E' venerdì e venerdì dalle mie parti significa nuovo capitolo di Kame#1!
Ora che i nostri amici hanno un piano (?) per guadagnarsi la fiducia degli yakuza, non gli resta che metterlo in pratica! Intanto abbiamo visto Taisuke che forse notando l'interesse di Kame per il suo ricco amico, ha provato a stringere un po' il rapporto che lo lega al suo amico d'infanzia Wataru, ovviamente donandogli del cibo!u___u
Tanti nuovi personaggi ci attendono in questo capitolo! Diventano sempre di più!XD
Capitolo 12
“Io non ci posso credere che siamo qui.” dice Nikaido facendo trasparire la sua scarsa risoluzione dalla voce. Senga lo guarda con sguardo sicuro prima di dire “Nika, ho paura!” appendendosi con le braccia alla spalla dell'amico.
“Hey, non lamentarti. Tanto per cominciare è stata una tua idea.”
“Ma non avrei mai pensato che avrebbero mandato noi in avanscoperta!”
“Sempre le solite idee di quel Kitayama! Non avrei mai creduto che tutti sarebbero stati concordi con l'idea di aiutare gli yakuza a riprendere il controllo dell'Arashic.”
“Ma perché dobbiamo essere proprio noi a fare questa cosa?” piagnucola Senga.
“Dai, è una missione difficile, ma possiamo farcela! Kitayama ha detto che siccome siamo due degli host più nuovi, probabilmente le nostre facce non sono note a quelli dell'Arashic. Dobbiamo solo andare a spiare il loro locale...”
“Ma, ma... come facciamo se Kame ci becca qui?”
“Kenpi, non hai ascoltato quando parlavamo?! Kitayama è andato a dire a Kame che avremmo spiato il locale perché sospettiamo siano stati loro a mettere il sonnifero nella tazza quella volta. Kame non ha avuto obiezioni, anzi, era pure contento.”
L'espressione preoccupata di Senga però non sparì.
“Ma come facciamo ad entrare?!”
“Jajaaaan!! Ecco qui i nostri travestimenti da omini delle consegne! Muniti di cappello con visiera per nascondere il volto!”
“Non ci riconosceranno mai!” esclama sincero Senga.
“Kitayama dice che i tipi sono sempre impegnati in qualcosa, specialmente Matsumoto, il loro numero uno, è sempre talmente focalizzato su se stesso che non presta attenzione al resto del mondo, specie nel tardo pomeriggio mentre si deve preparare per la serata.”
Dopo essersi infilati le tute da lavoro sopra i vestiti in un vicolo e scaricato delle casse di vino dalla macchina, i due si dirigono verso la porta di servizio sul retro del locale. Un giovane molto abbronzato, dai capelli tinti di un castano più o meno della stessa tonalità della sua pelle, gli apre la porta.
“Chi siete?”
“Siamo qui per consegnare queste casse di vino.” dice Nikaido in un tentativo di far suonare diversa la sua voce rendendola più roca. Il ragazzo li scruta con i suoi occhi circondati da eyeliner.
“Non ricordavo ci sarebbe stata una consegna oggi. Ma dopotutto è colpa di Aiba che ha deciso di incaricare me per queste cose! Era ovvio che mi sarei scordato! Comunque voi mi sembrate piuttosto carini rispetto ai soliti uomini delle consegne... direi quasi raffinati!” decreta il ragazzo con un sorrisetto.
“Hey, come ti permetti! Noi siamo uomini duri! Ora spostati e facci fare il nostro duro lavoro!” dice Nikaido veramente offeso.
“Però grazie per averci detto che siamo carini!♥” sorride Senga, beccandosi di rimando un'occhiataccia da Nikaido.
Nella stanza, Ninomiya è seduto e sfoglia un giornale con aria concentrata. I due stanno per passare totalmente inosservati, quando Nino sfila una sigaretta dal pacchetto sul tavolino. I due host in incognito hanno un bagliore negli occhi e si gettano, braccia tese e Zippo acceso in mano, su Ninomiya che li guarda con stupore. Nikaido da una gomitata al fianco di Senga, come a dire 'guarda che hai fatto' e Senga, per tutta risposta, lo guarda con una faccia che pare dire 'ma anche tu...'.
“G-grazie... siete davvero premurosi.”
I due fanno per muoversi, ma Ninomiya li ferma.
“Aspettate! Voi due non sembrate i soliti omoni delle consegne!”
“Ehm... li stiamo sostituendo perché quei due stanno per... ehm... avere un bambino!” esclama Nikaido nervoso.
“Stanno per avere un bambino? Tutti e due?” Ninomiya alza un sopracciglio insospettito.
“Ehm... no ecco... cioè... siccome che...” Nikaido non sa più che scuse inventare.
“No... cioè... uno dei due era incinto!” Senga esclama e Nikaido gli schiaccia un piede con il suo.
“La moglie dei due era incinta!!” si corregge Senga. Ninomiya fa una smorfia.
“Sono sposati con la stessa moglie?” domanda con stupore.
“Ninomiya!! C'è Ono alla porta per te!” dice un ragazzo molto carino affacciandosi dal corridoio.
“Di già?! Quante volte glielo devo dire che il locale è chiuso a quest'ora?” e mentre esce dalla stanza i due non possono fare a meno di notare il tono allegro con cui si era appena lamentato. L'arrivo di questo Ono era stato provvidenziale e aveva salvato la situazione.
“Ragazzi il deposito dell'alcol è da quella parte. Kei-chan, perché non gli fai strada?” dice il ragazzo abbronzato.
“Ma Yuya! Devo ancora finire di prepararmi!” si lamenta il tipo carino.
“Quante storie! Dov'è Yamada? Vai a dirgli che Matsumoto lo voleva nel suo camerino, dopo che hai mostrato la strada a loro.”
“Ma mi hai preso per il tuo segretario?” Inoo mette su il broncio, ma senza ribellarsi oltre fa strada ai due in un corridoio.
“Allora ragazzi, è quella porta laggiù. Ci sapete arrivare da soli, no? Io devo andare ad arricciarmi i capelli adesso, scusate!” e detto questo Inoo sparisce in una porta laterale.
“Certo che questi sono proprio sconsiderati. Secondo me non hanno le capacità intellettive di pensare ad un piano per sabotarci!” osserva Nikaido.
“Quindi non sono stati loro?” domanda Senga.
“Io l'ho già detto, per me è stato Kame e vuol passare da innocente dando la colpa a loro. Io questo Matsumoto non l'ho mai visto, ma anche se a Kame fa paura non...”
“Hey, chi siete voi? Che ci fate qui?” esclama un ragazzo dai capelli chiari.
“AH si-siamo qui per consegnare il vino...” dice Nikaido.
“Uff... credevo foste gli omini della manutenzione!” si ferma a scrutarli un attimo “Però voi siete veri uomini che fanno un vero lavoro da uomini! Non è che per caso uno di voi potrebbe venire a controllare una cosa? Il rubinetto del bagno è incastrato... YOU! Mi sembri abbastanza forte per darmi una mano!” detto questo prende il braccio di Nikaido e lo porta dentro una delle stanze.
“Nika-ch...!!” Senga resta solo nel corridoio.
Visto che l'amico è sparito, decide impulsivamente di andare ad esplorare il posto continuando la missione da solo. Ci sono tante porte, alcuni camerini, la cucina da dove erano entrati, vari sgabuzzini e depositi di appariscenti costumi... finalmente Senga trova la porta che conduce nella sala principale del locale.
Nota subito che anche l'Arashic ha un palco nella sala, proprio come lo Shokura. Ma il palco in quel momento non era vuoto: sulle note di una musica dolcissima, qualcuno stava ballando. Senga resta a guardare estasiato, nascosto dietro una colonna. Un uomo si stava muovendo fluidamente riuscendo a mandare emozioni con i movimenti del suo corpo. Era un ballerino magnifico, pensò Senga, che un po' se ne intendeva. Ad un certo punto la musica si ferma e qualcun altro cammina sul palco.
“No no no! Non ci siamo proprio Yara! Secondo te questa danza riflette lo spirito di questo locale? Innanzitutto per far ricordare ad Aiba tutti quei movementi ci vorrebbe un mese di ore extra e a me non va proprio di pagargli tutti quegli straordinari!”
Era un uomo dai capelli neri e le folte sopracciglia. Doveva essere Matsujun, il capo del locale, pensa Senga.
“Cerca di fare una cosa più semplice... mettici dei saltelli, noi che balliamo in cerchio, insomma le solite cose! Tanto non è che i clienti vengono qui per vederci danzare!”
E senza ascoltare cosa aveva da ribattere l'altro, sparisce dietro le quinte. L'uomo sul palco sospira e comincia a raccogliere le cose che aveva lasciato sul pavimento.
“Ah ti prego, non te ne andare! Balla ancora!” dice Senga uscendo dal suo nascondiglio.
“E tu chi sei?”
“Mi chiamo Kento, Senga Kento. Amo ballare e a giudicare da quello che ho visto anche tu!”
“Sì... però qui quello che voglio fare non viene preso tanto sul serio purtroppo...”
“Mi spiace... quella tua coreografia era meravigliosa. Com'era quel passo che hai fatto? Così?” dice Senga ripetendo un passo.
“Te lo ricordi? Sì era così... e dopo fa così”
I due si guardano e si sorridono. L'uomo ha un sorriso veramente dolce. Senga pensa che sarebbe bellissimo poter ballare insieme un giorno.
“Anche tu lavori qui? Sei nuovo? Non ti ho mai visto.”
“Ehm no, io... sto solo facendo le consegne.”
“Ah capisco. Sarebbe stato bello poter fare una coreografia per qualcuno che sappia effettivamente ballare...”
“Tu non lavori qui?”
“No, cioè, in un certo senso... sono solo incaricato di creare le coreografie per i loro spettacoli. Ma non lavoro qui di solito.”
“Ah allora perché non vieni al nostro locale!?”
“Locale?”
“Sì! Io la sera lavoro allo Shounen Club! Lo conosci?”
“Ne ho sentito parlare.”
“Tieni, questo è il biglietto da visita!”
“Ugh... g-grazie” dice l'uomo, dopo uno sguardo al pacchiano biglietto rosa glitterato con scritte gialle.
“Il nostro numero due è meglio del numero uno, quindi se vieni, chiedi di lui!” dice Senga con un'occhiolino. L'uomo sorride e fa per andarsene.
“Aspetta! Non mi hai detto il tuo nome!”
“Mi chiamo Yara Tomoyuki, piacere.”
I due si sorridono di nuovo.
“Allora a presto Yara!”
Nikaido è in equilibrio precario su una sedia, cercando di avvitare una lampadina mentre il ragazzo biondo era seduto a giocare con il Nintendo DS.
“Scusa, mi passi quel cacciavite per favore?” dice Nikaido venendo sommariamente ignorato dall'altro.
“Hey... HEY! Non è che avresti intenzione di darmi una mano?!”
“Ah cavolo, sono morto!! Se non mi alleno abbastanza non riuscirò a battere Ninomiya al torneo di DS del locale e mi toccherà lavare i piatti per un mese!”
Nikaido, che finora aveva pensato che l'altro si stesse divertendo, si sente un po' in colpa.
“E' così che decidete i ruoli qui?”
“Beh più o meno. Dipende da qual'è il tuo capo. Io sono sotto Ninomiya, incaricato della manutenzione del locale e di lavare i piatti. Sotto Aiba ci si occupa degli approvvigionamenti. Sotto Matsumoto, dei vestiti e del marketing. Ah, e del cibo!”
“Perché, cucinate anche qui? Che è, un ristorante?”
“No, cioè, non per i clienti. Ma spesso e volentieri ceniamo insieme prima di lavorare. Il capo è intransigente sul buon cibo.”
Nikaido pensa che come sistema non sia male. Se allo Shokura avessero fatto lui responsabile di qualcosa, avrebbe sempre potuto appioppare tutto il suo lavoro a qualcun altro.
“Hey, un momento! Quindi questo cambiare lampadine, aggiustare rubinetti e oliare le porte sarebbe una cosa che dovresti fare tu?!”
“Ma io sono troppo delicato per queste cose! E poi non ci capisco nulla! Ho pensato che un vero uomo come te mi avrebbe aiutato!”
“Neanche fossi stato una bionda con la ruota a terra ai lati della strada!!”
“Aspetta, aspetta! Non andare via! Per ringraziarti ti farò vedere la mia nuova coreografia... anche se probabilmente verrà bocciata da Matsumoto...”
“Eh?! Perché mai?”
“Perché a lui non piacciono le cose come la danza seria e non pensa che i clienti siano davvero interessati a...”
“No, intendevo perché mai vorrei volerla vedere?” il ragazzo si imbroncia alle parole di Nikaido.
“Che cattivo che sei! Guarda che i passi sono stati messi insieme dal ballerino più bravo che ci sia!”
“Vabbè su, vediamola!” dice Nikaido mettendosi a sedere, incrociando le braccia.
Il ragazzo comincia a ballare animatamente. E' un ballerino in gamba, ogni movimento è energetico e fluido.
“Come ti è sembra... eh? Che stai facendo?”
Nikaido era concentrato sul DS. Il ragazzo corre dietro di lui.
“AH! Mi hai fatto salire in classifica! Ora non dovrò più lavare i piatti! Grazie”
“Prego, in fondo è un giochetto, ehehe!” ridacchia Nikaido.
“Comunque balli davvero bene. E quella coreografia è davvero bella.”
“E' stata fatta da una persona che ammiro moltissimo, ecco perché!” dice il ragazzo mentre i suoi occhi assumono un po' la forma di un cuore.
Nikaido si alza e fa per andarsene.
“Sei fortunato che qualcuno ti abbia dato una danza così bella.” dice Nikaido pensando ai viscidi balletti con Kame. “Ora devo andare...”
“Ah, aspetta! Per ringraziarti, tieni!” il ragazzo porge a Nikaido un pacchiano foglietto con su scritto: sconto del cinquanta per cento.
“E' per il nostro locale! Vieni quando vuoi! E non dimenticare di chiedere di Yamamoto Ryota!” sorride il ragazzo.
“Tsk... come se ne avessi bisogno.” sogghigna ironico Nikaido.
Nikaido esce nel corridoio e incontra Senga.
“Ah eccoti Nika-chan! Lo sai che ho incontrato gente interessante in questo posto? Potrebbe non essere male come sembra!”
“Stavo per dirtelo io... anche se ancora non ho scoperto nulla che potrebbe aiutarci...”
“Voi due! Chi siete? Che state facendo?”
I due si voltano e vedono nientepopodimenoché Matsumoto in persona.
“Ma tu chi sei?” dice Nikaido, che non aveva idea di chi l'altro fosse. Senga lo zittisce.
“Salve, stavamo facendo le consegne ma ora stavamo proprio per andare!” dice Senga con un tono falsamente giocondo.
“Un momento! Non è possibile! Gli uomini delle consegne sono diversi!”
“Erano incinti!! Due gemelli” urla Nikaido preso dal panico.
“Ma... se sono venuti ieri? Mi state mentendo, cosa siete venuti a fare qui? Chi siete?”
“Nika-chan... resta solo una cosa da fare...”
“Corriamo!”
I due si precipitano verso la porta da cui erano entrati.
“Fermatevi!! Qualcuno li fermi!!” urla Matsumoto cercando di corrergli dietro senza però stropicciarsi i vestiti.
Aiba spunta da una porta laterale, seguito da Takaki e Yamada, e si piazza in mezzo al corridoio per fermare i due. Takaki pigramente agguanta Senga dal colletto della sua tuta, da dietro. Yamada e Aiba riescono in qualche modo a gettare Nikaido al suolo.
“Lasciami!! Lasciami!!” urla Nikaido dimenandosi come una bestia selvatica in una trappola.
“Diteci chi siete e cosa volete, e vi lasceremo andare!” intima Matsumoto.
“Giammai!!” risponde Senga.
“Bene... Takaki, vai a chiamarmi Ninomiya. Sono sicura che lui conosce un bel po' di modi per farvi sciogliere la lingua... e forse non sto neanche parlando per metafore!” ghigna Matsumoto.
Senga guarda Nikaido per cercare conforto nel suo volto, ma trova soltanto uno sguardo terrorizzato.
Spero vi sia piaciuta!