Salve salvino. Dopo secoli di assenza (odio quando non posso connettermi T___T) rieccomi!
Prima di partire con la nuova a puntate, drabbleizzo un pochino, dai
TITOLO: Solo io non lo sapevo?
AUTRICE: Jinny. Su prompt di Vampiretta dalla meme delle drebbles U_U (spiegazione chiarissima, no?), che verteva sul cartello "non disturbare" sulla porta di MatsuJun
GENERE: Comico, direi, sisi
RATING: pg-13 per star tranquilli
NOTE: la prima è quella postata per la meme, le altre sono solo frutto del mio delirio
DISCLAIMERS: Se non sapete che regalarmi a Natale, un johnnino sarebbe gradito ... da scegliere liberamente ma non sotto i 25, che inizio ad essere anzianotta U_U
Se sulla porta della stanza di Jun c’è il cartello “non disturbare”, c’è sempre un motivo più che valido. Sho l’aveva imparato a proprie spese quando un giorno, ignorando il cartello, era entrato nella stanza di Jun per parlare di un live e si era trovato a fronteggiare Il Mostro Verde. Lo spavento iniziale era scemato subito, sentendo l’inconfondibile ruggito di rabbia di Jun, e Sho era scoppiato in una fragorosa risata, cosa che però l’aveva portato ad un’interminabile serie di notti in bianco. Quel giorno però non se la sentiva di essere crudele quindi …
<< Nino aspetta, il cartello …>>
<< Si lo so, Matsu-Jun fa la maschera.>>
<< Ma …>>
<< Jun-chan, sei qui?>> chiese Satoshi, mettendo la testa dentro la stanza di Jun, ignorando completamente il cartello sulla porta. Aveva assolutamente bisogno di un consiglio per il costume da usare durante il solo …
<< Che hai in faccia, Hime?>> chiese, fermandosi sulla porta
<< Maschera purificante …>> borbottò Jun << Dovrò farlo più grande quel dannato cartello!>>
Satoshi si avvicino ed allungò un dito, toccando la strana sostanza verde ormai secca sul viso di Jun
<< Pensi che ai pesci potrebbe piacere?>> si informò, vedendosi già con un enorme pesce pescato grazie alla fanghiglietta verde
<< No. Non credo. Prova con questi.>> disse Jun, dando al Leader una manciata di fettine di cetriolo. Satoshi si allontanò, felice, pronto per una nuova battuta di pesca. E saluti al costume.
Kazunari entrò, deciso a chiedere a Jun la mappa dei passaggi sotto al palco, perché Masaki glie l’aveva persa, ma si fermò di botto sulla porta appena aperta
<< Argh! Sapevo sareste venuti a riprendermi! Lo sapevo!>> gridò, indicando l’essere antropomorfo con la faccia verde e gli occhi tondi, verdi anch’essi
<< Sono io, Nino!>> grugnì la voce di Jun
<< Hai mangiato Matsu-Jun?>> chiese Kazunari, portando nuovamente la mano sulla maniglia. Jun si tolse le fettine di cetriolo dagli occhi
<< Sono io!>> ruggì
<< Mi tocca rimanere su questo pianeta …>> si lamentò Kazunari
<< Ma perché nessuno legge i cartelli?>> si lamentò Jun. Kazunari uscì dalla stanza, ridendo, inseguito dalle maledizioni di Jun.
“Don’t disturb”
Masaki fu il primo a scoprire il significato del cartello sulla porta di Jun. Non ci aveva fatto caso, diversamente dal solito, ed era entrato di slancio, perché gli serviva assolutamente una mano con la coreografia, e chiedere DI NUOVO al coreografo l’avrebbe portato a ore ed ore di ramanzina. E lui non avrebbe retto ore di ramanzina. Ci rimaneva male ecco …
Si bloccò sulla soglia, con gli occhi spalancati, recependo del verde nella stanza. Poi indietreggiò, silenziosamente, sempre tenendo gli occhi fissi sulla creatura verde, fino ad uscire dalla stanza. Quando ebbe ben chiusa la porta e vi si fu appoggiato con la schiena, prese finalmente coraggio
<< Jun-Juuuuuuuun … c’è un alligatore nella tua cameraaaaaa>>