TITOLO: Friendship (che fantasia, eh?)
AUTORE: Jinny
FANDOM: Arashi (e re ce fantasia...)
RATING: Fcciamo PG giusto perchè forse mi è scappata qualche parolaccia
DISCLAIMER: gli arashi non sono miei, e non leggo nelle loro menti (anche se non mi dispiacerebbe...), quindi tutto ciò è solo e puramente frutto di elucubrazioni mentali da stordita mie...
NOTE: comunque sia, me ne servono otto di ognuno XD
Jun si guardò intorno, a disagio. Avevano interrotto le riprese, per una rapida rimessa a punto di trucco e capelli, e lo sguardo di Masaki non gli era sfuggito. Avevano debuttato solo qualche mese prima, dovevano ancora abituarsi ai nuovi ritmi, forse quell’ombra di tristezza era dovuta alla stanchezza… però… lo vide lanciare un’occhiata contrita in direzione di Kazunari. Poi le telecamere ripresero a registrare, e Masaki tornò sorridente e iperattivo. Jun si chiese, come sempre, come facesse ad essere sempre così pieno di energia. Anche quando arrivavano in albergo (il giorno dopo avrebbero dovuto lavorare di nuovo molto, non avrebbero fatto in tempo a dormire se fossero tornati a casa), Masaki era sempre in hyper mode…
<< Ti ha guardato di nuovo con la faccina da cucciolo abbandonato…>> bisbigliò Satoshi
<< Che scatole… fa l’appiccicoso.>> borbottò Kazunari, ma si girò lo stesso a guardare Masaki. Beh, forse aveva esagerato a scostarsi in maniera così brusca, in fondo Masaki ticchettava sempre le spalle a tutti. Però… vide la metamorfosi e rimase shockato, come sempre. Masaki ora era una specie di sole ambulante. Ma come diavolo faceva?…
Sho guardò, un po’ invidioso, Masaki. Fino a due secondi prima sembrava fosse sul punto di stendersi ai piedi di Kazunari chiedendogli perdono per avergli ticchettato la spalla, ora sorrideva alle telecamere, come se ne andasse della vita. Continuò a farsi domande su quanto fosse effettivamente scemo Masaki, fino in albergo. In quel momento, Kazunari guardò Masaki
<< Dobbiamo parlare.>> gli disse, ed i due entrarono nella stanza che Jun e Masaki dividevano. Non conosceva ancora bene gli altri ragazzi del gruppo. Si, lavoravano insieme da qualche mese, ormai, ma non avevano mai avuto un’occasione per conoscersi davvero…
<< Quando Nino dice così, butta male…>> disse Jun, soprapensiero. Sho lo guardò
<< In che senso?>> chiese. Jun fece una smorfia, e guardò Satoshi, che era rimasto nel salottino della suite, con aria spersa
<< Credo che il problema sia che Nino si è avvicinato molto a O-chan…>> disse. Satoshi tornò momentaneamente sulla terra, sentendosi chiamato in causa
<< Non fraintendere, Riidaa, non ho nulla contro di te, anzi… darei un braccio per cantare come te, ma quello è un altro discorso. Quello che intendo è che Masa e Nino erano molto uniti, ma adesso… Nino è molto unito a te, e credo che Masa si senta messo in disparte…>> disse
<< Hey, il piccolo è profondo!>> disse Sho
<< Ti spacco la faccia, Sakurai?>> propose Jun. Sho sorrise
<< No grazie… e non preoccuparti troppo per Aiba-kun… tanto, tra dieci minuti uscirà sorridendo.>>
<< Spero solo di non aver fatto casini… mi dispiacerebbe davvero tanto che Aiba-chan se la prendesse con me… e… io non volevo mettermi in mezzo…>> disse Satoshi, abbassando il viso e cercando di trattenere le lacrime. Jun, un po’ impacciato, lo abbracciò
<< Dai, Riidaa, non buttarti giù. Nino e Masa sono comunque amici. Non si faranno troppo male.>> disse. Sho sospirò, chiedendosi perché non riuscisse ad avvicinarsi agli altri. Avrebbe voluto anche lui un abbraccio, ogni tanto…
Masaki abbassò lo sguardo. Aspettava che Kazunari parlasse, ma fino a quel momento si era limitato a camminare avanti ed indietro.
<< Senti, Nino-chan… scusami, non volevo ticchettarti la spalla… non…>>
<< Devi scollarti.>> disse Kazunari, all’improvviso, fermandosi al centro della stanza e portandosi una mano alla bocca. Non voleva essere cattivo… guardò Masaki mordersi forte le labbra e si sentì male
<< Scusami, Ma-chan… non volevo… non era quello che intendevo… io…>>
Masaki chiuse gli occhi ed inspirò, riprendendo il controllo. Li riaprì e sorrise a Kazunari
<< Tranquillo. Hai ragione. Non posso appiccicarmi a te. Con O-chan ti trovi tanto bene, lo vedo… meglio che con me… solo… sono abituato a confidarmi con te, e… so che cambiare amici è un processo naturale, soprattutto alla nostra età, ma…>>
<< Nessuno sta parlando di cambiare amici, Masa! Noi due siamo lo stesso amici, lo saremo sempre! Non siamo mica una coppia che si sta lasciando! Solo che mi trovo bene anche, e sottolineo anche, con O-chan. Come sono amico di Jun…>>
Masaki lo guardò e Kazunari si sentì sciogliere
<< Ma noi ci dicevamo tutto…>> mormorò.
<< Scusami.>> fu l’unica cosa che Kazunari riuscì a dire. Poi uscì. Lanciò un’occhiata supplichevole a Jun, che capì al volo, e si avvicinò a Satoshi e Sho
<< Spero di non essermi messo in mezzo…>> disse Satoshi, preoccupato.
<< No, tranquillo. Devo solo trovare il modo di farmi capire…>>
Jun entrò nella stanza e trovò Masaki tranquillo. Era semisdraiato e leggeva un fumetto
<< Masa, tutto ok?>>
Masaki si girò a sorridergli
<< Tutto ok.>> disse. Jun gli si sedette accanto e Masaki gli si rannicchiò contro, chiudendo il fumetto.
<< Dormiamo? Sono esausto…>> mormorò dopo un po’. Jun annuì. Si prepararono in silenzio. Con la luce già spenta, iniziarono a commentare la trasmissione. Apparire in tv come gruppo era una cosa ancora nuova.
Jun si era addormentato in fretta. Masaki si alzò, senza far rumore. Si sentiva triste, ma non voleva svegliare Jun. Quello che gli aveva detto Nino… si morse forte le labbra, mentre chiudeva la porta. Si rannicchiò sul divano, stringendo forte il cane di pelouche, cercando di soffocare i singhiozzi
<< Chi è?>> chiese una voce nel buio. Masaki sussultò
<< A… Aiba…>> bisbigliò poi, tirando su con il naso. Nascose il viso tra le braccia, stringendosi le ginocchia al petto, ma lo rialzò, sentendo una mano sulla spalla. Si trovò a pochi centimetri dal viso di Sho
<< Ah, Sakurai, scusa… non volevo disturbarti…>> mormorò.
<< Tranquillo, non mi disturbi. Non riuscivo a dormire, e sono venuto di qui… e tu?>>
<< Mi sono trattenuto finchè Jun non si è addormentato… non voglio che si preoccupi, si preoccupa già abbastanza… e poi non volevo svegliarlo, ma…>> raccontò il discorso di Kazunari, la frase d’apertura, che l’aveva annientato. Sho lo strinse a sé, lasciandolo sfogare.
<< Secondo me Nino non voleva dirlo. Davvero. Non è cattivo. E ti vuole bene. E prima ha detto che deve trovare il modo di farsi capire…>>
Masaki alzò lo sguardo e sorrise
<< Davvero?>> chiese. Sho sorrise a sua volta, annuendo. Masaki si staccò e si asciugò gli occhi. Strinse di nuovo il cane di pelouche e sorrise ancora
<< Grazie.>> disse. Poi si fece serio
<< Io… so di essere infantile… guarda qui con cosa dormo… sono un casinista appiccicoso…>>
<< Però sei simpatico. E tendenzialmente adorabile.>> disse Sho.
<< Questi discorsi non si dovrebbero fare tra uomini…>> disse Masaki, serissimo. Sho ridacchiò
<< Detta da quello con il pelouche…>> commentò, passandogli un braccio attorno alle spalle. Masaki ridacchiò a sua volta. Poi ognuno dei due tornò nella propria stanza. Jun era sveglio, quando Masaki si reinfilò sotto le coperte
<< Ti ho sentito piangere, prima…>> mormorò
<< Oh… cavolo… mi spiace, Jun…>> mormorò Masaki, girandosi a guardarlo, preoccupato. Jun allungò una mano nel buio, a coprire la distanza tra i due letti. Masaki glie la prese
<< Adesso va meglio?>> chiese Jun. Masaki sorrise
<< Si.>> mormorò. Poi sospirò
<< Scusa se non ti ho detto niente…>> disse, dopo un po’. Jun sorrise e scosse la testa
<< Baka.>> disse, stringendo leggermente la presa.
<< Perché?>> chiese Masaki
<< Perché puoi dirmi tutto, ecco perché. E anche perché hai paura che Nino non ti voglia bene. Te ne vuole, e tanto. Solo che in questo periodo è un po’ sottosopra. Come lo siamo tutti… eravamo noi… io, tu, Nino e Toma… Toma ce l’hanno fatto lasciare indietro… pensa a O-chan e Sho… con loro non avevamo lavorato… non come unit… si sentiranno spaesati… >>
<< E’ vero… e poi O-chan è carinissimo, non posso dare torto a Nino… >> disse, ridacchiando
<< Lo adori già Riidaa, eh?>>
<< Si. >> disse. Rimasero in silenzio per un po’, poi Jun strinse ancora un po’
<< Posso dormire con te? C’è troppo buio…>> mormorò. Masaki sorrise e gli fece posto. Jun si infilò sotto le sue coperte e gli si rannicchiò contro
<< Grazie.>> mormorò.
<< Ecco! Ci distraiamo due minuti e guarda questi che combinano!>> urlò Kazunari, spalancando la porta della camera. Jun si coprì il viso, mugugnando qualcosa, mentre Masaki si limitò a sospirare e continuare a dormire
<< Se fosse sempre così tranquillo…>> sospirò Sho.
<< Che casino…>> mormorò Jun, stropicciandosi gli occhi e mettendosi seduto. Poi vide i tre nella stanza e realizzò.
<< Non è come pensate!>> si affrettò ad urlare. Masaki si svegliò di colpo, spaventato dall’urlo e guardò i tre
<< Ma che cavolo…>> mormorò, sbadigliando e stiracchiandosi
<< Un cane di pelouche! Kawaii!>> urlò Satoshi. Masaki rimise la mano dove stringeva il pelouche sotto lo coperte
<< Io lo sapevo…>> cantilenarono in coro Sho e Kazunari
<< Hey! Io lo so da sempre, ma tu?>> chiese Kazunari, rendendosi conto del coro
<< L’ho scoperto ieri sera, dopo che tu sei riuscito a farlo piangere.>> disse Sho, subito sulla difensiva. Masaki arrossì violentemente, mentre Kazunari lo guardava, con aria addolorata.
<< Masa, scusami…>> mormorò.
<< Non c’era bisogno di dirlo a tutti.>> fece notare Masaki a Sho
<< Hey, non litigate.>> disse Jun. Masaki abbassò il viso
<< Scusa Sho…>> disse
<< Tranquillo… mi sono dimenticato di avvertivi che non ho il minimo tatto…>> disse. Gli altri ridacchiarono
<< Senti, Aiba… Aiba-chan…>> disse Satoshi, sulle spine. Masaki sorrise, sentendo finalmente anche Satoshi chiamarlo con il nomignolo
<< Io non volevo mettermi in mezzo… io.. non voglio che tu pianga per questa cosa… non…>>
<< Hey, O-chan, calmati, dai…>> disse Masaki, mettendosi in ginocchio sul letto, allarmato. Satoshi si asciugò le lacrime
<< E’ solo che…>> iniziò
<< Non piangere, ti scongiuro…>> supplicò Masaki, abbracciando l’altro ragazzo. Satoshi gli si aggrappò
<< Scusami, non volevo…>> singhiozzava
<< Non è colpa tua! E poi non è mica successo niente. Con Nino ti trovi bene, e siamo un gruppo… va bene, no? Sarebbe un problema se non vi andaste a genio, non credi? Ma se siete amici va bene!>>
Satoshi alzò lo sguardo
<< Dici davvero?>> chiese. Masaki sorrise ed annuì. Satoshi sorrise e riprese a piangere
<< Meno male…>> singhiozzò
<< Pensavo di essere io quello che piange sempre…>> borbottò Jun, strappando un sorriso a tutti. Ci fu un momento di silenzio, in cui Satoshi riprese il controllo
<< Ragazzi, noi… noi siamo amici?>> chiese ad un tratto Masaki. Il cane di pelouche era misteriosamente ricomparso.
<< Si.>> disse subito Kazunari, avvicinandoglisi.
<< Decisamente.>> disse Jun, stringendogli una mano
<< Per me va benissimo!>> disse Satoshi, felice. Si girarono tutti verso Sho, vedendolo mordersi le labbra
<< Davvero… davvero posso?>> chiese, con un filo di voce. Masaki scese dal letto e lo abbracciò stretto
<< Certo che puoi, Sho-chan!>> urlò. Sho, imbarazzato, nascose il viso tra le braccia, aggrappandosi a Masaki
<< Allora siamo amici.>> sentenziò, la voce soffocata dall’abbraccio
<< Yay!>> urlò Masaki