono appassionata <3 XD quindi anche se non la leggerà nessuno o pochi, io la finirò lo stesso e per il momento ha la priorità dato che sono al 12esimo capitolo già XD
Cmq bando alle ciace postiamo che questo è solo l'inizio... XD
Titolo: Chains of Blood
Fandom: Arashi e Kanjani
Genere: AU, angst
Raiting: NC-17
Pairing: Yoko/Jun, Sakumoto, Yoko/Jun/Sho, Ohmiya
Desclaimer: Ne gli Arashi, ne Yoko sono di mia proprietà, ma la storia si e siccome quella è mia gli faccio fare quello che mi pare U___U
Ringraziamenti: Come al solito a Jinny e Harin che l'hanno letta in anteprima e che si sono appassionate <3
Prologo
-Muoio... è ormai la fine per me... muoio... solo- disse con tono teatrale alzando il braccio per poi farlo ricadere come senza vita.
In quel momento il cigolio della pesante porta e il seguente scatto della serratura gli fecero tornare ad aprire un occhio per vedere la figura che gli si stava avvicinando.
-Piantala di fare sta sceneggiata- lo sgridò togliendosi gli occhiali da sole e il cappotto.
-Odio dover uscire di giorno- borbottò tra se mentre frugava nelle tasche del lungo cappotto nero che aveva addosso fino a un attimo prima.
-Sai che io non posso- borbottò il moribondo sul divano.
-E allora potevi uscire ieri sera, invece di perder tempo con i videogiochi!- lo riprese l'altro.
-Scusa- piagnucolò dal divano.
-Vedi di non sprecarne neanche una goccia, mi è costato caro- disse poi lanciandogli due sacche di sangue.
-Lo hai comprato?- chiese l'altro mettendosi a sedere sul divano.
-Si- rispose sedendosi sulla poltrona davanti all'altro.
-Ancora problemi con gli ospedali?- chiese.
L'altro non rispose, evitando lo sguardo dell'altro. Poi d'un tratto se lo trovò a pochi centimetri da lui, una mano sotto il mento e gli occhi fissi nei suoi. Non era ancora abituato alle capacità dell'altro, sapeva che era molto più forte e potente di lui e sapeva che con il tempo lo sarebbe diventato anche lui.
-Non devi avere più paura Jun- gli sussurrò in tono dolce.
-Non ho paura- rispose, voleva risultare arrabbiato invece la sua voce tradì le sue parole.
-Ci sono io ora- disse, e tirandolo su con estrema facilità lo abbracciò stringendolo a se, un abbraccio dolce e confortante, che voleva solo dargli conforto e farlo stare bene, che...
-Yoko... Yoko... YOKO!!!!!!- disse spingendoselo via di dosso.
-Scusa- disse abbassando lo sguardo e mettendo il broncio.
-Ogni scusa è buona per allungare le mani, vero?- disse severo.
-Per una toccatina...- cercò di giustificarsi, ma le sopracciglia arcuate di Jun gli fecero intuire di non aggiungere altro.
-Non stavi morendo di fame? Mangia e sta zitto!- lo riprese ancora.
Yoko tornò seduto sul divano, poi prese una delle due sacchette che vi aveva abbandonato lì e ne mise in bocca un angolo cominciando a succhiare. Il sangue era freddo, cosa che un po' lo infastidiva, ma il solo sentire quel liquido nella bocca scorrergli in gola, lo inebriava come il più dolce dei nettari che aveva mai assaggiato, chiuse gli occhi, continuando a succhiare avidamente, sapeva che Jun era fermo davanti a lui e lo fissava, poteva sentire i suoi occhi su di lui accarezzarlo. Sapeva che per Jun tutto questo era estremamente eccitante, lui stesso aveva impiegato molto tempo per acquisire il controllo necessario per fare a meno, anche per lungo tempo, del sangue, ma Jun era troppo giovane per questo, il sangue era il suo richiamo primario e lo sarebbe stato ancora per lungo tempo. Nonostante questo, Yoko aveva scoperto che Jun aveva anche altri tipi di sostituti a questo tipo di piacere, ad esempio, amava il sesso quasi quanto il sangue, come amava i bei vestiti e come si divertiva a sedurre le sue prede.
Yoko sapeva di aver amato quella creatura dal primo momento in cui l'aveva vista, così fragile e sola in quel momento, ed ora aveva creato un meraviglioso nuovo essere, così splendido nella sua grazia, ma allo stesso tempo così crudele delle volte.
Lo amava e non perdeva occasione di dirglielo neanche una volta.
-Ti amo sai Jun- disse riaprendo gli occhi e buttando la sacca vuota insieme alla prima che era finita sul pavimento.
Jun era rimasto immobile, gli occhi scuri quasi neri ancora fissi su di lui. Si mosse veloce, ma non abbastanza per Yoko da non aver colto ogni singolo movimento con i suoi occhi. In un attimo quasi impercettibile per chiunque tranne che per lui, lo trovò seduto a cavalcioni sulle sue stesse gambe, immobile che lo fissava.
-Perchè continui a ripetermelo sempre?- chiese, continuando a fissare le sue labbra ancora sporche e umide per il sangue appena bevuto.
-E' ovvio il perchè...- disse e con un gesto far alzare gli occhi a Jun portandoli a fissare i suoi; -...sei la più bella creatura al mondo che abbia mai creato- sussurrò per poi baciarlo e accontentarlo della voglia del sangue che tanto stava bramando.
PS - @Betty: il fatto che abbiamo scelto lo stesso "genere" è davvero divertente XD