Feb 23, 2011 15:58
Sho si svegliò di soprassalto. Il telefono stava squillando. Lo prese un istante prima che partisse la segreteria telefonica
<< Ho bisogno della clinica, capo.>> disse Masaki, dall’altra parte. Sho non l’aveva mai sentito così deciso.
<< Ok.>> disse semplicemente.
Sho guardò Masaki, seduto sulla panca fuori dalla sala dove stavano operando Jun. Per quanto si sforzasse, non ricordava di averlo mai visto così sconvolto. Gli si avvicinò, titubante. Masaki alzò il viso e gli sorrise
<< Grazie…>> disse
<< E di che?>> chiese Sho, sedendoglisi accanto
<< L’hai fatto ricoverare qui. E… e sei qui…>> disse Masaki, abbassando nuovamente il viso. Sho si stupì nel notare che non aveva pianto. Masaki era molto emotivo, lo sapeva. Era per quello che l’aveva battuto nella gara per il posto. Ma ora… era troppo preoccupato per essere emotivo. Si sorprese a fissare il suo profilo. Si soffermò sul naso, sulla curva delle sopracciglia, sulla forma degli occhi e delle labbra… poi distolse lo sguardo, sospirando
<< Che c’è?>> chiese Masaki, girandosi a guardarlo. Sho fece una smorfia
<< Sono un idiota, tutto qui.>> disse.
<< Perché?>> chiese Masaki. Sho si girò a guardarlo. Piccolo, innocente, candido Masaki… si chinò e gli diede un rapido, leggero bacio. Masaki si staccò subito
<< Ma che fai?!>> sibilò
<< Ecco perché sono un idiota. Perché ti voglio. Voglio essere il tuo ragazzo… ti ho detto che Jun non sarebbe tornato, e ci speravo davvero, così saresti potuto essere mio… invece lui è tornato… e io ci rimango fregato…>>
Masaki lo guardò, poi distolse lo sguardo, con una smorfia
<< Se siamo in questa situazione è colpa tua…>> disse
<< Come, prego?>>
<< Lui se n’è andato perché sapeva di noi, ma… se non mi avessi mai chiamato in quel maledetto ufficio…>>
<< Hey, mi pare che lo volessi anche tu!>> disse Sho
<< A forza di dai, mi sono abituato! Ma.. all’inizio ti ricordo che mi hai detto “spogliati o ti licenzio”! E io volevo che Jun uscisse dal giro, per farlo, dovevo poterlo mantenere. E per poterlo mantenere, non potevo farmi licenziare!>> Masaki era veramente furioso. Sho fece per ribattere, ma tanta rabbia contro di lui lo annientò. Si morse forte le labbra, ma, per la prima volta in vita sua, le lacrime ebbero la meglio davanti ad un’altra persona
<< Quindi lo fai solo perché sei costretto… e… per abitudine…>> mormorò. Masaki si girò a guardarlo e si accigliò, vedendo le lacrime
<< Non ne vale la pena. Non piangere. >> disse. Sho si asciugò gli occhi, scocciato dal tono di Masaki
<< Appena riesce a reggersi in piedi, portatelo via.>> disse, brusco.
<< Sho, non fare così…>> disse Masaki
<< Sai cosa ti dico?! Spero che ci rimanga, sotto i ferri! Perché così almeno la smetterebbe di spezzarti il cuore!>> urlò Sho. Masaki scattò in piedi e lo schiaffeggiò forte. Tremava per la rabbia, ed aveva il fiato corto
<< Non dirlo nemmeno per scherzo!>> sibilò << Nemmeno per scherzo!>> si portò una mano alla bocca e serrò gli occhi, ma le lacrime gli rigarono comunque il volto. Sho si alzò a sua volta e lo abbracciò
<< Scusami, non piangere…>>
Masaki se lo staccò di dosso, mandandolo a sbattere con la schiena contro il muro.
<< Stammi lontano! Sei… sei una persona orribile!>> singhiozzò
<< Lui invece è un santo, vero? Arriva solo quando non ha un altro posto dove andare, solo quando ha bisogno di aiuto, solo quando gli servi! Dopodiché sparisce per dei mesi! L’ha sempre fatto!>>
<< Voleva cambiare…>> singhiozzò Masaki
<< Lo dice tutte le volte, cretino!>> urlò Sho. Masaki scosse la testa, serrando gli occhi. Sho diede un calcio al muro, poi fece alzare il viso a Masaki, fregandosene di avere le guance rigate di lacrime
<< Sei un idiota anche tu.>> gli disse, e lo abbracciò. Stavolta lo tenne stretto, per quanto Masaki tentasse di svincolarsi. Alla fine, la forza di Sho ebbe la meglio, e Masaki gli si aggrappò, singhiozzando.
<< Scusami… non volevo dire quelle cose…>> mormorò << Sono stato un vero stronzo… ma… è un anno ormai che va avanti… tu dici che lui è andato via quando ha scoperto di noi, ma le prime tre volte perché è andato via? E tu… hai accettato solo per fargliela pagare, lo so… che comunque non mi fa sentire meglio, ma almeno non sembro più uno schiavista…>>
Masaki tirò su col naso
<< Io non so se ce la faccio ancora…>> mormorò. Sho gli accarezzò la schiena
<< Ce la farai. Lo so. Quindi adesso calmati. Non vorrai che Jun esca da quella stanza e ti veda piangere abbracciato a me, no?>>
Masaki si staccò, annuendo ed asciugandosi gli occhi. Sho sospirò
<< Se ti fa soffrire ancora, lo riduco peggio. Ti avverto.>> disse, dopodiché si allontanò.
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